La mattina mi svegliai alle sei, come facevo da Jordan, ormai era diventata un abitudine, ci sarebbe voluto un po' per cambiarla.

Mi alzai e mi affacciai alla grande vetrata dietro al letto: era spettacolare quella vista, mi sarebbe mancata davvero molto.

Mi diressi al bagno barcollante e dopo aver aperto il rubinetto dell'acqua mi sciacquai il viso ripensando alla notte precedente, al sogno.

Anche se non lo avevo fatto molto prima di svegliarmi non lo ricordavo perfettamente; ricordo solo che c'era Justin, Ally e ..Jack.

Si creò una confusione incredibile nella mia mente e decisi di fare la cosa migliore se non volevo mi andasse a fuoco il cervello : dovevo cercare di scordare tutto e non pensarci più.

Mi lavai i denti e feci una coda alta, faceva caldo, quindi rimasi in culotte e canottiera;sapevo che era ancora presto, allora scesi per controllare se almeno Magda era già sveglia, altrimenti avrei guardato un po' di TV visto che non avevo nulla di meglio da fare.

Fortunatamente era sveglia.

- Magda! Buongiorno..- sorrisi incrociandomi le braccia al petto

- Buongiorno signorina Blake, Justin stare giù alla palestra-

Interessante, mi avrebbe fatto bene un po' di esercizio fisico.

- Dove si scende?-  

- Venire tu!-

si fece seguire e mi accompagnò in palestra.

Justin stava prendendo a pugni il sacco da box con i guantoni, era a petto nudo ed alquanto sudato; aveva degli auricolari, quindi non credo mi sentì entrare.

Per catturare la sua attenzione mi avvicinai e gli toccai una spalla, forse credeva che fosse qualche amico, o qualche ladro, quindi si girò di colpo e sferrò un destro,colpendomi giusto sul labbro, spaccandolo.

Grazie per il fantastico regalo comunque.

Di colpo gli caddero le cuffie.

- oddio scusami!- si tolse velocemente i guantoni e mi prese il viso con una mano facendomelo alzare per controllare se mi avesse rotto qualche dente.

- coglione- gli diedi un pugno nello stomaco e mi toccai il labbro che sanguinava, si piegò in due facendo finta di essersi ferito e ridemmo insieme.

-fatta male?-

-naah- no, non mi aveva fatta male, le botte di Jordan erano molto più forti e dolorose,nulla in confronto quel pugno.

Mi prese la mano e salimmo insieme in cucina successivamente prese del ghiaccio dal congelatore e lo avvolse in uno straccio da cucina pulito,intanto io mi sedetti su una sedia.

-scusa..- disse avvicinandosi e rialzandomi il viso, per poi tamponare leggermente il ghiaccio sul labbro.

Mentre era applicato a ''curarmi'' non feci altro che guardarlo, era bellissimo.

Anche se all'apparenza sembrava un duro in quel momento capii che invece era una persona fragile e delicata ed era davvero dolce perchè si scusava ogni secondo per quello che aveva fatto.

- occhei ,ora basta scusarsi, non è nulla, davvero!- sorrisi e gli tolsi da mano il ghiaccio.

-vabene...andiamo a fare colazione?- mi chiese accarezzandomi la guancia e guardandomi il labbro,io annuii.

- allora vai a vestirti, vado a farmi una doccia, tra 20 minuti in salone!- continuò

- si,signore!- mi portai la mano alla testa come i soldati,poi filai in camera a vestirmi.

Aprii l'armadio, non c'era poi così tanta scelta:

Afferrai  shorts,vans leopardate ,una canottiera con una scritta e una camicia di jeans a tre quarti con il rattoppo ai gomiti lopardati.

Infilai tutto, sciolsi i capelli e li portai al lato facendo una treccia poi  mi specchiai: il  labbro faceva ancora un po' male, ma nulla di grave.

Spruzzai un po' di profumo sui polsi e sul collo ed infine scesi in salone.

Justin già era ad aspettarmi seduto sul divano che parlava al cellulare.

- D'accordo, a stasera!- e riattaccò.

non chiesi con chi stesse parlando, anche perchè non mi interessava molto, mi sedetti accanto a lui e gli tirai un cuscino.

- Ahii!- risi,lui si girò e cominciò a farmi il solletico

- No ti prego, lo soffro!- risi e mi dimenai come un anguilla, soffrivo il solletico più di qualsialsi altra cosa, lo supplicai, e dopo minuti e minuti di torture solleticali si decise a scendere a patti

- dammi un bacino e la smetto!- la smise per un po'  bloccandomi con una mano e indicandosi la guancia con l'altra aspettando una risposta.

- vabene...- dopo tutto non ce la facevo più a sopportare tutto quel solletico fastidioso, quindi gli baciai la guancia e lui mi laciò libera.

- andiamo?- si alzò dal divano , feci cenno di sì e mi tirò per la mano alzandomi.

Mi prese la mano ed uscimmo.

 

 

-Cosa prendi?-

Mi chiese sedendoci ad un tavolino fuori al bar -un cappuccino bianco senza schiuma e un cornetto a nutella,grazie-

Arrivò la cameriera e ordinò per entrambi,poi pagò.

- ma non c'era bisogno di pagare anche per me!- lo ripresi

- paga sempre l'uomo, e poi sei un ospite..ci mancherebbe pure-

sorrisi e lo ringraziai.

Non potevo fargli del male , ne rubare soldi da lui, avevo sempre obbedito a Jordan , ma ora non potevo, era una bravissima persona.

Allora decisi che appena mi avrebbe chiamata per qualche incarico avrei rifiutato e lo avrei mandato a quel paese.

Justin era una persona fantastica, non si meritava nulla di male.

Arrivò la cameriera con i nostri cappuccini e cornetti.

Afferrai il cornetto e cominciai a mangiarlo , cercando di fare la delicata, e lui fece lo stesso; poggiai il cornetto sul piattino e presi la tazza col cappuccino, la portai alla bocca e sorseggiai il latte, intanto mi accorsi che Jus mi fissava.

Posai la tazzina e ripresi il cornetto, mi sporcai un dito con la nutella e lo pulii sul suo naso.

Rise,poi tornò serio e cominciò a parlare con la voce da saputello

- come ha osato signorina Blake Lively!?-

Risi tanto da non riuscire neanche a risponderlo, fece lo stesso e poi cominciò a cercare di ripulirsi il naso con la lingua, era buffo.

- ma sei un idiota!- mi piegai dal ridere,poi gli pulii il naso con un tovagliolino.

- e tu sei bellissima- mi limitai a sorridere, meglio quello che saltargli completamente addosso. Quando finimmo di fare colazione tornammo in macchina e per comodità misi i piedi sul cruscotto, sapevo si fosse incavolato, quindi aspettai qualche strana reazione, ma nulla..!

 Continuò a guidare guardando avanti.

-ma...ma..- 

- credevi che mi sarei arrabbiato vero?-

- ma..noo..- cercai di sdrammatizzare, intanto arrivammo fuori un negozio di abiti bellissimi.

- non dovevamo andare a casa? - Lo guardai,stranita.

- eh no..stasera ho una festa da un amico-

- quindi?- chiesi io interessata

- quindi compriamo un vestito perchè ci verrai con me-

 

 

 

***

NOTE DELL'AUTRICE:

 

Ecco il terzo capitolo, spero vi sia piaciuto, l'ho scritto con un po' di fretta, quindi scusate per eventuali errori.

Grazie per le visualizzazioni, e grazie a chi recensirà!

** per i vecchi lettori**
La storia è stata modificata in precedenza ,quindi Blake non sa ancora di dover uccidere Justin, sa solo di doverlo derubare.