Alla mia struzza preferita,
perché tutto è possibile se ci provi davvero,
ce la puoi fare, tutto passa prima o poi.
E a tutte le altre ragazze innamorate dei propri idoli,
siate coraggiose, troverete il vostro vero amore,
abbiate fiducia in voi stesse.

 

Caro Louis,
so che potrebbe sembrarti strano ricevere ancora la lettera di una fan, dopo che sono passati anni da momento in cui tu e gli altri avete detto stop alla vostra carriera per concentrarvi sulle vostre famiglie, ma sono comunque qui e non per “Fangirlare” come mio solito. Ti scrivo per parlarti con il cuore il mano, per sfogarmi con te che sei stato sempre la mia ancora di salvezza.
Sono davvero contenta che tu ed Eleanor  vi siate sposati alla fine, vostra figlia Harriet è bellissima, ha i tuoi occhi e il tuo sorriso, e amo il fatto che abbiate deciso di chiamarla come il tuo migliore amico. Già, Harry, anche se per un periodo sembravate essere lontani, siete sempre stati e siete ancora quei due ragazzini che dimostrano l’affetto che hanno l’uno per l’altro in ogni momento. So che ti sei laureato, complimenti mio piccolo Peter Pan, fare il pediatra ti si addice proprio. 
Probabilmente ti starai chiedendo perché non vado dritta al punto senza rigirare troppo intorno alla situazione, ma sai, non è facile. Ogni directioner ha sempre il suo “preferito”, colui che l’ha colpita di più, e tu sei sempre stato il mio. Ad ogni tuo sorriso, ogni tuo assolo, mi scioglievo come neve al sole. Mi ero innamorata di te caro mio. Follemente innamorata. Che cogliona penserai, innamorarsi di una persona che nemmeno conosci, che non sa della tua esistenza, che non potrebbe mai stare con te e che probabilmente non incontrerai. Ma io l’ho fatto, e il giorno il cui ho sentito il suono della tua voce dal vivo è stato il più bello della mia vita. Dopo molti tentativi falliti, sono riuscita ad essere ad un vostro concerto. A quanto pare il never say never  esiste davvero.  Ho fatto centinaia di chilometri per arrivarci, ho aspettato per ore ed ore sotto il sole cocente, ma l’ho fatto sempre col sorriso in volto. Non avevo cartelloni, vostre magliette o scritte in volto, solo il mio cuore, quello c’era tutto. Il Meet and Great poi, non credevo sarei riuscita a sopravvivere a tutte quelle emozioni in una sola giornata, incontrare quei tuoi occhi azzurri come il cielo più limpido, il mare più splendido, è stata una sensazione indescrivibile. Ricordo che appena entrai in quella stanza scoppiai a piangere, tu mi vedesti subito, mi abbracciasti e mi sussurrasti «Tranquilla piccola, ci sono io». Sapevo che era sicuramente una frase che dicevi a tutte, ma mi sentivo comunque lusingata. Mi credi se ti dico che non ho mai più indossato i vestiti che hai toccato? Non li ho nemmeno voluti lavare, li ho incorniciati e custoditi come il mio tesoro più grande. I lunghi viaggi affrontati, tutte le volte in cui non sono riuscita a vedervi, in cui ho pensato di gettare la spugna e vi ho odiato per essere  riusciti a farmi quest’effetto non hanno avuto più importanza, in un istante ho dimenticato tutto e ho lasciato spazio solo ad una gioia infinita.
Non puoi avere la minima idea di quanti tweet ti ho inviato con la speranza di farmi seguire da te, di quante fan fiction ho scritto sognando di essere io la protagonista, di quante notti insonni ho trascorso pensandoti e i pomeriggi a piangere chiusa a chiave nella mia stanza per non farmi sentire. Nessuno ha mai capito questo mio amore, a volte nemmeno io sinceramente, e non potevo di certo farmi vedere in quello stato. Avrei sicuramente riempito un oceano intero con tutte le lacrime che ho versato in quegli anni per te. E le giornate passate a cantare a squarciagola le vostre canzoni con le mie amiche chi se li dimentica? Conosco tutti i testi a memoria, di ogni album, e non riesco ancora a scegliere la mia preferita. Ci divertivamo un mondo, l’amore per voi ci ha sempre accomunato. Ci sono stati periodi in cui ,però, non riuscivo neanche a leggere una misera notizia su ciò che facevate senza rattristirmi, figuriamoci ascoltare le vostre voci, specialmente la tua che era come una droga per me. Hai sempre avuto una forte influenza su di me, ero arrivata anche al punto di vestirmi come te, e all’epoca indossavi quelle maglie a righe, pantaloni rossi e bretelle che adoravo, ma amore mio ripensandoci erano un vero colpo all’occhio. Pensare che in questo momento non li indossi più e un camice bianco da medico ha preso il loro posto, che non hi più il caschetto, né il ciuffo, ma anzi i capelli ti sono pure un po’ cascati, mi fa un certo effetto, il tempo passa così in fretta.  Scusa se l’inchiostro è un po’ sbavato, ma dopo tutti questi anni sono ancora una gran piagnona, non ci posso fare nulla.
Sono cambiate così tante cose. Voi a parte pochi concerti di beneficienza non cantate più insieme anche se vi volete sempre un gran bene, siete cresciuti, ormai avete tutti una famiglia, Niall ha abbandonato la tinta bionda e adesso ha aperto un ristorante, che è diventato il più famoso di Londra, insieme alla sua bellissima moglie Tiffany, Styles ha finalmente messo la testa a posto trovando la ragazza perfetta, sposandola e creando quelle due meraviglie di Darcy e Mark Louis, già anche lui ha chiamato suo figlio come te, Zayn ha aperto insieme a Perrie un centro di bellezza in cui lui fa il tatuatore, anche se non si sono ancora decisi a fare il grande passo, e Liam, dopo aver trascorso i primi anni come missionario in Africa, ha sposato la sua dolce Marylin. Anche io sono cambiata, la ragazzina insicura ma vivace di un tempo non esiste più, è forte e coraggiosa ora, il mio apparecchio ha lasciato spazio a un bel sorriso, i miei capelli sono rossi ora, ho finito le superiori e mi sono laureata in psicologia.
Ma una cosa in comune ce l’abbiamo ancora, entrambi siamo in bianco oggi, mio dolce Lou. Già, mi sto per sposare, manca solo un’ora alla cerimonia e se la truccatrice vedesse il disastro che ho combinato piangendo, mi ucciderebbe. Ma non m’importa, in questo momento così importante sentivo troppo il bisogno di scriverti. Sai è proprio grazie a te che ho incontrato l’amore della mia vita. Ero all’ultimo anno delle superiori, ed era da poco giunta la notizia del tuo imminente matrimonio. So di aver affermato di essere felice per questo, ma all’epoca Eleanor era la mia “Rivale” in amore, la odiavo, e sapere che ti stavi per sposare mi aveva ridotto in pezzi. Mi nascosi dietro un muretto in cortile per non farmi vedere mentre piangevo, ma i miei piani non riuscirono. Un ragazzo si accorse di me, non mi disse nulla, si avvicinò e mi abbracciò. Riuscì a sfogarmi con lui come non avevo mai fatto con nessun altro. Diventammo dapprima migliori amici, poi ci fidanzammo, fino ad arrivare ad oggi, in cui sto per giurargli eterno amore e porto il frutto della nostra unione in grembo. Esatto, sono incinta, di ben sette mesi di una meravigliosa bambina. Abbiamo rimandato il matrimonio solo per questo, ci tenevo troppo a sposarmi con il pancione. E indovina come ho deciso di chiamarla? Megan Louise. E’ il minimo, se non fosse stato per te non sarei qui oggi e non avrei incontrato il mio futuro marito.
Termino questa lettera con un grazie immenso, per tutte le gioie e i dolori che mi hai fatto provare, grazie ad essi sono diventata la donna che ti sta scrivendo in questo momento.  Rimarrai sempre il mio primo grande amore.

Sempre tua,
Marianne.