Gli sembrava normalissimo... D' altronde lui era un normalissimo mago, che non conosceva troppo bene i babbani, che non era mai andato nella parte non-magica di Londra...

Era un bel ragazzo, occhi verdi come il padre, come la nonna che non aveva mai conosciuto, volto affilato, capelli arruffati e rossi.

-Rose! Su vieni veloce! Adesso si parte!-

Da quando il padre l' aveva rassicurato sul fatto di essere smistato in Serpeverde, sentiva il cuore più leggero, e voleva assolutamente arrivare a Hogwarts.

-Miseriaccia Al! Aspettami! Sono qui! Uff!-

Rose Weasley ovviamente era rossa, come tutti i Weasley.

Suo padre le diceva sempre che,come carattere, assomigliava ad una certa Luna Lovegood, chissà chi era...

Al, suo cugino, riusciva sempre a sopportarla, e amavano cacciarsi nei pasticci.

Stava correndo verso il treno quando vide una figura in lontananza. Si fermò e la scrutò, poi si mise ad urlare:- Zio George!

Lo zio della ragazza era un uomo sempre triste, che però aveva un vecchio negozio di scherzi.

Il suo viso portava le tracce di quella birbanteria che in passato aveva avuto, e che era scomparsa con la prematura morte del gemello.

Salutò Ron,Ginny, Harry e Hermione alzando una mano, poi mandò un bacio ai nipoti e, silenzioso com' era venuto, scomparve.

Sul treno, James Sirius, fratello maggiore di Al, si sedette nel loro scompartimento insieme a Fred Weasley. Disse con un sorriso: -Albus Severus Potter... Fatti valere!- e poi si alzò, uscendo nel corridoio.

Arrivati ad Hogwarts, i ragazzi provarono uno strano timore nel vedere un vecchio mago, di dimensioni enormi, che li accompagnò fin dentro al castello.

Salirono su alcune barchette, tenendo i nasi all' insù per guardare lo stupendo cielo, e vennero traghettati nella notte.

-Al, è stupendo!-

-Certo Rose!-

-Come vorrei che la mamma fosse qui...-

Albus sorrise, facendo scorrere nella sua mente i ricordi di suo padre visti nel pensatoio, poi concluse:-Beh, ha visto anche lei questo cielo, ha provato le stesse emozioni anni fa...-

In lontananza si vedeva il castello, e man mano che si avvicinavano questo diventava sempre più maestoso.

Appena entrarono, gli accolse la direttrice, una signora dall' aria severa, che li squadrò tutti con occhiate inquisitorie, ma affettuose.

Questa era la professoressa McGrannit, una strega sulla quale giravano molte leggende, ma la cosa che più impressionava i maghetti era sicuramente il fatto che fosse stata un membro dell' Ordine della Fenice.

-Malfoy, Scorpius-

-SERPEVERDE!- , il cappello parlante non ebbe esitazioni.

-Potter, A-a-albus S-severus-... La McGrannit esitò nel pronunciare il nome, e prima i mettergli il cappello in testa ripetè sussurrando: -Albus...

-Tu, Potter, assomigli troppo a tuo padre... Tuo fratello è tutto i Weasley, ma tu... Tu... Beh... Mi sembra di parlare con tuo padre... Allora dimm..-

-Non Serpeverde, non Serpeverde...-

-Appunto, Harry era così... Ha detto le stesse identiche cose... Ma... Sei sicuro?-

-Sì, ti prego cappello!-

-Se proprio vuoi... Ma so che una parte del tuo cuore vuole essere come il Severus di cui porti il nome...

-Ma un' altra vuole essere come l' Albus...

-Non parlare di Albus, bambino... Tu non lo conoscevi... Che sia GRIFONDORO!

-Grazie Cappello...

-Non chiamarmi Cappello!- Esclamò stizzito il Cappello parlante!-

-Weasley, Rose-

-Vai dove devono stare i Weasley! GRIFONDORO!

Ad Albus sembrò di vivere nei ricordi del padre, alla sua età...

To be continued