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Autore: fleacartasi    24/12/2007    6 recensioni
In quel momento, i sonori rintocchi del vecchio pendolo annunciarono la mezzanotte.
“Sir?”
“Cosa c'è?”
Bellatrix si alzò di scatto, riavviandosi i capelli corvini spettinati. “Apriamo i regali!” Esclamò, mentre il suo sguardo eccitato incontrava quello dubbioso del cugino.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'You had me in deep with the devil in your eyes'
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Ciao a tutti!

Prima di tutto un avvertimento: con questa fic credo di aver raggiunto il delirio totale, soprattutto per quanto riguarda la prima parte XD

Sirius è cattivo, una specie di Bellatrix al femminile, e lei ovviamente dà segni di pazzia già in tenera età. Quanto li amo insieme!

La seconda parte è ambientata durante un'ipotetica battaglia tra i Deatheaters e l'Ordine...Mi piace pensare che abbiano combattuto l'uno contro l'altra diverse volte ^^'

Questa one-shot può essere letta da sola, ma in realtà è parte di un lavoro a quattro mani con la Chise <3 L'idea base era il Natale, e il protagonista Sirius. Io ho scritto appunto una SirxBella mentre lei una SirxRemus...

Bene, ora vi lascio alla lettura.

E tantissimi auguri a tutti, visto che oggi è la vigilia!


_ Flea _



*****





Salt On Our Wounds



Here we are

And don't know how to stop

Waiting for the war

To end it all...


Salt On Our Wounds”

HIM




*****







Grimmauld Place, Londra, 24 dicembre 1968.




Non hanno ancora finito? Io voglio aprire i regali!” Una bambina avvolta in un elegante abito di velluto rosso incrociò le braccia all'altezza del petto.

Gli elfi stanno portando l'arrosto, staranno seduti ancora un sacco di tempo” Un bambino richiuse la porta dell'imponente salone del primo piano, per poi tornare a sedersi sul tappeto di fronte al camino. Al centro della stanza, un grande albero di Natale addobbato con luci fatate e palline di vetro sfiorava il soffitto affrescato.

Uffa, perché hanno invitato tutte quelle persone? Sono così noiose...”

Torniamo di sopra? Se la zia si accorge che ci siamo alzati prima degli altri ci farà andare in cucina a lavare i piatti al posto degli elfi...Di nuovo

Bellatrix Black iniziò ad agitare gambe e braccia e a sbuffare sonoramente, assumendo l'atteggiamento capriccioso che faceva infuriare sua madre. “La mamma era seduta troppo lontano da noi, non ci ha visti” Rispose, cercando di lisciare l'abito stropicciato. “E poi era troppo occupata a parlare con quel signore vecchio e sua moglie”

Sirius Black la guardò di sottecchi, distogliendo l'attenzione dalle fiamme che proiettavano ombre fuggevoli sul suo viso. “Speriamo, non voglio più pulire tutti i piatti e bicchieri della casa”

In quel momento, i sonori rintocchi del vecchio pendolo annunciarono la mezzanotte.

Sir?”

Cosa c'è?”

Bellatrix si alzò di scatto, riavviandosi i capelli corvini spettinati. “Apriamo i regali!” Esclamò, mentre il suo sguardo eccitato incontrava quello dubbioso del cugino.

Non possiamo, ci sgrideranno!” Ribatté Sirius, la voce che tradiva una certa preoccupazione.

Vieni” Sussurrò la bambina, come se temesse che gli adulti riuniti al piano superiore potessero sentirla. Senza attendere alcuna risposta raggiunse l'abete, le scarpe di vernice che scricchiolavano sulle vecchie assi di legno ad ogni suo passo.

Accumulati sotto i rami più bassi, i numerosi doni avvolti in carta colorata sembravano scintillare alla luce soffusa delle candele che rischiavano la stanza. Bellatrix rimase immobile per qualche istante, le mani sui fianchi e un'espressione meditabonda. Mordendosi il labbro inferiore com'era sua abitudine, si piegò poi sulle ginocchia per afferrare un grosso pacco seminascosto. Un biglietto di pergamena recava il suo nome scritto con caratteri grandi e disordinati, appena leggibili.

Non aprirlo, se ne accorgeranno” Sirius, che l'aveva raggiunta, cercò di strapparle il regalo dalle mani.

Uno solo” Rispose Bellatrix, le piccola dita che non avevano intenzione di mollare la presa. “Uno solo...Ce ne sono tanti, non lo scopriranno”

No, è meglio aspettare!”

Ma la cugina, senza prestargli ascolto, strappò la spessa carta verde e oro e la lasciò cadere sul pavimento. Appoggiata in una scatola imbottita c'era una magnifica bambola di porcellana, con i capelli scuri e un vestito di tessuto argenteo quasi impalpabile. “E' bellissima” Esclamò, entusiasta, sollevandola con entrambe le braccia per il timore di farla cadere. “Guarda, Sir, mi assomiglia anche!” Bellatrix appoggiò la bambola a terra, sorreggendola dietro la nuca. Le arrivava alle spalle, e gli occhi di una tenue tonalità di azzurro non erano molto dissimili da quelli grandi e grigi della bambina che sorrideva con aria soddisfatta.

E ora come farai a nasconderla? Se non avessi strappato la carta avremmo potuto rifare il pacco!” Sirius raccolse i brandelli dal pavimento, con aria sconsolata. “Ci manderà in cucina, lo so” Bisbigliò poi, ignorando Bellatrix che continuava a rimirare il suo regalo e a richiamare la sua attenzione.

In quel momento la porta si aprì cigolando.

I due cugini si zittirono all'improvviso, rimanendo in attesa.

Sono qui!” Una bambina dai lunghi capelli biondi entrò nella sala, seguita da un bambino che assomigliava a Sirius in modo incredibile.

Cissy!” Disse Bellatrix, sollevata. “Cosa ci fai qui?”

Non c'eravate più, e noi ci stavamo addormentando” Narcissa Black avanzò verso l'albero, sollevando la gonna dell'abito blu fino alle ginocchia per camminare meglio.

Lo sapevo, che eravate qui” Regulus Black si avvicinò al fratello maggiore, scoccandogli un'occhiata delusa. “Perché non ci avete chiamati?”

Perchè siete scesi?” Domandò Sirius a sua volta. “Ora se ne accorgeranno di sicuro!”

Sir, sei così noiosoLo rimbeccò Bellatrix. “L'hai già detto, smettila”

In quel momento Narcissa notò la bambola, che occhieggiava dietro la schiena della sorella. “Una bambola!” Disse, osservandola con aria avida. “Chi te l'ha data?”

Ho aperto uno dei miei regali” Sussurrò l'altra, con atteggiamento complice.

Hai aperto uno dei tuoi regali?”

Zitta! Vuoi che ci sentano?” La rimproverò Bellatrix. “E' tanto bella, non è vero?” Chiese, ammirandone il volto bianco con aria rapita.

A me sembra brutta e finta” Intervenne Regulus.

Voi maschi non capite nulla” Ribatté Narcissa, tentando di assumere un cipiglio severo. “E' davvero bella” Convenne poi, la voce che tradiva una punta di gelosia. “Spero di averne ricevuta una anch'io...”

Non aprirai nessun regalo, Cissy!” La prevenne Sirius, preoccupato, mettendole una mano sulla spalla.

La bambina lo guardò infastidita, ma non disse nulla. Sapeva bene che sua madre non tollerava certi comportamenti, e non aveva intenzione di farsi punire come spesso succedeva alla sorella maggiore. “Però possiamo giocare con la bambola” Propose, speranzosa.

Io non voglio giocare con le bambole, è roba da femmine” Protestò Regulus, indignato.

Nessuno te lo ha chiesto” Ribatté lei, altezzosa. “Bella sarà la mamma, io farò finta di essere il papà e...”

Non essere stupida” Disse Bellatrix, in tono aspro. “Tu non sei capace a fare il padre”

Non è vero!”

Sì invece. Sirius sarà il padre della mia bambola”

Sirius, che fino a quel momento si era limitato ad ascoltare i battibecchi delle bambine e del fratello, sgranò gli occhi. “Io?” Domandò, increspando le labbra in una smorfia.

Perché lui sì e io no?” Incalzò Narcissa.

Bellatrix sbuffò. “Non capisci mai niente Cissy. Io e Sir un giorno ci sposeremo”

E allora?”

E allora lui sarà il padre della mia bambola! Non è vero, Sir?”

Io non gioco con le bambole” Sirius, in un improvviso moto di complicità, si sistemò accanto a Regulus assumendo la sua stessa espressione scandalizzata.

E come farai quando avremo dei bambini veri?” Gli chiese Bellatrix, con un sorrisetto.

Noi due non ci sposeremo, Trix”

Sì invece”

No, io non ti voglio sposare”

Invece ci sposeremo Sir!” Esclamò Bellatrix, stringendo i pugni fino a che le nocche delle dita non sbiancarono. “Noi ci sposeremo...”

Ti sbagli”

Non mi sto sbagliando. Me l'ha detto la mamma”

La zia ha detto una bugia, io non voglio” Disse Sirius, categorico.

Perché non mi vuoi, Sir? E perché non vuoi giocare con me?” Le guance della bambina si tinsero di rosso, e agli angoli degli occhi si formarono due grosse lacrime.

Sirius la guardò, senza parlare. Poi scrollò le spalle, con indifferenza. “Io non gioco con le bambole” Ripeté, freddamente.

Non mi vuoi bene?” Domandò, iniziando a piangere. “Non mi vuoi bene?”

Per colpa tua ci puniranno di nuovo, lasciami in pace!”

Sei cattivo! Ti odio!Gridò Bellatrix, lasciando cadere la bambola.

Narcissa si affrettò a raccoglierla. “Guarda cos'hai fatto, l'hai rotta” Piagnucolò, mostrandole il piccolo naso frantumato e le labbra scheggiate.

Ti odio Sir, ti odio!” Continuò ad urlare Bellatrix, incurante delle lamentele della sorella e dei tentativi di Regulus di zittirla. “Ti odio!”

Io non gioco con le bambole, e non ho più voglia di giocare con te” Sirius voltò le spalle alla cugina, che singhiozzava e fremeva per la rabbia e l'umiliazione.

Sir, torna qui!”

Ignorando le parole di Narcissa, si distese su uno dei divani e chiuse gli occhi.

Le grida di Bellatrix non riuscivano a coprire i passi degli abitanti di casa Black e dei loro ospiti, che stavano scendendo dopo aver terminato la tradizionale cena della vigilia. Tra poco sarebbero arrivati nel salone, e avrebbero trovato una bambina in lacrime, un giocattolo rotto e la loro reputazione di famiglia irreprensibile macchiata.

Sirius sospirò, preparandosi a una lunga notte in compagnia degli elfi domestici.


Odiava il Natale.






*****






Periferia di Londra, dicembre 1979.



Abbassò il cappuccio nero e sollevò la maschera sopra la testa, scoprendo il volto niveo alla luce debole della luna. “Cosa ti succede, Sirius? Non vuoi più giocare con la tua cugina preferita?” Dischiuse le labbra in una smorfia, identica a quella che tante volte si era dipinta sul suo viso di bambina.

Ho altri passatempi ormai, Bella”

Bellatrix rise. “Oh, giusto” Sibilò, gli occhi animati da una luce febbrile. “Tu e lupacchiotto Lupin dovete divertirvi davvero molto insieme”

Il ragazzo schivò un lampo spostandosi con agilità, la bacchetta levata pronta per il contrattacco. “Le tue insinuazioni non mi toccano, dovresti saperlo”

Bellatrix si abbassò con prontezza, evitando una fattura. “Dimenticavo, tu sei un uomo tutto d'un pezzo. Un paladino della giustizia...Pronto a farti uccidere per una guerra persa in partenza, com'è nobile da parte tua”

Hai ragione, è proprio nobile” Sirius iniziò a camminare lentamente, i passi che si intrecciavano a quelli della cugina in una danza pericolosa. Rise a sua volta, quella risata così simile ad un latrato. “Se non altro io sono dalla parte giusta”

Cosa sei diventato, Black? Il difensore dei babbani e della feccia del mondo magico! Per fortuna il mio stupido sogno di sposarti non si è avverato. Sai, forse dovresti ringraziarti per essere scappato da quel fallito di Potter”

Sono contento di esserti stato utile, cara cugina”

Attorno a loro, le grida e gli schianti degli incantesimi aumentarono di intensità. Un'Avada Kedavra colpì un filo di luci natalizie sospeso sulla via, facendo scoppiare le piccole lampadine.

Con chi trascorrerai il Natale, Bella? Con lo schiavetto Lestrange?” Domandò Sirius, beffardo.

Mi piacerebbe fare conversazione, Sir, ma sono troppo occupata a cercare di ucciderti. E poi io odio il Natale” Bellatrix agitò la bacchetta, puntandola contro il petto del ragazzo.

Bel tentativo” Ribatté lui, proteggendosi. “Ma non abbastanza. Stai perdendo colpi, è forse colpa di Roddy? Ti sta facendo diventare una rammollita come lui?”

E tu con chi passerai il Natale, cugino?” Domandò, la voce che tradiva un certo disgusto. “Con il tuo gruppetto di Sanguesporco?”

Con i miei amici. Perché, al contrario di te, io ho degli amici” Sirius si fermò, le braccia lungo i fianchi e il bordo del lungo mantello che gli sfiorava le caviglie.

Chissà, magari potrebbero essere tutti morti prima di quella data. Sarebbe davvero un bel modo per festeggiare, non te lo nascondo. Sgozzare quella stupida mezzosangue, e il tuo amichetto...”

Vaffanculo Bella”

Non tirare troppo la corda, Black, mi stai facendo perdere la pazienza”

Tu non hai mai amato nessuno, sei come una lastra di marmo. Odi il Natale perché ti ricorda quanto sia vuota la tua vita”

Stai zitto, ti avverto” Gli occhi della ragazza si strinsero, riducendosi a due fessure.

Era così anche quando eravamo piccoli...Non volevamo mai giocare con te”

Stai zitto!”

La tua vecchia bambola è ancora senza un padre, non è vero?

Smettila!” Gridò Bellatrix, prima di dirigere un getto verde contro il cugino.

La verità fa male, non credi?” Sirius scansò la maledizione per l'ennesima volta, un sorriso soddisfatto dipinto sul viso. “Sono io a stupirmi di cosa sei diventata”

Tu non sai nulla...Non ha il diritto di...”

Al contrario, ti conosco più di quanto tu creda”

Non credere di conoscermi solo perché dieci anni fa vivevamo nella stessa casa” Sibilò, furiosa.

Non volevo sposarti neanche quando avevo otto anni, già allora avevo capito tutto di te” Sirius le rivolse uno sguardo gelido, pronunciando quelle parole con voce asettica.

Bellatrix rimase in silenzio per un istante, un angolo delle labbra che tremò in modo quasi impercettibile. “BlackDisse poi, la voce incrinata dalla rabbia. “Preparati” Sollevò il braccio, pronta ad ucciderlo.

In quel momento, nel cielo dicembrino comparve il Marchio.

L'Oscuro ha chiamato!” Gridò una voce, sovrastando le altre.

Stanno fuggendo!” Urlò un membro dell'Ordine.

Smaterializzatevi subito, abbandonate la battaglia!”

Non lasciateli fuggire!”

Bellatrix si infilò di nuovo il cappuccio, per poi sollevare la manica sinistra della tunica. Sul suo polso, un serpente pulsava senza sosta. “Mi dispiace, cugino, ma sono costretta a salutarti” Disse, il viso coperto dalla stoffa nera.

Fermati!” Sirius tentò di afferrarla per il braccio, ma lei si era già smaterializzata. Con uno scatto d'ira, gettò la bacchetta a terra.

Buon Natale, Bella

Sussurrò poi, amaramente.



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