Fanfic su artisti musicali > Black Veil Brides
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Autore: I am Maryanne    08/06/2013    2 recensioni
Gwen, una ragazza di 16 anni, vive con i suoi amici i "Black veil Brides" da due annetti, da quando i suoi genitori sono morti i cinque musicisti la hanno presa sotto tutela.
Amici, amori, passioni, baci, un po di tutto in questa mia nuova ff. Vi invito a leggerla
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ehi ragazzi! Come va? Spero bene ^^
Finalmente questo capitolo è arrivato, spero siate contenti come me che l'ho appena finito :D
Vorrei che mentre lo leggete, sentiate questa canzone:
- Every time we touch (Cascada) remix
Buona lettura e buon ascolto ^^
Miry Dark Angel
 
 
Giochi
 
Era quasi arrivata quando, una porta si aprì davanti a lei, andandole in faccia, lei indietreggiò, poi si toccò il naso:
- Oh! - 
Uscì dalla porta una testa corvina, si voltò e Gwen vide un paio di occhi azzurri... Quelli di Andy
- Oh, scusa - uscì lui dalla sua stanza guardando la mora
- Oh, non è niente... Ma che ci fai ancora sveglio? - domandò 
- Ah, mi sono svegliato e quando mi alzo di notte devo sgranchirmi le gambe e poi... Che cos'hai addosso? - domandò realizzando che aveva il suo accappatoio grigio.
Gwen si strinse l'accappatoio di Andy addosso.
- Ehm... Scusa - tolse il suo sguardo da quello di Andy, arrossendo bruscamente
Andy la continuava a guardare, era confuso, non capiva bene...
- E SMETTILA DI SPOGLIARMI CON GLI OCCHI! - sbottò Gwen 
Andy distolse immediatamente lo sguardo da lei, grattandosi la nuca imbarazzato
- Ora posso tornare nella mia stanza?! - chiese Gwen
Andy si scostò e lei passò, entrando nella proprio stanza e chiudendosi dentro.
Quando la porta della sua stanza, Andy sospirò rumorosamente, si avvicinò alla porta della stanza di Gwen e ci poggiò la testa sopra la sua porta respirando rumorosamente.
Quando Gwen la riaprì, si ritrovò a due centimetri il viso di Andy, che spalancò gli occhi nel vederla così vicina a lui.
Dopo qualche secondo lei abbassò lo sguardo imbarazzata come non mai.
Rimasero in silenzio, immobili per molto tempo, poi Gwen si decise:
- P-posso passare? - 
- Oh, certo - si scostò lui imbarazzato 
Lei si diresse verso il bagno e posò l'accappatoio di Andy sullo stendino, per farlo asciugare
- Grazie per l'accappatoio - disse lei
- Oh, di niente... E poi... - 
- E poi cosa? - 
- E poi... Mi devi un favore - sorrise maliziosamente lui
- C-che genere di favore? - domandò lei
- Ah... Non lo so... Ci devo pensare - disse misterioso lui dirigendosi verso la propria stanza e facendo per chiudersi dentro
- Biersack non provarci! - mise un piede tra la porta e il muro lei, impedendo al moro di chiudersi dentro
- Aiuto! Mi vuole violentare! - fece la voce da donna Andy, con le braccia all'aria e suscitando in Gwen una risatina nervosa.
Andy continuò a fare la donna e indietreggiò, mentre Gwen camminava verso lui
- Non mi fare niente! - 
Gwen continuò ancora verso lui, facendolo indietreggiare ulteriormente
- Oddio! Non ti avvicinare o chiamo... Chiamo... Chiamo... - 
- Chi chiami? -
- Chiamo la polizia - 
A lei scappò una risata nervosa, e anche Andy non potè non sorridere
- Guarda che la chiamo! - prese una lampada in mano mimando delle mosse di karate in modo ridicolo.
Gwen lo guardava accigliata.
- Non mi scappi Biersack - fece lei con voce pericolosa ed avvicinandosi ancora a lui che mollò la lampada e indietreggiò ancora, andando con la schiena a contatto con la parete rossa della sua stanza.
- Oddio! E ora cosa faccio?! - continuò a fare la donna in pericolo, facendo sorridere Gwen, che si avvicinò ancora a lui e ormai era davanti a Andy, ad altezza molto minore, la sua testa arrivava all'addome di lui, che la guardava divertito.
- Ora cosa farai Biersack? - domandò lei
- Be...  Adesso... - pensò guardandosi intorno e cercando una risposta
Lei lo continuava a guardare accigliata in cerca di una risposta.
- Ora... -
La prese per le spalle e invertì i ruoli, facendo andare lei contro il muro, in un secondo scarso
- Ma così non vale! - si lamentò lei 
- E chi detta le regole? -
Gwen alzò gli occhi al cielo
- E ora cosa si fa? - chiese lei
- Be... -
   
 
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