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Autore: PhoenixQuill    08/06/2013    5 recensioni
Fred Weasley non è mai morto. O meglio, ci è andato molto vicino.
Dal capitolo 6:
"Cosa vuoi, Fred?"
"Non lo puoi neanche immaginare"
Altra Fremione, io li adoro :3
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Rieccomi con un'altra Fremione, quella che vi avevo promesso qualche giorno fa :3 
Per i lettori che leggono una mia Fremione per la prima volta, eccovi il link per la mia prima Fremione (qui, Fred non sopravvive): 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1860733&i=1

                                                          1 - Festa in casa Weasley e un "Con affetto" cancellato.


Fred, capelli rossi, occhi nocciola, si aggirava per l'ospedale del San Mungo in cerca di libertà. I Medimagi lo opprimevano e così la stampa. 
"Fred Weasley, l'uomo sopravvissuto!" Squittiva eccitata ogni volta Rita Skeeter. 
Certo, Fred non rifiutava certo queste lusinghe. Ma non poteva buttarlo giù dal letto ogni volta che le pareva. 
Fuori, sul balcone, Fred Weasley, per la prima volta, assaporava la libertà. 
Era stato settimane chiuso nella sua stanza dopo che Rookwood gli aveva lanciato la Maledizione.
"Un miracolo! Un miracolo!" Si era sentito dire anche nelle vie più buie di Notturn Alley. 
I Medimagi quasi non ci credevano. Era stato l'unico, dopo il famosissimo Harry Potter, a sopravvivere all' Anatema che Uccide. Come possibilità, avevano avanzato il fatto che Rookwood non lo volesse davvero uccidere, ma che nel suo animo si dibattess una specie di lotta tra bene e male. Ma non riuscivano comunque a venirne a capo. 
Fred, a cui avevano raccontato tutto ciò che era accaduto nei minimi dettaglia, impallidì, pensando che nella sua anima potesse esserci un frammento dell'anima di Rookwood. 
"Impossibile." Decretò Harry, quando gliene parlò. "Un pezzo di anima di Voldemort si attaccò alla mia anni fa perché la sua era in brandelli. Quella di Rookwood era intera e poi, per creare un Horcrux, c'è bisogno di un incantesimo." 
Anche Rookwood era morto nella battaglia. Schiacciato da un Gigante. 
Ben gli sta, pensò.
"FRED WEASLEY!" La voce di sua madre gli trapanò i timpani. "Dove sei stato?" Gli sillabò contro, aprendo la porta-finestra dell'ospedale. "Letto vuoto, nessun biglietto!" 
Fred le sorrise. Quelle parole erano le stesse di anni fa, quando lui, George e Ron erano andati, con la macchina di Arthur, a prendere Harry, sequestrato in casa di quei babbani dei Dursley. 
 
"Fred!" Ron gli buttò le braccia addosso. 
"E' come se non mi vedessi da secoli,Bilius! Sei venuto solo ieri al San Mungo!" Fred ricambiò l'abbraccio. 
Erano tutti lì. Perfino zia Muriel era seduta su una sedia, pronta ad accogliere con gioia il nipote. 
"L'ho sempre detto, che George aveva del fegato da vendere! Guardate che ragazzoccio!" Gli strinse forte le guance, lasciandogli il segno. 
"Zia, in realtà sarei Fred..." Tentò di dire il gemello.
Quella lo guardò come se avesse appena imprecato e urlò: "Siete uguali, per la miseria! Ma ora andiamo! Ho preparato dei biscotti per te, che sono la fine del mondo!" 
Si alzò in piedi e accompagnò il gemello fino alla cucina. 
George, dietro di loro, sussurrò a Harry e Ginny: "Nel senso che se li mangi è la fine del mondo per te. Non farà altro che andare in bagno." 
Ginny ed Harry sorrisero. Non poteva andare meglio di così. Fred era salvo. Fred era vivo. Fred era, e basta. 
 
"Ehi, Bilius! Perché non mi hai detto di esserti trovato la fidanzata? La Granger, poi! Buonasera, madamoiselle." Le fece un inchino e le sorrise beffardamente. "Il Prefetto rompiscatole di tutta la scuola ha conquistato il cuore di un Weasley? Questo è uno smacco alla famiglia, Bilius!" 
"Potrei dire lo stesso io, sai, Fred?" Un' Hermione Granger accigliata cambiò stanza, seguita da Ron. 
"Dove sono Ron ed Hermione? Gli devo dare ancora un pezzo di torta della mamma!" Chiese Ginny, guardandosi intorno confusa.
"Bilius e la Granger sono di là. Lui e il Prefetto perfetto. Chi l'avrebbe mai detto?" Aggiunse una cosa sottovoce, che fece ridere a crepapelle George. 
"Io non mi prenderei tante beffe di lei." Gli disse Ginny, con una mano sul fianco. Quando faceva così, somigliava moltissimo a sua madre. 
"E perché, cara sorellina? Oh, noto che ti sei accaparrata il meglio, tu!" Indicò Harry, dall'altra parte della stanza. 
"Essere scampato ad una Maledizione senza Perdono non ti ha fatto crescere, vero Fred? Se non fosse stato per Hermione, molto probabilmente in questo momento saresti sotto metri e metri di terra!" 
Dapprima, il gemello impallidì. Poi ridacchiò un po' e farfugliò un: "La Granger non centra niente." 
"Hermione, perché è questo il suo nome, centra tutto. Quando ha visto il tuo corpo in mezzo agli altri in Sala Grande, si è chinata su di te e ha iniziato a piangere. Mentre lo faceva, sentì un lieve battito. Un solo, piccolissimo, inesorabile battito. E' stata opera sua, se i medici del San Mungo hanno gridato al miracolo." Ginny, indignata, girò i tacchi e se ne andò.
Fred, ancora immobile per la notizia appena ricevuta, guardò nell'altra stanza. 
Hermione stava ridendo insieme a Ron.
La Granger mi ha salvato la vita? No, non lei. George, Percy, mamma, papà, ma non lei. 
 
"Sei stata un amore, Hermione. Vieni a trovarci più spesso!" Molly la strinse in un abbraccio energico. 
La ragazza le sorrise e si chiuse la porta alle spalle. 
La notte era tranquilla. L'estate si prospettava calda e felice. 
A casa, sua madre la aspettava in cucina, mentre cambiava freneticamente canale stesa sul divano. 
"Ciao, mamma." Le si sedette affianco e iniziarono a parlare insieme della giornata. 
"Quel caro ragazzo... Non l'ho mai conosciuto, ma perdere un figlio, per una madre, deve essere straziante." 
In quel momento, si sentì uno strano rumore. Come se qualcosa fosse andato a sbattere contro il vetro di una finestra. 
"Credo di sapere cosa sia." Disse Hermione, con gli angoli della bocca arricciati. 
Aprì la finestra della cucina ed eccolo lì! 
Errol, contorto per terra, con il becco schiacciato, stringeva ancora tra le zampe una lettera. 
Poi, come se non fosse accaduto nulla, si rialzò, lasciò la lettera e volò via, in uno strano modo di volare per un gufo. 
Quello, più che altro, sembrava un ubriaco. 
Strano che Ron mi abbia mandato Errol, pensò Hermione. Di solito, usa Leotordo. 
Aprì la lettera, ma non era firmata da Ron. 
Con una smorfia, iniziò a leggere le poche righe scritte: 
 
                                                           "Granger, vorrei scusarmi per oggi. Non sapevo quel che era successo.Con affetto. Fred" 
 
Sotto, c'era un'altra frase. 
 
                                         " P.s. Bilius deve aver usato molto bene un nostro prodotto. Non capisco come faccia a stare con te." 
 
Il solito Fred Weasley! Aveva quasi ceduto all'ormai celeberrimo uomo sopravvissuto, ma lui non si era smentito!
Buttò il foglio di pergamena nella spazzatura e andò a dormire. 
Che nessuno mi parli di Fred Weasley per i prossimi cent'anni! Aveva urlato al mondo, mentre si rigirava nel letto.

-SPAZIO AUTRICE-
Grazie per aver aperto la mia storia, e grazie a chi l'ha letta. 
A presto con il prossimo capitolo, 
PhoenixQuill
   
 
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