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Autore: Loki_Shuu    08/06/2013    7 recensioni
Solo una parola: cavolata! E' una sasuhina, la mia coppia in assoluto preferita. Dunque, Hinata riceve una missione piuttosto impegnativa e pericolosa, durante la quale incontrerà per caso Sasuke. Riuscirà a tornare al villaggio sana e salva o sarà vittima del bellissimo Uchiha?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Sasuke
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Maybe we should be enemies, but who respects the rules in this world?

 

 

Seduta sul letto della sua stanza, Hinata guardava la parete davanti a lei.

 

"-Mi scusi, signorina Tsunade, non crede che per una simile missione sia più adatta Sakura? Io, sinceramente, non credo di essere la persona più appropriata. Senza Kiba e Shino, poi...!-

-Fidati, Hinata: le tue capacità sono notevolmente migliorate e, con la tua arte oculare, sono sicura che porterai a termine questa missione con successo. Inoltre, sia Kiba che Shino non si trovano al villaggio, in questo momento, mentre Sakura, Ino e Ten Ten si stanno occupando delle provviste per l'imminente Quarta Grande Guerra dei Ninja. Naruto è in viaggio verso il Paese del Fulmine e Neji, Shikamaru, Lee e gli altri hanno bisogno di allenarsi. Come avrai capito, l'unica a cui posso affidare questa missione sei tu: so che non mi deluderai.-aveva detto l'hokage, per poi congedarla con un cenno. Hinata aveva fatto un goffo inchino e se n'era andata."

 

Non era forse troppo inesperta per la missione di livello A che le era stata affidata?
Trovare Madara Uchiha, spiare i suoi malvagi piani e fare rapporto alla Foglia: facile a dirsi!
Ma come faceva lei a sapere dove si trovava il suo covo?
E se l'avessero scoperta?
Che ne sarebbe stato di lei?
L'hokage voleva davvero mettere in pericolo la sua vita a discapito di quella degli abitanti di Konoha?
A quanto pareva, sì: in fondo, che cosa valeva la vita di una persona rispetto a quella di qualche altro centinaio?
La risposta era semplice: davvero molto poco.

"In fondo sono una kunoichi. La mia vita è costantemente messa in pericolo. E' giusto così."pensava la ragazza.
Si mise sotto la coperte e chiuse gli occhi.
Il suo ultimo pensiero, prima di perdere conoscenza, volò a Sasuke e a qualunque cosa stes... ma... un momento!
Naruto!
Il suo ultimo pensiero volò a Naruto e a qualunque cosa stesse facendo in quel momento.
Naruto!
Non doveva pensare a nessun' altro!
Che diavolo le era venuto in mente?!
Sasuke?!
Che cosa importava a lei di Sasuke?!
Ricordava a malapena com'era fatto!
Arrossì e si addormentò.

***

 

Il covo: che posto noioso.
Non succedeva mai nulla di particolare.
Sasuke era seduto sopra l'ingresso della caverna e guardava la notte.
Era in quei momenti che gli tornavano in mente i ricordi della sua infanzia.
Non a dodici anni, ma molto più indietro, quando ancora poteva godere dell'affetto della sua famiglia.

 

"Quando il clan Uchiha era ancora in buoni rapporti con il clan Hyuuga lui, assieme al fratello, accompagnava il padre negli incontri con il signor Hiashi.
Ed era lì che la vedeva: una bambina con i capelli corti, la carnagione pallida e le guance in fiamme.
Una volta aveva persino chiesto ad Itachi chi fosse.

-Come, non lo sai? E' Hinata: la figlia del capostipite del clan Hyuuga.-aveva risposto lui quasi sorpreso.

-Ah... . E'... carina.-aveva ammesso Sasuke imbarazzato.

-Di un po', otouto, non è un po' presto per queste cose?-aveva ridacchiato l'altro con scherno.
Il bambino era arrossito.
Passava il tempo e Hinata e Sasuke crescevano, mentre i genitori facevano progetti sul ipotetico matrimonio dei propri figli, per garantire un'alleanza fra i due clan.
Purtroppo, la ragazzina stava sempre nascosta dietro il padre e Sasuke non aveva occasione di rivolgerle la parola.
Le poche volte che ci riusciva riceveva risposte monosillabiche come “sì”, “no” ecc. che, di certo, non bastavano ad avviare un conversazione decente fra i due.
Così rimanevano zitti."

 

Sasuke proseguì a ricordare motivato, più che dalla noia, dalla curiosità: infatti non ricordava di aver mai avuto rapporti con gli Hyuuga e voleva andare fino in fondo alla faccenda.

 

"Una sera d'inverno, senza dir niente a nessuno, si era diretto al lago, in quel momento ghiacciato e contornato da enormi cataste di neve.
E chi aveva visto?
Lei.
Hinata indossava un kimono azzurro con un nastro blu ed era seduta per terra.
Sasuke si era avvicinato piano piano.

-Ciao.-aveva detto solamente.
Lei si era voltata di scatto e il bambino aveva intravisto, sulle sue guance, tracce di lacrime che brillavano all'argentea luce lunare.

-C-Ciao.-aveva balbettato Hinata, per poi voltarsi di nuovo e appoggiare la testa sulle ginocchia.

-Perché sei qui? Non hai freddo?-aveva chiesto Sasuke.

-E tu? N-Non hai freddo?-gli aveva posto la stessa domanda lei, senza voltarsi.

-No.-

-A-Allora, neanche io ho freddo.-

Erano rimasti in silenzio per un po', poi Hinata si era alzata.

-Devo proprio andare.-aveva mormorato allontanandosi.
Sasuke era scattato in piedi.

-Aspetta un momento.-aveva detto avvicinandosi a lei e tirando fuori dalla borsa tracolla un piccolo ciondolo a forma di stella a cinque punte.

-Per te.-aveva detto porgendoglielo.

-G-Grazie.-aveva risposto lei sorpresa."*

 

"Stop! Tempo scaduto! Si può sapere quando è successa una cosa del genere?!"si chiese Sasuke arrossendo.
Era possibile che lui, il più gelido e implacabile di tutti i ninja, da bambino avesse fatto un regalo del genere?!
A Hinata, per giunta?!
Si domandò perché gli fosse tornato in mente solo in quel momento.

"Forse, perché sta per succedere qualcosa." tentò senza troppa convinzione.

"Basta! Ho pensato anche troppo per oggi: è molto meglio che vada a dormire!"

***

Era mattina a Konoha.
Hinata era già pronta a partire per la sua missione.
Aveva preparato lo zaino con le provviste, le medicine e le eventuali armi che avrebbero potuto servirle. Uscì da villa Hyuuga e si diresse verso il portone principale del villaggio.
Era pronta a tutto pur di portare a termine il suo compito.
Ma... proprio tutto?
Appena una ventina di metri fuori dalla Foglia era saltata con agilità su un albero e aveva cominciato le ricerche.
I primi cinque giorni passarono senza che Hinata avesse trovato la minima traccia del covo di Madara. Era il tramonto del sesto giorno, quando azionò il byakugan e prese a saltare da un albero all'altro guardandosi attorno.
Non c'erano segni di presenza umana, oltre alla sua.
Forse fu per questo che, captando all'improvviso la presenza di qualcuno, perse l'equilibrio e cadde.

***

Sasuke stava ispezionando la zona in cerca di eventuali ninja indesiderati.
Era ormai sul punto di tornare indietro quando uno strano fruscio, come di rami che si spezzavano, lo incuriosì.
Stava alzando lo sguardo, quando sentì qualcosa cadergli malamente addosso.

"Ma che diavolo...?!"pensò ritrovandosi lungo disteso a terra, con qualcuno sdraiato sopra di lui che, constatò, doveva essere di genere femminile, visti i lunghi capelli corvini.
Spinse delicatamente di lato la ragazza e si alzò a sedere.
Quando si voltò per vedere chi avesse davanti il suo cuore perse un battito.

"Sei davvero tu, Hinata?"si chiese fissandola.
La voltò a pancia in su e prese a guardarla meglio.
Era davvero cambiata molto dall'ultima volta che l'aveva vista: i capelli si erano fatti più lunghi e la carnagione aveva acquisito un po' di colore.
La ragazza era svenuta, perciò non poté vedere il ragazzo che le tirava giù la cerniera della maglia e gliela toglieva per vedere se la caduta avesse procurato danni.
Sasuke arrossì nel constatare che, oltre ai capelli, anche il seno era cresciuto molto negli anni in cui non si erano visti.
La voltò di schiena e, sollevandole la maglia a rete, vide i numerosi graffi e lividi che i rami spezzati sotto la schiena avevano lasciato.
Con le poche cose che gli aveva insegnato Kabuto sull'arte medica, riuscì a guarirla almeno in parte.

-E adesso? Che cosa ne faccio di te?-si chiese a voce alta. La voltò nuovamente a pancia in su e vide, attraverso la maglia a rete, il ciondolo a forma di stella che le aveva regalato da piccolo.

"Allora non l'ha buttato."pensò leggermente sollevato.
Poi si riscosse: perché l'aveva curata?
Cosa gliene importava a lui della sua vita?
Assolutamente nulla!
Si alzò e prese ad allontanarsi, quando una voce flebile come la brezza della sera lo fece voltare nuovamente.

-A-Aspetta, tu... . Sei tu, Sasuke, vero?-chiese Hinata alzandosi in piedi.

-Esatto e, sì, è come pensi tu: mi devi la vita, Hyuuga.-ghignò il ragazzo.
Lei si guardò rapidamente addosso.

-Sei stato tu a curarmi?-chiese incredula.

-Sì. Ora vattene. Sai bene che, volendo, potrei ucciderti quando e come voglio, vero?-cercò di spaventarla lui.

-Potresti, ma non lo farai.-

Quell'affermazione limpida e gonfia di fiducia colpì Sasuke come un pugnale in pieno petto.

-Come fai ad esserne così sicura?-chiese gelido.

-Perché io mi fido di te.-

***

Il cuore di Hinata batteva all'impazzata dal momento esatto in cui lei aveva visto Sasuke.
Non ne capiva il motivo, eppure era felice di rivederlo!
Non avrebbe dovuto, lo sapeva, ma non riusciva a fare il contrario.
Soltanto ora che ce l'aveva davanti, si era resa conto di quanto lui le fosse mancato in tutti quegli anni. Con stupore, si rese conto che i suoi sentimenti per Naruto si andavano affievolendo sempre di più.

-Che cosa intendi dire?-le chiese Sasuke con la sua solita acidità.

-Ti ricordi quella volta, al lago? Quando mi hai regalato questo ciondolo?-

-No, non ricordo nulla del genere.-mentì il ragazzo.

-Beh, io sì e ti garantisco che è stato uno dei momenti più belli della mia vita, anche se non me ne sono resa conto subito. Il fatto è che...-ma non riuscì a terminare la frase, perché si ritrovò scaraventata contro un albero.
Un dolore lancinante le perforò la schiena, segno che, evidentemente, le ferite si erano riaperte.
Si rialzò barcollando e si mise in posizione d'attacco: se Sasuke voleva combattere, lei non glielo avrebbe certo impedito.
Dopotutto, era un traditore.

"Noi due dobbiamo essere nemici: io sono una kunoichi e lui un traditore. Così è e così sarà: sono le regole del nostro mondo."pensò la Hyuuga, prima di attaccare il ragazzo con il suo Pugno Gentile, che l'Uchiha schivò con grande agilità.
Hinata evocò i Passi dei Due Leoni e si gettò sul ragazzo.
Venne colpita allo stomaco dal Mille Falchi di lui e cadde a terra.
Poi, come se non bastasse, sentì la katana di Sasuke trapassarle senza pietà la schiena.
Mentre restava stesa sull'erba esanime, una pozza di sangue si allargava sul terreno.
Ma lei lo sapeva già.
Sapeva dall'inizio che sarebbe andata a finire in quel modo: affrontare Sasuke Uchiha?
Lei?!
Ma non prendiamoci in giro!

"Che stupida." fu il suo ultimo pensiero, prima che le sue palpebre si chiudessero.

***

Chi era Sasuke Uchiha?

Sasuke Uchiha era colui che aveva sconfitto Orochimaru.
Sasuke Uchiha era colui che si era alleato con Madara per distruggere la Foglia.
Sasuke Uchiha era anche un assassino.
Aveva ucciso e, ogni volta, non gliene era importato nulla.
Non gli era mai interessato che cosa provassero le sue vittime prima di morire, come non gli era mai passato per la mente di guardare i loro occhi mentre lasciavano quel mondo.
Ma quella volta no.
Sasuke guardava e vedeva.
I capelli sporchi di terra, il viso pallidissimo, gli occhi chiusi e un rivolo di sangue che scendeva dalle labbra.
La schiena di Hinata si sollevava e abbassava a ritmo dei suoi respiri, sempre più deboli.

-Ora basta: ti sei riposata abbastanza, Hyuuga. Alzati e continua a combattere.-la rimbeccò lui, ma lei non si muoveva.

-Mi hai sentito? Alzati!-

Nulla.

-Hinata?-la chiamò per nome, questa volta seriamente preoccupato.
Si mise in ginocchio di fianco a lei e cominciò a scuoterla, dapprima dolcemente, poi sempre più forte.
Le sfilò delicatamente la katana dalla schiena.

-Oh, andiamo! Quel colpo non era tanto forte, dopotutto! Coraggio, Hinata! Svegliati, ti prego!-gridava terrorizzato.

Ancora niente.

La prese per i fianchi e l'abbracciò.
Piangeva, mentre il sangue di lei gli sporcava la maglia grigiastra.
Perché, senza che lo volesse davvero, era stato lui a farle del male.
La amava e se n'era reso conto solo in quel momento.
La amava e la odiava allo stesso tempo, perché aveva distrutto l'immagine che si era creato di sé stesso: gelido, implacabile, di ghiaccio.
Un colpo di tosse lo distolse da quei pensieri.

-Sa... su... ke... , non riesco... a respirare... .-sussurrò la ragazza affaticata.
Per l'Uchiha fu come un'ondata di luce improvvisa, dopo un temporale.
Non credeva alle sue orecchie.

-Sei viva, Hinata?-

-Non... mi hai colpito... in un organo vitale... .-sorrise lei, per poi tossire nuovamente.
Sasuke raddoppiò la stretta per alcuni secondi, poi la lasciò.
Hinata si ritrasse imbarazzata.

-L-La tua m-maglia... i-io... m-mi dispiace... .-balbettò arrossendo.

-Non preoccuparti. Piuttosto, stai bene?-

-C-Credo di sì: la ferita guarirà in un paio di settimane.-

-Bene.-detto questo la attirò a sé e la baciò.

***

Hinata aveva sempre pensato che il suo primo bacio l'avrebbe dato a Naruto.
Non aveva mai, lontanamente immaginato che i suoi sentimenti per il biondo sarebbero totalmente scomparsi nell'attimo esatto in cui avrebbe baciato Sasuke.
Ed era un bacio dolce, che via via si faceva sempre più...

Più?

Come dire?

Appassionante?

Travolgente?

Hinata non sapeva come definirlo, ma di una cosa era certa: semplicemente, si era innamorata.
Di chi?
Facile, di Sasuke!
Ormai senza fiato, si staccò bruscamente da lui per riprendere aria.
Il ragazzo sembrò non gradire, ma la lasciò fare.

-Ora che ci penso, come mai sei così vicino al covo?-chiese curioso.
La Hyuuga trasalì.

-Ehm... . E-Ecco io... .-

-Ho capito: l'hokage ti ha affibbiato il compito di spiarci.-

La ragazza arrossì.

-Mi dispiace, io...-

-Non preoccuparti: la sola cosa che conta adesso è che siamo insieme. Anzi, sai una cosa?-

-No, cosa?-

-Mi tiro fuori.-

-Eh?-

-La vendetta non ha più alcun significato per me. Mio fratello è diventato un membro di Alba per proteggere Konoha e io non ho intenzione di vanificare i suoi sforzi. Torneremo al villaggio insieme. Io conosco i piani di Madara e posso illustrarli all'hokage. Così, vinta la guerra, potremo stare insieme ufficialmente.-disse lui sicuro di sé.
Hinata lo fisso con un leggero sorriso sulle labbra: Sasuke sembrava avere le idee chiare.

-Va bene. Però, ora fammi riposare: sono così stanca... .-sussurrò appoggiando la testa sulle ginocchia di lui e chiudendo gli occhi.

-Forse dovremmo essere nemici, ma chi è che rispetta le regole in questo mondo?-sussurrò fra sé.

-Hai detto qualcosa?-chiese Sasuke.

-No.-

 

DALL' AUTRICE:

Cavolata buttata giù adesso. Mi è venuta in mente mentre giocavo a pallavolo nel giardino di mia nonna. Sasuke è chiaramente OCC, mentre Hinata... non so, voi che dite? Vi prego: cercate di essere clementi, anche perché è la prima fic. che scrivo su questa coppia e se dovete lasciare rec. negative, vi prego di farlo delicatamente perché sono molto sensibile!

Baci

By Noemi.

P. S.: Eccoli qui i due piccioncini! ^^

 da bambini...

















... e da ragazzi! ;-)

     
  
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