Alba.
Libro. Antico. Rosso. Raso. Seducente. Liscio.
Lucido. Imperfetto. Incrinato. Tremulo. Soffio. Vita. Sapore.
Determinante.
Umido.
[Linfa.] Ululato. Perla.
Argenteo. Specchio. Allarmante. Indefinito.
Spento.
L’alba era ancora lontana mentre le pagine
del libro venivano sfogliate ad un
ritmo incostante, la dimostrazione di una lettura discontinua come se
le parole
scure fossero semplicemente segni insensati immeritevoli di essere
letti e
compresi. Eppure quelle erano tracce di una vita
passata, ricordi di qualcosa di antico e
seducente come solo
l’idea di un
amore imperfetto sa essere.
Il principio del giorno arrivò silenzioso e disinteressato
al ritmo che
scandiva, lento e letale, allarmante come
i rintocchi di una campana durante un’invasione.
La luce appariva ramata mentre il sole di fuoco, rosso
e ardente, si nascondeva ancora nel buio della notte
preparandosi alla vita di un giorno dalla patetica monotonia.
In quei pochi istanti di guerra senza grida, senza vincitori o vinti in
cui
l’universo si mostrava per quello che era,
l’esistenza appariva come uno specchio
incrinato a cui sarebbe bastato
soltanto un soffio per frantumarsi
in
tante schegge taglienti.
Mancava però qualcosa di determinante,
una ragione pura e semplice per non rendere tutti gli sforzi compiuti
dall’anima l’emblema
dell’inutilità.
Era importante dare un senso, una motivazione reale al respirare che
non fosse
semplice consuetudine velata di disinteresse.
Necessitava un sapore che non
fosse indefinito perché
troppo pigri per
cercarlo ma semplicemente impossibile da comprendere seppur tangibile.
L’uomo si alza e volge gli occhi al cielo ancora spento e mostra il suo disappunto con un ululato carico di rammarico verso
l’incomprensibile che invece egli
stesso non vuole comprendere.
Lucido come il raso
azzurro il cielo si schiarisce, la luce accarezza il viso liscio e puro come una perla, il respiro
tremulo mentre tutto si consuma nel
percorso umido di una lacrima
troppo
carica di significati per poter essere altro se non un muto segno di
sofferta
accettazione.
Linfa.
NdA
Il titolo è arrivato alla fine, non l’avevo deciso
anche perché è stato scritto
tutto di getto senza pensarci tanto… Ho usato come titolo,
infatti, l’unica
parola che non sono riuscita ad usare ma che comunque c’era.
SoL :3