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Autore: harryboobear    08/06/2013    21 recensioni
Mi afferrò con una mano il mento, facendomi alzare il viso fino ad incontrare i suoi occhi.
"Fidati di me."
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Liam lanciò l'iphone sui sedili posteriori e si passò una pano trai capelli frustrato.
Slow Down di Selena Gomez era al massimo e rimbombava in tutta l'auto, adoravo quella canzone, era diventata come una droga.
A malincuore e preoccupata di come stesse lui, l'abbassai.
"Chi era?" Chiesi guardandolo. Lui tenne gli occhi puntati sulla strada e dopo aver sospirato mi rispose. "Danielle."
Danielle, la sua ragazza psicopatica che non lo lasciava un attimo in pace, doveva controllare ogni sua mossa.
Alta, magra, senza tette e culo, occhi marroni e capelli dello stesso colore e gonfi come quelli di un barboncino. 
Era anche viziata, scorbutica e antipatica. Fa la modella, dice lei… ma per me fa la barbona; con quei capelli e quelli stracci che si mette sarebbe perfetta.
Con mio padre faceva tutta la lecchina mentre con me si trasformava in una vera e propria vipera.

"Dio Liam, che voleva stavolta?" gli dissi io ormai stufa. "Ieri sera sono andato in un pub con alcuni amici del college, senza di lei e c'era anche Paula.
Le sue amiche pettegole ileo hanno detto e lei mi ha fatto una testa così per questo."
Paula, la sua migliore amica. Alta, bionda, occhi color nocciola e in carne. Senza dubbio mille volte meglio di quello stecchino.
Simpatica e adorabile con quel accento. Veniva dalla Romania. Lei e Liam erano così carini insieme, io li adoravo. 

Liam non lo sapeva, ma Paula aveva una cotta per lui dalla terza media.
Io l'ho scoperto un'anno fa leggendo per puro caso il suo diario, quando la sua casa aveva preso fuoco e lei e i suoi si erano trasfersi da noi.
"Per me dovresti lasciarla, ce ne sono altre mille volte migliori di lei a questo mondo." Lui scosse la testa.
"Non so se voglio troncare una relazione che ormai è in piedi da quasi due anni, io la amo."
Feci una smorfia di disgusto.
Amore, parola più sciocca non poteva esistere. Con l'amore soffrivi e basta ed era per questo che io non mi sono mai innamorata ma divertita.
Mi girai a guardare mio fratello concentrato a guidare.
Aveva i marroni capelli alzati in una cresta, le labbra formate in una smorfia e le forti braccia sul volante.
Ad un tratto si girò e i suoi grandi occhioni color cerbiatto incontrarono i miei. "Che c'è?" Chiese curioso.
"Niente, non posso ammirare il mio fratellone?" Lui rise e io feci lo stesso. "Allora, a casa come vanno le cose?" Cambiò poi discorso.
"Da quando non ci sei più tu, un vero schifo." Gli risposi tristemente.
Mio fratello da quando aveva cominciato il college si era trasferito in uno dei dormitori di esso.
Mio padre e Liam non si sopportavano, da quando era morta nostra madre cominciarono ad esserci dei battibecchi fino a diventare vere e proprie litigate.
Una volta, erano arrivati anche alle mani.
"Sai quanto avrei voluto portarti con me, ma sei minorenne e nostro padre ha anche minacciato di denuciarmi se ti avessi portata via da lui."
Abbassai lo sguardo. "Comunque non è successo niente apparte che da una settimana o più si sono trasferiti a casa nostra Michele e suo figlio…"
Feci una pausa prima di dire a denti stretti "Austin." Notai che si era girato per guardarmi e io feci lo stesso. Corrugò la fronte e sorrise divertito.
"E come mai hai detto in questo modo il suo nome?" Disse prima di riposare lo sguardo sulla strada. "In quale modo?" feci la finta tonta.
"Come se stessi ringhiando" rise. "Io? Ti pare? Non oserei…" dissi sarcasticamente.
Quel Austin mi rendeva nervosa. Ogni volta che mi avvicinavo a lui arrossivo e cominciavo a balbettare oppure sudavo freddo.
Quel ragazzo mi faceva un effetto strano, mi rendeva debole era come se davanti ai suoi mi sentissi nuda, indifesa, ma non capivo il perché.
Mi irritava.
Come se non bastasse, mio padre lo trattava come un principe.
Aveva anche una sua macchina, una range rover come quella di Harry e invece di darmi un passaggio (non che lo volessi) quel coglione se ne andava da solo e veniva a scuola con qualcuno della squadra di football o qualche cheerleader.
Non che io non ne conoscessi. Anne e Alli erano delle cheerleader ed Harry e Alex facevano parte della squadra di football.
Quando sedevo con loro a mensa, cercavo un posto più lontano da quello di Austin, non lo volevo accanto.
Si era fatto amico mezza scuola in solo una settimana.
Lo odiavo. "Se lo dici tu." Disse lui distogliendomi dai miei pensieri.
La macchina si fermò e io mi slacciai la cintura. 

"Comunque tu." lo indicai. "Pensaci bene su Danielle, non è la persona che pensi."
Lui mi guardò sorridendo. "Ohw, la mia sorellina che si preoccupa per me."
Gli scompigliai i capelli ridendo. Aprì la portiera e scesi, portandomi a presso lo zaino e mettendomelo su una spalla.
Abbassò il finestrino e io mi abbassai. "Quando te ne accorgerai, sarà troppo tardi e la persona che meritavi non sarà più disponibile."
"LIAM!" Qualcunà urlù e io mi alzai di scatto, sbattendo la testa sull'estremità del finestrino "aia." imprecai rimettendomi dritta e massaggiandomi la testa.
Liam scese dall'auto e mi venne incontro ridendo. "Stai bene?" chiese tra le risate mentre mi metteva la mano sulla testa.
Intanto ci avevano raggiunti quella scimmia di Harry che aveva gridato, Cody, Alli e Alex.
"Smettila di ridere, coglione." Dissi io acida.
"Che è successo?" Chiese Alli piazzandomisi davanti.
"Niente, quella scema della mia sorellina ha sbattuto la testa." Disse ancora Liam, ridendo piano.
"Tutta colpa di quella scimma che ha urlato!" Dissi io indicando Harry.
"Ohw, povera piccola." Disse lui avvicinandosi mentre mi avvolgeva in un caloroso abbraccio.
Mi lascia abbracciare, mettendo il broncio mentre una voce che non avrei voluto sentire chiamò i ragazzi.
Merda, merda, merda. "Austin!" Disse Alex scambiandosi una stretta di mano con lui.
"Amico, hey." Disse Harry facendo altrettanto.
Io mi nascosi dietro a mio fratello, cercando di farmi piccola piccola.
"Alli." Lo guardai mentre le stampava due baci sulla guancia.
Salutò anche Cody e poi si mise davanti a mio fratello.
"Tu devi essere il famoso Austin." disse Liam sorridendo. "In persona e tu sei…"
Liam gli porse la mano. "Liam, in fratello maggiore di Harper." Lui iela strinse.
"Ah, la bionda sempre acida con me. Approposito…" Si guardò intorno. "Dov'è?"
È possibile che non mi avesse visto?  "Eccotela" Disse Liam togliendosi da davanti a me.
Stronzo.
Adesso gli zompo addosso come un puma e lo sbrano. Lo fulminai con lo sguardo.
"Hey riccioli d'oro." Sgranai gli occhi guardandolo.
"Che hai fatto?" Disse indicando la mia mano che era ancora sulla mia testa.
La tolsi subito e cercai di mantenere la calma.
"Niente che ti possa interessare." Grande, vai così Harper.
Fredda, fredda come un pezzo di ghiaccio.
"Come vuoi." Disse lui rinunciandoci, sapeva che non l'avrebbe avuta vinta con me e che avremmo finito col litigare.
Ci fu un minuto di silenzio prima che Harry piombasse addosso a Liam.
"Manchi qui Liamuccio, allora… come procede con il college?"
Sul volto di Liam si aprì un grande sorriso.
"Alla grande, mille volte meglio del liceo ma anche mille volte più difficile di esso."
"LIAM!" Niall urlò piombando sull'amico da dietro.
Harry rise e lo stesso fece Liam, dopodiché tutti e tre si strinsero in un caloroso abbraccio.
Loro tre erano migliori amici da sempre, non si erano mai separati. Anche se ora Liam è al college, non smettono mai di vedersi.
Per me Harry e Niall sono come altri due fratelli maggiori e lo si prendevano sempre cura di me.
Guardai la scena sorridendo. "Sai.." sentì un fiato pesante sul collo.
"Potremmo essere anche noi così se tu non fossi tanto acida." Arrossì leggermente e senza guardarlo negli occhi gli risposi.
"Io non sono acida e non voglio abbracciarti o altro." Dissi a denti stretti, sempre sussurrando così come aveva fatto lui.
Ad un tratto le sue braccia mi avvolsero da dietro.
Mi immobilizzai, irrigidendomi.
"Rilassati, è solo un abbraccio."  Mi beai delle sue braccia che mi avvolgevano…
No Harriet, smettila subito, divincolati, divincolati, ORA.
"Vedi che lo vorresti un mio abbraccio? Se no, ora ti saresti già divincolata dalle mie braccia."
A quelle parole collegai cervello e corpo.
Sciolsi le sue mani dalla mia pancia e mi staccai dal suo petto.
"Smettila, io non volevo abbracciarti." Dissi quasi urlando dal nervoso.
"Andiamo Alli." La presi da un braccio e la portai dentro scuola, sentendo la campana suonare.

 

"Va bene, abbiamo ancora venti minuti prima che suoni. Interroghiamo un'altra persona."
Disse quella stronza della Cervantes, la professoressa di Spagnolo.
Incrociai le dita chiudendo gli occhi e ripetendo sempre la stessa frase:

"ti prego fai che non sia io, ti prego fai che non sia io, ti prego fai che non sia io, ti prego…"
"Signorina Payne, non ho intenzione di chiamare lei, quindi può smetterla di pregare, lei ha già abbastanza voti per ora, ci sono persone con neanche un voto."
Mi disse la giovane signora che si trovava oltre la cattedra.
Tutti risero e io arrossì leggermente, trovandomi al centro dell'attenzione. Odiavo quando succedeva.
"Bene, penso che l'unico che non abbia ancora nessun voto è il nuovo arrivato… Mahone."
Austin la guardò, tranquillo. "Prof. non mi sono ancora arrivati i libri e quindi non ho potuto studiare."
Lei lo trucidò con lo sguardo. "Pensa che io aspetti i comodi suoi?" Gli chiese la Cervantes.
"Che vuole che faccia? Dovrei fare causa alla libreria? Non so, mi dica lei."
"Si faccia prestare il libro da qualcuno, c'è qualche suo compagno nella zona che potrebbe aiutarla?"
Alla domanda della professoressa sbiancai, speravo con tutto il cuore che non facesse il mio nome, ma così non fu…
"Io e Harper viviamo insieme." L'attenzione da Austin si spostò su di me.
Io cercai di scivolare sotto il banco, facendomi piccola piccola.
"Come mai?" chiese la professoressa interessata.
Ma cazzo te ne frega a te? Mi feci forza e mi alzai rispondendole.
"I nostri genitori, non so tra quanto, dovrebbero sposarsi." Dissi sbuffando.
"Perfetto, quindi potrebbe studiare con la signorina Payne. Potrebbe benissimo aiutarla a recuperare il programma precendente." 

Roteai gli occhi al cielo. "Come vuole lei." dissi atona.
Tanto non lo avrei aiutato, gli avrei prestato il libro e se lui non avesse studiato bene, cazzi suoi.
"Ah e se non vedrò qualche risultato, abbasserò anche a lei il voto."
Sgranai gli occhi guardandola incredula. "COSA?! Lei non può abbassarmi il voto solo perché magari uno come lui non ha voglia di studiare."
"Non alzi il tono con me, quello che dico io deve essere fatto."
La campanella suonò e tutti si alzarono dirigendosi fuori dall'aula.
"Sono stata chiara?" Chiese lei un'ultima volta.
"Sì…" dissi io ormai arresa. "Intesi signor Austin?" Chiese anche a lui.
Portai il mio sguardo su di lui fulminandolo con gli occhi.
"Of course." Rispose lui facendo lo spiritoso.
Maledetto.
Mi alzai dal banco, prendendo lo zaino svogliatamente e dirigendomi verso l'uscita.
Spagnolo era l'unica materia in cui andavo bene, se mi avesse abbassato il voto sarei stata fottuta.

 

"Finalmente, libero!" Urlò il biondino dagli occhi azzurro mare.
Niall, il più dolce del gruppo, quello con la risata facile che cantava senza sosta con Cody.
Ci dirigemmo verso il parcheggio.
Harry aveva un braccio intorno alle mie spalle e io alla sua vita.
Cody e Alex erano dietro che parlavano con alcuni della squadra e anche con Austin, mentre Alli e Gemma a quanto avevo capito, erano rimaste a degli allenamenti extra con le ragazze.
Arrivati davanti alla Range Rover del riccio ci girammo insieme.
"Ci vediamo domani ragazzi." Dissero Cody, Alex e Harry uno dopo l'altro.
Salutarono gli altri salendo in macchina sui sedili posteriori.
Aprì la portiera pronta a salire quando Austin la richiuse mettendosi davanti.
"Che pensi di fare?!" Gli chiesi irritata dal suo gesto.
"Oggi studiamo, no?" Chiese lui con un sorrisetto sulle labbra.
"Da dove viene questa voglia innata di studiare, Mahone?" Gli chiesi curiosa.
"Voglia di studiare? Non tanta. Voglia di scoprire cosa succederà dopo oppure se ti do un passaggio in auto? Tanta." Mi sorrise malizioso.
Arrossì istintivamente capendo a cosa si riferisse.
Si comportava da emerito stronzo, voleva solo dimostrare che poteva avere il controllo su ogni ragazza.
Tutto questo era riferito ad un discorso che si era fatto lui con alcuni dei suoi amici e che io avevo sentito per puro caso.
Stavano parlando di me e di come mi comportassi con lui e secondo loro lui non sarebbe mai riuscito a calmarmi e a farmi cadere ai suoi piedi.
Per lui era una cosa intrigante dato il fatto che io fossi come una sorella per lui.
Mi ha dato fastidio che di me, in quel discorso, si sia parlato come un oggetto. 
Mi ha dato fastidio che lui abbia potuto pensare solo per un momento che fossi un oggetto.
"Allora?" Mi chiese speranzoso. "Lo vuoi questo passaggio e magari anche un bonus?" 
Mahone vuoi giocare? Bene, giochiamo, ma ti avverto che con me non l'avrai vinta facile.
"No grazie, preferisco viaggiare sicuro."
Sorrisi come una classica stronza e feci per aprire la portiera, aspettando che lui si togliesse da davanti, ma sembrava che lui non avesse la minima intenzione di farlo.
"Vuoi complicare le cose eh? Ti piace giocare a quanto pare." Si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò: "Allora giochiamo."
Si tolse dalla portiera e la aprì. "Ci vediamo a casa bellissima." Disse invitandomi ad entrare.
Entrai senza dire una parola e aspettai che lui la richiudesse.
Se ne andò subito, diretto verso la sua macchina.
"Che ti ha detto? Ti ha fatta un'altra volta incazzare?"
Ero sconvolta. 

Quando la sua bocca era stata così vicina al mio orecchio mille brividi mi avevano attraversato la schiena e avevo cominciato a sudare freddo.
"Hey, terra chiama Harper." Disse Niall da dietro, passandomi una mano davanti al viso.
Scossi la testa. "Sì, mi ha fatta incavolare…" Dissi poi con la voce spezzata.
"Mh, mettiti la cintura." Disse Harry incerto sulla mia risposta.
Le cose si stavano complicando e stavano andando sempre peggio.
Ora mi toccava dargli anche ripetizioni e ciò stava a significare… più tempo insieme a Austin Mahone.


Here i am.
Non so, ho scritto questo capitolo tutto in una volta.
L'ho riletto solo una volta perchè è tardissio e ho detto "o la va o la spacca" e l'ho pubblicato.
Spero non ci siano errori, è tardissimo e mi si chiudono gli occhi da soli dalla stanchezza çç
Scusate.
Volevo solo chiedervi cosa ne pensate, ho messo anche Liam, il fratello maggiore di Harper.
Boh, io l'ho adorato.
Volete che inserisca anche Malik e Tomlinson?
Cosa pensate possa succedere tra Harper e Austin?
Che ne pensate dell'effetto che lui ha su di lei?
Vorreste un triangolo amoroso? 
eeeeh, sapeste.
Mi farebbe piacere una vostra recensione, davvero.
{RINGRAZIO con tutto il cuore chiunque ha recensito il primo capito, grazie delle vostre recensioni}

Un bacio, pau 


 

  
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