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Autore: Eternity_in_love    08/06/2013    6 recensioni
Si sente sola, e lo è davvero. Riuscirà Niall a farle cambiare idea prima che sia troppo tardi?
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ore 16.05, un ragazzo e una ragazza entrano in ascensore. Uno dei due preme un bottone.
Brutta giornata quella per Abigal.
Abigail ha diciassette anni, un fisico che farebbe invidia a chiunque ma che lei odia, odia se stessa. Odia quella ragazza dagli occhi marroni e dai lunghi capelli del medesimo colore che la guarda tutti i giorni dallo speccio. Oggi l’avevano presa in giro, ancora. Non sapeva nemmeno più perché. Tutti la odiavano ormai, e lei non cercava nemmeno più un perché a questa domanda. Erano giorni, ma cosa dico, mesi che non si chiedeva più: “perché la gente mi odia?” Nulla. Non ne aveva più voglia. Non aveva più voglia di niente. I più forti sono quelli che piangono la notte, in silenzio, senza farsi vedere nè sentire da nessuno.
I più forti sono quelli che, se chiedi loro come stanno ti rispondo “Tutto bene, grazie.” con un sorriso a trentadue denti, anche se stanno morendo.
I più forti sono quelli che non si asciugano le lacrime, ma le fanno scorrere sul viso, finchè non cadono per terra.
I più forti sono quelli che non chiedono aiuto, ma sarebbero i primi ad avere bisogno di essere salvati.
I più forti sono quelli che hanno imparato a convivere con il loro dolore.
I più forti sono quelli che sono caduti tante, troppe volte.
E sono sempre riusciti a rialzarsi. Ecco, lei non riusciva a rialzarsi. Ecco cosa faceva  di lei, “la debole”.  Si infilò le cuffie nelle orecchie e iniziò ad ascoltare una canzone dei suoi idoli, gli unici che forse avrebbero potuto farla star meglio. Ma non bastava, non oggi.
Immersa nei suoi pensieri sente un botto.
-Credo si sia bloccata.-disse il ragazzo.
-Bene-disse Abbie, sedendosi a terra
Fece lo stesso il ragazzo
Passavano i minuti, le ore, sembrava non servisse a nulla aspettare una chiamata, il cellulare non prendeva. Erano già le nove e mezza.
-Come ti chiami?-chiese
-Abbie-disse questa
-Io sono Niall-
-Come Niall Horan?-chiese con un sorriso, abbassando il capo- Sei irlandese?-chiese
Niall levò gli occhiali da sole e abbassò il cappuccio della felpa.
-Ciao Niall-disse Abbie
-Ciao Abbie-sorrise il biondo
-Sei una directioner?-chiese
-Si.-disse- scusa se non ti salto a dosso o se non mi emoziono è che…oggi…-
-Oggi?-incitò a continuare Niall
-Oggi è una brutta giornata.-
-Perché?-chiese
-Non voglio scocciarti Niall-disse Abigail.
-Non mi scocci, se una delle mie piccole è triste voglio sapere perché.-disse mettendole una mano sulla spalla.
-odio me stessa-disse Abbie
-Odi te stessa? Che cosa intendi?"
-Insomma, odio ogni parte di me. Odio il modo in cui appaiono i miei capelli, odio le mie cosce, odio la mia pancia, odio la mia faccia, odio la mia mente, odio ogni piccola parte di me. E' come essere intrappolati con la persona che odi con tutto il tuo cuore, quella che trovi ripugnante, assolutamente disgustosa, e orribilmente brutta, per sempre. Sai quando ti guardi allo specchio e anche se la maggior parte dei giorni non ti piaci, c'è quel giorno in cui dici: "Oh wow, oggi sto bene." e sei sicura di te? Ecco, io non ho mai quei giorni. Mai. Quando mi guardo allo specchio vedo la cosa più brutta di sempre. Vedo il mio peggior nemico. Vedo ogni mio difetto, perché i difetti sono tutto quello di cui sono composta.-Disse con un sospiro finale.
-Per me sei molto bella-disse Niall- e non sei grassa-disse
-Non è vero-disse. –Non sono bella, guardami!-disse stringendosi le gambe al petto.
-Capisco la tua rabbia verso la società, ma fidati, ti farai solo del male così-disse Niall cercando di consolarla mentre piangeva.
-Non sai niente di me! Sai che posso piangere in un camerino perchè i vestiti che ho preso non mi stanno bene? E sai che poi esco tutta sorridente dicendo che non mi piacciono più? 
Sai che alcune volte non mangio per un giorno intero? E ci sono invece giorni in cui non riesco a smettere di ingurgitare cibo? Lo sai che le persone mi dicono che sono magra e io mi incazzo da morire perchè per me non è così? 
Lo sai che odio il mio specchio? Lo sai che odio tutte quelle ragazze magre che dentro i negozi possono comprarsi tutto quello che vogliono perchè non hanno problemi con il loro fisico? Sai che non mangio mai niente quando sono in compagnia di altre persone che non siano i miei genitori? Lo sai che divento tanto triste quando vedo ragazze magrissime? Lo sai che devo stringere la pancia continuamente? E che ormai è diventata quasi una cosa normale farlo? Lo sai che la mattina prima di andare a scuola sto ore davanti allo specchio nel capire se gli altri possano vedere quanto sia grassa? Lo sai che odio andare al mare perchè non voglio stare in costume? Lo sai che ogni giorno è una battaglia con il mio corpo? Che ci sono giorni in cui non me ne frega nulla e altri in cui vorrei strapparmi il grasso dal corpo e bruciarlo? Loro lo sanno? CERTO CHE NO, PERCHE’ SEMBRO SEMPRE COSI’ FOTTUTAMENTE FELICE E CONTENTA.- sbottò Abbie triste, tremendamente triste, mentre una o due lacrime le solcavano il viso snello
-Ehy, guardami-disse Niall prendendole il viso tra le mani.- Sei bellissima-disse – sei magra, e scommetto che hai il sorriso più bello del mondo. Il sorriso di chi lotta, di  chi sta male ma lotta lo stesso-disse
-Sono stanca del mio finto sorriso-disse girando la testa dalla parte di Niall
I suoi occhi azzurri incatenati ai suoi. Così belli quanto tristi. Possibile che nessuno si accorgesse di lei? Della sua tristezza?
-e allora inizia a sorridere davvero-disse Niall
-Non è facile-disse
-Chi lo dice?-
-io.-
-Ed io non conto?.-chiese Niall
Abbie si avvicinò a Niall e poggiò la testa sulla sua spalla
-Oh Niall… non sai nemmeno quante volte ho sognato di averti vicino a me nei momenti come questi.... Sono troppo complicata. Mi sento così sola.-disse piangendo
-Tu non sei sola…-disse Niall
-Non ho nessuno.-disse
-Hai me, Abbie-disse Niall stringendole una mano.
Abbie abbassò lo sguardo alla sua mano stretta a quella di Niall.
-Cosa c’è?.-chiese Niall confuso.
-Non alzare…-fece per dire
-la manica..-disse infine Abbie
Con la punta delle dita Niall accarezzava piano il polso di Abbie, coperto di tagli ross e profondi, fino al gomito.
-Cosa è successo oggi?.-chiese Niall con le lacrime agli occhi
-Loro…loro mi insultano,mi dicono di morire….io non ce la faccio,non riesco a resistere, a fregarmene, è troppo…-Disse piangendo- ho provato ad uccidermi, Niall-disse
-Perché dovresti essere felice da morta?-
-Perché non sentirei più il peso del mondo-disse
-sai cosa vuol dire essere morti?-
-so cosa significa voler morire e che sorridere fa male e che ci provi a inserirti ma non ci riesci e che fai del male al tuo corpo per tentare di uccidere la cosa che hai dentro.-
-Quello che hai dentro è importante, per me è importante-disse Niall
Abbie abbassò la testa.
-Resta, resta per me-disse Niall baciandole le mani.
-Grazie Niall-disse Abbie abbracciandolo.
Quando le porte dell’ascensore si riaprirono Abbie e Niall uscirono, e fecero colazione insieme. Si scambiarono i numeri di telefono.
-Allora resterai?-chiese Niall prima di andare via.
-Si-disse questa baciandogli una guancia.
-E ricorda, tutti abbiamo degli amici-disse
-Vedremo-disse lei in tono triste.
Due giorni dopo, Niall camminava per le strade di Londra, osservando piano piano i cartelloni appesi ai muri.
“Abigail Johnson, 13-4-1996   5-6-2013
I funerali si terranno l’8-6-13 presso xxx”
Il cuore iniziò ad accellerare, come le sue gambe che iniziarono a correre verso il luogo dei funerali.
Arrivato al cimitero la funzione si stava ancora svolgendo. Una signora e un uomo, forse i genitori e nessun altro.
-Salve-disse Niall
-Lei è quel ragazzo che Abbie …-disse la donna fermandosi per via di un singhiozzo
-Sono Niall-disse il biondo con gli occhi lucidi
-Quel Niall?-chiese l’uomo
-Cosa?-chiese Niall
-Niall Horan-disse
-SI, sono io.-
-Allora, questo è per te ragazzo, non l’abbiamo aperta. Ha lasciato solo questo.-disse l’uomo.
-Cosa le è successo?-chiese aprendo la busta.
-Si è suicidata.-
Contemporaneamente Niall aprì la busta.
“Scusa Niall, non posso restare”
Niall si chinò sulla tomba fredda. Aveva ragione, non c’era nessuno, se non i suoi genitori. Nessun amico, o familiare. Una volta chinato poggiò la fronte sulla lapide e sussurrò:
“avevi Me.”
  
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