Serie TV > Supernatural
Segui la storia  |       
Autore: Lachelle Winchester    08/06/2013    4 recensioni
Da una parte la vita normale, dall'altra la caccia: come si possono conciliare due tipi di vite così diverse? Quale vita prevarrà sull'altra? Può un cacciatore abbandonare definitivamente la caccia?
Seguito di La caccia continua
Revisione completa
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Esiste il lieto fine per un cacciatore?'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

6-I can't fight this feeling anymore

Columbia, Missouri. Green Place Motel.

Dalla partenza di Castiel e Lachelle passarono quattro giorni e al loro ritorno nella camera del motel non trovarono i Winchester, ma zaini ed effetti personali erano ancora sparsi in tutta la stanza, quindi probabilmente stavano ancora lavorando al caso.
La donna decise di lasciare l’amico a sistemare le foto nella stanza e, prese le pistole dal beauty, cercò sul pc di Sam qualche indizio su dove fossero, aspettando di essere risposta a telefono.
<< Babau? >> ripetè temendo di essersi addormentata mentre Dean le spiegava la strada e gli esseri che avevano trovato, ma quando arrivò al limitare del bosco la linea cade.
Sentì perdere il controllo delle gambe di tanto in tanto e spesso si appoggiava a qualche albero per riposare gli occhi. Proprio mentre si aiutava a restare in piedi con uno di questi, scorse i tre pulmini blu di cui le aveva parlato Dean e 6 bambini legati ad un altro albero. Si guardò intorno per trovare qualcosa di tagliente con cui poi sciolse la corda che teneva fermi i bambini e li portò fuori pericolo, tornando sulla strada praticabile e raccomandando loro di non muoversi da dietro il cespuglio dove li aveva fatti nascondere. A fatica tornò di nuovo nel punto di prima e guardò il cellulare per controllare le tacchette che però non davano segnale di comparire.

Quando arrivò vicino ai pulmini vide due esseri molto alti, ricoperti di peli dal ventre robusto in giù, totalmente in contrasto con la testa di dimensioni minuscole. Litigavano in uno scontro all'ultimo sangue e Lachelle sperò vivamente che si uccidessero a vicenda, poi cominciarono ad emettere dei suoni sorprendentemente comprensibili, umani. La cacciatrice rimase col fiato sospeso e decise di entrare nell'edificio di soppiatto, allontanandosi da quegli orribili mostri. Poco dopo l'entrata, scivolosa e non facile da percorrere, sentì una mano tapparle la bocca e l'altra tirarla in una specie di corridoio, illuminato appena, abbastanza da farle distinguere con grande sollievo la figura di Dean.
<< Dean, sei tu! >> esclamò fermando il suo corpo che aveva cominciato a ribellarsi. << Questi cosi sono umani. >> disse scandalizzata, cominciando a dimenticare i nomi delle cose come faceva tutte le volte che era stanca.
<< Solo per metà. Ne abbiamo uccisi quattro dei grandi, due sono fuori sul set di Scontro tra Titani mentre altri tre più piccoli girano in cerca dei bimbi sperduti che gli abbiamo sottratto. >> le raccontò mentre la guidava in stretti corridoi completamente bui.
<< E dove li avete portati, sull'Isola che non c'è? >> ironizzò lei mentre Dean ascoltava le grida di dolore provenire dall'esterno della fabbrica. Dopo alcuni gradini inciampò ma l’uomo riuscì a prenderla per i fianchi, sotto la cintura con le pistole e la aiutò a rialzarsi senza far rumore. <Lara Croft? >> notò lui compiaciuto continuando a farle strada.
<< Vogliamo continuare a citare film o uccidiamo questi maledetti, salviamo i bambini e andiamo a dormire? >> sbottò improvvisamente; era davvero stanca, le palpebre stavano per cedere e in lontananza vide uno di quegli esseri alti dai capelli molto lunghi avvicinarsi, per poi scoprire che era solo Sam.
<< Scusa, sono stanchissima. >> cominciò lei ma udirono dei passi e si divisero. Sam tornò dai bambini per tentare di nuovo di farli uscire, sperando che i Babau fuori fossero morti come presupposto da Dean.
I due cacciatori ne sorpresero uno di spalle, mentre faceva la guardia su una finestra che affacciava ad uno spiazzo interno molto grande che sembrava essere la cucina.
<< Giusto, ma come si uccidono? >> si ricordò Lachelle solo dopo che questo era a terra senza vita mentre Dean caricava la pistola dopo un colpo. << Sono per metà umani. >> le suggerì con un occhiolino. Mentre scendevano in quello spiazzo la donna venne di nuovo sorpresa di spalle, questa volta però da una mano nemica e per correre in suo aiuto ed uccidere l'essere, Dean venne a sua volta sorpreso dall'ultimo Babau che lo bloccò con le manette ad una palo di ferro.
<< Andiamo amico, non puoi arrestarmi. >> sbottò il cacciatore mentre Lachelle veniva scaraventata in un angolo di quell'enorme area, su un mucchio di ossa e sangue. Non riusciva proprio a muoversi ma quando poggiò le mani a terra sentì della stoffa che poi si rivelò essere degli abitini minuscoli, sporchi di sangue.
<< Quanti bambini sono con Sam? >> chiese ansimando e provocandole un tonfo al cuore Dean le rispose <>. La donna non poteva vedere la propria faccia ma sicuramente era rossa per la rabbia:i bambini erano 15 quindi i 3 mancanti dovevano essere quelli che portavano quei piccoli abitini che aveva tra le mani. Senza esitare prese la pistola e sparò due colpi; aveva sempre avuto una mira perfetta ma la stanchezza poteva tutto, infatti il primo colpo finì a terra ma la seconda pallottola centrò il cuore dell'essere, che cadde a terra con un tonfo secco. Piano si rialzò e aiutò Dean a trovare qualcosa per far scattare la serratura delle manette.
<< Se non avessimo tutti quei bambini fuori ti lascerei così. >> si lasciò sfuggire con un sorriso malizioso mentre spezzava le manette con un bastoncino di alluminio trovato a terra: quel posto più che una fabbrica sembrava una discarica.

Quando arrivarono fuori, Sam li sorprese a metà strada facendoli spaventare ma il vero spavento lo presero una volta usciti dalla fabbrica.
<< E' finita, anche il Babau fuori è morto. >> annunciò fiero il minore ma Lachelle lo guardò terrorizzata << Il? Tutti e due vuoi dire. >> ma Sam scosse il capo << Non ne era rimasto uno? >> chiese mentre un altro li sorprese alle spalle. Sam e Lachelle vennero lanciati all'aria con un solo pugno e Dean rimase in piedi ma senza armi. Samuel, anche se aveva un po’ perso la mano, dopo qualche pallottola riuscì finalmente a centrare il mostro.

Dopo aver tranquillizzato alla meglio i bambini e averli accompagnati nelle loro case, sudando per farsi spiegare la strada e rischiando di finire in prigione accusati di essere responsabili pentiti del rapimento, tornarono finalmente al motel. Quando entrarono nella loro camera le pareti non erano più dipinte di rosso, ma ricoperte di foto che raffiguravano Dean e Sam nei loro momenti felici: nell'Impala mentre cantavano, mentre dormivano, sorrisi ma anche pianti, piccoli regali che si scambiavano a Natale ma soprattutto abbracci. In un angolo c’erano anche degli autoscatti alle narici di Castiel e anche se la disposizione scelta dall'angelo sembrava più quella dei serial killer che lui giustificò con un << L'ho visto fare nei film. >> il risultato fu quello sperato e i due fratelli si abbracciarono, con tanto di foto di gruppo e torta al cioccolato per festeggiare. La coppia salutò Sam e Castiel augurandosi di rivedersi al più presto, poi i due rimasero da soli.
<< Quindi presumo che sia Castiel l'unico angelo che hai visto in questi giorni. >> cominciò lui divertendosi a stuzzicarla un po'.
<< Mi sento malissimo ma non sapevo come giustificarlo. Capisco se non ti fidi più di me. >> disse velocemente mandandolo in confusione.
<< Tu, Sam e Castiel siete gli unici di cui mi fido e questa volta non ho bisogno di foto per sapere che questo non cambierà mai. >> la tranquillizzò lui mentre si alzava dalla sedia e si avvicinava per baciarla. Lei si strinse con le gambe intorno alla vita e le braccia intorno al collo mentre l’uomo la portava sul letto comodo, trascinandosi dietro sedie e vasi. La donna gli sorrise e lui riprese a baciarle il collo, poi si ricordò di aver deciso di dirle una cosa << Sai anche perché non volevo chiamare Sam? Questa volta è lui che ha una vita normale e avevo paura di portargliela via. >> disse serio, guardandola negli occhi. << So com'è brutta la sensazione quando ti strappano dalla vita che ti ricostruisci e ti portano di nuovo alle tue origini con la forza. Però lui la sua vita l'ha scelta da solo, io non l'ho spinto tra le braccia di Emma come lui ha fatto con Lisa. So che non ne abbiamo mai parlato ma... >> cercò di aprirsi con lei, il cuore gli batteva tanto, non sapeva come affrontare questi discorsi. In quei giorni aveva pensato tanto a come sarebbe stata la sua vita senza di lei.
<< Ora stai con me e non ti costringerò mai ad essere o a non essere quello quello che sei. >> si limitò a dirgli, sapendo che avrebbe capito ciò che intendeva.
Dean continuava a baciarle qualsiasi parte gli capitasse tra le labbra e a respirare l'odore della sua pelle.
<< Ma quando hai detto di essere stanca… > cominciò lui malizioso << Quanto stanca intendevi? >> le chiese sorridendo.
<>> rispose lei ridendo e sbadigliando, ma Dean cominciò a baciarla scendendo sempre più giù sul suo corpo. << Abbastanza. >> rettificò la donna che sapeva che di lì a poco si sarebbe trovata a fare l'amore con lui. << Dean, ti prego, lo sappiamo che poi finisce male. >> disse la cacciatrice cercando di resistergli ma lui continuava a scendere.
<< E invece finisce bene, molto bene. >> la corresse.
<< Quasi quasi non mi sento più stanca. >> concluse ribaltando la sua posizione e stendendosi su di lui per baciarlo, mandando a quel paese l'autocontrollo e recuperando tutti i giorni e soprattutto tutte le notti passate lontano dal suo uomo.

 
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: Lachelle Winchester