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Autore: Michaelis Ashley Warblers    09/06/2013    1 recensioni
Raccolta di OS in seguito alla Seblaine Week.
Di mosse avventate e decisioni sbagliate ne aveva prese e fatte tante, ma quella non lo era.
No era sicuro che quello che aveva fatto era giusto. Il senso di colpa che provò con Eli C. e con gli altri ragazzi con cui era uscito dopo la rottura con Kurt non si era presentato, non quella volta. Sebastian era la persona giusta, ironia del destino.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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7. Dalton, dove tutto cominciò.

 
<< Come è cominciata questa storia? Semplice. Come cominciano tutte le grandi storie d’amore. È bastato uno sguardo e tutto ha avuto senso. >>
 
<< Blaine, per favore non dire bugie ai nostri ascoltatori. Lo sai benissimo che non è cominciata così la nostra storia. >>
 
<<  Sei un guastafeste Sebastian Smythe. >>
 
<< Esatto e proprio perché sono un guastafeste – anche se preferisco definirmi realista – racconterò io la storia a chi deciderà di starci a sentire. >>
 
<< No Bas, per favore. >>
 
<< Blaine Devon Aderson, silenzio. >>
 
Nel corso degli anni Blaine aveva capito che non si controbatteva al tono autoritario di Sebastian Smythe. Se nell’ammonirti usava il tuo nome completo era un brutto segno. A Bas non piaceva raccontare le cose in modo distorto, lui amava la verità e da quel punto di vista era migliorato rispetto a quando era un ragazzino viziato che frequentava la Dalton.
 
<< E va bene hai vinto tu Smythe, racconta pure la tua verità >>
 
Blaine si sedette sul divano di casa sua, circondato dai loro tre figli: Marie e Matt Cooper due adorabili – e diabolici gemelli - e Thad Junior l’ultimo arrivato.
 
<< A dirla tutta daddy non vi ha proprio mentito. Tutto cominciò alla Dalton. Era un pomeriggio di Marzo e io me ne stavo in sala prove con I Warblers, quel giorno decisi di farli cantare tutti per capire meglio con chi avevo a che fare. Mentre Nick Duval cantava Uptown girl, Blaine apparve e si fermò sulla porta per assistere all’esibizione. Mi bastò un attimo, puntai gli occhi su di lui e pensai che era un tipo scopab… Carino ed interessante. >>
 
<< Papa che vuol dire scopab… ? >> chiese Thad Junior.
 
Il panico si fece strada negli occhi di Blaine, ma fortunatamente Sebastian aveva sempre la risposta pronta, sotto quell’aspetto non era mai cambiato nel corso degli anni.
 
<< Thaddy, tesoro, papa ha sbagliato ad usare parola. >>
 
Thaddy fece finta di accontentarsi della spiegazione, ma non era convinto. Per avere solo otto  anni era davvero sveglio, Marie  e Matt Cooper che invece avevano  sedici anni risero sonoramente. Dopo aver riportato tutti all’ordine Sebastian riprese il racconto:
 
<< Quel giorno tutti credettero che daddy fosse tornato per restare, ma lui come al solito, stupì tutti dicendo che era li per invitarci alla sua prima di West Side Story. Ci provai fin da subito con lui, ma a quel tempo era fidanzato ed era molto fedele. A quel tempo stava con lo zio Kurt –si era addirittura trasferito al McKinley per stargli vicino -  e vi assicuro che lo zio non era simpatico come adesso. All’epoca io non ero uno stinco di santo: volevo tirare una granita mescolata con sale grosso allo zio Kurt, ma daddy si mise in mezzo e se la beccò in pieno viso: dovette subire un’operazione alla cornea a causa di quella bravata. Da quel momento il nostro rapporto, se così si poteva definire, si incrinò. Ci evitammo per un periodo di tempo. In seguito all’incidente dello zio Dave, attuale marito dello zio Kurt, mi trovai a riflettere su quello che avevo fatto sicché chiamai Blaine e i suoi amici per chiedergli scusa. >>
 
Sebastian fece una pausa e rivolse un ampio sorriso a suo marito. Con sua enorme sorpresa vide i loro tre figli impazienti di continuare il racconto. I due coniugi risero di gusto nel notare come in quel momento regnava la pace in casa loro, cosa che non accadeva mai.
 
<< Dopo mille peripezie rincontrai daddy un anno dopo. Fu convocato alla Dalton da Hunter, un amico un po’ particolare. Quest’ultimo ci costrinse a rubare il loro trofeo nazionale e ci impose di ricattarli. Quando vide che Blaine e le New Direction, glee club di appartenenza di vostro padre,  non cedettero ci costrinse a doparci e ci fece squalificare. Da quel momento non vidi daddy. >>
 
Un sorriso amaro e nostalgico apparve sul viso di Sebastian, non aveva mai digerito la storia del doping e tutt’ora si chiedeva come avesse potuto ad acconsentire a tale pazzia.
 
<<  Adesso la racconto un po’ io la storia. >> disse Blaine.
 
Tutti gli sguardi si spostarono da Sebastian a lui.
 
<< Durante quel periodo di silenzio tra me e papa, sono successe tante cose. Ho provato a fare pace con lo zio Kurt e ho dovuto spiegare alla zia Tina che non potevamo avere una storia. >>
 
<<  Ahhahah, mi ricordo quel periodo, mamma mia come era strana Giappocina >> rise Sebastian.
 
Il cuore di Blaine perse un battito, aveva sempre adorato la risata di suo marito, era così sincera, ma sapeva che non lo era sempre stata.
 
<< Provai di tutto per far pace con lo zio Kurt, ma non ci furono versi. La mia vita scivolò in un baratro di apatia. Poi un giorno mentre ripensavo alla Dalton e ai miei amici vidi papa scendere le scale del Liceo McKinley. Per un momento credetti di avere le allucinazioni, ma quando mi parlò e la zia Tina, si intromise tra noi capì che era tutto vero. Quel giorno papa venne da me a chiedermi di cantare con lui e gli zii Niff, Thad e Trent. In un primo momento credetti che fosse pazzo, ma poi mi convinse. Cantammo un mash up tra Get Happy di Judy Garland e Happy days are here again di Barbra Streissand. Quello spartito lo aveva trovato la zia su mia specifica richiesta riguardo al tema. Il sabato della gara avevo promesso di portare la Tina al cinema, ma facemmo tardi e per farmi perdonare le chiesi di suonare la con noi la sera. Per tutto il tempo il mio sguardo e quello si Sebastian si cercarono e si trovarono sempre. In quel momento nessuno dei due capì cosa significava, ma pensandoci adesso li trovo molto romantici. >>
 
<<  Basta Blaine, questa non è una storia è una smielata assurda. Adesso la racconto io altrimenti questi poveretti si annoiano. Quella sera ovviamente qualcosa in noi cambiò ma non ce ne accorgemmo, come ha detto daddy. L’anno dopo con mia enorme sorpresa al college un ragazzo mi diede un colpo sulla spalla per dirmi che era il mio compagno di stanza. Quando mi girai e vidi Blaine rimasi sorpreso e lui lo stesso. Nessuno dei due sapeva che l’altro si fosse iscritto li, ma il Karma voleva che ci ritrovassimo. Dopo mesi di condivisione della stanza le cose stavano evidentemente cambiando tra di noi. Finchè un giorno daddy mi baciò – ovvio non si può resistere al mio fascino – da li le cose furono tutte in discesa fino a quando, prima di portarlo a vedere Grease, gli raccontai la storia dei miei conti congelati. Mi aspettavo di essere giudicato e preso a male parole ,ma questo non avvenne. >>
 
<< Mi ricordo quella volta >> lo interruppe Blaine  << Fu la prima volta, in cui indirettamente, mi dicesti di amarmi >>
 
<< Si potrei averlo fatto >> disse vago Sebastian.
 
<< Beh, se sei qui oggi credo proprio che tu lo abbia fatto >> scherzò Blaine.
 
L’intesa che c’era tra quei due era perfetta. Tutti invidiavano come l’uno completasse le frasi dell’altro o come riuscivano ad essere autoironici.
 
<< Dopo la laurea, avevo paura di perdere vostro padre a causa delle nostre carriere, quindi all’età di ventitré anni gli chiesi di sposarmi e lui accettò. Sapevo che era un romanticone e che non avrebbe mai detto di no perché quello che ci lega è qualcosa di profondo. Eravamo molto giovani, ma se siamo arrivati fin qui un motivo c’è. >> concluse Sebastian.
 
<< E’ vero quello che ci lega è qualcosa di profondo e porta i nomi di tre bellissimi bambini. Per quanto le nostre carriere ci tengano lontano da casa e lontani l’uno dall’altro, l’amore che proviamo reciprocamente è qualcosa di divino, che vince su tutto. In questi anni, Sebastian Smythe, tu mi hai aiutato a crescere, mi hai migliorato, mi hai criticato quando c’era da farlo, mi hai aiutato a rialzarmi quando cadevo e mi hai dato quattro ragioni per vivere: Tu e i nostri figli. Nonostante i miei amori di gioventù siano stati tribolati, non cambierei nulla perché tutto quello che è successo mi ha portato a te e a tutto quanto abbiamo di meraviglioso. >> disse Blaine.
 
<< Oh Anderson non cambi mai. Sei sempre così romantico. Comunque anche tu hai fatto qualcosa di buono per me. Mi hai insegnato cosa sia la monogamia, mi hai reso una persona migliore, mi hai scelto, mi hai concesso di stare al tuo fianco e mi hai donato cinque ragioni per vivere:  Tu, Marie, Matt Cooper, Thad e ogni singolo istante passato con voi. E oggi, qui davanti a tutto quello che la vita mi ha dato di più bello, io Sebastian Smythe ti dico “ Ti amo Blaine Devon Anderson, amo tutto di te”. >>
 
Blaine si commosse.
 
<< Sebastian, è la prima volta che mi dici ti amo. Non me lo hai mai detto, ma non potevi farlo in modo migliore. >>
 
<< Ok, Ok. Noi minori andiamo a letto. Queste sdolcinatezze ci hanno fatto venire sonno. >> disse Matt Cooper sorridendo e capendo che era il momento di lasciare soli i suoi padri.
 
Mentre Marie dette il bacio della buonanotte a Sebastian gli sussurrò all’orecchio:
 
<<  Anche io papa, voglio una storia d’amore come la vostra. >>
 
<< E l’avrai tesoro, l’avrai. >>
 
Quando tutti furono a letto, Sebastian disse altre mille volte a Blaine i suoi ti amo taciuti:
 
<<  Ti amo perché sei dolce >>
 
<<  Ti amo perché sai come sono e non cerchi di cambiarmi >>
 
<< Ti amo perché hai visto del buono in me >>
 
<< Ti amo perché … >>
 
Sebastian non riuscì a finire la frase perché Blaine lo baciò.
 
 << Risparmia i ti amo anche per le altre volte Smythe >> disse Blaine sorridendogli.
 
<< Galeotti furono la Dalton, Grease e i nostri sguardi >> disse Sebastian.
 
Quella notte fecero l’amore come se fosse la prima volta.
 
In fondo una prima volta era stata cancellata: Sebastian Smythe disse ti amo a Blaine Devon Anderson e ancora una volta, grazie alla presenza di suo marito, si sentì un uomo migliore.
 
 

Angolo delle note.

 
Eccomi giunta alla fine del percorso.
 
Spero che vi sia piaciuto il tutto.
 
Questo è uno dei miei capitoli preferiti, anche se è stato uno dei più difficili da scrivere, in quanto presenta ( per i miei standard ) un alto tasso di Fluff ( sempre secondo il mio parere. )
 
Che dire? Grazie per avermi seguito e per avermi recensito fin qui. Siete stupendi.
 
Un Bacione.
 
Se questa Fan Fiction vi è piaciuta, continuate a seguirmi leggendo le altre. ( * me si sente una scrittrice montata xD si fa pubblicità occulta da sola. )
 
Siamo giunti a termine:
 
Grazie davvero a tutti.
   
 
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