Personaggi: Nolan, Emily
Pairing: Nolan/Emily
Rating: Verde
Genere: Commedia, Sentimentale
Note e avvertimenti: Het, Spoiler 2x01, What if? su tutta la seconda serie, visto che Aiden non esiste nella fic (potete pure pensare sia morto, se volete) e molti fatti sono stati cambiati o mischiati a mio piacimento.
Note dell'autore:
- Post 1x22;
- Capitolo: 4/10
- N. parole: 698
Roommates
3// The cohabitation and... the (failure to) solitude
Amanda era raggiante nel suo abito bianco e guardava Jack con gli occhi pieni d'amore, il quale ricambiava allo stesso modo.
Emily, al contrario, avrebbe voluto essere ovunque tranne che lì; anche la compagnia di un Grayson sarebbe stata preferibile a questo punto.
Appena le si presentò l'occasione, inventò una scusa e uscì fuori dalla sala predisposta per il ricevimento, subito dopo il taglio della torta.
Si sentiva triste e sola. Ora che aveva perso, forse definitivamente, il suo amico d'infanzia non le era rimasto nulla, a parte il piano di vendetta. Quando quello fosse terminato, cosa avrebbe fatto? Per cosa avrebbe vissuto? Ancora non lo sapeva.
«Forse avresti fatto meglio a non venire» le disse Nolan, comparendo al suo fianco.
Erano in un angolo appartato, visto che Emily aveva lasciato il ricevimento un momento per prendere un po' d'aria – scusa ufficiale – e allontanarsi da tutto quello che rappresentava – ragione effettiva.
«Non potevo mancare, Jack ci teneva tanto che i suoi amici fossero presenti al suo matrimonio.»
Nolan si spostò davanti a lei e le sollevò il viso con un dito. Emily sapeva di avere gli occhi un po' lucidi, ma non era riuscita a trattenersi. «Tu sei ben più di un'amica per lui, lo sai.»
Emily si staccò bruscamente dal tocco dell'altro e strinse le braccia al petto, come per proteggersi. «Non conta più. Ha un figlio dalla donna che voleva, anche se è solo una farsa. È ora di lasciare questi ricordi dove dovrebbero stare, nel passato. Almeno... questo tipo di ricordi.» E sapevano bene entrambi a cosa si riferisse.
«Oh, Ems...» disse Nolan con tono triste. Si spinse in avanti e la strinse in un caldo abbraccio.
Il suo viso finì nell'incavo della spalla di lui, poi lei sciolse le braccia e artigliò i bordi della sua giacca. «Grazie» mormorò piano, e non era nemmeno sicura che Nolan l'avesse sentita visto che il suono era stato soffocato dal tessuto della giacca di lui, senza contare che la sua voce era un po' rotta a causa delle lacrime, che avevano cominciato a scorrere.
Sembrava di sì, comunque, visto che lui la strinse più forte. «La presenza l'abbiamo fatta, ora potremmo tornare a casa.»
Le parole di Nolan furono dette con una tale intensità che Emily si sentì improvvisamente meno sola. Si staccò da lui, ma rimasero a distanza ravvicinata. «Non dirlo con quel tono, come se fosse casa di entrambi, tu sei soltanto un ospite a tempo determinato» replicò con una smorfia, mentre si asciugava con il dorso della mano le lacrime.
«Stai pensando di sfrattarmi? Non è carino da parte tua.»
«Non mi paghi alcun affitto, Nolan, posso sfrattarti quando voglio» disse e il suo tono si fece improvvisamente più leggero. I brutti pensieri su quanto avesse perduto quel giorno si stavano allontanando.
«Oh, scusate!» affermò con tono ben poco contrito Amanda.
Emily e Nolan si girarono a guardarla simultaneamente.
«Nono pensavo proprio che tra voi ci fosse qualcosa, ma devo dire che siete una bella coppia. Scusate ancora, eh?» Il sorriso di Amanda si allargò, mentre sollevava l'orlo del vestito per facilitarsi nei movimenti.
Era evidente cosa rendesse davvero felice Amanda di immaginare lei e Nolan insieme, visto che, se si fosse trovata un altro, Emily non sarebbe più stata una rivale per la conquista del cuore di Jack.
Sapeva di aver vinto – l'anello che Amanda aveva al dito lo confermava -, ma un nuovo amore per la sua rivale sarebbe stata l'ultima conferma di cui aveva bisogno.
«In realtà, noi non...» fece Nolan, ma ormai Amanda si era già allontanata, in fretta com'era comparsa.
«Lascia stare» disse Emily e si girò. «Andiamo, piuttosto. Salutiamo Jack e gli facciamo gli auguri di miglior felicità.»
«Ne avrà bisogno, con quella» la interruppe lui, seguendola e mettendosi al suo fianco.
«Poi...» riprese lei, ignorandolo completamente. «Torniamo a casa mia e...»
«Pensiamo al modo migliore per distruggere i Grayson?»
Lei sorrise. «Sì, diciamo di sì.»
Emily, al contrario, avrebbe voluto essere ovunque tranne che lì; anche la compagnia di un Grayson sarebbe stata preferibile a questo punto.
Appena le si presentò l'occasione, inventò una scusa e uscì fuori dalla sala predisposta per il ricevimento, subito dopo il taglio della torta.
Si sentiva triste e sola. Ora che aveva perso, forse definitivamente, il suo amico d'infanzia non le era rimasto nulla, a parte il piano di vendetta. Quando quello fosse terminato, cosa avrebbe fatto? Per cosa avrebbe vissuto? Ancora non lo sapeva.
«Forse avresti fatto meglio a non venire» le disse Nolan, comparendo al suo fianco.
Erano in un angolo appartato, visto che Emily aveva lasciato il ricevimento un momento per prendere un po' d'aria – scusa ufficiale – e allontanarsi da tutto quello che rappresentava – ragione effettiva.
«Non potevo mancare, Jack ci teneva tanto che i suoi amici fossero presenti al suo matrimonio.»
Nolan si spostò davanti a lei e le sollevò il viso con un dito. Emily sapeva di avere gli occhi un po' lucidi, ma non era riuscita a trattenersi. «Tu sei ben più di un'amica per lui, lo sai.»
Emily si staccò bruscamente dal tocco dell'altro e strinse le braccia al petto, come per proteggersi. «Non conta più. Ha un figlio dalla donna che voleva, anche se è solo una farsa. È ora di lasciare questi ricordi dove dovrebbero stare, nel passato. Almeno... questo tipo di ricordi.» E sapevano bene entrambi a cosa si riferisse.
«Oh, Ems...» disse Nolan con tono triste. Si spinse in avanti e la strinse in un caldo abbraccio.
Il suo viso finì nell'incavo della spalla di lui, poi lei sciolse le braccia e artigliò i bordi della sua giacca. «Grazie» mormorò piano, e non era nemmeno sicura che Nolan l'avesse sentita visto che il suono era stato soffocato dal tessuto della giacca di lui, senza contare che la sua voce era un po' rotta a causa delle lacrime, che avevano cominciato a scorrere.
Sembrava di sì, comunque, visto che lui la strinse più forte. «La presenza l'abbiamo fatta, ora potremmo tornare a casa.»
Le parole di Nolan furono dette con una tale intensità che Emily si sentì improvvisamente meno sola. Si staccò da lui, ma rimasero a distanza ravvicinata. «Non dirlo con quel tono, come se fosse casa di entrambi, tu sei soltanto un ospite a tempo determinato» replicò con una smorfia, mentre si asciugava con il dorso della mano le lacrime.
«Stai pensando di sfrattarmi? Non è carino da parte tua.»
«Non mi paghi alcun affitto, Nolan, posso sfrattarti quando voglio» disse e il suo tono si fece improvvisamente più leggero. I brutti pensieri su quanto avesse perduto quel giorno si stavano allontanando.
«Oh, scusate!» affermò con tono ben poco contrito Amanda.
Emily e Nolan si girarono a guardarla simultaneamente.
«Nono pensavo proprio che tra voi ci fosse qualcosa, ma devo dire che siete una bella coppia. Scusate ancora, eh?» Il sorriso di Amanda si allargò, mentre sollevava l'orlo del vestito per facilitarsi nei movimenti.
Era evidente cosa rendesse davvero felice Amanda di immaginare lei e Nolan insieme, visto che, se si fosse trovata un altro, Emily non sarebbe più stata una rivale per la conquista del cuore di Jack.
Sapeva di aver vinto – l'anello che Amanda aveva al dito lo confermava -, ma un nuovo amore per la sua rivale sarebbe stata l'ultima conferma di cui aveva bisogno.
«In realtà, noi non...» fece Nolan, ma ormai Amanda si era già allontanata, in fretta com'era comparsa.
«Lascia stare» disse Emily e si girò. «Andiamo, piuttosto. Salutiamo Jack e gli facciamo gli auguri di miglior felicità.»
«Ne avrà bisogno, con quella» la interruppe lui, seguendola e mettendosi al suo fianco.
«Poi...» riprese lei, ignorandolo completamente. «Torniamo a casa mia e...»
«Pensiamo al modo migliore per distruggere i Grayson?»
Lei sorrise. «Sì, diciamo di sì.»
Quando giunsero a destinazione, il silenzio nella casa di Emily venne
subito spazzato via dal chiacchiericcio di Nolan e dalle repliche poco
entusiaste di lei.
Una cosa era certa, non c'era più solitudine in quella casa e a Emily piaceva così, anche se non l'avrebbe mai ammesso ad alta voce.
Una cosa era certa, non c'era più solitudine in quella casa e a Emily piaceva così, anche se non l'avrebbe mai ammesso ad alta voce.
Spazio Autrice: Come ho detto nell'intestazione, ho mescolato le carte. In questa versione, Amanda si è sposata prima del parto e non andrà a finire com'è successo nella seconda stagione.
Spero vi sia piaciuto!
A presto!
Ilaria