Tutto in natura ha un corrispondente uguale e contrario. Forse perché la perfezione è pericolosa, forse perché è inconcepibile o forse è semplicemente noiosa.
Il sentirsi sempre incompleti, il sapersi la metà perfetta eppure imperfetta di qualcosa o qualcuno di ignoto: una sensazione che tutti proviamo almeno una volta nella vita, ed è forse questo sentimento che ci sospinge al raggiungimento di qualcosa di più grande, verso una meta così alta, quale la completezza, alias perfezione.
Chi sostiene che per essere felici e perfetti ci si possa bastare, mente a se stesso: naturalmente ricerchiamo ciò che sentiamo mancarci, ed è forse per questo che l’uomo è in continua ricerca dell’amore.
Maschio e femmina: due opposti identici, due complementari. L’unione di uomo e donna è esattamente come un gioco ad incastro, un puzzle formato solo da due pezzi, in cui corpo e anima si completano perfettamente. Eppure non può essere tutto riducibile ad un fatto puramente biologico, l’uomo è qualcosa di più: è psiche, anima, ragione, coscienza e sentimento.
Un essere così relativamente semplice anatomicamente quanto può essere un cane, una scimmia, un uccello o un pesce, ma così profondamente complesso da sfiorare l’inconoscibile e persino l’irrazionale.
Ed è così che talvolta questo profondo precipizio senza fine prevale sulla biologia, sospingendoci ad amare chi “per incastro” è discordante, impossibile.
È dunque chiaro che la domanda essenziale sta nel che cosa sia l’amore: un fatto puramente biologico e meccanico quanto un puzzle, oppure è qualcosa di totalmente irrazionale, legato solo alla propria interiorità?
Non solo il nostro corpo è una metà, ma anche la nostra anima, pellegrina nel mondo, alla ricerca di qualcuno opposto, eppure uguale. Forse anche la risposta a questa domanda si trova alla metà, figlia dell’unione di due opposti.
L’amore come unione di due metà fisiche e psichiche: un connubio tra reale e ideale, tangibile e astratto.
Sarà per questo che è così difficile trovare l’amore: un puzzle di milioni di pezzi, grande quanto tutto il mondo.