Una scuola molto speciale
- Dai tesoro, questa scuola ti piacerà molto, non ti preoccupare! -
- Ha ragione la mamma, dai Setsuka non fare quella faccia! –
Setsuka Yashiro, 15 anni, era seduta sul sedile posteriore della macchina
dei genitori, evidentemente scocciata.
I capelli castani, legati in una coda di cavallo da un fiocchetto rosso,
contrastavano con la carnagione pallida, gli occhi grigi e l’abbigliamento
dark. Le cuffie dell’IPod scatenavano i Nightwish a tutto spiano e le dita si
muovevano velocissime sulla PSP.
- Ehi, mi ascolti quando ti parlo? – la rimproverò la madre
Lei alzò di una tacca il volume della musica, il viso corrucciato che non
lasciava trasparire alcuna emozione a parte la rabbia.
- Tanto poi ci dovremo trasferire di nuovo, non mi ci devo affezionare! –
sbottò alla fine.
Il padre la guardò intensamente e poi disse:
- Setsu, questa volta ti prometto che resteremo qui, non accetterò altre
proposte di lavoro, te lo giuro -
- Sì, come no -
Intanto erano arrivati all’ingresso della scuola, un edificio moderno in
mattoni rossi, con molte vetrate, tutto imbiancato dalla neve fresca, anche se
era appena ottobre e la macchina si era fermata al cancello.
La ragazza spense IPod e PSP, li infilò ognuno nella sua custodia, che poi
si infilò in tasca, salutò i genitori e scese dalla macchina, osservando con
occhio critico la sua nuova scuola, sussurrando:
- E’ quello che hi detto anche l’anno scorso…-
Poi si incamminò verso l’ingresso trascinando le sue valigie verso la
segreteria.
Una donna dai capelli neri molto giovane la accolse con un sorriso e le
disse:
- Tu devi essere la ragazza nuova! Accomodati, adesso ti do la chiave della
tua stanza e una mappa della scuola…credo che ti piacerà stare qui, io sono
Shizune, molto piacere! Quindi…uhm…Setsuka, giusto? Ecco qui, la numero 134,
sai una cosa? Puoi andare subito a lezione, è appena cominciata storia
nell’aula del professor Iruka Umino, la quinta a sinistra nel corridoio dopo le
scale, perché non ci vai? –
- D’accordo…-
Setsuka prese la chiave e la mappa che le porgeva la giovane donna e fece
per prendere le valigie quando lei le riferì:
- Oh quelle lasciale pure qui, non ti preoccupare, la porteranno nella tua
stanza, le troverai lì appena finita la scuola, prendi solo l’occorrente per la
lezione –
Lei tirò fuori i libri che le diceva l’orario dietro la mappa, li infilò
nello zaino, salutò e ringraziò la segretaria e si incamminò verso l’aula.
Bussò e una voce le disse:
- Entra pure! –
Lei aprì a porta e si trovò davanti un’aula incredibilmente spaziosa, con
file e file di banchi pieni di ragazzi che sorridevano, ridevano, scherzavano e
la osservavano curiosi.
- Buoni ragazzi, buoni…vi voglio presentare la vostra nuova compagna,
Setsuka Yashiro! C’è un posto libero in fondo, io sono il professor Iruka Umino,
benvenuta alla Konoha Star Academy! -
A parlare era stato un uomo con i capelli castani, una cicatrice sul viso e
l’aria simpatica, che fece subito sentire la ragazza a suo agio mentre le
sorrideva.
Lei ringraziò, si andò a sedere e cominciò a tirare fuori la sua roba dall’Eastpak
nero.
- Uau, ma quella è una PSP? Che figata! –
La ragazza si voltò di scatto verso chi aveva intravisto il suo apparecchio
nello zaino: il suo vicino, un ragazzo con i capelli biondi e gli occhi azzurri
le esibiva un sorriso da un orecchio all’altro, visibilmente ammirato. Aveva
una fascia annodata in fronte con sopra un simbolo a forma di foglia e
indossava un maglioncino arancione e un paio di pantaloni neri.
- Sì, è una PSP -
- Che giochi hai? Ce l’ho anche io, ma è usata e quindi si inceppa spesso…-
- I
classici...Silent Hill, Final Fantasy, Kingdom Hearts…-
Al ragazzo brillavano gli occhi, mentre continuava a parlare a macchinetta:
- Io sono Naruto, piacere di conoscerti! Sai, ci voleva qualcosa di nuovo
in questo baraccone, non succede mai nulla qui, è troppo noioso! E poi… -
Non la smetteva più, Setsuka guardava il panorama innevato al di fuori
della finestra, annoiata dalla lezione che sapeva già e dalle chiacchiere di
Naruto, anche se sotto sotto le faceva piacere che qualcuno le rivolgesse la
parola: nelle altre scuole la ignoravano sia per il suo aspetto sia per il suo
carattere.
La lezione di storia passò in fretta, così come le due ore seguenti, geografia
e matematica, con due prof di cui non si ricordava il nome, e in un momento era
già l’intervallo.
- Ti va di venire con me, così ti presento i miei amici! -
- Uhm…ok…-
Mentre camminavano per il corridoio, Setsuka notò un gruppetto di ragazzi
più grandi che parlottavano tra loro, vestiti tutti più o meno allo stesso
modo: c’era un ragazzo con diversi piercing dai capelli rossi (the Boss, il
mitico Pein) che chiacchierava con una ragazza dai capelli blu e un fermaglio a
forma di fiore (la grande Konan), un ragazzo con i capelli neri dall’aria molto
emo (Itachi) che parlava con un altro dai capelli blu molto scuri (si tratta di
Kisame, siamo in una scuola normale…mica ci posso ficcare l’uomo-pesce!), uno
con i capelli verdi corti in disparte (questo è Zetsu XD), un albino (Hidan
XDXD) che discuteva con un ragazzo col cappuccio della felpa calato in testa e
una sciarpa nera (il caro vecchio Kakuzu x intenderci ^^) e infine un ragazzo
con i capelli rossi e gli occhi castani (qui Tobi non c’è, questo qui è Sasori)
che ciarlava con un ragazzo dai capelli biondi (il mio Deduccio-puccio)…
“Boia se il biondino è figo…” pensò Setsuka mentre lei e Naruto passavano
davanti al gruppetto.
- Naruto…chi sono quelli? -
- Uhm? A quelli…non farci caso, sono l’Akatsuki, il gruppetto di bulli
della scuola…Pein, Konan, Itachi, Kisame, Zetsu, Hidan, Kakuzu, Sasori e
Deidara…guardali, chi si credono di essere, solo perché sono più grandi…-
Lei notò la leggera sfumatura di invidia nella voce del ragazzo anche se
era talmente impegnata a fissare il biondo che non si accorse della colonna
davanti a lei e…SBAM!
- Ahio! -
La ragazza cadde a terra, massaggiandosi il naso, mentre Naruto era venuto
subito in suo soccorso quando sentì una voce:
- Ehi, ti sei fatta male? -
Setsuka aprì gli occhi per ritrovarsi a fissare quelli blu di Deidara, corso
ad aiutarla mentre gli altri del gruppo la guardavano preoccupati.
“Oh mio dio…” pensò lei mentre il cuore saltava un battito
- Hai dato una botta piuttosto forte, sei sicura di stare bene? – continuò
lui
- Sì, sì, ho preso cazzotti più forti anche se non da una colonna…dopo
gliela faccio pagare a quella smorfiosa…-
Il biondo si mise a ridere, divertito dalla battuta della ragazza, poi le
disse:
- Beh, magari non l’ha fatto apposta! Comunque io sono Deidara e tu? Devi
essere quella nuova…-
- Setsuka…-
- Hai un nome molto…esplosivo, lo sai? –
Lei rimase interdetta: esplosivo?
- Come? -
- E’ così che chiama le cose belle lui…piacere, Sasori…-
Il rosso si era avvicinato, tirando leggermente il compagno per la manica
della maglietta nera e sussurrandogli:
- Ehi bello, dobbiamo andare…-
- Uhm? Sì arrivo…allora ciao Setsuka, ci si vede in giro! –
Deidara si allontanò sotto lo sguardo al vetriolo di Naruto che si sentiva
escluso.
- Oh Naruto, i tuoi amici? Me li presenteresti? – gli propose la ragazza,
sperando di distrarlo, con successo.
- Certo, vieni! –
Ripresero a camminare e in pochi minuti arrivarono in un angolo dove un bel
gruppetto di ragazzi, più numeroso degli altri, stava parlando.
- Ehi raga! – esclamò Naruto attirando l’attenzione degli altri – Questa è
Setsuka, l’ho invitata ad unirsi a noi! -
- Ciao…- mormorò lei
Una ragazza con un completo rosso, i capelli rosa e gli occhi verdi le
sorrise e le disse:
- Molto piacere, io sono Sakura Haruno! -
Un’altra, molto bella, dai capelli biondi lunghi e gli occhi azzurri,
vestita in modo leggermente provocante le rivolse un cenno:
- Ino Yamanaka -
Poi Naruto le presentò gli altri: un ragazzo dai capelli e occhi neri di
nome Sasuke, una ragazza con i capelli castani fermati in 2 chignon che si
chiamava Tenten, una timidissima ragazza dai capelli neri e gli occhi chiarissimi
di nome Hinata, uno che le assomigliava molto a parte i capelli castani di nome
Neji, un ragazzo obeso di nome Chouji, un ragazzo piuttosto carino dai capelli
castani di nome Kiba, uno col volto coperto dal cappuccio della felpa di nome
Shino, un altro di nome Rocklee con due sopracciglia esorbitanti e infine un
altro ragazzo di nome Shikamaru dall’aria annoiata.
Setsuka salutò cortesemente tutti quanti, ma purtroppo la campanella suonò
per le ultime due ore, ginnastica.
- Forza Setsu, ti posso chiamare così vero, ti mostriamo la strada! – la
incitò Naruto tirandola per la mano