Guardai dall'altra parte della stanza, spingendo i corpi sudati che ondeggiavano da un lato all'altro, inciampai in un paio di borse lasciate lì da qualche ragazza e sentivo lo sguardo di qualche ragazzo sul mio corpo.

Che cosa stavo facendo?

Io odiavo le feste, il forte odore di alcool, gente letteralmente ubriaca che si scatenava al ritmo di musica, ragazzi maniaci che cercavano di scopare.

Io non ero assolutamente una ragazza da festa, ancora mi chiedevo il perché ero lì.

Finalmente uscì dalla stanza, e mi appoggiai allo schienale sulla parete bianca e liscia , mi guardai intorno e l'unica cosa che vidi erano regolari adolescenti ubriachi che speravano di avere rapporti sessuali con qualcuno.

"Hey piccola, vuoi venire con me? Potrei farti sentire meglio!" disse un ragazzo avvicinandosi, ovviamente ubriaco marcio. Non so perché , ma ho sempre odiato l'ubriachezza nei ragazzi e l'odore di quel liquore uscì dalla sua bocca e arrivò fin sotto al mio naso e di certo , non era un odore gradevole.

"No grazie, sono a posto" esclamai dolcemente, stringendo i denti e i pugni, sperando che se ne andasse, e in effetti grugnì qualcosa è andò via, probabilmente alla ricerca che qualche ragazza che gli avrebbe dato quello che cercava.

Diversi pensieri vagavano nella mia mente, sentivo la strana sensazione che qualcuno mi stesse guardando. Mi venne la pelle d'oca al pensiero.

E se fosse un killer assassino di massa seriale?

Afferrai la mia borsa e tirai più giù possibile il mio vestitino. Andai via da quel posto, ma quella sensazione la sentivo ancora. Qualcuno mi stava seguendo.

Mi girava la testa, l'aria fredda mi colpì come una tonnellata di mattoni. Mi chinai per prendere le mie pillole dalla borsa, sperando che almeno quelle avessero calmato il mio dolore di testa. La mia testa batteva quindi era piuttosto difficile concentrarsi su quello che stavo facendo., ma con mio grande sgomento, non riuscì a vedere nulla. Niente di niente.

Misi le mie pillole in borsa e camminai velocemente per dei vicoli scuri, stringendo la mia borsa e tirando verso il basso il mio vestito.

Volevo tornare a casa il più presto possibile, non sapevo l'ora e l'unica cosa che volevo era tornare nel mio bel lettino comodo.

Mentre stavo camminando in un sentiero, notai il silenzio che regnava. Nessun rumore di macchina, nessuna conversazione tra passanti e nemmeno il rumore delle foglie. Godei di quel silenzio raro, e continuai a camminare lungo la strada, quando all'improvviso sentì un rumore...un ramoscello. Sembrava molto forte, un ramo spezzato, e sentì qualcuno bestemmiare. Il rumore sembrava vicino.

Girai bruscamente la testa per vedere se ci fosse qualcuno, presi in considerazioni due alternative, se aspettare il "killer" , e non era mia intenzione aspettarlo o scappare. Presi in considerazione la seconda possibilità. Una cosa era certa, io non avevo intenzione di restare lì in attesa di scoprire chi fosse.

Mi voltai, iniziando ad accellerare lungo la strada, e sentì che mi stava seguendo. Iniziai a correre, arrivando alla fine della strada e girai bruscamente a destra, ma la persona che mi stava seguendo si mise a correre più veloce. Il mio cuore perse dei battiti, mi batteva letteralmente che sembrava di uscire dal mio petto da un momento all'altro. Corsi, rapidamente fino alla fine del vicolo, e girai a sinistra, ma sentì un respiro pesante, sapevo che era vicino.

Corsi fino alla fine, ma il muro davanti a me, catturò la mia attenzione.

Dannato vicolo cieco.

Mi fermai, accasciandomi sulle mie ginocchia aspettando il peggio. Con molta paura , alzai lo sguardo e mi trovai faccia a faccia con una figura, cercai di prendere fiato mentre lo analizzavo, lui aveva il cappuccio e la sua faccia era coperta dal buio. Tutto quello che vidi.

*Solo una misteriosa figura incappucciata. Grande.

Sentì una risatina e probabilmente era ad un paio di metri da me. Girò la testa per vedere se ci fosse qualcuno nei paraggi e quando si voltò di nuovo verso me, sorrise beffardo. Fece un paio di passi e mi spinse contro il muro, sbattei la schiena contro al muro freddo e piagniucolai dal dolore.

Lui era alto, anche se volessi difendermi non ci sarei mai riuscita. Prese il mio polso e mi strattonò, mise una ciocca dei miei capelli dietro l'orecchio e guardandomi negli occhi , una delle sue braccia si allacciò ai miei fianchi.

"ti ho preso" sussurò vicino al mio orecchio.

"Cosa vuoi da me, delinquente?!" esclamai con un filo di disprezzo. Cercai di essere forte , ma mi stavo letteralmente facendo sotto.

"Ah, sarei io il delinquente? Pensa tuo padre che deve dei soldi a dei miei amici e non si è fatto più vivo." disse il ragazzo, stringendo più forte la presa sui miei fianchi.

"Io non so di cosa tu stia parlando, lasciami andare!!" cercai di dargli dei calci,ma lui mi bloccò e mise una sua gamba tra le mie.

"Pensi davvero che tuo padre abbia parlato con qualcuno dei suoi affari?" proseguì guardandomi negli occhi.

"A me non interessa, lasciami andare o urlerò e ti assicuro che dopo marcirai in galera." dissi.

Cercavo di essere forte, non volevo sembrare una di quelle ragazzine che si lasciavano abbattere da un ragazzo.

"Che simpatica, ora tu vieni con me, e se non fai come ti dico, ti ucciderò" disse guardandomi con un sorriso stampato in faccia.

Mi prese per il polso e mi portò in un parcheggio dove ad aspettarci c'era un suv nero e grande. All'interno stava un altro ragazzo, dai capelli biondi che fumava una sigaretta e appena mi vide, scese dalla macchina e mi sorrise.

"Non pensavo che la figlia di Jorge fossi così.. ehm.. sexy" parlò il ragazzo.

Mi imbarazzai ancor di più quando notai il suo sguardo sul mio seno.

Perché non ero rimasta a casa? Maledetta la mia voglia di trasgressione.

"Sali, bellezza" disse il ragazzo che mi aveva rapito.

"E se non voglio, cosa mi fai? Mi picchi?" dissi con tono di sfida.

"non ho rimorso a farlo" disse , spingendomi fino a farmi cadere a terra.

Che razza di coglione! Menomale ero caduta di culo perché se fossi caduta di faccia mi sarei fatta davvero male.

Il ragazzo biondo prese il mio polso e mi tirò sù dolcemente, almeno lui era gentile.

"Non preoccuparti, Harry è sempre così. Dagli del tempo"

Ma tempo cosa? Io volevo andarmene e non volevo più vedere nessuno dei due.

Vidi il ragazzo andare nel lato del guidatore e accendere la macchina. Non avevo via d'uscita.

Entrai in macchina, e notai una sottospece di nuvolina di fumo. Fumavano come turchi, 'sti ragazzi.

Facemmo una strada per niente familiare e solo quando entrammo in un vicolo notai che Harry, con la coda dell'occhio, guardava sotto il mio vestito.

Che maiale.

"Cos'hai da guardare?" dissi cercando di abbassare il vestito senza risultati.

" Sono un ragazzo e se voglio, guardo!" disse con nochalanche fumandosi la sua sigaretta.

Il biondino mi fece un sorriso di "incoraggiamento" , almeno lui sembrava simpatico, anche se mi stava rapendo.

La macchina si fermò e Harry mi aprì la portiera, con mio grande stupore.

Mi prese per mano e si avvicino al mio orecchio.

"Scusami piccola, non volevo offenderti..."

Davvero si stava scusando o stavo sognando?

"... ma sei veramente scopabile"

Lo spinsi via e cercai di liberarmi dalla sua presa. Io che pensavo che in realtà fosse gentile.

"Dai, Harry, entriamo" disse il biondino con fare non curante.

"Vi prego, lasciatemi andare!!" Esclamai piagnucolando, anche se sapevo che non avevo chance.

Harry si avvicinò con fare pericoloso.

"Io non ti mollo finché tuo padre non paga."

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mi lasciate qualche recensione? non sono sicura di questa storia quindi vorrei un parere:)