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Autore: Sweetie616    25/12/2007    6 recensioni
"Ero immersa nei miei pensieri quando si aprirono le porte dell’ascensore ed entrai, proprio nel momento in cui usciva un ragazzo vestito di nero, con cui, inevitabilmente, mi scontrai. “Vuoi guardare dove vai?” gli urlai contro, alzando lo sguardo quel poco che bastò ad incrociare due incredibili occhi verdi. Lui mormorò qualcosa in inglese, continuando a correre per il corridoio."
Cosa succede quando due persone deluse dall'amore si incontrano e scoprono di amarsi? Può succedere di tutto...soprattutto se uno dei due è Ville Valo...
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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9. The warmth of a tender storm

 

Non mi piaceva affatto l’idea di dover stare lontana da Ville, ma era lunedì... e dovevo andare al lavoro.  Sbuffando mi alzai dal letto, dandogli un leggero bacio e lasciandolo dormire.

Non riuscivo ad abituarmi al fatto che già da tre giorni mi svegliavo accanto al mio bellissimo angelo tentatore. Sospirai, e dopo essermi lavata e vestita, andai al lavoro.

Giada mi aspettava davanti alla mia scrivania con un sorrisetto che la diceva lunga.

“Dormito bene, Camy?” disse, con aria maliziosa.

Sorrisi, arrossendo leggermente. “Benissimo, grazie, e tu?”

“Non bene come te!” rise “Devo dirtelo...Ville è uno schianto! Mia sorella era totalmente impazzita, in macchina al ritorno. Però dice che siete troppo carini insieme,quindi te lo lascia volentieri!” rise.

“Ah grazie della concessione!” risi a mia volta.

Le nostre chiacchiere vennero interrotte da Bianchi, che entrò senza nemmeno bussare.

“Camilla? Nel mio ufficio, subito, per favore”

Guardai Giada con aria interrogativa. Non mi sembrava di aver combinato nulla di particolarmente grave...avevo pensato che non avevo la minima voglia di allontanarmi da Ville per andare al lavoro, questo sì...ma fortunatamente il mio capo non era in grado di leggermi nel pensiero.

 

“Siediti” mi ordinò, mettendomi immediatamente davanti una copia di Kerrang, sulla quale, in copertina, c’era una...anzi, LA foto di me e Ville, mentre ci baciavamo all’aeroporto. Dovevo aspettarmelo, ma sbiancai lo stesso, diventando paonazza subito dopo.

“E’ uscito oggi” spiegò. “Sei davvero tu  la ragazza che sta baciando Ville Hermanni Valo, o è solo una che ti somiglia?”

Cavolo. E ora? Al diavolo, pensai, a cosa serve mentire? Tanto prima o poi si saprà comunque, e anche ieri Ville non ha fatto nulla per nascondersi, mi ha sbaciucchiata tranquillamente tutta la sera!

“Sono proprio io” mormorai, ad occhi bassi.

“Tu e Valo?” chiese, tanto per esserne sicuro.

Annuii.

“A giudicare dalla foto non era un semplice bacio a una fan, o sbaglio?”

Arrossii ancora di più. “Ehm... no” mormorai.

“Quanto è seria la cosa?”

Lo guardai, non sapendo cosa rispondere.

“Sto dando per scontato che sia una cosa seria” spiegò Massimiliano “perché due amanti clandestini eviterebbero di baciarsi a quel modo in pubblico...soprattutto se uno dei due è il finlandese più famoso al mondo, desiderato da milioni di ragazzine”.

Ops. Alzai gli occhi al cielo. “Stiamo... insieme da pochissimo...credo.” Non mi sembrava possibile fare un discorso del genere con il mio capo.

“State insieme. Tu e Ville Valo” ripetè. “Beh, congratulazioni! Sei diventata una delle donne più invidiate al mondo!” aggiunse, ridendo e sciogliendo un po’ la tensione che si era creata.

“Grazie” risposi “beh...in effetti grazie due volte: per le congratulazioni e per avermi chiesto di intervistare Ville...”

“Ci sarebbe un modo per sdebitarti, in effetti” disse Massimiliano, ridendo.

Lo guardai con gli occhi spalancati. “Cioè?” chiesi.

“Prima o poi immagino che la cosa diventerà di dominio pubblico...una foto sul Kerrang è già abbastanza per diventarlo...quindi...”

“Quindi?” chiesi, leggermente preoccupata.

“Quindi, prima che si presentino qui frotte di giornalisti da tutto il mondo per intervistare la nuova fidanzata di Ville Valo, un bel servizio fotografico di voi due felici e innamorati, in esclusiva per la nostra rivista, sarebbe il massimo, non credi?”

Spalancai gli occhi ancora di più. Non credevo alle mie orecchie. O meglio, non volevo crederci.

“Non devi darmi una risposta subito” precisò Massimiliano. “Parlane con il tuo...ragazzo e decidete con calma, magari evitando nel frattempo altre scene come questa...” .

Come se non fosse già abbastanza sconvolgente pensare a Ville come il mio ragazzo...dovevo anche parlargli di un servizio fotografico. Aiuto. Poi ebbi una folgorazione.

“Max...ecco, qualunque sia la decisione, avrei una richiesta da farti...”

“Direi che puoi permettertela, visto che con quel servizio venderemo milioni di copie!” ridacchiò.

Alzai di nuovo gli occhi al cielo, ormai era diventata un’abitudine.

“Non sarà Ilaria ad occuparsi di quell’articolo... e la fotografa sarà Giada.” puntualizzai.

“Mi sembra una richiesta più che legittima” disse,con l’aria di quello che la sapeva fin troppo lunga.

“Grazie...di nuovo”  sorrisi.

“Figurati” disse, porgendomi la copia di Kerrang “Questa è giusto che la tenga tu!”

 

Tornai nell’ufficio che dividevo con Giada, con gli occhi sbarrati e il giornale in mano, chiudendomi la porta alle spalle.

“Dove ti manda stavolta?” chiese lei, curiosa.

“Da nessuna parte, stavolta è peggio...” dissi, allungandole il Kerrang.

“Cavolo! La mia migliore amica sul Kerrang! Già è stato sconvolgente vederti con Ville, ieri sera... e ora questo!” scherzò. “Però ha ragione Ale, sai? Siete troppo belli, insieme!”

“Aiuto...” mormorai.

Di fronte alla mia faccia preoccupata, anche Giada divenne seria.

“Camy, dovevi immaginare che stare con uno famoso implica anche questo”

“Sì... è questione di abitudine, immagino... comunque... Bianchi mi ha chiesto un servizio fotografico in esclusiva, in cui io e Ville parliamo della nostra storia”.

“Fantastico!” esclamò Giada.

“Uhm” borbottai.

“Cosa non ti convince, sentiamo? Stai con uno degli uomini più sexy del pianeta, le tue quotazioni come giornalista cresceranno in modo esponenziale...di che ti lamenti?”

“Ho una paura fottuta” mormorai. “Per la prima volta in vita mia, del lavoro non me ne frega nulla! Ho paura di non reggere questa cosa della stampa sempre addosso, di attaccarmi troppo a Ville, di soffrire come un cane come è successo con Luca...”

“Ville non è Luca” puntualizzò Giada.

“Lo so... Luca non è nemmeno degno di pulirgli le scarpe” risi.

“Appunto...quindi ora vai a casa dal tuo Ville, fatti coccolare un po’ e vedrai che passa tutto”.

* il mio Ville...* Sorrisi, arrossendo lievemente.

 

We're drifting apart

But I want you to know

Wherever you are I belong

Love's singing our song

But we fail to sing along

Wherever you go I will follow

HIM- Please don’t let it go

 

Prima di tutto....Buon Natale!!!!

poooi: come sempre grazie!!!

 

00glo00: grazie ma...non piangereeee *me passa fazzolettino a glo*

Shirahime88: per quanto la mia mente bacata abbia mooolta fantasia....la torre a Munkkiniemi non è di mia invenzione, è davvero la casa del Valo!!! *_____*

Bell_Lua: grazie^^ con tutti questi complimenti, i miei tre neuroni ancora funzionanti si monteranno la testa!!! hihihi

   
 
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