09/06/2013
2 recensioniPrologo.
Cath Loyd, è un punto interrogativo per molti, “chi è?”, è una domanda che si pongono quando la vedono per la prima volta. Forse suscita curiosità per i suoi lunghi capelli color rosso fuoco, per la pelle candida da cui sbucano piccole lentiggini o magari per i suoi occhi. I suoi occhi sono un mistero anche per chi la conosce da tutta la vita, come sua nonna Gloria, che non riesce a captare nemmeno una singola emozione da quei due profondi pozzi neri. Cath può apparire una ragazza forte, distaccata e a volte scorbutica quando la si stuzzica, ma mai nessuno si è interessato così tanto da conoscerla davvero. E’ una ragazza solitaria, la si vede sempre passeggiare per il parco con in mano un libro o con le cuffiette nelle orecchie, accompagnata dal suo fidato cucciolone di alano nero, Athos. Ormai Cath vive in quella minuscola cittadina del nord della Scozia da ben sei anni e su di lei sono state dette tante, forse fin troppe cose strane, tra cui il fatto che la notte si trasformi in un grande felino e uccide gli animali che vivono nel bosco dietro casa sua, o che nella soffitta fabbrica pozioni che un giorno faranno sottomettere tutti al suo volere. Ma queste sono solo dicerie, quel mondo strano e bizzarro non appartiene alla nostra Cath. Lei, a differenza di tutti gli abitanti di John o’ Groats, è sempre stata una da grande città, da metropoli e non riesce proprio ad adattarsi in questo piccolo paesino. Ha bisogno di sentire attorno a se la folla, una massa indistinta di persone dove nessuno la riconosce. Ha voglia di scappare, ha voglia di guardare tutto quello che il mondo ha da offrirle e invece è prigioniera in un posto dove la lasciano solo sognare. L’unica cosa che le piace di quel paesino è il paesaggio. Adora il clima anglosassone, uggioso e freddo quasi tutti i giorni dell’anno, adora affacciarsi dal piccolo balcone di camera sua per scorgere dietro un fitto bosco una splendida scogliera e il mare che lo circonda, sempre in tempesta quasi come lei, cose se fosse costretto a doversi infrangere su quegli scogli, come se quel posto gli stesse stretto.
Vive da sola con sua nonna, una signora abbondante e sempre sorridente, che la ama con tutta se stessa. I genitori di Cath, la loro storia l’hanno obbligata a doversi trasferire. Forse un giorno li rincontrerà, ma a Cath non importerebbe, poiché ormai considera sua nonna la sua unica famiglia, essendo stata lei a crescerla. Cath non ha nessun amico e non ne sente il bisogno, ama stare da sola, ma ogni essere umano ha bisogno di qualcuno con cui sfogarsi, qualcuno con cui passare bei momenti e anche qualcuno da amare.
Un giorno come un altro, questo qualcuno le si presenterà come un uragano, una tempesta inaspettata e all’inizio non voluta. Ma con il passare del tempo inizierà a farsi conoscere, a farsi apprezzare e ad aprirsi, cosa che non aveva mai fatto con nessuno prima d’ora. Vivranno insieme emozioni che credevano possibili trovare soltanto nelle favole per bambini, dove tutto è raffigurato in modo perfetto. Entrambi saranno spaventati ed insicuri ma questo li farà vivere una storia ancora più pura e autentica.
Questo qualcuno che incomberà nella vita di Cath, porta il nome di Liam Payne, un ragazzo apparentemente normale ma distrutto dentro, ormai vuoto per la perdita della sua piccola sorellina Charlotte di soli 5 anni, investita da un pirata della strada davanti casa sua mentre giocavano assieme. Quel giorno Liam si è spento insieme alla sorella, non fa che ripetersi che è tutta colpa sua e che se fosse stato più attento adesso Charlotte sarebbe ancora viva. Era bella, una delle bambine più belle e tutti le invidiavano i capelli, erano ribelli, color cioccolato e lunghi fino alla vita. Nessuno riusciva a domarli e le finivano sempre sul viso, coprendole due occhioni color zaffiro, l’unica cosa che la differenziava dal fratello.
Gli occhi, ormai inespressivi di Liam sono color nocciola scuro, quasi marrone ed è l’unica cosa che riesce ad accettare di se stesso, perché se si guarda allo specchio gli appare la figura della sorella sovrapposta alla sua e il senso di colpa lo invade fino a farlo accasciare a terra agonizzante. Da quel giorno Liam ha praticamente slacciato i rapporti con la sua famiglia, che continua a rinfacciargli la colpa per la perdita della loro splendida bambina, con gli amici e con quello che amava fare di più come lo sport. Era il capitano della squadra di football ed anche di pallanuoto della scuola, ma ormai l’unica via di fuga la trovava nei libri, dove tutto gli sembra sicuro, perfetto e dove può immaginare una vita senza pene, senza dolore. Le storie di cui si ciba lo portano in un mondo parallelo, fatto apposta per lui.
Trova difficile alzarsi la mattina, non vuole affrontare un’altra giornata in cui dovunque vada, lo guardano con pena e compassione facendo commenti poco delicati sulla sua storia. Ne ha abbastanza di tutto questo, Liam ha bisogno di qualcuno che non lo giudichi, che gli faccia scoprire nuove cose, nuove emozioni e che lo faccia guardare più in là di quella ripida scogliera che circonda John o’ Groats, lui ha bisogno di tornare a sperare. Queste qualità le riuscirà a trovare in una persona non ordinaria, che conosce solo di vista, per sentito dire e di cui non si sarebbe mai immaginato di dover condividere piccoli pezzetti di vita. Lei rivoluzionerà la vita di lui e insieme impareranno a fuggire, anche solo con la mente, creandosi un mondo tutto loro.
Hi to everyone!
Okay, questo è prologo della mia prima ff, avevo iniziato a scrive piccolo pezzi di questa ff come storia, ma ho deciso di tramutarla. Non sono ancora sicura che sia una buona idea pubblicarla, essendo una lettrice di ff, penso che ce ne siano un'infinità di migliori, ma cerco di fare del mio meglio! Vorrei tanto sapere cosa ne pensate, vi prego lasciate una recensione, ve ne sarei infinitamente grata!!
Xxx Vale.