Memories of our love story under the
Christmas’ snow:
Little, Dangerous but Sweet Doll
E’
Natale, anzi più precisamente è la vigilia.
Non
ho l’orologio, ma dal vento freddo che soffia e che mi
sta facendo diventare un ghiacciolo umano direi che manca poco alla
mezzanotte.
Il
primo Natale che passo lontano dal mio villaggio, i lati
fastidiosi di avere degli alleati.
Aah,
se mi sentisse la bambolina me ne direbbe di tutti i
colori, fortuna che ora è con i suoi compagni di squadra.
Fortuna
a metà, non mi và che quell’effeminato
dai capelli
lunghi e neri gli stia sempre addosso, va bene essere amici ma
così si esagera.
Sono
troppo geloso, la bambolina me lo dice sempre.
Diavolo!
Adesso
comincia pure a nevicare e io ancora non ho finito la
mia sigaretta!
Se
quella strega, che adesso si sta ubriacando nel locale,
mi vede me la fa pagare cara.
Avevo
promesso che avrei smesso, ma dovevo pur trovare
qualcosa che mi distraesse dal pensare costantemente a lei.
Alla
fine mi ha creato dipendenza, come la bambolina d’altronde.
Sono
dipendente dalla nicotina e dalla bambolina, in pratica
sono fregato!
Finalmente
sembra che hanno messo un po’ di musica, magari
ascoltandola evito di pensare al freddo che mi ha reso insensibili i
piedi.
La
canzone è orecchiabile ed è talmente alta che
riesco a
sentirla pure da qua fuori, meglio così finisco la mia
sigaretta in santa pace.
La
camera ha poca luce
e
poi e' molto più stretta
di
come da giù immaginavo
Che
strano, perché mi viene in mente la prima volta che sono
entrato nella stanza
da letto della bambolina?
Effettivamente
non era un granché illuminata, ma era anche giorno quindi la
luce del sole
faceva il resto, da una parte non è che
m’interessasse più di tanto, oramai
conoscevo il corpo della mia bambolina a memoria e potevo fare quello
che
volevo anche a occhi chiusi.
Non potevo
di certo dire che la stanza era stretta, anzi era molto più
GRANDE di come
m’immaginavo.
Non che
abbia grandi metri di giudizio, la mia stanza è un buco
pieno dei miei
marchingegni e dei miei burattini accantonati in un angolo o appesi al
soffitto.
La faccia
della bambolina quando la vide per la prima volta era davvero
sconvolta, “sono un disordinato
cronico” dissi
semplicemente e lei altrettanto semplicemente mi sorrise lasciando
correre.
La amo anche
per questo.
ho
pensato molto a lei qua dentro
l'immaginavo sempre sola
chissà con che diritto poi
Sola,
già
io al contrario non ci avevo mai pensato.
Voglio
dire non mi è ma sembrata un tipo introverso, non di certo
ai livelli di quella
ragazzina degli Hyuuga!
La sua
stanza me la immaginavo sempre piena di amici che non la facessero
sentire
sola, l’esatto contrario della mia, ero solo.
Nessuno
aveva mai osato venire a casa mia quando ero piccolo, avevano tutti
paura di
mio fratello me stesso compreso.
Ora le
cose sono cambiate, ma non credo che la bambolina sarebbe contenta di
sentire
che la mia stanza si è riempita di ragazze che cercano in
tutti i modi di
usarmi da tramite per far colpo sul mio fratellino e alcune, ma
raramente,
tentano di provarci con me.
Ma io sono
fedele alla bambolina, anche se molti pensano il contrario.
Mettiti
a sedere
Cosa vuoi da bere?
Quello che hai purché sia forte.
Magari
avessi potuto dire una battuta così da “eroe dei
film”!
Io
l’
alcool non lo reggo proprio, se avessi bevuto altro che scintille, mi
sarei
addormentato come un sasso e come uomo non potevo di certo
permettermelo.
Torno
tra un momento
Cerco un argomento
Recitare la mia parte.
Già perchè c'e' sempre una
parte da recitare
si farebbe molto prima
se lei tornasse vestita soltanto del bicchiere.
Mai parole furono più
esatte,sarebbe tutto più
facile se si evitassero tutti questi convenevoli inutili e si passasse
direttamente all’azione.
Sono un
porco, quante volte la bambolina me l’ha detto e non ha
nemmeno tutti i torti.
Mi ci
è
voluto un mese per rendermi conto di quanto fosse importante per me,
all’inizio
non facevo altro che tentare di saltargli addosso, invano.
Quanto ho
faticato prima di portarmelo a letto, ops ho fatto di nuovo il porco!
Mi sembra
già di sentirla, la sua vocina piccola ma decisa, i suoi
occhi marroni che mi
guardano con fare inquisitore, le braccia incrociate sul petto e il
labbro
leggermente proteso in avanti in una piccola smorfia di disappunto.
Piccola
come la mia bambolina.
poi
torna ed e' così bella bella bella bella bella bella
nell'accappatoio
ed e' proprio quella quella quella quella quella quella
che io immaginavo
e la camera ora e' un flacone d'odore di lei
Chiamatemi
di nuovo porco ma la visione della mia bambolina in intimo mi manda
letteralmente in estasi ogni volta!
Già,
la
bambolina mi rimprovera così tanto ma anche lei sa essere
una vera porcellina
quando vuole, proprio come quella volta.
Ero tornato
da lei, dopo mesi di lontananza, e mi accolse nella mia stanza
d’albergo con un
intimo nero distesa sul letto con i capelli sciolti che le cadeva
delicatamente
sulle spalle e con voce suadente mi disse semplicemente “Bentornato”.
Vi lascio
immaginare il resto.
ba-ba-ba
bambolina
ba-ba fammi giocare
ba-ba-ba-ba regalami un po' di calore
ba-ba-ba bambolina
ba-ba là fuori e' dura
ba-ba-ba-ba posso stare qui?
Dai diamoci una scossa
Prendiamoci una scossa
Bambolina?!
Questa
è
bella, ora capisco perché mi sono venute in mente queste
vicende, nemmeno fosse
destino…
No
aspetta, che ho detto???
Oh mamma,
ora comincio a parlare come il compagno di squadra effeminato della
bambolina…
Però,
quante scosse io e la bambolina ci siamo dati, dal primo momento che
l’ho vista
in quella assurda foresta.
Uno contro
l’altro, nemici ma amanti inconsapevoli allo stesso tempo,
è stata come un
fulmine a ciel sereno.
Quanto
è
vero il detto non girare con un ombrello nei giorni di temporale
perchè
potresti prendere la scossa, come è successo a me.
Il mio
ombrello era un muro che mi impediva di ricominciare ad amare di nuovo,
ma poi
la mia bambolina è arrivata come una scarica di
elettricità all’improvviso e mi
ha dato proprio una bella svegliata.
la
camera prende fiato pure lei
attraverso questi odiosi facciotti immortalati in troppi poster
Già,
odiosi!
Quei
dannati poster color rosa shocking con disegnati sopra quelli orrendi
coniglietti bianchi o quegli accecanti pulcini giallo sole.
La sua
stanza ne è completamente tappezzata, mi ricordo che la
prima volta che facevamo
sesso nella sua stanza non riuscivo ad eccitarmi per via di quegli
“affari” che
mi guardavano con fare pucchioso dall’alto delle pareti.
Una sola
parola per descriverli: ORRIBILI!
Alla fine
dovetti rinunciare, ma ora ho imparato a ignorarli e a concentrarmi
unicamente
sul corpo della bambolina che offre sicuramente una visione migliore!
la
bambolina e' piu' vecchia di me
ma saranno i poster, le spalle, e la voce
che potrei essere suo zio
Oddio, qui
direi che è il contrario.
Sebbene
sia più grande di lei, la bambolina è molto
più matura di me e alle volte mi
sembra di essere tornato bambino quando mia madre era ancora in vita e
mi
sgridava continuamente per via dei disastri che combinavo o dei bambini
più
piccoli che pestavo.
Stupidi
mocciosi.
dai
non te ne andare.
Vuoi un po' dormire?
Vorrei tanto che restassi un po'.
Si che si può fare ma dovrei chiamare,
dimmi dove hai il telefono
Quante
volte ho sentito questa frase uscire dalle labbra della bambolina.
Lei,
supplichevole con quegli occhini da cerbiattina indifesa che mi diceva
di
restare.
Quante
volte mi sono preso delle belle sgridate dai miei fratelli per averla
accontentata, ma non me ne sono pentito nemmeno una volta.
Non mi
accontentavo solo del sesso, volevo uscire con lei, vedere gli stessi
posti che
vedeva ogni mattina e mangiare le stesse cose che mangiava ogni giorno.
Sono,
anzi, siamo degli ingordi!
E
ancora le sue mani mani mani
E ancora le sue labbra labbra labbra
La mia
bambolina ha delle manine d’oro, in tutti i sensi!
Aah, sono
proprio un porco senza speranza…eppure questo tornado di
sentimenti che
tutt’ora ribolle dentro di me, ancora non riesco a placarlo.
Vorrei
fare sesso con lei tutta la notte, ma poi stare abbracciato a lei tutto
il
giorno.
Sono
talmente confuso…
ba-ba-ba
bambolina
ba-ba vuoi giocare?
ba-ba-ba beh io sono qua un po' di calore
ba-ba-ba bambolina
ba-ba-ba barracuda
ba-ba ma dolcissima:
viviamo un po'assieme
moriamo un po' assieme
Gia, dolce
ma alle volte terribile!
Ne abbiamo
fatte di litigate e ogni volta mi spavento di quanto possono essere
terribili
le donne, quel ragazzo con il nome da cervo ha proprio
ragione…
Eppure,
ogni volta che mi allontanavo da lei, per una litigata o
perché i miei doveri
mi richiamavano al mio villaggio, mi sento morire dentro.
Un
cadavere che camminava per le strade senza una meta con il desiderio
ardente di
tornare da lei.
Non ho mai
raccontato questa sensazione alla bambolina, ma sono sicuro che mi
risponderebbe che anche lei prova la stessa cosa ogni volta che
dobbiamo
salutarci.
Ne sono
certo.
lei
ha un brutto tic adesso
Dice cose strane
E mi guarda come non vorrei
Adesso
devo proprio andare
Ti chiamo prima o poi
Lo so che se voglio posso restare
Ma non insistere dai!
Dai
aprimi la porta porta porta porta porta
Mi vuoi aprir la porta porta porta porta porta
Questo mi
porta alla mente uno spiacevole ricordo…
Sarei
dovuto partire per una missione che sarebbe durata un anno, un anno
senza né
vederci né sentirci.
Lei aveva
paura, paura che non sarei tornato o che fossi tornato ma con il cuore
nelle
mani di un’altra donna.
Io cercavo
di tranquillizzarla, ma lei sembrava non ascoltare minimamente le mie
parole e
il tempo stringeva e io dovevo partire.
Anch’io
avevo paura, paura che la bambolina mi mettesse davanti alla scelta
“o lei o la missione”.
Non potevo
né volevo perderla, ma tantomeno potevo tradire il mio
villaggio o i miei
fratelli che avevano così tanta fiducia nelle mie mani.
Davvero
seccante alle volte essere un jounin.
Comunque
all’inizio non disse niente, semplicemente corse verso la
porta e la chiuse a
chiave e si voltò guardandomi con quei occhi così
profondi.
Io cercai
di farla ragionare e di farmi restituire la chiave ma lei se la
infilò dentro i
pantaloni ed estrasse da dietro la schiena qualcosa che non riuscii a
identificare subito per via della penombra in cui la bambolina era
immersa.
ba-ba-ba
bambolina
giu'-giu' quella pistola
ba-ba va bene resto qua cosa devo fare?
Era un
kunai, mi ero completamente dimenticato che lei era una maestra
nell’ uso delle
armi.
Indietreggiai
un po’ spaventato cercandola di farla ragionare e
rassicurandola del fatto che
sarei rimasto lì con lei ancora per un po’, ma
quello sembrava non bastarle…
ba-ba-ba
bambolina
ba-ba vuoi che parliamo
ba-ba non mi legare dai
E' solo un gioco nuovo?
Dimmi che e' un gioco nuovo
Che figura
che ci feci, legato come un salame con la mia bambolina che mi
riservava i
peggio “giochini” per farmi impazzire!
Quella
volta mi spaventai davvero tanto, e appena decise di liberarmi gliene
dissi
quattro.
Ero
davvero furibondo, non ero mai stato così tanto arrabbiato
ma vedendo le
lacrime solcare il suo viso capì perché
l’aveva fatto.
Era
disperata.
Non mi
aveva detto che aveva fallito una missione la scorsa settimana mettendo
in
pericolo i suoi compagni e che quella donna-hokage l’aveva
rimproverata
pesantemente.
Non mi
aveva detto niente, alla fine mi resi conto che ero stato un cretino a
non
capire subito il suo grido d’aiuto.
ba-ba-ba
bambolina
giu'-giu' quella pistola
ba-ba va bene resto qua cosa devo fare?
Cosa feci
alla fine?
Semplice,
ritardai di un paio di giorni la missione per stare di più
con la bambolina e
rassicurarla che il mio cuore era oramai completamente suo e poi partii.
Quando
tornai le mostrai che non era cambiato niente, e quale regalo era
migliore di
un bel anello di fidanzamento?
D’altronde
non glielo avevo ancora fatto, lei ne fu felicissima e io ricevetti il
mio
premio quella sera stessa.
La musica
si sta oramai consumando, come la mia sigaretta che getto a terra.
Giusto in
tempo, difatti alzo lo sguardo e la mia bambolina mi corre incontro
avvolta da
quell’abito lungo color cielo con una scollatura mozzafiato.
-“Kankuro-kun,
che fai qui? Dai che manca poco alla mezzanotte e facciamo il brindisi
tutti
insieme”-
Io gli
sorriso e gli scanso i capelli sulla fronte e la bacia delicatamente.
Lei, posso
percepirlo senza guardarla, arrossisce visibilmente e mi sorride.
Così
io
faccio altrettanto e dico:
-“Va
bene
bambolina, arrivo!”-
-“Mi
chiamo TenTen, lo sai…”-
-“Pensavo
ti piacesse…”-
Le chiedo perplesso.
Lei mi
guarda con il viso imbronciato, temo che abbia capito…
-“Si,
ma
sai che quando fumi me ne accorgo e per punizione non mi devi chiamare
bambolina!”-
Le chiedo
scusa con il viso chino ma lei, come al solito, mi sorride e lascia
correre, mi
prende per il braccio e mi trascina dentro dicendomi:
-“Beh,
a
Natale siamo tutti più buoni quindi lascio correre e non ti
punisco!”-
Le sorrido
e la seguo dentro con tutti gli altri giusto per il brindisi, la mia
bambolina
mi è accanto e mi sorride.
Non ho mai
passato Natale più bello in tutta la vita e, da come vanno
le cose, credo che
ne passerò ancora di migliori con il passare degli anni,
sempre con la mia
bambolina ovvio!
ba-ba-ba
bambolina
ba-ba-ba barracuda
ba-ba-ba ma dolcissima
viviamo un po'assieme
moriamo un po' assieme
END.
Merry
Christmas!!!!
Spero vi
sia piaciuta grazie in anticipo a tutti quelli che recensiranno!!!
P.s le
parole in grassetto sono le frasi della
canzone di Ligabue "Bambolina e
Barracuda"!