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Autore: PeaceAndLoveGuys    10/06/2013    1 recensioni
tu sei matta Verity Andrea James. L’ho sempre pensato ma non pensavo fino a sto punto. Io so chi sei. Tu sei la mia piccolina. L’ho capito dal tuo sorriso e dai tuoi occhi. In cinque mesi nessuno può cambiare. Io sono cambiato in un anno grazie a te. Tu non sei un errore sei il mio errore. E non posso andarmene, perché io non mi ri innamorerei di te. Perché io non ho mai smesso di amarti è questa la verità. Io ti ho sampre amato dal primo giorno in cui ho visto il tuo sorriso. Ti amo Verity
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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You are not a simple trouble, you are my trouble

Cinque mesi, erano passati cinque mesi da quel giorno. Il giorno che quella maledetta campanella era suonata. Verity era cambiata e nessuno ancora lo sapeva era seduta sul pavimento, era così freddo.
«Verity, Ver! ti prego esci amore mio! » la ragazza si asciugò le lacrime che ancora una volta rigavano il suo volto, uscì dal bagno e la madre la accarezzò il volto stanco e diverso dall’anno prima.
«Mamma va tutto bene lasciami stare.» si scansò. Uscì di casa, era in ritardo per le lezioni, anche se lei non era mai a lezione.
Zayn era ancora con la vecchia compagnia, avevano passato la serata insieme, se lo erano promesso, 5°B per sempre.
Niall era sdraiato con un braccio sotto la testa e guardava il cielo senza nemmeno una nuvola, Bella era accanto a lui. Zayn era felice che quei due stessero insieme, erano dolci. Liam era seduto che giocava con il cellulare, vicino a lui c’erano Louis e la fidanzata  Leia. Erano tutti a coppie, tranne lui e Sarah. Osservava  il bracciale nero che aveva al polso , ce ne erano otto uguali, ogni uno al braccio di uno dei sette ragazzi lì e uno al braccio di Verity.
«Leia, ma Ver dove è?» chiese Zayn, era cinque mesi che non vedeva la mora. Se ne era innamorato follemente un anno prima, quando erano alle superiori. Ma era troppo diversi. Lei era la luce e lui le tenebre. Lei il giorno e lui la notte più buia e fonda. Zayn non sapeva che ora era il contrario.
«Zà non lo so ho provato a chiamarla per cinque mesi, ha cambiato anche casa. È sparita dal mondo.» Leia era delusa, aveva perso la sua migliore amica. Ma non sapeva che la Verity che conosceva non era mai esistita.
«Ma dai quella sarà in mezzo alla strada è una troia!» disse Sarah ridendo. Leia si sentì come se offendessero lei. Verity era una parte di lei, la migliore. Zayn nemmeno rispose si alzò ed andò a casa sua.
«Ma’ sono a casa!» urlò il moro dalla sua stanza. Prese una vecchia foto e sorrise. Risaliva a un anno prima, era abbracciato a Ver lei lo guardava. Sorridevano entrambi. Nella foto c’erano tutti gli altri ma a lui piaceva per lei. I suoi strani capelli ricci e castani che odiava quando gli finivano in bocca quando la baciava. I suoi occhi azzurro grigio che lo scrutavano e che la rendevano perfetta e misteriosa. Prese la busta che stava al di sotto della foto e la rilesse per l’ennesima volta.
“Ciao Zayn,
come regalo mi hai chiesto una lettera ma io non sono brava con le parole e non so che scrivere. Io ho fatto finta per 6 mesi per dimenticare i tuoi baci le tue mani che mi accarezzavano dolcemente, il tuo sorriso il tuo profumo che mi fa impazzire. Amo ogni tuo minimo dettaglio. Zayn sii felice e vivi ogni giorno come se fosse l’ultimo. Trova una ragazza che ti ami almeno quanto ti amo io e dille ti amo, e vale la pena.”
La lettera era molto più lunga ma non gli andava di leggerla tutta. Ricordava quando scappava per andare a fare un giro perché era gelosa e si incazzava e lui moriva di paura, era la sua piccolina cazzo!
Verity aspettava Harry alla fermata del pullman. Era sempre in ritardo, come Zayn.
«Josh mi spieghi dove cazzo è questo?» chiese al moro acida come al solito. Louis la guardò e sorrise. Gli altri non sapevano che lui la vedeva ogni santo giorno. Era bellissima, ed era cambiata. Era sempre la stessa in fondo, molto in fondo.
«Calma Ver! lo sai che è sempre in ritardo!» disse Lou ridendo. La ragazza si sistemò una ciocca di capelli biondi dietro l’orecchio. Louis osservava ogni suo movimento. Appena arrivato Harry lo abbracciò non prima di averlo insultato e avergli mostrato la sua lingua ornata dalla pallina azzurrina che si coordinava alla maglia che le lasciava scoperto l’altro piercing all’ombelico. La guardò negli occhi. Quanto era cambiata quella ragazza. Verity era stanca di essere se stessa, di essere trattenuta. Louis lo aveva capito. La osservava mentre si metteva una Marlboro in bocca.  Avrebbe voluto dire la verità a Zayn, lui aveva bisogno di Verity.
Zayn era al bar a servire uno dei tanti tavoli, faceva il calciatore i realtà ma doveva fare altro nella sua vita. Si ricordava che doveva chiamare Ver appena sarebbe diventato qualcuno. Voleva chiamarla e dirle che era diventato quello che voleva.
Zayn , Leia con Louis e Niall e Bella eran0 a casa di Liam con loro c’era Sarah. Verity era in un Pub ed era sola. Louis era in ansia, Harry non era potuto andare con lei ma quella cocciuta come era ,era voluta andare da sola. Il cellulare gli vibrò e subito balzò. Coglione so che sei in ansia volevo dirti che sono in casa , contento ;) – Ver xxx” Louis sorrise e Leia lo notò
«Tomlinson chi è a quest’ora? » chiese Liam curioso.
«La Vodafone» si discolpò il moro, ma il cellulare gli squillò
“Pronto Lou sono nei casini!” disse Ver preoccupata e ansiosa “ Che cazzo hai fatto Verity?2 disse il moro andando in terrazza per non farsi sentire dagli amici. “ Mi stavo facendo un piercing qua con Kenny ma mi ha fatto stra male e mi ha bucato il naso sta cogliona!” “Verity porca puttana possibile che capitano tutte a te? Hai 19 anni e di sabato sera ne combini sempre una!”
Zayn non vedendo l’amico uscì in terrazza ma sentì il suo nome, Verity.  Zayn strappò il cellulare dalle mani di Louis
“Verity … sei tu?” disse titubante “Za …Zayn?” la bionda chiuse la telefonata e si accasciò al pavimento piangente. Le aveva fatto male sentire la voce di Zayn.
Intanto  a casa Payne , Zayn non capiva più niente.
 «Perché ti ha chiamato? Perché hai il suo numero?» chiese Zayn atono a Louis
 «Zayn io …»
«Tu un cazzo Louis! Tu la senti e non me lo hai detto! Io pensavo che fosse morta! È cinque mesi che non sento il suo profumo che non sento le sue parolacce, che non mi perdo in quegli occhi blu, che non vedo la sua massa di capelli ricci e mori, che non sento le sue labbra  sulle mie!» l’ultima frase fu un sussurrò.
«Zayn, lo so che ho sbagliato ma tu non sai cose è successo…»
«tu menti ! io la conosco meglio di tutti!»  Zayn era accasciato al pavimento con le lacrime agli occhi. Intanto gli altri avevano sentito tutto ed erano usciti. Leia era in lacrime. La sua migliore amica! Il suo ragazzo sentiva la sua migliore amica e non glielo aveva detto.
«Ora farò una cosa per voi» disse Louis indicando la sua ragazza e Zayn «Anche se dopo mi odierà»
Louis prese il cellulare e compose il numero di Verity
“Ver, vieni a casa di Liam, ti prego, li vedrai solo una volta.” Chiese Lou con tono supplichevole. “Ok, ma poi si dimenticheranno per sempre di me!” la bionda chiuse prima che l’altro rispondesse.
La bionda suonò al campanello, era esitante. Stava benissimo, non si era fatta niente. La storia del piercing era una balla per parlare un po’ con Louis. Fu proprio lui ad aprirle.
«Pronta James» chiese mentre le porgeva la mano per salire le scale.
«Anche no!» disse lei stringendo la mano.
«Mi aspettavo un “ Sono nata pronta io Tomlinson!”» disse ridendo Louis.
«Sta volta no …»
Arrivarono in terrazza, entrò prima Louis che sorrise a tutti e poi entrò lei. Leia e Bella la abbracciarono subito con le lacrime agli occhi. Liam aveva la bocca aperta. Niall pure , Sarah era gelosa. E Zayn era morto nell’istante in cui l’aveva vista. Non era la sua piccolina con le converse sfasciate era una donna con dei tacchi vertiginosi. Non era la sua piccola riccia, era una bionda con le punte rosa. Non era innocente era stronza. L’unica cosa che lo fece risuscitare furono i suoi occhi. Il suo sguardo che amava tanto, il suo sorriso. Lì invece di vedere quella Verity rivide la sua Verity. La mora con gli occhi azzurri e il sorriso che illuminava il mondo.
«Che c’è Malik non mi saluti?» chiese lei facendogli la linguaccia e mostrando il piercing.
Lui si fiondò sulle sue labbra e la baciò come non aveva mai fatto prima, lei ricambiò. La ragazza allacciò le braccia  al collo del moro. Per un attimo il mondo non esisteva.
Erano al mare. Zayn aveva fatto 85 kilometri in macchina per vederla sorridere. Erano le cinque del mattino ma ne valeva la pena, per lei tutto ne valeva la pena.
La baciò in riva al mare.
«Zayn, smettila! Io sono un errore! Tu non riesci a vederlo . guarda chi sono , Zayn? Fumo sono chi non sono ma tu sei qui a baciarmi. Io sono la ragazza cattiva e tu quello buono. Si sono invertiti i ruoli. Io ora sono un errore Zayn! Vattene finché non ci siamo ri innamorati. Vai  » disse Verity piangendo.
«tu sei matta Verity Andrea James. L’ho sempre pensato ma non pensavo fino a sto punto. Io so chi sei. Tu sei la mia piccolina. L’ho capito dal tuo sorriso e dai tuoi occhi. In cinque mesi nessuno può cambiare. Io sono cambiato in un anno grazie a te. Tu non sei un errore sei il mio errore. E non posso andarmene, perché io non mi ri innamorerei di te. Perché io non ho mai smesso di amarti è questa la verità. Io ti ho sampre amato dal primo giorno in cui ho visto il tuo sorriso. Ti amo Verity.»
  
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