Dear diary,
I fell in love.
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“Oh, mio Dio, cosa mi metto?” fu il primo pensiero dopo essermi svegliata.Scesi di colpo dal letto e mi fiondai sull’armadio, tirando fuori e buttando per terra metà di esso.
Alla fine scelsi una canotta a righe bianche e blu scuro, un paio di jeans e una felpa blu.
Niente di speciale, insomma.
Ero agitatissima, ed essendo le sei di mattina non riuscivo ancora a connettere.
Presi il mio diario, quello che mi regalò la mia migliore amica l’anno prima, e cominciai a scrivere.
12 Settembre 2012
Caro diario, oggi è il primo giorno di liceo, non ti immagini quanto sono agitata.Mia mamma mi accompagnerà a scuola e dopo l’annuncio del preside se ne andrà, e io rimarrò da sola.
Spero di trovarmi bene.
Scesi e andai a lavarmi, feci colazione, mi vestii e mi truccai. Misi nella borsa le cuffie, dei fazzoletti, l’ombrello, un quadernetto e l’astuccio con un paio di penne. Probabilmente quel giorno avremmo solo parlato, fatto conoscenza.
Mia madre mi fece segno di uscire e l’ansia prese il sopravvento : la pancia cominciò a farmi male e le gambe cominciarono a tremare.
Prendemmo il pullman e scendemmo alla fermata più vicina. Andammo davanti alla scuola e aspettammo che suonasse.
“Oddio, ma questi sono tutti della mia età?” esclamai dentro di me sorpresa, visto che tutti sembravano moooolto più grandi.
Poco dopo una mia –futura- compagna si presentò, e quando entrammo in Aula Magna ci sedemmo vicine.
Il preside cominciò a parlare e poco dopo ci chiamarono per andare in classe. Guardai tutti i miei compagni, alcuni erano molto carini.
Entrati in classe la prof cominciò a farci domande su di noi e sulla nostra famiglia, e la giornata trascorse in modo -abbastanza- tranquillo.
Caro diario, ho appena trovato il tempo di scriverti.
Poco prima di entrare a scuola ho conosciuto una delle mie future compagne.
Sembra più grande, è molto bella ed estroversa.
Ci siamo sedute vicine in aula magna e lei ha cominciato a parlare, io ascoltavo ciò che diceva.
All’appello, sempre in aula magna, ho visto un ragazzo.
Aveva i capelli ricci, gli occhi verdi, e sotto la felpa dell’adidas si intravedeva un bel fisico. Speriamo sia simpatico.
Poco dopo siamo entrati tutti in classe. Eravamo diciannove maschi e sole quattro femmine. Il che mi sembrava strano, visto che non ho molta confidenza con l’altro sesso.
Magari è un’opportunità per cambiare.
Le altre due ragazze sono molto simpatiche, e sembrano a posto.
Ora vado a letto, domani mi aspetta ancora la scuola.
29 Settembre 2012.
Caro diario,oggi è il compleanno di uno dei miei compagni.
Sai, quel bel ricciolino.. Si chiama Harry.
Tutti gli hanno fatto gli auguri in classe, io però mi vergognavo, perciò glieli ho fatti in chat. Noi non parliamo
Caro diario, credo di essermi presa una leggera cotta per lui.
Spazio autrice :
posso farmi più piccola di così? Credo sia un’aborto questa storia.
E’ l’ennesima volta che provo a scrivere una fan fiction.
Questa è incentrata sulla
Niente di ciò che è scritto è inventato, spero vi piaccia, o almeno vi incuriosisca un po’.
Se è così, lasciate una recensione, mi farebbe moolto piacere!