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Autore: ManuBlackVIP    10/06/2013    6 recensioni
La vita di Chanyeol era perfetta, finché…
“E perché dovrei far entrare qualcuno che non conosco in casa mia?” chiese, incredulo.
“Perché ho dato a te il mio primo bacio” rispose Baekhyun.
“Non l’ho chiesto!” esclamò Chanyeol, sicuro di essere arrossito come una ragazzina.
....Finché non è arrivato Baekhyun. E ora tutto è sotto-sopra, ma lui stesso non vuole lasciarlo andare.
Perché, FORSE, la vita di Chanyeol prima di Baekyun non era così perfetta, dopotutto.
Pairing: Baekyeol, Kaisoo, Taoris e altri
[TRADUZIONE]
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Baekhyun, Baekhyun, Chanyeol, Chanyeol, D.O., D.O., Kai, Kai
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Baekhyun camminava in punta di piedi, stando attento a non svegliare il gigante addormentato sul letto. Si sentiva ancora assonnato, le misere cinque ore di sonno non erano state sufficienti a compensare le disavventure del giorno precedente. Ma doveva svegliarsi presto, aveva parecchie cose da fare in quella giornata. Doveva trovarsi un lavoro, trovare un posto in cui stare e far attenzione a quei malviventi che gli davano la caccia.

Fu sorpreso nel vedere i suoi vestiti lavati e stirati, poggiati sopra il tavolino nel soggiorno. Fu ancora più sorpreso quando sentì una voce femminile alle sue spalle. 
-Buongiorno!-  Baekhyun si girò e vide una piccola donna dai capelli grigi, ferma sulla soglia della cucina. Sembrava avere una sessantina d’anni, indossava un grembiule rosso e teneva un piatto in una mano.
-Uh. Buongiorno..?-
L’anziana donna gli sorrise calorosamente. Lanciò un’occhiata verso la camera da letto, prima di dire: - Spero che tu abbia … dormito bene-

Baekhyun annuì esitante, non capendo il perché della scintilla maliziosa negli occhi dell’ahjumma – Si, bene-
-Fantastico! Comunque sia, io sono Nonna, la governante della famiglia Park. Passo ogni mattina da Chanyeollie per sistemare e mettere un po’ in ordine. Non preoccuparti, non ci metterò molto. So che avete bisogno di tempo da soli. Ma sono davvero felice di vederti qui!- si avvicinò a Baekhyun e lo abbracciò, confondendogli ulteriormente le idee – il nostro Chanyeollie non aveva mai portato nessuno a casa, quindi sono certa che tu sia eccezionale- Baekhyun riusciva a malapena a respirare, stretto in quell’abbraccio. Sospirò di sollievo quando l’ahjumma si tirò indietro. – Come ti chiami,caro?-

-Uh, Byun Baekhyun - s’inchinò.
-Che nome adorabile!- disse la donna. Baekhyun non sapeva che dire, prima d’ora nessuno gli aveva detto che il suo nome fosse adorabile. – Grazie..?-
La donna lo afferrò per un braccio, trascinandolo in cucina, dove la colazione era già servita sul tavolo.
-Siediti pure. Devi essere affamato … dopo ieri notte- Baekhyun notò di nuovo quel luccichio – ma dimmi: da quanto tempo vi conoscete?-

-Ci siamo incontrati ieri all--- Baekhyun fu sorpreso dall’espressione shockata dell’ahjumma.
-Solo ieri??- batté le mani e squittì. Esatto, squittì per davvero – allora deve essere stato amore a prima vista! Non è così romantico?-
A Baekhyun, che stava per bere, per poco non scivolò il bicchiere dalle mani a quelle parole. – Scusi?-
-Non sai per quanto tempo io e sua nonna abbiamo aspettato questo giorno. Dovrà saperlo al più presto-
iniziò a togliersi il grembiule.

Istintivamente, Baekhyun la afferrò per un braccio. – Ma Ahjumeoni..-
-Oh, non essere timido tesoro. E’ una cara e gentile signora e ti adorerà. Io ti adoro già- Diede a Baekhyun un altro abbraccio.
-No, state sbagliando. Uh, noi non siamo..innamorati- iniziò a dire Baekhyun, ma fu interrotto nuovamente.
-Per ora. Forse non vi amateancora, ma non preoccuparti tesoro. Tu sei qua. Come ho detto, Chanyeol non ha mai portato nessuno a casa. Tu devi essere speciale- L’anziana donna gli diede un colpetto alle spalle.

-Veramente, quello che sto tentando di dire--
-Ma certo! Come ho fatto a non pensarci? Ovviamente tu e Chanyeol vorrete dirlo alle vostre famiglie di persona. D’accordo.  Per ora non dirò nulla alla nonna. Ma non fateci aspettare troppo, okay?- Diede un’occhiata all’orologio – oh cielo! Dovrei essere alla villa ora! Ti lascio alla tua colazione allora. E dai il buon giorno a Chanyeollie da parte mia- E con un occhiolino e un cenno se ne andò.

Baekhyun si stava ancora riprendendo dall’incontro con l’anziana donna. Che modo di iniziare la giornata!
Essere scambiato per il ragazzo di Park Chanyeol. Gemette. Un solo bacio lo rendeva già il suo ragazzo? Il suo viso si scaldò al ricordo. Andò rapidamente a cambiarsi i vestiti. Prima fosse andato via di lì, meglio sarebbe stato. Una volta finito, lanciò un’ultima occhiata all’appartamento e fece un cenno di saluto verso la porta della camera da letto, prima di avviarsi verso la porta d’ingresso.

Proprio allora sentì un beep, dalla segreteria.

Sono Park Chanyeol, lasciate un messaggio. Beep.
Park Chanyeol dove sei? Ti avevo detto di svegliarti presto!
Muovi il culo fuori dal letto e sbrigati o verrò a prenderti e sai che non sarà piacevole. Hai 5 minuti. Beep.
 
A Baekhyun quella sembrò una minaccia di morte. Si chiese se dovesse svegliare o meno il ragazzo, prima che quel tipo arrivasse e uccidesse il gigante. Sollevò le spalle. Un atto di coraggio per una buona azione.
Baekhyun tornò alla camera da letto e bussò. Nessuna risposta. Aprì la porta e sbirciò all’interno. Il ragazzo stava ancora dormendo. Si avvicinò al letto. – Mr. Park?-

Si chinò per osservarlo meglio. Era davvero bello. La sua espressione austera era addolcita dal sonno. Baekhyun sorrise di fronte a quell’immagine di Park Chanyeol. I capelli biondi ricadevano sul volto, la bocca era leggermente aperta.
-Mr. Park?-  Ottenne solo un gemito dal ragazzo. – Park Chanyeol?-  Chanyeol si grattò il naso e Baekhyun dovette trattenere una risata davanti alla sua espressione.
Avvicinandosi ulteriormente e dicendosi che fosse per un bene superiore, toccò la guancia del gigante addormentato  – Park Chanyeol!-

Gli occhi del ragazzo si aprirono lentamente, per poi spalancarsi non appena vide Baekhyun.  Gridò, facendo sobbalzare indietro Baekhyun per la sorpresa.
- Ya! Che ti prende?- si lamentò, le orecchie indolenzite dall’urlo di Chanyeol.

-Ti ho detto niente baci!-
-Dio, dovresti davvero darci un taglio. Cioè, ma chi vuole baciarti! Ti stavo solamente svegliando. Perché penso che la tua vita finirà tra cinque minuti- spiegò.
-Cosa?- chiese il ragazzo più alto, chiaramente ancora disorientato dal sonno.
-Qualcuno ha chiamato e ha detto che avevi 5 minuti di tempo, altrimenti lui verrà qui e ti ucciderà o qualcosa di simile-
Lo sguardo di Chanyeol saettò verso l’orologio digitale sul comodino. Con un diamine, si alzò e velocemente corse fuori dalla stanza, trascinandosi dietro Baekhyun e mollandolo nel soggiorno prima di andare in bagno. Non gli era ben chiaro come fece, ma in meno di dieci minuti erano entrambi fuori dall’appartamento di Baekhyun, in ascensore.

Baekhyun osservò Chanyeol e si chiese che pazzo fosse stato ad andare a chiedere aiuto proprio a lui la notte scorsa. Indossava il suo elegante completo nero e una cravatta di seta bianca e Baekhyun si rese conto che aveva davvero di fronte il Presidente della KSE. Aveva un aspetto fresco, formale,da uomo d’ affari; ben lontano dal Park Chanyeol che gli aveva mostrato la sua casa e lo aveva lasciato dormire nel pavimento della sua camera. Questo Park Chanyeol era diverso dal ragazzo dell’ombrello alla fermata dell’autobus ieri mattina. Sembrava uno sconosciuto e Baekhyun non riuscì a capire il perché di quel senso di perdita che provò nel guardare i suoi capelli perfetti e i suoi lineamenti bellissimi.  Baekhyun pensava che fossetroppo perfetto. Ed essere troppo perfetti non era mai un bene.

Raggiunsero l’ingresso e Chanyeol si avviò verso l’uscita senza degnarlo di uno sguardo.
Sentendo che avrebbero dovuto almeno salutarsi in qualche modo, dato che avevano passato la notte insieme, Baekhyun lo chiamò. – Park Chanyeol!-
Il ragazzo più alto si fermò, voltandosi, e Baekhyun affrettò il passo per raggiungerlo.
“Volevo solo dirti grazie per la notte scorsa e..” Non sapeva bene che altro dire. Chanyeol sollevò un sopracciglio.
Baekhyun, preso dall’istinto, afferrò la sua cravatta e si sollevò in punta di piedi per fare due cose: per baciare velocemente sulla guancia il ragazzo più alto e per allentargli la cravatta, cosicché non avesse un’aria troppo formale.

Park Chanyeol era ancora stupito, quando Baekhyun si inchinò mormorando un“Stammi bene”, prima di correre via, con le guance in fiamme. Corse fuori, finché non fu ad una certa distanza da Chanyeol, corse finché il batticuore non fu più dovuto dal bacio, ma dalla stanchezza.
Folle Byun Baekhyun, pensò, Folle Baekhyun.



************


Si stava nascondendo con cautela a qualche metro di distanza dal cancello di casa sua. Baekhyun sapeva che quei tipi non avrebbero ceduto facilmente. Oggi c’erano altri due brutti ceffi in giacca e cravatta davanti alla casa e Baekhyun sapeva che non ci sarebbe potuto entrare nemmeno volendo.
Sarebbe tornato un altro giorno. Con calma, si allontanò, nascondendo il volto con il bavero della giacca.

Ed ecco che si ritrovava nella stessa situazione del giorno precedente. Con pochi soldi, senza vestiti e un posto dove stare. Ma se c’era una cosa che aveva imparato dai suoi genitori, era quella di non arrendersi mai.  Baekhyun respirò a fondo per calmare i nervi. Doveva trovarsi un lavoro. Sospirò. Non sapeva nemmeno da dove iniziare per trovarne uno.



***********



Flight  KR17325 from London , arrived at 13:40

Non notò gli sguardi di ammirazione che ricevette, non appena mise piede fuori dall’aereo.  Forse ci era abituato o forse non gli interessava. I suoi pantaloni azzurro chiaro, la maglietta a maniche lunghe, mettevano perfettamente in risalto la sua pelle scura, facendolo apparire sexy e intrigante.
Un paio di occhiali nascondevano i suoi occhi scuri come i capelli castani. Il profilo del mento e le sue labbra piene avevano catturato e spezzato dozzine di cuori.

“Sono stato via per troppo tempo” pensò, mentre raggiungeva la reception dell’aeroporto. Non era più abituato al clima coreano, dopo aver vissuto nella fredda Londra negli ultimi tre anni.
Le sue labbra si curvarono in un sorriso, che se fosse stato indirizzato a qualcuno, lo avrebbe steso.
Non se lo aspettava, ma si sentiva bene ad essere tornato.

Tirò fuori il cellulare, compose un numero conosciuto a memoria. Al quarto squillo, una voce profonda rispose. Sorrise.
-Yo, Happy Virus! Sono a casa-



********************



Tutto stava andando perfettamente secondo i piani. Chanyeol non poteva fare a meno di fissare in adorazione Kyungsoo, seduto davanti a lui, che parlava e rideva proprio come ai vecchi tempi.
Aveva sognato a lungo questo momento, lui e Kyungsoo a pranzo insieme, sin da quando erano giovani e Chanyeol aveva realizzato di amare il suo amico. Avrebbe voluto confessarsi tempo fa, ma la vita sembrava avere altri piani.

Kyungsoo aveva debuttato tre anni fa, raggiungendo il suo sogno di una vita di diventare un cantante. Chanyeol pensava di confessarsi allora, ma poi si disse che era meglio dare prima tempo a Kyungsoo di abituarsi alla vita da celebrità. Aspettò un altro anno, ma quando suo padre ebbe un altro attacco di cuore-stavolta uno serio- si era ritrovato a ricoprire la carica di Presidente. L’ultimo anno era stato davvero duro per Chanyeol. Era stato istruito per ricoprire quel ruolo, certo, ma non si aspettava che il momento giungesse così presto. Però era grato del fatto che finalmente i genitori erano potuti andare in vacanza all’estero e rilassarsi, lontano dal lavoro.

Ma ora, tutto si era sistemato. Sì, c’erano ancora la carriera di Kyungsoo e il lavoro di Chanyeol, ma avrebbe potuto funzionare. Aveva aspettato per più della metà delle loro vite, sicuramente era abbastanza.

-Hey, perché non stai mangiando?- chiese Kyungsoo.
-Che dici? Certo che sto mangiando- esagerò i suoi gesti, mentre mangiava il suo piatto di marsala, per far ridere Kyungsoo.  Il più piccolo lo fece e questo scaldò il cuore di Chanyeol.

-Mi era davvero mancato tutto questo. E’ da tanto che non mangiavamo insieme. Tutta colpa dei nostri fitti impegni. Beh, tutto sarebbe stato perfetto se--- il ragazzo fu interrotto dall’arrivo di un cameriere, che iniziò a portare via i piatti. Chanyeol fu grato dell’interruzione, perché aveva un’idea di cosa il ragazzo avrebbe voluto dire.  Fu un po’ triste nel sapere che il ragazzo aveva bisogno di qualcos’altro per completare l’uscita. Scosse la testa. Non importava. Entro la fine della giornata, avrebbe fatto capire a Kyungsoo che la sua sola presenza era sufficiente.

Si eccitò, quando il cameriere arrivò con il dessert per Kyungsoo. Chanyeol non vedeva l’ora di vedere la sua espressione quando avrebbe visto cosa si celava sotto il coperchio.
-Che cos’è?- chiese il ragazzo più giovane.
-Una sorpresa- rispose l’altro, fremendo per l’attesa. Entrambi si apprestarono a sollevare i rispettivi coperchi, quando il cellulare nella tasca di Chanyeol vibrò. Nessuno conosceva il suo numero privato, eccetto per la famiglia, Zitao e Junmyeon. E la sua segretaria, che non lo avrebbe chiamato se non si fosse trattata di un’emergenza. Lanciò uno sguardo di scuse a Kyungsoo, prima di alzarsi e andare in un angolo della stanza per rispondere.  Non riconosceva il numero.

-Pronto?-
-Yo, Happy Virus! Sono a casa-   Happy Virus? Solo una persona lo chiamava così.
-Jongin?- si voltò per guardare Kyungsoo, che gli stava sorridendo – Jongin sei tu?-
-Beh, non sembri troppo felice- ci fu una risata – sono io. Come sta il mio cugino preferito?-
-Alla grande. Aspetta. Che significa che sei a casa?-
-Significa che sono a casa. Sto andando proprio ora alla villa- L’iniziale sorpresa di Chanyeol, si trasformò in felicità. Si trattava di suo cugino, che non vedeva da tre anni. – dove sei?-

-Sono..- Chanyeol era reclutante a dire dove si trovava e con chi. In qualche modo, non poteva dire che era con Kyungsoo, che, insieme a Jongin, completava il trio dei migliori amici d’infanzia. – a lavoro-
-Ah, okay. Ci vediamo, Presidente Park!- un’altra risata – mi sei mancato cugino. E..anche Kyungsoo-
-Si, mi sei mancato anche tu. E sono sicuro che sei mancato anche a Kyungsoo- sentì un peso nel petto, perché sapeva che era vero. Non sarebbe dovuto essere geloso, ma lo era. – Ci sentiamo Kkamjong-
La chiamata finì e Chanyeol tornò al tavolo.

-Qualcosa non va?- chiese Kyungsoo preoccupato.
-Nulla- Chanyeol lo guardò negli occhi, forzando un sorriso – Jongin è tornato-
-Cosa? Davvero?- poteva leggere la felicità negli occhi di Kyungsoo. Più di quella che vedeva di solito, quando si incontravano.
-Si, sta andando alla villa ora-
-Ma è stupendo Chanyeol! Su, andiamo!- Kyungsoo tolse il tovagliolo da sopra le ginocchia.
-E il dessert?- Chanyeol stava assistendo alla distruzione del suo piano perfetto e alla rovina della sua sorpresa.
-Perché non lo portiamo a casa e non lo mangiamo con Jongin? Non sei contendo di rivederlo? Sono passati tre anni!-  Kyungsoo rise – finalmente è a casa!-
Chanyeol esitò. – Tu vai, Kyungsoo. Io ho ancora cose importanti da fare-
-Ma--
-E’ tutto apposto. Cioè, posso sempre vederlo più tardi- Chanyeol forzò un altro sorriso –vai prima tu-
-Okay, se ne sei convinto. Ci vediamo allora!- Kyungsoo si alzò, dirigendosi verso la porta.  Si fermò.
-Oh e grazie per il pranzo, è stato fantastico-

Dopodiché, Chanyeol fu lasciato solo con il budino al cioccolato che Kyungsoo non aveva nemmeno visto. Ovviamente era felice che Jongin fosse tornato. Amava suo cugino. E amava anche Kyungsoo. Ma aveva l’orribile sensazione che Kyungsoo amasse di più Jongin.  E ora lui era di nuovo solo.
Proprio come ai vecchi tempi.
                            



************************
 


Non poteva credere che si trovava di nuovo davanti all’edificio in cui abitava Park Chanyeol. Non era lì perché lo voleva. E’ solo che dopo otto ore in cui aveva tentato e fallito nel trovare un lavoro, Baekhyun voleva trovare conforto nel suo Starling Lightstick…e allora aveva realizzato che lo aveva dimenticato nell’appartamento del ragazzo. Non sapeva ancora dove avrebbe trascorso la notte, né cosa gli sarebbe successo l’indomani, ma poteva almeno fare qualcosa per riavere il lightstick, perciò eccolo qui.

Baekhyun sentì il rumore di una macchina in avvicinamento e poi vide una macchina rossa fermarsi di fronte all’edificio. Il ragazzo alto scese dalla macchina, prima che quella ripartisse, e andò verso l’ingresso.
Prima che potesse entrare, Baekhyun gli corse incontro. –Hey?-
Chanyeol gli lanciò un’occhiata prima di gemere – TU-
-Si, io- Non sapeva che fare, specialmente ricordando il modo in cui si erano lasciati quella mattina, ma ormai era troppo tardi per tirarsi indietro – uhm..So che ti avevo promesso che non mi avresti mai più rivisto, ma ho dimenticato il mio lightstick nel tuo appartamento. Ti assicuro che non l’ho fatto apposta. E’ che tu mi hai trascinato fuori così in fretta e--
-Okay- Baekhyun s’interruppe, sentendo il tono dell’altro. Fu allora che si accorse del collo incassato tra le spalle. Sembrava stanco e … triste. – vieni con me-

Stettero in silenzio durante il tragitto in ascensore. Baekhyun lanciava occhiate furtive al ragazzo più alto. Gli si leggeva la rassegnazione in faccia. Si sentì in colpa ad averlo disturbato, perché era chiaro che il ragazzo fosse esausto. – Scusami-
Chanyeol lo guardò con aria assente, prima di uscire dall’ascensore e aprire la porta dell’appartamento.
Non controllò nemmeno se Baekhyun lo avesse seguito o meno. Il ragazzo biondo si tolse semplicemente la giacca e si sedette sul divano, la testa abbassata e una mano sulla nuca.
Baekhyun andò a recuperare il lightstick, che era ancora lì dove lo aveva poggiato la notte scorsa, sul tavolo.
-Uhm. Bene. L’ho preso-

Ricevette solo un cenno dal gigante – Allora io vado-  camminò all’indietro. Non sapeva perché. Stava aspettando un segno di qualche tipo? Quando era evidente che a Chanyeol non importava della sua presenza. Baekhyun gli fece un cenno e si voltò per andarsene. “E ora dove vado?”

Era ormai alla porta, quando sentì Chanyeol chiamare il suo nome. – Byun Baekhyun?-
Baekhyun si voltò e lo vide in piedi in mezzo al soggiorno. – puoi.. puoi restare?-
Perché? Avrebbe voluto chiedere. Ma Baekhyun poteva vedere chiaramente la tristezza incisa nei bellissimi lineamenti del ragazzo più alto. Anche tu sei solo?
L’assenza del sorriso sul suo viso era una risposta sufficiente. – Okay, se insisti- sorrise e ci fu un lampo di sollievo negli occhi di Chanyeol. – sarei dovuto essere altrove stanotte, ma se hai bisogno di compagnia, cancellerò l’impegno-

-Okay- disse Chanyeol pacatamente.
-Sto solo restituendo il favore- replicò Baekhyun. Non passò molto tempo, prima che si ritrovarono nuovamente entrambi nella stessa posizione della notte precedente. Chanyeol nel suo letto e Baekhyun sulla coperta stesa sul pavimento, indossando lo stesso pigiama rosa e con gli arcobaleni. Era grato del fatto che avesse scampato una notte per strada, ma non gli piaceva vedere il gigante così triste. Era restato in silenzio tutta la notte, rispondendo a malapena alle chiacchiere di Baekhyun.

L’unica luce nell’oscurità della stanza proveniva dal lightstick che teneva tra le mani. Si ricordò di come il gigante fosse riuscito a farlo ridere la notte scorsa. Come gli aveva fatto dimenticare la paura di essere solo, la paura che sentì quando affondò nel divano in soggiorno, senza la foto dei genitori ad accompagnarlo durante la notte, in una casa estranea. Era stato così gentile da lasciarlo dormire nella sua camera, per non farlo restare da solo.

Questo Park Chanyeol era davvero una brava persona, sebbene fosse accigliato per la maggior parte del tempo.  Non riusciva a credere che le persone lo chiamassero Ice Tower, perché non era affatto freddo.
Presa la sua decisione, Baekhyun si mise seduto. Era il suo turno.

Mise le mani sul letto e poggiò il mento tra di loro. Vide Chanyeol disteso di schiena, intento a fissare il soffitto. Baekhyun gli punzecchiò il braccio con il suo lightstick.
-Non hai paura?- chiese.
Dopo un po’, Chanyeol rispose. – Di cosa?-
-Di me- un colpetto – e del mio lightstick- un altro colpetto.
Chanyeol finalmente lo guardò. – E perché mai dovrei avere paura di te e del tuo lightstick?-

-Forse perché … e se ti trasformassi davvero in una patata? Una grande patata raggrinzita e pelosa che nessuno vorrebbe. Si – lo punzecchiò di nuovo – e poi ti metterei in un barattolo di vetro con la targhetta “Peggior Patata del Mondo. Non Mangiare”.  Infine ti rinchiuderei in un buio armadio in  qualche edificio abbandonato e tu non vedresti mai più la luce del giorno. Allora, anche se gridassi aiuto, il che è davvero impossibile dato che le patate non hanno una bocca, nessuno sarebbe capace di trovarti. E io finalmente… sarei in grado di dormire nel tuo armadio! Bwahahahahah!!-  questa volta lo colpì un po’ più forte –Patata!-

Guardò Chanyeol chiudere gli occhi. – Byun Baekhyun chiudi il becco- disse atono, ma Baekhyun vide un sorriso sulle labbra del ragazzo.
Missione compiuta.

Poi tornò a coricarsi nella sua coperta , abbracciando forte il cuscino, e sospirò. -Buonanotte, Park Chanyeol- 






  
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