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Autore: izayoi007    26/12/2007    13 recensioni
Nuova pubblicazione dalla vostra carissima (mica tanto...T_T) Izayoi007.
Questa volta mi cimenterò in un "opera" un pò particolare...ne vedremo il risultato!!!
Ed ora...chi mi ama mi segua!!!
Mi aspetto una marea di commenti!!!bacioni Izayoi007
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAP

 CAP.3 “CONFUSION”

 

 

 

Eravamo tutti riuniti al caffè ed ormai si erano fatte le cinque e trenta del mattino. Kisshu era stato cacciato via ancora una volta, prima ancora che io e Shirogane-kun potessimo raggiungere le ragazze, ed avevamo deciso di tornare tutti quanti laggiù per raccogliere le idee e rifocillarci un po’. 
Keiichiro ci servì numerose tazze di cioccolata e caffè, accompagnate dai vari dolci avanzati dal giorno prima.

- Dobbiamo trovare una soluzione, non si può andare avanti così…- mi voltai verso Minto che aveva appena proferito quelle parole, rompendo un silenzio che durava ormai da diversi minuti.

- In che senso? - domandai; effettivamente c’erano diverse cose da rimettere a posto, a partire dal ritorno di Kisshu per poi passare ai miei nuovi poteri che mi stavano causando non pochi problemi…
Fu Keiichiro il primo a muovere il problema principale.

- Innanzitutto direi che è di primaria importanza sistemare il tuo problema Ichigo-san…-

- Già, onestamente non ho alcuna intenzione di alzarmi tutte le notti per correrti dietro ed evitare che tu ti butti giù per gli edifici di Tokyo o salvarti da una qualsiasi altra situazione! Ho una vita io, e non la passerò dietro ad una borghese qualunque!!-

- Grazie Minto…anche io ti voglio bene…- borbottai offesa, tirandole un’occhiataccia.
Con mio grande stupore però, anche Lettuce si trovò d’accordo con l’affermazione della mew blu.                                                                                                                                     

- Se devo essere completamente onesta, per me Minto ha ragione…non mi fraintendere Ichigo…noi ti vogliamo bene e soprattutto non vorremmo mai che ti accadesse nulla di spiacevole però…non possiamo starti dietro per l’eternità…- sospirai ed annuì grevemente all’affermazione di Lettuce. Capivo perfettamente cosa intendesse ma a dirla tutta non è che io ci potessi fare molto.

- La soluzione migliore sarebbe che tu imparassi a controllare e gestire questi nuovi poteri…- intervenne Ryo -…almeno fino a che non riusciremo a capire se e come si possano eliminare del tutto. - concluse, incrociando gambe e braccia al petto riflessivo. Anche Keiichiro la pensava come il suo “protetto”, infatti disse:                                                 

- Io concordo con Ryo…faremo in modo di trovare un metodo per il quale Ichigo possa controllare e, perché no, anche sfruttare a suo favore, queste nuove capacità. –

- Credete davvero che si possano eliminare dal suo corpo? - mi voltai a squadrare Zakuro che intervenne per la prima volta nel discorso.

- Non saprei…ancora non so con cosa abbiamo a che fare, ma temo sia impossibile…- alla risposta di Ryo, scattai in piedi battendo le mani sul tavolo e facendo scivolare giù dalle mie spalle il panno che Keiichiro mi aveva offerto per riscaldarmi, dato che ero vestita solo del pigiama.

- COSA?! - sbottai indignata, guardando il biondo americano, che invece rimase impassibile come al solito.
Cercò di tranquillizzarmi Kei, poggiandomi una mano sulla spalla ed invitandomi a rimettermi seduta con un gesto cortese dell’altra.

- Stai calma Ichigo…faremo tutto il possibile per aiutarti, ma non è detto che saremo in grado di farlo…è ancora tutto da vedere! -

- Io non capisco di cosa ti lamenti…- la mia attenzione si veicolò su Pudding che ricambiò il mio sguardo con uno tranquillo, quasi eccitato - …in fondo sei fortunata, puoi avvertire cose ed emozioni altrui con una facilità estrema e sei dotata anche di poteri psichici (anche se questi non sono ancora venuti fuori)! Insomma, possiedi capacità che gli uomini ricercano da anni e che tentano in tutti i modi di acquisire e tu non le vuoi…- espose ingenuamente. La guardai allibita.

- Pudding, stavo per buttarmi giù dalla Torre di Tokyo giusto stanotte! Io non ci vedo tutto questo grande vantaggio!! - lei fece una smorfia ed un gesto vago con la mano mentre Minto, Zakuro e Keiichiro ridacchiavano della sua semplicità, Lettuce aveva un’enorme gocciolone sulla testa e Ryo si teneva una mano premuta sul viso scotendo ritmicamente il capo.

- Pfh! Dettagli…- mi rispose noncurante, facendomi quasi toccare con la mascella, il pavimento del roseo caffè.

- Comunque…non credo che risolveremo il problema stanotte…perciò io, se non vi dispiace, andrei…sono stanca e domani devo lavorare…- si intromise la mew viola e si alzò dirigendosi verso l’uscita.

- Sì, d’accordo, andate tutti quanti…ci vediamo lunedì! - Ryo si alzò e fece un cenno di saluti a tutti e mano a mano tutte le ragazze e Keiichiro se ne andarono. Rimasi solo io.

- Bene…a lunedì allora…- borbottai stancamente, voltandomi per raggiungere gli altri.

- Dove pensi di andare tu? - mi bloccai di colpo, andandolo a guardare con aria incuriosita. Lui mi si avvicinò spazientito

- Come sarebbe a dire? A casa…no? -.

- Non se ne parla! Finché non sarai in grado di controllarti, rimarrai qui! Devo tenerti d’occhio! C’è una stanza in più di sopra, quella che prima apparteneva a Keiichiro, ti sistemerai lì. - mi spiegò celermente.

- Ma…ma - non sapevo che dire, ero troppo shockata.

- “Ma” nulla! Non vivi da sola ormai…? Allora non c’è nessun problema, non dovrai dare spiegazioni di nessun genere a nessuno. - effettivamente ero andata a vivere da solo ormai da qualche mese…però…
Non mi diede il tempo di ribattere nulla che si era già avviato su per le scale. Ormai rassegnata ed imbarazzata all’inverosimile, dovetti seguirlo al piano superiore, preparandomi psicologicamente a quel periodo di “convivenza forzata”. Non ne fui però più dispiaciuta di quanto pensassi, anzi…                                                                           
Questo mi imbarazzò e mentre salivo le scale in sua compagnia, il sangue mi affluì velocemente le guance.

- Ecco, questa è la tua stanza. - mi disse, una volta arrivati davanti alla camera ed aver spalancato la porta.                          
La stanza di Keiichiro era leggermente più grande di quella di Ryo ed il letto era matrimoniale, dall’aria molto comoda per altro. Nell’angolo c’era una grande cassettiera in stile occidentale antico e appena al fianco della grande finestra, una piccola scrivania ed un computer. Era dotata persino di un bagno personale!                                                         
Mi voltai per ringraziare Shirogane per l’ospitalità, ma quando lo feci, lui era sparito.

- Shirogane-kun…? - lo chiamai flebilmente; lui comparve sulla sogli della porta con in mano vari asciugamani e diversi tubetti di shampoo e bagnoschiumi vari.

- Non so quale preferisci…perciò, tieni! - me li passò in mano e si avviò nuovamente per il corridoio.

- Buona notte…se hai bisogno di qualcosa, sono nella stanza qui a fianco…- mormorò, prima di sparire all’interno della sua camera, senza aggiungere più nulla.

 

 

 

Al mio risveglio, il mattino dopo, c’era un silenzio quasi surreale, mi sembrò strano che il caffè fosse così silenzioso, però era domenica ed il locale era chiuso. 
Feci una doccia veloce e mi vestì con degli abiti di Kei che si era evidentemente dimenticato lì quando aveva traslocato: un paio di pantaloncini corti (eravamo in piena estate!) blu elasticizzati che seppur un po’ larghi e lunghi, erano piuttosto comodi, quindi me li avvolsi in vita un paio di volte, ed una maglietta chiara molto grande (tanto che mi arrivava alle ginocchia!!).
Mi ripromisi di andare a casa mia a prendere alcune delle mie cose quella mattina stessa. Scesi per vedere dove fosse finito Ryo, dato tutto quel silenzio, e lo trovai in cucina, già vestito e profumato, intento a fare colazione. Era seduto su di uno sgabello molto alto e in una mano reggeva un quotidiano locale e nell’altra una tazza di caffè nero.

- Ehm…buon giorno! - mi schiarii la voce e riuscì a catturare le sua attenzione. Si voltò verso di me e mi sorrise lievemente. Quant’era bello!

- Buon giorno - soffiò con una voce calda e suadente, squadrandomi con aria interessata. Arrossì di botto nel percepire un suo pensiero.

“ mhmm… davvero niente male!! ”

- Shirogane-kun!!! - lo guardai contrariata, incrociando le braccia al petto.

- Che c’è?! - mi domando sinceramente stupito.

- Ti ho sentito sai?! - lo vidi arrossire di botto e mi lasciai sfuggire una lieve risata: era la seconda volta, da quando lo conoscevo, che lo vedevo arrossire.

- Ehm…vuoi fare colazione? - annuì ancora ridacchiando al suo tentativo di sviare il discorso e lui mi porse davanti una tazza di caffè nero fumante e una fetta di torta al cioccolato.

- Ah…dimenticavo! Ho preso in prestito questi vestiti di Akasaka-san…non avevo altro…quindi questa mattina stessa andrò a prendere alcune delle mie cose…- gli comunicai mentre lui riprendeva a sorseggiare il suo caffè.

- Sì…non c’è problema…- mi rispose, risiedendosi al suo posto. Anche io mi accomodai e presi a spiluccare la torta che lui mi aveva gentilmente offerto.

- A questo proposito vorrei chiederti un favore…- cercai di mantenere un tono di voce dolce e gentile e lui puntò il suo sguardo sul mio, dubbioso, aspettando che io avanzassi la mia richiesta.

- Mi presteresti la macchina? - lui inarcò un sopracciglio.

- La spider?! Non se ne parla!! - rispose irremovibile. Io assunsi un’aria supplichevole.

- Ti prego! La mia nuova casa è troppo lontana da qui ed inoltre a ritorno ho anche i bagagli!! - lo vidi sospirare e guardami spazientito.

- D’accordo…ma ti accompagno io!! - mi rispose perentorio.

- Grazie, ma guido io!! - non mi lascerei mai sfuggire l’occasione di guidare una macchina simile!! 
Prima che potesse ribattere in alcun modo, gli rubai le chiavi che teneva in mano e che aveva appena tirato fuori dalla tasca e corsi giù per le scale, diretta al garage sotterraneo. Quando arrivò lui, mi trovò già seduta al posto di guida con il motore avviato. Con calma, anche se si vedeva che non era esattamente entusiasta della situazione, si sedette sul sedile del passeggero e aprì la porta del garage con l’apposito telecomando.                  
Feci rombare il motore e non appena l’anta fu completamente aperta, partì con una leggera sgommata.

- Ma sei impazzita?! - sorrisi alla sua uscita.

- No, sto solo sfruttando questa macchina!! - risposi accelerando ulteriormente. Il biondo mi guardò storto.

- Fai un po’ tu…ma se succede qualcosa sarai tu a pagare i danni!! - sbuffai contrariata e lui sorrise di sbieco.

Arrivammo piuttosto in fretta a casa mia e comincia a preparare con calma tutti i miei bagagli. Ryo aveva deciso di aspettarmi di sotto.                                                
Improvvisamente, mentre infilavo una maglietta all’intero della valigia, una nuova sensazione stimolò il mio animo tranquillo.                                                                           
“Oh no, ancora!!” pensai contrariata, quando uno strano sentimento mi pervase l’animo. Mi accasciai a terra stringendomi il ventre mentre un dolore allucinante mi invase le pancia ed il basso ventre. Mi sentivo affaticata e il dolore andava via via aumentando. Tentai di regolarizzare il respiro ma una nuova fitta mi colse.  
Lanciai un grido e cercai di raggiungere la finestra strisciando, per chiamare Ryo ma quando vi giunsi qualcosa catturò la mia attenzione: una donna coricata a terra, con le mani sul ventre rigonfio, con affianco il marito, era evidentemente incinta ma le si erano rotte le acque, stava partorendo!!
- Ma bene…mi mancava solamente questa!! - sentii in lontananza il suono dell’ambulanza che correva nella nostra direzione. 
Sovrastò la mia voce quando tentai di chiamare Shirogane che stava appostato lì fuori ad attendermi.                                                                                                                          
Lanciai, in simbiosi con la donna, un nuovo grido di dolore e solo allora il biondo alzò la testa nella mia direzione.                                                                                                    
Senza attendere nulla, si precipitò all’interno della casa e poco dopo me lo ritrovai al fianco.

- La…la donna in strada…AHAHAH!!! - cercai di spiegargli la situazione in risposta al suo sguardo interrogativo ma fui interrotta da una nuova fitta che mi costrinse a urlare con quanto più fiato avessi in gola. Finalmente lui parve capire la situazione e si inginocchiò prendendomi in braccio.

- Dove diavolo mi stai portando?!?! - riuscì a biascicare tra le grida di dolore.

Non mi rispose: con un calcio aprì la porta della mia camera e mi adagiò delicatamente sul letto.                                                                                                                                           
Lo vidi correre in bagno e tornare poco dopo con un panno umido tra le mani. Me lo adagiò sulla fronte: stavo sudando un sacco e non me n’ero neppure accorta, il mio respiro era affannato ed avevo tutti i muscoli tesi fino allo spasmo.

- Kami-sama che male!!! - gridai al limite della sopportazione. Lui mi prese una mano fra le sue e me la strinse più forte che poté. Io mi lanciai letteralmente fra le sue braccia e mi strinsi a lui talmente forte che avevo quasi paura di fargli male ma lui non fece una piega, se non per stringermi a sua volta, tentando di portarmi conforto. Strinsi i denti e premetti il viso nell’incavo del suo collo nel tentativo di soffocare i singhiozzi e le grida.

- Stai tranquilla…adesso contatto Keiichiro e ti faccio portare qualcosa per calmare il dolore. -

- Ti pre-go digli di far presto!! Il dolore è insopportabile!! - biascicai con il viso ancora nascosto nella sua giacca.

Lo vidi afferrare il cellulare e portarselo all’orecchio. Attese qualche istante e finalmente parlo.

- Keiichiro presto vieni! Sono a casa di Ichigo…ha le doglie!!! -

- Lo so anche io che Ichigo non è incinta…ti spiego tutto quando arrivi, porta con te degli anti-dolorifici o qualcosa di simile!! - un mio grido irruppe nuovamente nella stanza - SBRIGATI!!! - anche se non ero molto vicina alla cornetta del telefono ero sicura che mi avesse sentito perfettamente.

- Dannazione!! - mugugnai, tentando di reprimere un grido di dolore particolarmente forte. Mi strinsi ancora di più a Ryo e lui prese a cullarmi come se fossi una bambina piccola, nel tentativo di tranquillizzarmi.                                                                                 Poco dopo giunse Akasaka-san e mi somministrò una dose di quello che a me parve sonnifero, poiché mi addormentai quasi subito.                                                                

Quando mi risvegliai, il dolore era sparito, mi sentivo solamente ancora un po’ indolenzita. Su di me vidi i visi preoccupati di Ryo e Keiichiro.

- Grazie ragazzi…ora sto molto meglio…- sussurrai debolmente. Entrambi tirarono un sospiro di sollievo ed io mi tirai su a sedere.

- Sei sicura di sentirti davvero meglio? -

- Sì…-

- Perfetto, allora torniamo subito al caffè…dobbiamo risolvere al più presto questa situazione…- Keiichiro annuì alla proposta del biondo ed io tentai di alzarmi dal letto ma non appena lo feci, barcollai pericolosamente. Mi sentì afferrare e sollevare da terra e mi ritrovai nuovamente tra le braccia di Ryo. Inutile dire che diventai color pomodoro.

- Che-che fai?! - borbottai imbarazzata. Lui mi guardò in modo significativo.

- Ti porto alla macchina, no?! Non ti reggi neppure in piedi!! - rassegnandomi all’evidenza, mi strinsi impacciatamene a lui.                                                    
Improvvisamente mi tornò alla mente il modo in cui mi ero aggrappata a lui poco prima e tutto il calore il conforto che mi aveva dato. Com’era stato dolce…

- Mi dispiace…- sussurrai con il viso basso e congestionato. Lui cominciò a camminare.

- E per cosa? - domandò dubbioso.

- Per arrecarti tanto disturbo…mi sento solo un peso inutile!! - ormai eravamo arrivati alla macchina e lui mi adagiò sul sedile anteriore.

- Non ci pensare nemmeno! Non è colpa tua…semmai è mia per aver coinvolto te e le altre in un impresa così ardua, non calcolando perfettamente tutti i dovuti rischi! - il suo tono era dispiaciuto e colpevole e questo mi ferì.

- Non dire sciocchezze! Io sono molto contenta di essere una mew mew! Ho conosciuto tutti voi e ho vissuto esperienze indimenticabili! - gli dissi sorridendo felice. Lui non rispose, si limitò a sorridere lievemente e lì cadde il discorso.

 

 

 

 

Passarono diversi giorni da allora ed io in tutto questo tempo non feci altro che esercitarmi per controllare i miei poteri. Ogni mio tentativo però risultò vano oppure mi capitava molto di rado di riuscirci. Nel frattempo mi succedevano un’infinità di altri guai e situazioni al limite della follia. Una volta mi capitò di piangere tutto il pomeriggio perché una ragazzina al caffè era stata lasciata dal suo ragazzo e si stava sfogando con le sue amiche in uno dei tavoli del locale, un’altra mi prese un attacco d’isterismo perché la moglie del tizio che abitava al limitare del parco aveva scoperto il tradimento del marito e gli stava gridando dietro di ogni (quella volta fu davvero buffa perché ci ritrovammo tutti in cucina e mentre io piangendo e gridando cose insensate per me, lanciavo i piatti ovunque, gli altri tentavano di fermarmi proteggendosi con pentole e padelle dai miei “ lanci del disco”. L’unica a divertirsi in quella situazione era stata Pudding che usava le stoviglie che le lanciavo come strumenti per nuovi giochi cistercensi, con il risultato di creare ancora più confusione!!). Un’altra ancora mi ritrovai a cantare in mezzo al parco, a fianco di un tizio con l’armonica che faceva l’elemosina.                                    
Insomma…me ne capitarono tante ed anche altre che ora non sto qui a citare, più che altro per l’imbarazzo!! In tutte queste situazioni assurde, Ryo mi fu sempre vicino, non mi abbandonò mai (nemmeno quando un piatto gli arrivò in testa e girò con un grosso bernoccolo per diversi giorni…) ed allora comincia a rendermi conto di quanto lui stesse diventando importante per me e di quanto fosse una magnifica persona. Certo, litigavamo ancora spesso ma la nostra intesa si era rafforzata e mi faceva sentire davvero più felice di quanto non lo fossi mai stata. Ancora non capivo cosa si agitasse nel mio animo, però sapevo di starmi legando tantissimo al biondo americano e mi pareva che per lui fosse più o meno la stessa cosa. Ma magari era solamente una mia stupida impressione…

Comunque, qualcosa di positivo c’era in tutto quello che mi era capitato: avevo imparato a gestire i miei nuovi poteri almeno in battaglia. Quand’ero trasformata infatti, riuscivo a sfruttarli a mio piacimento, anche se qualche volta mi si ritorcevano contro; rimandavo indietro i colpi dei vari chimeri, muovevo oggetti e attaccavo psichicamente i chimeri solo con la forza del pensiero. Keiichiro mi spiegò che la mia capacità di sfruttare tutto questo a mio piacimento solo nel momento in cui ero trasformata, era probabilmente dovuto ai geni del gatto Iriomoto che quando ero appunto, nella mia seconda forma, si presentavano più forti e prevalevano suoi miei. Ma questo non mi bastava, avrei dovuto imparare a dominarmi anche quando ero me stessa, non potevo andare avanti in quel modo, non era certo vita quella!!

Proseguii gli allenamenti ed un giorno finalmente riuscì a percepire un pensiero di mia spontanea volontà ma questo ricapitò raramente. Anche quando ci riuscivo però, spesso quello che facevo mi si ritorceva contro. Ad esempio, se una persona con cui ero in collegamento era nervosa, allora oltre a diventarlo pure io, l’effetto su di me era raddoppiato sia in durata che in intensità.
Nel frattempo, comunque, gli attacchi di Kisshu si intensificarono ma ogni volta riuscivamo a respingerli con sempre maggiore facilità, grazie anche ai miei nuovi poteri. Il problema era quando io rimandavo indietro un colpo al chimero, questi si feriva, ma allo stesso tempo mi ferivo anche io. Mentre normalmente avvertivo solo il dolore di chi era collegato con me, quand’ero trasformata le stesse ferite che procuravo al chimero si aprivano sul mio corpo. Stando alle supposizioni dei due americani questo era dovuto ancora all influenza che i geni che il gatto selvatico avevano su di me. Fino ad allora mi era andata bene e me l’ero cavata solo con qualche graffietto, però ero comunque preoccupata: non mi sarebbe andata sempre così bene!                                                                 Infatti, una sera, durante un attacco, il colpo che avevo inferto al chimero ebbe effetti indesiderati su me stessa, aprendomi un grosso taglio sulla gamba. Le mie amiche, dopo aver definitivamente sconfitto il chimero, mi portarono immediatamente al caffè, dove Keiichiro si prese cura di me.

- Per fortuna non è nulla di grave…però non credo che potrai muoverti per diversi giorni…- sospirai contrariata. Ryo sbuffò, sembrava quasi seccato.

- Non c’è problema…mi occuperò io di lei…- mi innervosì per questo.

- Non ho bisogno del tuo aiuto, me la caverò da sola!! - esclamai piccata.

- Ah sì? E come pensi di fare…? Sentiamo! - avvicinò il viso al mio con un sorriso sarcastico dipinto in volto. Arrossì sia per la sua vicinanza che per il fatto che non sapevo che rispondere.

- Beh…in qualche modo farò…- borbottai imbarazzata e punta sul vivo. Mhm…com’era irriverente ed irritante!!! Lui mi rispose allusivo.

- Sì…certo! Poi vedremo quando mi chiamerai implorante…- a quel punto non ce la feci più e mi alzai di scatto ma ricaddi subito dopo a terra. La ferita si riaprì e prese a farmi molto male. Lanciai un piccolo gridolino di dolore.

- Ichigo!! - le mie amiche mi si avvicinarono di corsa e persino Ryo che si chinò al mio fianco. Stava quasi per prendermi in braccio ma io lo sbloccai con un gesto del braccio.

- Lasciami in pace! Non ho bisogno del tuo aiuto!! - ero ancora piuttosto arrabbiata con lui.

- Smettila di fare la mocciosa! Io stavo solamente scherzando prima!! - sbottò irritato il biondo, afferrandomi quasi con la forza. Arrossì, ma questa volta per la vergogna di non aver capito il suo gioco.

- Ragazze, tornate a casa…ci vediamo domani mattina…sarete stanche…- tutte annuirono ed dopo aver raccolto le loro cose, se ne andarono. Anche Kei se ne andò con loro, lasciandoci soli.
Ryo si decise a riportarmi in camera.

- Perdonami…- gli soffiai ad un orecchio, mentre stavamo salendo le scale. Lui si bloccò improvvisamente e andò a fissarmi. Nel buio della sera i suoi occhi brillavano incredibilmente: erano seri e velati di qualcosa che non riuscì a decifrare.
Non ebbi il tempo di dire nulla che mi ritrovai le sue labbra dolcemente premute contro le mie. In quel momento la mia ragione si offuscò completamente ed io risposi al bacio, intensificandolo pure. Preso dal momento, Ryo mi adagiò sulla corrimano della scala, percorrendo febbrilmente il mio corpo con le mani continuando a baciarmi senza fermarsi neppure a riprendere fiato. Ero in estasi ed il suo tocco così caldo e passionale mi mandava in visibilio. Solo quando il contatto con la superficie fredda del legno, con una parte scoperta della mia gamba, mi fece sussultare, allora lui si bloccò, guardandomi dritto negli occhi.

- Scusami…- esalò abbassando lo sguardo -…non so cosa mi sia preso…non avrei dovuto farlo.- io non seppi cosa rispondere, non mi aspettavo una frase simile e devo ammettere che ne rimasi alquanto delusa, anche se non ne capivo il reale motivo. Pensai che fosse dovuto al fatto che non mi aspettavo quel bacio ma in seguito capii che non era così. Comunque non mi diede il tempo di ribattere nulla perché non appena feci per aprire bocca, lui mi risollevò tra le braccia e ripartì in direzione della mia camera senza più proferir parola. Con gentilezza mi posò sul materasso e poi con un rapido saluto sparì dietro la porta richiudendosela alle spalle.                                                                 
Rimasi sola a riflette su quanto appena successo ma per quanto mi sforzassi, non arrivai a nessuna conclusione quella sera.                                                                                   
Insomma, non capivo perché mi avesse baciata; non si poteva certo dire che lui fosse innamorato di me: litigavamo in continuazione e lui era sempre così irritante! Anche se..beh…ogni tanto sapeva essere molto dolce…naaaaaaah!! Ma che vado a pensare!!! 
Decisi di mettermi a letto: dicono che la notte porti consiglio…beh, speriamo!












Cap. corto....beh...spero che sia apprezzato comunque. Se devo essere onesta non mi convince molto, però ultimamente nessuno dei capitoli nuovi  in tutte le mie storie mi storie. Va beh...lascio giudicare a voi...passiamo ai ringraziamenti!
Dunque:

Ryanorever: Molto lieta! (inchino) Sono davvero felice che le mie storie ti piacciano tanto! Continua a seguirmi con entusiasmo...eh!?

anil13:  Che carina la scenetta! Ho riso un sacco...bene ora sappiamo come mai Ichigo è così deficiente! Comunque, sono contenta che tu abbia commentato di nuovo e che continui a seguirmi! ^_^
 
Aryuka:  Non ti preoccupare! Non mi stancherò mai di sentirtelo dire, quindi puoi farlo tutte le volte che ti pare, anche se non sono del tutto convinta di essere così brava! T_T

Rosy: Toh! Guarda chi si rivede! Il mio carissimo funclub!Care...mi siete mancate, devo ammetterlo! Comunque, come sempre siete troppo buone! Ah...va beh, comunque i complimenti li accetto volentieri! Spero che la sorella di Rosy rinsavisca al più presto! Non vorrei mai che mi accusassero di averla fatta impazzire improvvisamente! O_o'

Geo88: Grazie mille! Sempre presente! Cara, come sei fedele! Sì! Sì! Sei una delle mie lettrici più affezionate e fedeli!

Amygoku: oh...sono arrossita all'inverosimi! Sono felice che ti piaccia! Continua a seguirmi, mi raccomando!

Hypnotic Poison: Hi, Dear! Come stai?! Ah...è un pò che non ci sentiamo! Come vedi i miei personaggi si stanno dando una vera e propria scantata (almeno qui!) Beh...il prossimo chap. sarà particolamente piccante...quindi...beh....non svenire!!

Seasons_girl: Cara, non preoccuparti, sei sempre in tempo!! Soprattutto per farmi dei complimenti!! ;P  Capisco bene (purtroppo...T_T ) i problemi con il pc...ah...va beh...lasciamo perdere! Grazie per i complimenti, sempre esagerati! ( me arrossisce furiosamente) La scena del bacio ha riscosso particolarmente successo, ma credo che il prossimo chap, sarà ben più apprezzato! ihihihih....aspetta e vedrai!

Bene, ho ricontrollato, ma credo di aver citato tutti! Se mi sono dimenticata qualcuno, basta farlo sapere, comunque mi scuso in anticipo nel caso in cui fosse davvero successo! Nel frattempo, vi saluto, alla prossima....bacioni Izayoi007


 

 

 

 

 


  
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