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Autore: HisLovelyVoice    10/06/2013    2 recensioni
Alessandra voleva scomparire da quel posto e andarsene lontano da tutto e da tutti.
Voleva capire se mai sarebbe stata accettata di nuovo da qualcuno.
Voleva sapere se qualcuno si sarebbe potuto affezionare alla nuova Alessandra.
Voleva cercare sé stessa, perché da ormai molto tempo l’aveva persa.
Probabilmente era rimasta nel passato.
Era rimasta a quando sua sorella era ancora al suo fianco.
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Alessandra voleva scomparire da quel posto e andarsene lontano da tutto e da tutti.
Voleva capire se mai sarebbe stata accettata di nuovo da qualcuno.
Voleva sapere se qualcuno si sarebbe potuto affezionare alla nuova Alessandra.
Voleva cercare sé stessa, perché da ormai molto tempo l’aveva persa.
Probabilmente era rimasta nel passato.
Era rimasta a quando sua sorella era ancora al suo fianco.
Ma lei non sarebbe ritornata.
Era impossibile.
Non si può tornare in vita.
E lei era morta.
Apparteneva ad un passato impossibile da dimenticare che la opprimeva.
A volte faticava a respirare al pensiero di come aveva visto sua sorella l’ultima volta.
Il corpo coperto di sangue.
Il volto fracassato.
Il braccio spezzato.
Le costole spostate.
La caviglia piegata.
Il cuore immobile.
Per sempre.
Ti prego, svegliati.” L’aveva supplicata in lacrime appena l’aveva vista. Alessandra aveva solo otto anni, mentre sua sorella sedici. “Non mi piace questo gioco.” Aveva sussurrato.
Ma sua sorella non stava giocando.
A tutti sarebbe piaciuto.
Ma non era così.
Alessandra era cresciuta tormentata da incubi in cui vedeva una macchina travolgere la sorella.
Non credeva più nella felicità.
Non sapeva neppure più cosa fosse.
E quando si rese conto che il ricordo della sorella stava svanendo lentamente, decise che era il momento di farla finita.
Non voglio dimenticare.” Disse al suo diario, l’unico amico che le era rimasto. “Preferisco morire, almeno la raggiungerò e non mi dimenticherò mai di lei.
Prese la metropolitana ed arrivò fino a Ponte Milvio.
Nessuno si accorse di lei.
Dopotutto era così magra che quasi scompariva dentro i suoi vestiti.
Ma non ci poteva fare nulla, stava perdendo piano piano tutto l’appetito.
E poi era notte.
Sembrava un fantasma.
Anche se le macchine le sfrecciavano accanto, nessuno si rese conto delle sue intenzioni.
Fu lì però che avvenne il miracolo che le cambiò la vita.
Lentamente si mise in piedi sul cornicione del ponte.
Guardò l’acqua, in quel momento molto invitante, anche se non sapeva nuotare.
Sorrise.
Dopo anni di tristezza, sorrise.
È la cosa giusta.” Si convinse. “Sto arrivando Ilaria.
Mise un piede in avanti per lasciarsi cadere.
Ma il suo corpo non toccò mai quell’acqua che la stava chiamando.
Sentì due grandi braccia tirarla indietro per la vita magrissima.
Cadde a terra, in braccio ad un ragazzo.
Chiuse gli occhi, mentre veniva abbracciata.
Ma sei impazzita?” Le sussurrò il ragazzo che le aveva salvato la vita all’orecchio.
Alessandra scosse la testa, mentre delle lacrime amare iniziavano a rigarle il volto.
No, sono solo oppressa da un dolore che non se ne vuole andare via.” Gli confessò.
Il ragazzo la strinse forte, anche se era solo una sconosciuta.
Ora ci sono qui io.” Le disse tranquillo.
Riuscirai a mandare via tutto il dolore?” Gli chiese, anche se sapeva già la risposta.
No.
Non ci sarebbe riuscito.
Come avrebbe potuto?
Quel dolore stanziava nel suo cuore da ormai undici anni.
Era impossibile.
Non c’era riuscita nemmeno la sua migliore amica, che alla fine l’aveva abbandonata.
Come avrebbe potuto lui, che era solo uno sconosciuto?
Come avrebbe potuto sradicare quel dolore, le cui radici erano profondissime?
Ci proverò.” Le rispose.
Non era una promessa.
Non era una certezza.
Non c’era nessuna garanzia.
Ma non era nemmeno un’illusione che si sarebbe dissolta al primo soffio di vento.
In quel momento Alessandra si sentì rinascere.
Perché era stata salvata.
Era stata salvata da uno sconosciuto.

  
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