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Autore: September_39    10/06/2013    1 recensioni
[Seblaine Week 2013!]
Capitolo 1: College. Il primo giorno di Blaine alla NYU con un'eccezionale guida del Campus
Capitolo 2: TV Show. Sebastian!Barney e Blaine!Ted, ispirato ad How I met your mother
Capitolo 3: Living Together. Blaine e Sebastian vanno a vivere insieme, sperimentando tante prime volte
Capitolo 4: Free Day. Wedding! Family! e soprattutto Tanti tanti tanti Seblaine!Feelings
Capitolo 5: McKinley. Una rimpatriata del liceo che riporta a galla vecchi amici ma anche brutti ricordi
Capitolo 6: Being Famous.
Capitolo 7: Dalton.
Genere: Fluff, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Dalton

I think it must be 

True love

 

 

 

“Sebastian? Che... Che diavolo ti sei messo?”

Blaine esitò qualche istante prima di parlare, fermo sulla soglia di camera con la piccola Annie fra le braccia che fissava perplesso il marito esattamente come lui.

Non poteva credere ai suoi occhi: Sebastian era in piedi davanti allo specchio ed indossava un blazer. Uno sgualcito, scolorito blazer, troppo piccolo per la sua stazza.

“E’ la mia vecchia divisa della Dalton, ti piace?” rispose voltandosi verso il moro con un sorriso a trentadue denti che gli illuminava il viso; era evidente che fosse fiero del suo abbigliamento.

“Pensavo di indossarlo questa domenica, sarebbe carino no? Un ex studente che accompagna suo figlio il primo giorno di scuola con la divisa che indossava da ragazzo! Per me è una cosa tenera...

Oh! Oppure potremmo accorciarla un po’ e farla mettere a Teddy,  gli calzerà a pennello”

“Amore sono sicuro che gli daranno una divisa nuova quando arriveremo”

“Sì ma... Questa era mia, così... Sarà come se mi avesse sempre vicino no?”

A quelle parole il cuore di Blaine si strinse un po’ e appoggiò la figlia sul letto per poter stringere fra le braccia suo marito.

Gli cinse i fianchi e appoggiò la testa contro la sua spalla guardando il loro riflesso nello specchio.

“Sebastian... amore lo so che Ted ti mancherà tanto, ma lo vedremo tutti i weekend ricordi? Abbiamo scelto apposta la Dalton perché è vicino a casa... E anche perché ci sei andato tu certo... Non devi essere triste”

Il più alto prese un respiro profondo prima di rispondere. Sapeva che era inutile negare che tutto quel comportamento era dovuto alla forte mancanza che già sentiva del suo primogenito, non poteva nascondere nulla a Blaine.

“Lo so ma... E’ ancora così piccolo! Sicuro sia una buona idea mandarlo via di casa a soli quindici anni?” domandò mordendosi le labbra, accarezzando le maniche troppo corte della giacca blu che indossava.

“Eviterò di urlarti contro perché sei piuttosto scosso in questo momento e soprattutto perché nostra figlia ci sta guardando e non voglio che impari parolacce ancora prima di riuscire a dire ‘papà’... ma devo ricordarti di chi è stata l’idea di mandarlo alla Dalton?”

“Lo so, è stata una mia idea. Ma io ho sempre idee stupide Blaine! Sei tu quello ragionevole della coppia, dovevi impedirmelo come sempre” sbottò Sebastian voltandosi per fronteggiare il marito e mettendo il broncio.

“Dovevo...? Come scusa? Sebastian ti prego non farmi dire cose di cui mi pentirei!”

Blaine prese un respiro profondo passandosi le dita fra i ricci prima di appoggiare le mani sui fianchi, guardando l’altro piuttosto spazientito.

“Hai passato mesi ad elencarmi tutti i privilegi di studiare alla Dalton, a raccontare a tutti i bei momenti che ci hai trascorso... Hai mostrato a Ted tutte le fotografie e i video che avevi per invogliarlo ad andare, addirittura mi hai costretto a organizzare una cena con i tuoi ex compagni!!” esclamò sull’orlo di una crisi isterica, cercando di mantenere un tono tranquillo per non insospettire Annie che seduta sul letto mordicchiava la manica della sua tutina guardandoli divertita.

“Ma certo perché la Dalton è la scuola migliore del mondo, non sto dicendo il contrario! Dico solo che forse non è la scelta adatta per il nostro bambino... E’ ancora così piccolo”

Sebastian abbassò lo sguardo soffermandosi a guardare la foto della famiglia sul comodino e poi la piccola Annie, sentendo gli occhi farsi lucidi fino a che le dita di Blaine si intrecciarono alle sue.

“Lo so amore mancherà tanto anche a me. Ma andremo a prenderlo ogni venerdì pomeriggio e potrai andarlo a trovare tutte le volte che vuoi ok? Ted ormai è grande, vedrai che se la caverà bene” mormorò Blaine dolcemente, accarezzando il palmo della mano del marito con il pollice.

“E se si innamora di qualcuno e non torna più nei weekend? Se preferisce stare con i suoi amici piuttosto che con noi?”

Sebastian era pieno di dubbi che avevano iniziato ad uscire a raffica dalla sua bocca, incapace di fermarsi il che fece sorridere Blaine.

“Allora, prima di tutto la Dalton è una scuola maschile e a Ted piacciono le ragazze. Se non ci credi, dai uno sguardo a lui e la sua fidanzatina in salotto proprio ora... E seconda cosa, sarà fantastico se si farà degli amici a tal punto da voler passare sempre più tempo con loro. E’ questo che abbiamo sempre voluto per lui no? Che si sentisse accettato ovunque andasse... Ti prego Sebastian, ricomincia a vedere il lato positivo di questo trasferimento”

Sebastian restò in silenzio qualche istante prima di sospirare pesantemente e avvicinarsi al letto per prendere fra le braccia la figlia che subito si arrampicò su di lui, giocherellando con i suoi capelli.

“Hai ragione B. Ted ormai è grande... E poi adesso abbiamo questa piccola peste a cui pensare” sorrise facendo il solletico alla bimba che subito cominciò a ridacchiare.

Blaine si sedette accanto a lui guardandoli dolcemente, perdendosi nello sguardo felice di Sebastian e negli occhi verdi di Annie che assomigliavano tanto a quelli che lo avevano fatto innamorare tanti anni prima.

Non riusciva a credere che in poco tempo avrebbero festeggiato vent’anni di matrimonio; vent’anni che sembravano essere volati, vent’anni d’amore, di risate, litigi e rappacificamenti.

Amava Sebastian proprio come il primo giorno che lo aveva conosciuto, con quel ghigno strafottente e le sue squallide storielle sulle matricole che rimorchiava.

E sì, lo amava ancora; e quando ami tuo marito anche quando indossa una vecchia divisa stinta e una cravatta a righe rosse e blu improponile e annodata storta, allora vuol dire che è proprio vero amore.








Un giorno in ritardo ma ecco l'epilogo di questa storia e di questa settimana.
Grazie a tutti quelli che hanno seguito, commentato, recensito.... Grazie <3
Alla prossima gente!

Tanta Seblaine sempre a tuttiiiii

  
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