RATING:
Arancione
(per
sicurezza).
PAIRING: SeKai, BaekYeol, TaoChen,
KyungMyun, FanXing,
XiuHan, YunJae.
GENERE:
Commedia,
Demenziale,
Fluff, Sentimentale.
AVVERTIMENTI: AU, Lime (mi auguro, non
è detto ma ci
proverò), Slash, un po’ di inevitabile OOC.
DISCLAIMER:
Nessun
membro degli EXO e
dei TVXQ mi appartiene (anche se vorrei adottarli in massa, ma
vabbè); fyccina
scritta assolutamente non a scopo
di
lucro: non guadagno nulla dalla mia attività di
fangirlamento compulsivo.
NOTE: Tutto è nato
dall’idea di scribacchiare qualcosa sui twins!TaoHun.
Ovviamente la mia Musa
s’è fatta prendere un
pochino la mano
ed è venuta fuori questa… cosa. Boh.
Cercherò di ricavarne una long di almeno
sei capitoli; incrociamo le dita.
Ho
mantenuto la promessa: capitolo bello lungo (per i miei standard,
precisiamo),
fluffoso e sufficientemente troll. Molto dialogato, ma chi mi conosce
sa che
lesino sempre un po’ sulle descrizioni.
Buona lettura (si spera)!
“Ciao,
nonno!” la vocina squillante di Chanyeol investe Jaejoong non
appena apre la
porta.
Altrettanto
felice, l’uomo s’inginocchia per abbracciare il
nipote e lo stringe con un tale
entusiasmo da rischiare di rovinare il bel bouquet che il bambino tiene
in
mano.
“Nonno,
fa’ piano che sennò i fiori si
schiacciano!” viene infatti redarguito. “Li ho
scelti io, ti piacciono?”
Esibisce
fieramente il mazzo di gerbere variopinte, avvolte in carta crespa rosa
chiusa
da un fiocco in tinta.
“Sono
stupendi, Yeollie. Sono per me?”
“Per
te
e per nonno Yunho! Babbo voleva portarvi del soju, ma io ho detto che
ci voleva
qualcosa di più carino e così con papà
siamo andati dal fioraio” Chanyeol
racconta tutto infervorato. “Avete un vaso dove posso
metterli?”
“Chiedi
a Yunho, di sicuro te ne troverà uno adatto. E’ in
cucina; mi raccomando, fagli
vedere per bene i fiori, gli piaceranno tantissimo” sorride
affettuosamente.
“Okkei!
Gli zii dove sono?”
“Ancora
in viaggio, tesoro, ma saranno qui a momenti”.
Jaejoong
ridacchia osservando il nipotino sgambettare in direzione della cucina;
le
gioiose esclamazioni di sorpresa di Yunho in lontananza sono la
conferma che
Chanyeol ha intercettato l’altro nonno.
“Ciao,
papà” la voce di Jongin lo raggiunge dalla soglia
della porta di casa.
“Jonginnie,
tesoro” accoglie il figlio con un abbraccio.
“Sehun, passami pure le
bottiglie”.
“Grazie”
il genero si libera volentieri del peso, il fiato un po’
corto. “Channie è già
arrivato, eh? Ha salito le scale così velocemente che non
siamo riusciti a tenergli
testa”.
“E’
di
là con Yunho, non preoccupatevi. Bellissimi fiori, a
proposito” lo bacia sulla
guancia. “Vuoi darmi il cappotto? Anche tu,
Jonginnie”.
Compare
in corridoio Yunho, con Chanyeol sedutogli a cavalcioni sulle spalle.
“Babbo,
avevo ragione: i fiori sono piaciuti tantissimo!” esclama il
bambino.
“Non
avevo
dubbi, pulcino. Papà” Jongin fa un cenno di saluto
al padre.
Suona
il campanello.
“Devono
essere i ragazzi, qualcuno può aprire per
cortesia?” trilla Jaejoong , le
braccia occupate dai cappotti.
Sehun
esegue, solerte.
“Buongiorno
a tutti”.
La voce
appartiene ad un giovane uomo alto, con un lungo trench nero ed una
borsa da
donna appesa alla spalla: Yifan. Sottobraccio regge un alpaca di
peluche,
abbigliato di tutto punto con tanto di t-shirt rosa e cappellino da
pirata. Alle sue spalle fa capolino la chioma arancio fluo con ciocche biondo
platino
di Yixing, il corpo per lo più coperto da un enorme poncho
arcobaleno;
serafico, tiene a sua volta in braccio un drago ed un unicorno di
stoffa.
Chanyeol,
eccitato, si fa posare a terra dal nonno e corre verso i nuovi arrivati.
“Zio,
zio!”
“Ehilà,
lupacchiotto [1]! Come
stai?” Yifan
accetta di buon grado che il nipote gli si attacchi alle gambe a
mo’ di cozza.
“Sbaglio o sei cresciuto ancora dal mese scorso?”
“Non
so, è babbo che mi misura l’altezza”.
“E sei
sempre più carino” aggiunge Yixing e allunga una
mano ad accarezzare la
testolina arruffata.
“Ma
no,
zietto: tu sei molto più carino di me” si
schermisce Chanyeol. “Mi piace il tuo
poncho”.
“Ne
sono contento”, sorride l’altro,
“perché ne ho confezionato uno tutto per te,
con gli stessi colori. Che dici, me lo merito un bacino?”
Terminato
il pranzo (il ddkeokbokki si è rivelato un successo, con
gran sollievo di
Jaejoong), Yunho invita gli ospiti ad accomodarsi in salotto.
“Qualcuno
vuole un caffè, un digestivo?” offre affabilmente.
“Ce ne
occupiamo noi, papà” si alza in piedi Jongin,
imitato da Sehun. “Voi andate
pure di là, Channie ha bisogno del vostro aiuto per svolgere
una ricerca”.
“Di
che
si tratta, piccolo?” domanda Jaejoong al bambino, che
l’ha preso per mano e si
dirige a passo di marcia verso il soggiorno.
“E’
sulla nostra famiglia, nonno. Devo intervistarvi sui vostri lavori, gli
hobby,
le scuole che avete fatto… Tutto, insomma. E poi devo
scrivere una relazione: la
maestra Yoona ha detto che quella più divertente e originale
vincerà un
premio!”
“Oh,
allora faremo del nostro meglio perché tu vinca”
strizza l’occhio Yixing,
seduto sul divano a quattro posti con Fanny, Ben Ben ed Ace [2].
Chanyeol,
con indosso il poncho regalatogli dallo zio, sorride a trentadue denti.
Raggiunge i nonni, che hanno preso posto sul divano piccolo, e si siede
in
mezzo a loro.
“E’
proprio necessario accennare al lavoro?” mugugna leggermente
a disagio Yifan,
accasciandosi con grazia accanto al marito.
“Non potresti, che ne so,
scrivere che sono disoccupato e faccio il casalingo?”
“Ma
è
una bugia” si acciglia Chanyeol. “Babbo mi ha
spiegato che, come zio Yixing, tu
lavori da casa –si dice così? Significa che non
devi andare in ufficio e che però
usi lo stesso il computer, mentre zio Yixing usa il telaio”.
“Il mio fratellino ti ha detto la verità”,
ammette l’altro, “ma non sai di
preciso che mestiere faccio, giusto?”
“Scrivi
libri!” lo smentisce il nipotino. “Papà
però dice che posso leggerli solo da
grande; dice che non vanno bene per un bambino della mia
età” mette su un
broncio adorabile che gli fa guadagnare un buffetto sulle guance da
parte di
Yunho.
“E ha
ragione da vendere, piccolo”.
Yifan
prende in braccio l’alpaca di peluche e comincia a cullarlo
con gesti esperti,
ma il suo sguardo è puntato su Chanyeol.
“E’
un
argomento delicato, temo tu sia troppo piccolo per capire”
dice.
“Uffa,
che barba che siete voi grandi” sbotta l’altro.
“Per voi tutto è sempre difficile
da spiegare, io sono piccolo e non capisco: invece non è
così! Babbo ieri mi ha
rivelato il suo segreto ed io ho capito tutto tuttissimo,
come quando a scuola abbiamo studiato le tabelline e la
maestra mi ha dato il voto più alto perché sono
stato il primo a saperle
recitare a memoria!”
L’indignazione
di Chanyeol lascia i nonni e gli zii interdetti: è raro che
il bimbo perda le
staffe, ma sanno per esperienza che quando gli vengono i cinque minuti
è meglio
non contrariarlo ulteriormente.
Proprio
in quel momento fanno il loro ingresso nella sala Sehun e Jongin, con
un
vassoio carico di tazzine, bicchieri da liquore, una caffettiera
formato
famiglia ed una bottiglia di vetro ricolma di liquido trasparente.
“Caffè
e sambuca per tutti!” annuncia Jongin. “Beh,
perché quelle facce?”
“Babbo,
secondo zio Yifan sono troppo piccolo per sapere che tipo di libri
scrive” il
tono di voce del figlio è addolorato. “Ma non
è vero, diglielo tu! Quando mi
hai spiegato di Kai ho capito, no? Perché sono intelligente,
vero? Vero?”
Quattro
paia di occhi si spostano su Jongin; Sehun, dal canto suo, in poche
falcate
raggiunge Chanyeol e gli asciuga le guance umide di lacrime a suon di
baci,
sussurrandogli paroline dolci.
“Hai davvero rivelato a tuo figlio di avere
un disturbo associativo di identità?” smozzica
Yifan.
“Sì,
ed
è la cosa migliore che avessi potuto fare” Jongin
risponde al fratello, il
vassoio ancora in mano. “Channie l’ha presa
benissimo: è incredibilmente maturo
per la sua età”.
“Oh,
tesoro” Jaejoong si porta una mano al cuore. “Non
sai che sollievo mi dai con
questa notizia. Sappiamo bene quanto ti pesasse nascondere un lato
della tua
personalità al nostro piccolo campione” il suo
sguardo si abbassa sulla chioma
nera di Chanyeol.
Yunho
rimane in silenzio, ma i suoi occhi brillano d’orgoglio
paterno. Yixing
bisbiglia all’orecchio di Yifan, che fa un cenno
d’assenso e si schiarisce la
voce.
“Lupacchiotto,
ti chiedo scusa” dice con voce soffice, dolcemente.
“Non volevo offenderti,
sai: sei il mio nipotino preferito e-”
“Come
faccio ad essere il tuo preferito se sono l’unico?”
lo interrompe il bimbo, ancora un poco risentito.
“E’
proprio perché sei l’unico -anzi, unico- che sei
il mio preferito. Non ho mai
nutrito dubbi sulla tua intelligenza, ho solo paura di non riuscire a
spiegarmi
come vorrei. Mi perdoni?” e allarga le braccia, in attesa.
Dopo un
attimo di esitazione, Chanyeol corre dallo zio e gli salta al collo:
pace
fatta. Jongin e Sehun si scambiano un sorriso d’intesa.
“Scusa,
zietto” mormora il bambino. “Lo so che mi vuoi
bene. Se non te la senti di
parlarmi dei tuoi libri non importa, prometto di non arrabbiarmi
più”.
“Invece
voglio dirtelo, lupacchiotto, perché ha ragione il tuo
babbo: non devono
esserci segreti tra di noi. We are one [3],
ricordi?”
“Caro,
ne sei sicuro…”interviene Yixing.
Yifan
annuisce e fa segno a Chanyeol di sederglisi in grembo, a contatto con
Ace; il
nipote circonda il morbido peluche con le braccia e solleva lo sguardo
sull’uomo, in attesa.
“Cercherò
di esprimermi nel modo più semplice possibile” fa
una pausa, ponderando le
parole. “Scrivo, uhm, romanzi erotici gay. Ecco,
l’ho detto” la tensione alle
sue spalle si allenta.
“Che
significa erotici?”
“Beh,
uhm-”
“Aspetta
un attimo figliolo” Yunho corre in aiuto di Yifan.
“Yeollie, di certo
conoscerai il significato della parola gay”.
“Sì
sì,
l’ho imparato ad inglese: è quando due uomini si
amano. Se sono due donne,
invece, si dice lesbian”
la sua
pronuncia approssimativa strappa un sorriso agli adulti.
“Tutta la mia famiglia
è gay”, indica i suoi papà, i nonni e
gli zii, “anche i nonni Joonmyun e
Kyungsoo e gli zii Zitao e Jongdae lo sono!” conclude con un
sorriso raggiante.
Il
volto di Sehun si illumina al sentir pronunciare
il nome del
fratello gemello, mentre Jongin si trattiene -a fatica- dal mangiare di
baci il
figlio.
“Esatto,
lupacchiotto” Yifan sorride, visibilmente più a
suo agio. “I libri che scrivo
raccontano, uhm, la vita di coppia di uomini che amano altri
uomini”.
“Ah…
Tipo, come quando papà e babbo si chiudono in camera da
letto per giocare a
wrestling?”
“CHANYEOL!”
[1]
Palese omaggio a
Wolf.
[2]
Precisazioni di
dubbia importanza: Fanny (Yi
Fan>Fan>Fanny) è l’unicorno
-femmina- e Ben Ben è il draghetto.
[3]
Ho un debole per
Krisus che parla inglese, sorry
not sorry.
Vi lascio il
link della mia pagina Facebook, se mai
vi fosse venuta voglia di seguire questa storia e vi incuriosisse
assistere in
diretta i miei scleri (http://www.facebook.com/pages/Il-Genio-del-Male-EFP/152349598213950).
Un bacio a
tutti!