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Autore: MyRauhl    10/06/2013    2 recensioni
A 4 anni diventammo re e regina del parco giochi
A 6 anni la maestra ci separò
A 10 anni non mi invitò al suo compleanno
A 13 anni mi fece il suo primo regalo
A 15 anni si fidanzò
A 18 anni ci fu il nostro primo bacio
A 27 anni lo persi
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I FOUND YOU
I found you, in the darkest hour
I found you, in a pouring rain
I found you, when I was on my knees
And your love pulled me back again
Found you in a river of pure emotions
I found you, my only truth
I found you, with the music playing

I was lost til I found you, you, you
Til I found you, you, you

A 4 anni diventammo re e regina del parco giochi
A 6 anni la maestra ci separò
A 10 anni non mi invitò al suo compleanno
A 13 anni mi fece il suo primo regalo
A 15 anni si fidanzò
A 18 anni lo baciai e diventai la sua ragazza
A 27 anni lo persi.


"Maya, vuoi salire con me sullo scivolo?" quel ragazzino con gli occhi color mare mi stava tendendo la mano e io non mi feci ripetere due volte l'invito.
I bambini dell'asilo si stavano sfidando a salire lo scivolo al contrario e Louis voleva vincere, però per qualche strano motivo voleva farlo insieme a me. Le nostre due manine si unirono e insieme corremmo sullo scivolo dal fondo verso l'alto, senza mai fermarci. Louis riuscì ad arrivare in cima e ad aggrapparsi al paletto e poi mi tirò su con se in modo che io non potessi cadere rischiando di scivolare giu.
Una volta in equilibrio, guardammo gli altri bambini dall'alto in basso e loro, pieni di ammirazione, urlarono a gran voce:
"Siete il re e la regina del parco giochi!"
***
Io e Louis eravamo vicini di banco fin dal primo giorno di scuola. Con la scusa che la mia mamma e il suo papà lavoravano insieme, io e lui prima di iniziare la scuola elementare giocavamo sempre insieme il pomeriggio ed eravamo diventati grandissimi amici.
La maestra ci stava raccontando la storia di Peter Pan e tutti i nostri compagni stavano ascoltando con molta attenzione, immaginando di volare via con lui verso l'isola che non c'è, ma Lou si stava annoiando.
A un tratto su girò verso di me e mi sussurrò all'orecchio: "Voliamo via, mia Wendy? Io sarò il tuo Peter Pan se lo vuoi." e mi strizzò l'occhio facendo uno dei suoi sorrisi da furbetto.
Non aspettò nemmeno la mia risposta. Infatti mi prese per mano e iniziò a correre in giro per la classe, tirandomi con sè e cantando a squarciagola una canzone che nessuno di noi conosceva.
La maestra ci richiamò, ma non ci fermammo perché anche io mi stavo divertendo davvero molto! Alla fine la maestra ci prese e ci fece sedere in due banchi diversi, in modo che io e lui fossimo il più lontani possibile.
"In questo modo non disturberete più la lezione." aveva detto, ma lei non sapeva che ci voleva molto di più per separarci.
***
"Ragazzi! Siete tutti invitati alla mia festa di compleanno!" urlò Louis in piedi sulla cattedra, in modo che tutti potessero sentirlo. Il giorno dopo Lou avrebbe compiuto 10 anni e io avevo già preparato a mano una torta per l'occasione: non vedevo l'ora di fargliela assaggiare. Gliel'avrei portata alla festa così avrebbero potuto assaggiarla tutti quanti, ma qualcosa andò storto.
"Ci vediamo domani alla festa allora?" chiesi al mio migliore amico mentre tornavamo a casa insieme. Lui mi guardò torvo e rispose secco
"Non voglio ragazze alla mia festa. Voglio soltanto i maschi! Niente femminucce!" era un discorso sensato e comprensibile da un bambino di 10 anni, ma quella volta ci restai davvero tanto male. Si allontanò da me e andò dai suoi nuovi 4 amici: Zayn Liam Harry e Niall.
Louis non assaggiò mai la mia torta e io non seppi mai se gli sarebbe piaciuta o no.
***
Era inverno, precisamente gennaio. A Doncaster il vento era gelido e ogni tanto dal cielo cadeva qualche fiocco di neve che rendeva l'ambiente circostante più bianco. Ero pronta per andare a letto, ma il campanello di casa suonò attirando la mia attenzione. Probabilmente era la mamma che tornava da lavoro tardi, così mi precipitai giu dalle scale per aprire e quando spalancai la porta mi trovai di fronte con mia sorpresa Louis.
"Mi hanno detto che stanotte qualcuno compirà 13 anni!" disse raggiante entrando in casa mia. Tra le braccia aveva un pacchetto con sopra un fiocco e sulle spalle aveva lo zaino blu
"Tua mamma è rimasta in ufficio con papà, hanno un sacco di lavoro da sbrigare quindi mi hanno detto di dormire qui in modo che tu non rimanga sola." lo abbracciai forte a me e lo feci accomodare in camera mia, dove distese il sacco a pelo di fianco al mio letto.
Mi porse il pacchetto e lo scartai: dentro c'era un pinguino di peluche.
"Ti piace?"
"Oh sì, davvero tanto!"
"Come lo chiami?"
"Devo dargli un nome?"
"Sì"
"Allora lo chiamo Louis, così ogni volta che lo guardo mi ricorderò che me l'hai regalato tu!"
***
Al liceo ero in classe con Louis e Harry ed insieme eravamo un terzetto inseparabile. Eravamo seduti vicini, in mensa avevamo un tavolo tutto nostro e tutti ci chiamavano 'i tre moschettieri'. Fino a che..
"Ragazzi, oggi non pranzo con voi. Ci vediamo dopo!" era la prima volta che Louis non stava con noi e la cosa non mi piaceva. Una volta che si fu allontanato da noi lo seguii con lo sguardo e notai con mio disgusto che si era seduto a un altro tavolo con Mary Smith, una fighetta del terzo anno.
"E lei chi è?" chiesi acida a Styles, il quale non era per niente stupito dell'accaduto.
"Come, non te l'ha detto? Ormai loro due fanno coppia fissa da una settimana." mi disse con un tono di chi la sapeva lunga. A quelle parole sentii una fitta allo stomaco e iniziai ad essere gelosa di Louis, del mio migliore amico. Guardandoli insieme desiderai di poterlo ascoltare, toccare e accarezzare come Mary faceva con lui, ma mi resi conto che non potevo.
Lui non era mio.
***
Capodanno, Londra.
Louis e Mary si erano lasciati la settimana prima e io e Harry, aiutati da Zayn Liam e Niall, decidemmo di organizzare le vacanze invernali a Londra, in modo che Louis potesse svagarsi un po' e liberare la mente.
"Ragazzi, vado un attimo a fare una telefonata! Torno subito!" dissi agli altri per poi allontanarmi in un posto più appartato. Digitai il numero di Nathan e aspettai che rispondesse. Nathan era un ragazzo del college e ci frequentavamo da un po' di tempo. Mi piaceva molto, ma non ho mai avuto il coraggio di buttarmi e di dirgli quello che provo.
Uno squillo, due squilli, tre squilli...
"Maya." una voce alle mie spalle mi fece voltare e Louis mi intimò di attaccare la telefonata. Così feci, riposi il cellulare nella mia borsa e notai che in quella via c'eravamo solo io e Louis, nessun altro.
"Louis... Cosa ci fai qui?" chiesi per rompere il silenzio. Lui non rispose subito, si morse il labbro e iniziò a schioccarsi le dita, il che dimostrava che era nervoso. Mi avvicinai a lui e avvolsi le mie mani attorno alle sue per evitare che continuasse a fare quella cosa odiosa con le dita.
"Sai che odio quando lo fai." gli dissi dolcemente e lui mi sorrise.
"Sono qui perché.. Perché ti amo Maya. Ti amo da sempre, da quando siamo piccoli, da quando giocavamo a nascondino insieme. Ti ho sempre amata ogni giorno, ma ero troppo stupido per accorgermene. Ti ho amata persino mentre stavo con Mary, ti rendi conto?! Io non ho mai amato Mary. Ho amato sempre e solo te." disse tutto d'un fiato e io rimasi ferma a bocca aperta. Non sapevo come comportarmi, avevo sognato quel momento migliaia di volte ma quando accadde non avevo la minima idea di cosa fare.

"Io.." provai a dire, ma Lou fu più svelto di me e poggiò le sue labbra sulle mie facendomi rimanere in silenzio.
"Sssh.." mi sussurrò e riprese a baciarmi, anche mentre i fuochi d'artificio esplodevano in cielo.
***
"Amore ho visto la tua telefonata! È successo qualcosa?" il telefono modificava la sua voce cristallina, ma sentivo comunque che sorrideva. Non si spiegare come, ma ero certa che stesse sorridendo.
"Oh sì Louis! Tra quanto arrivi a casa?" chiesi euforica, ansiosa di dirgli tutto. Io e Louis stavamo insieme da quando avevamo 18, dopo quel capodanno trascorso a Londra non ci siamo più separati. Abbiamo preso una casa nel centro di Doncaster e viviamo insieme da un anno ormai.
"Tra dieci minuti sono lì, ma mi dici cosa devi dirmi?" Devo dirti che presto non saremo soli. Che saremo in tre. Che avremo un piccolo o una piccola che ci terrà compagnia per tutto il resto della mia vita. Devo dirti che sono incinta da due mesi e l'ho scoperto solo ora.
"No! Ti aspetto a casa!" mi salutò e riattaccò. Così decisi di aspettarlo sul balcone che dava sulla strada da dove sarebbe arrivato. Come glielo dovevo dire? Come avrebbe reagito? Avevo mille domande per la testa, ma non riuscivo a trovare una risposta.
Restai sul balcone mezz'ora, poi tre quarti d'ora, poi un'ora e mezza. Non rispondeva al telefono e la sua macchina non parcheggiò mai davanti a casa come ogni giorno.
Oh no, quel giorno fu tutto diverso.
Quel giorno doveva essere il giorno più bello della nostra vita.
Quel giorno, però, alla porta di casa non trovai il mio Louis, trovai due agenti di polizia.
"Lei è la fidanzata del signor Tomlinson?" mi chiesero e io annuii. Dopo di che il mondo mi crollò addosso.
Mi dissero che Louis stava tornando a casa in macchina e che, dieci metri prima di imboccare la via di casa nostra, la sua macchina venne travola da un tir fuori controllo.
"L'abbiamo portato in ospedale, ma purtroppo non c'è stato nulla da fare."
Mi sentii morire dentro, volevo urlare ma non avevo le forze di farlo. Dentro di me mi sentivo vuota, inutile, sola..
Dopo che i due agenti se ne andarono iniziai a piangere e a urlare.
Il mio Louis non c'era più e io senza di lui non ero più Maya.






EII
ecco una OS buttata qui a caso (?) 
l'ispirazione mi è venuta stanotte mentre guardavo il soffitto e...ecco qui!
beh.. che ve ne pare? sì beh non è una delle migliori, ma almeno ci ho provato :')
scusate per la depressione finale, ma ci stava muahaha
OOOOOKAY che ne dite di lasciarmi una recensione? così mi dite cosa ne penste *-* Pleaseeee
PER SEMPRE VOSTRA; ALICE
  
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