"From the moment I met you everything changed, I knew I had to get you whatever the pain.."
Cammino verso la London Eye, con le cuffiette nelle orecchie e la musica al massimo, anche se riesco comunque a sentire i miei genitori che mi dicono di spegnere "quella maledetta musica". Non li sopporto quando fanno così... E ormai dovrebbero saperlo che i One Direction occupano la metà del mio cuore. L'altra metà era occupata dai miei amici e da Giacomo, il mio fidanzato... O ex, non l'ho ancora capito. Da quando i miei mi hanno praticamente trascinata via dall'Italia per portarmi qui, a Londra, continuiamo a scriverci, ma sappiamo entrambi che non è lo stesso. Lo amo ancora però, con tutto il mio cuore. E penso che anche per lui sia lo stesso.
Mi tolgo le cuffiette, perché i miei mi hanno esasperata, tanto ormai siamo in coda e manca poco a salire.
- Ti abituerai presto tesoro, vedrai.- mi dice mia mamma.
- Se lo dici tu.- le rispondo.
- Ma sí, farai presto nuovi amici, non ti preoccupare.-
"Ma io non voglio nuovi amici, voglio i miei, quelli vecchi di sempre!" vorrei risponderle, ma decido di ignorarla. Mi giro e vedo che un tizio pelato viene verso di noi, dev'essere l'addetto alle cabine della ruota panoramica.
- Uno di voi può andare sulla cabina che sta arrivando, c'è ancora un posto.- ci dice.
Prima ancora che i miei possano dire una parola decido di andare io. Può sembrare crudele da parte mia, ma voglio soltanto rimettermi le cuffiette nelle orecchie e riaccendere la musica, è l'unica cosa che può salvarmi. Sono certa che piangerò se non la rimetto subito, ho ancora il volto di Giacomo davanti ai miei occhi mentre mi dice "mi mancherai" e mi dá un bacio, il più bello.
Salgo sulla cabina e mi metto tra un ragazzo e una vecchietta che, se non per come è vestita, potrebbe essere paragonata alla regina Elisabetta. Sto contemplando il panorama, pensando come sarebbe tutto più bello se Giacomo fosse qui con me, quando il ragazzo accanto a me, mi  dice qualcosa. Non l'ho sentito bene, perciò tolgo le cuffiette e gli chiedo: - Cosa?-
- Bello il tuo anello!- dice, indicando il mio anello con la scritta "Directioner".
- Oh, grazie..- gli rispondo. Intorno la gente parla, lui invece è da solo ed osserva il panorama in silenzio. Chissà perché ha notato proprio il mio anello. Gli piace.  Gli piace? No, mi sta prendendo in giro, ecco tutto. Ma non ha l'aria da chi prende in giro.
- Sei un Directioner-boy?- decido di chiedergli.
- Sí, in un certo senso...- risponde.
Wow, adesso è lui quello incerto nella risposta. Che tipo strano. Anche perché indossa occhiali da sole, cappuccio e sciarpa. Del suo viso si vede solo la bocca. Mi sorride. Che bel sorriso che ha, sí, proprio bello... L'ho già visto quel sorriso, ma dove? Che nervoso quando non ricordo una cosa... Vabbe, cerco di no guardarlo, mi concentro sul panorama. Niente da fare. Continuo a fissarlo. Chissà cosa pensa di me che continuo a guardarlo con la faccia da ebete, perché devo avere una faccia da ebete.
Ok, e adesso che succede? Non riesco a vederlo, non vedo più niente...




Ecco, il primo capitolo, ditemi cosa ne pensateee ;) ciauuu :D.