"Ti serve aiuto?" "Si, sapresti indicarmi l'aula 19?" "Seguimi."
Era iniziato tutto da li, il primo giorno di superiori. Ero come un cucciolo smarrito in una grande città.
Dalla sua risposta avevo intuito che era qualche anno più grande di me.
"io sono Harry." "Io sono Scarlet."
Ci presentammo e da quel giorno diventammo amici, iniziammo a passare molto tempo insieme e finimmo per affezionarci l'uno a l'altro. Durante le vacanze natalizie del quarto anno successe quello che stavo aspettando dal giorno in cui lo ebbi conosciuto: mi baciò, davanti ai nostri genitori, mi confessò il suo amore nei miei confronti, mi disse di voler passare il resto della sua vita con me.
Era passato più di un anno da que giorno e le sue parole valevano ancora, eravamo felicemente fidanzati, una coppia 'da far invidia a Romeo e Giulietta ' cosi ci definiva la gente, ma forse non sapeva che morirono entrambi alla fine dell'opera.
Fatto sta che giorno dopo giorno io ed Harry diventavamo sempre più uniti.
Harry: "Ti prometto che un giorno avremo una casa tutta nostra, dove poterci coccolare in santa pace e fare l'amore quante volte vogliamo" mi baciò.
Io: "Harry non lasciarmi mai, ho bisogno del tuo amore, di sapere che per me ci sarai sempre" scoppiai a piangere.
Harry: "Shhh, non piangere,sono qui per te".
Io: "Puoi essere il mio usignolo, canta per me cosi so che sarai sempre qui con me".
Mi baciò dolcemente e quella notte facemmo l'amore, quello vero, quello che fanno due persone veramente innamorate, due persone che non possono fare a meno gli uni degli altri.
Io: "Ti amo Harry"
Harry: "Ti amo anche io Scarlet, darei la mia vita per te."
Mi ricordo che il giorno del nostro secondo anniversario, quando entrai in classe trovai sul mio banco una scatoletta con a fianco un bigliettino 'alla mia Giulietta'. Nella scatoletta c'era un anello, dentro erano scolpite le nostre iniziali.
"Piaciuta la sorpresa?" mi disse abbracciandomi da dietro.
"Harry io non..non so che dire, sei il migliore ragazzo del mondo" mi misi a piangere dalla gioia e lui mi asciugò una lacrima con il dito.
Arrivò la sera e invitai Harry a casa dato che i miei non c'erano.
"Vieni qui amore" disse indicandomi la parte di letto vuota.
Mi accucciolai sul suo petto.
"La mia principessa" mi sussurrò all'orecchio lasciandomi un bacio sul collo. Poco dopo mi addormentai tra le sue braccia.
I giorni passarono e noi continuavamo a stare insieme, il nostro rapporto si solidificava sempre più, il nostro amore era come immortale.
A ventitre anni ed Harry venticinque, andammo a vivere insieme in un piccolo appartamento a Londra.
Stavo sistemando le ultime cose sugli scaffali.
"Scarlet,vieni un attimo?" mi chiamò Harry.
Andai in cucina e vidi Harry con il grembiule e un po' di farina tra i capelli.
"Che hai combinato?" chiesi ridendo.
"Volevo farti un dolce, ma ho capito di non essere un grande chef" rispose.
"Un dolce? Per cosa amore?" domandai sorridente.
Harry si mise in ginocchio, tirando fuori una scatoletta.
"Scarlet, sono ormai otto anni che stiamo insieme, e io non sono per niente bravo a fre questi discorsi e.."
"Harry mi stai chiedendo di sposarti?" dissi con le lacrime agli occhi.
"Si, Scarlet Benson vorresti concedermi l'odore di diventare mia moglie?"
Gli saltai addosso piangendo, ero la ragazza più felice del mondo in quel momento
"É un si?"
"Si, si e si. Mille volte si".
"Ti amerò fino alla morte Scarlet."
E la sua ultima frase fu vera. Sono qui che vi scrivo dal cimitero. Sono venuta a trovare Harry come mio solito da quando mi ha lasciata. Sono passati due anni e adesso ne ho ottantadue, già sono tanti.
Ho voluto raccontarvi questa storia, la mia storia, per farvi capire che il vero amore esiste davvero, che esiste davvero la nostra dolce metà pronta ad amarci per tutta la vita.
E nel mio caso la mia dolce metà era Harry.
Sento che molto presto lo raggiungerò, e in quel momento potrò veramente dire "Visto Harry? Neanche la morte é riuscita a separarci."