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Autore: RevolutionVoltage    10/06/2013    2 recensioni
Si aprono scommesse. Cosa preferirà Niall? Un pezzo di pizza o le labbra di Liam?
Di: Revolution Voltage
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Niall Horan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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nizza Prima di tutto, mi inchino a Hamleys per aver trovato un titolo a questa cosa, dato che io sono stata in paranoia per tutta la giornata. *inchino*
Secondo, voglio farvi sapere che l'ho scritta perchè, sempre Hamelys, mi ha confessato che non shippa e mai shipperà Niam.

Bene.
Ovviamente gliene ho scritta una.
Ovviamente la sto postando.
Ovviamente spero sempre che qualcuno recensisca.
Vi lascio alla Niam.
Love ya. <3
Re.Voltage :D









Quello era il nostro terzo giro di pizze per quella sera.
Zayn e Louis si erano ritirati dalla competizione Chi mangia più fette di Margherita due turni prima.
Zayn si era delicatamente pulito le labbra con un tovagliolo di carta e aveva fatto valere il suo diritto a rimanere sotto i 70 chili.
Si era poi alzato ed era scomparso sul balconcino della camera d’albergo a fumarsi una sigaretta.
Anche per Louis la scena era stata simile.
-Perché dovrei mettere in pericolo il mio fisico praticamente perfetto per una garetta da quattro soldi che, lo sappiamo già tutti, sarà vinta da Niall?- aveva sbuffato posando la crosta della sua nona fetta di pizza nel cartone.
-Guarda che quella non conta come nona se non mangi la crosta!- si era intromesso Harry, con il pomodoro che gli colava dal mento.
Louis lo fulminò e Harry mandò giù il boccone. -Le regole sono regole, Louis.- aveva concluso avventandosi sulla sua undicesima fetta completa.
Era un testa a testa tra lui e Niall perché io ero troppo indietro per recuperare (avevo da poco finito la mia sesta) e in più non potevo esagerare con il cibo a causa dei miei problemi di salute.
Harry stava masticando il primo morso della sua undicesima fetta e Niall invece doveva essere alla quindicesima.
Glielo chiesi.
-Sedici, Liam. Sedici.- sbuffò, sputacchiando pizza ovunque.
Adorabile.
-Dio, che schifo!- esclamò Louis strisciando fino al fianco di Harry e nascondendo la testa sul suo petto. -Potresti sforzarti di ingoiare prima di parlare, Niall?- chiese inviperito e con gli occhi strizzati, come a voler cacciare quell’orripilante immagine dalla sua testa.
Strusciò il muso sui pettorali di Harry che gli fece patpat sulla schiena con una mano, mentre con l’altra reggeva ancora la pizza.
-E’ un cucciolo!-
Mi sentii in dovere di difendere Niall e gli passai il braccio intorno alle spalle.
E poi aggiunsi, rivolto a Louis:
-Come fai a dire che è schifoso?- chiesi, guardando con la coda dell’occhio il biondo che ancora si ingozzava di quella prelibatezza.
La cosa migliore era chela mia domanda non era nemmeno lontanamente ironica.
-Oh, Liam. Smettila di farci venire il diabete. Te lo da comunque.- disse Harry lanciando la crosta nel cartone e dando così forfeit. -Sono fuori, non ce la faccio più.- e si poggiò le mani sulla pancia gonfia, a riprova di quello che aveva appena detto.
Louis si sistemò meglio addosso al riccio e rise; non saprei se per la conformazione della pancia di Harry che lo faceva somigliare tremendamente ad una donna incinta o se per la battuta squallida.
Mi voltai verso Niall che si pulì la bocca con il dorso della mano prima di sporgersi verso di me e darmi un veloce bacio a stampo sulle labbra.
I baci di Niall quando stava mangiando erano tra i miei preferiti perché mi lasciavano sempre un sapore delizioso da gustare. In questa caso Niall e pizza. Non si poteva desiderare di meglio.
Strinsi la presa sulla sua spalla e lo trascinai su di me, allontanandolo dalla sua pizza e portandolo sdraiato sul divano.
-Eddai Liam! Ne avanzano ancora tre. Sarebbe un peccato doverle buttare via.- si lamentò il biondo, le braccia infantilmente tese verso il tavolino che reggeva l’oggetto dei suoi desideri. O meglio, dei desideri del suo stomaco.
-No, il peccato sarebbe non poterti baciare perché stai masticando.- scherzai, spostando la mano sul suo petto.
Lanciai un’occhiata ad Harry e Louis e vidi che erano troppo immersi in una loro piccola conversazione privata per fare caso a noi due.
Abbassai il tono della voce e:
-Preferisci davvero avere in bocca della pizza piuttosto che la mia lingua?- gli sussurrai nell’orecchio cercando di risvegliare il Niall malizioso che conviveva con il Niall goloso nel corpo del mio ragazzo.
Il biondo si irrigidì, preso alla sprovvista. Ma il disorientamento durò pochissimo. Si voltò verso di me e si spinse un paio di volte sul mio corpo, strusciandosi per bene.
Poi piantò i suoi occhi blu nei miei, togliendomi il fiato.
-Nessuna della due. Lo sai cosa mi piace avere in bocca, Liam.-
Le sue parole mi annebbiarono il cervello e, scorrendo lungo tutta la mia colonna vertebrale, arrivarono dritte al mio basso ventre.
Piegai la testa e presi a baciargli il collo, incurante dei segni che molto probabilmente gli avrei lasciato.
Il Liam in uno stato normale avrebbe subito pensato alle interviste che Niall avrebbe dovuto affrontare con quei marchi sul collo e si sarebbe fermato istantaneamente; ma questo Liam era un attimo su di giri e per una volta mi permisi di non pensare. Ahh, l’effetto che mi faceva Niall!
Al primo gemito mal soffocato di Niall, causato dal mio innocente strusciargli la coscia sull’inguine, Louis scattò in piedi e, accortosi di noi due, si lanciò di corsa verso il balconcino, urlando e reclamando asilo politico da parte di Zayn.
Il mio Niall rise e mi sussurrò provocante:
-.Che ne dici di trasferirci in camera e concludere a dovere?-
Gli sorrisi, ammutolito dalla sua bellezza.
Mi morse un’ultima volta le labbra e si alzò dal divano trascinandomi con sé.
Harry ci guardò per un attimo, spostando lo sguardo da noi alle nostre semi-erezioni, e poi disse:
-Preservativo. E divertitevi.-
Si alzò e si avvicinò a passo lento alla finestra che dava sul balconcino, forse per convincere Louis a tornare sul divano per una sessione di coccole.
Presi per mani Niall e lo diressi velocemente nella nostra sezione della suite, nel nostro letto.
“Avanti, Lou. Se ne sono andati!”e un’imprecazione di Zayn furono le ultime cose che sentii prima che la porta si chiudesse alle nostre spalle e prima che i miei timpani e i miei pensieri venissero inondati dai gemiti angelici del ragazzo tra le mie braccia.
  
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