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Autore: princessofliam_    10/06/2013    0 recensioni
Le cose che tu pensi che non possano mai accadere, accadranno.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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5 dicembre 2011
Ultimo anno di scuola, non perdo il vizio, sempre tardi, ma oggi è il più tardi dei più tardi, non so se riesco a farvi capire.
Causa? Neve, odio l’inverno ma amo la neve, non so se riesco a farvi capire anche questo.
Tremo come se non avessi niente addosso, la giacca l’ho dimenticata sull’appendiabiti come al suo solito, ma io sono nata sbadata, questo è il mio fascino, essere sbadata, ogni persona ha il suo fascino.
Ognuno ha un fascino diverso, come essere arroganti, vanitosi, pazza, divertente, dormigliona, per me il fascino dipende dal carattere delle persone, da come sono.
Ad esempio, il ragazzo che mi piace, ha un fascino tutto suo, ha diversi tipi di fascino, una volta è arrogante, una volta misterioso, una volta dolce, una volta santarellino, secchione, sono troppi, no?
Lui si chiama Zayn, lo vidi la prima volta il 5 dicembre 2007, già è l’anniversario di quando mi sono innamorata, da quando mi sono fidanzata con lui, ma lui non lo sa.
Mi prenderete per pazza, lo so, ma è l’amore che rende pazzi, è l’amore che rende sbadati, è per l’amore che la notte non riesci a dormire, perché pensando a lui mille o anche più farfalle volano nel tuo stomaco e il tuo cuore batte così forte che il petto potrebbe aprirsi.
 
 
Sento il viso bruciare, segno che in quella scuola hanno acceso i termosifoni, finalmente!
Tutti mi guardano, si girano, cosa hanno da guardare? Ho il trucco sbavato a causa della palla di neve lanciata da mio padre, mentre stava in giardino a palare la neve? Ho il leggins bucato, perché mentre correvo sono scivolata? Oppure! Oppure sono sporca di sangue per mestruazioni? Dio, quanto sono deficiente, una settimana fa sono scomparse!
Arrivo al mio armadietto e tutti hanno smesso di guardarmi, meglio così!
Tutti con un amico, un compagno e persino un professore, mentre io sono sola, capite? Sola.
Semplicemente perché mi vergogno a farmi gli amici, vorrei sempre che siano loro a fare il primo passo, io sono troppo orgogliosa.
Avevo una migliore amica, Sammy, ma da quando ci siamo divise per frequentare una scuola superiore diversa, lei è entrata in un gruppo di cheerleader ed è diventata distaccata, fredda e rifiutava di uscire di uscire con me fingendosi ammalata, peccato che io la vidi in giro insieme a un gruppo di ‘fighi’ se vogliamo chiamarli così.
 
Bussai in classe, nella classe di matematica, ottimo modo per cominciare la giornata.
‘Signorina Gordon,  -guardando l’orologio, per poi guardarmi in faccia- sa che è tardi?’ guardai l’orologio, erano le 8:17…. 8:17? Si entra alle 8:15 o sbaglio? Quindi per solo due minuti sarei in ritardo? Meglio non dire niente, perché a scuola sono conosciuta come la ragazza che sente rimproveri senza rispondere e quella che si prende le sue responsabilità ‘Mi scusi professoressa’ e mi diressi verso l’ultimo banco, l’unico particolare è che davanti a quel banco si trovava Zayn che sonnecchiava.
‘Ambren?’
‘Presente’
‘ ……………………………… Gordon?’
Alzai gli occhi dal viso di Zayn, che dormiva, mentre dormiva sembrava un ragazzo dolcissimo, altro che arrogante ‘Presente!’
‘Malik? Malik? Assente?’ tutti mi guardavano, come se dovessi svegliarlo.
‘Malik?’ diedi un calcio alla sedia e lui alzò la testa di scatto ‘Eh?’ con un aria assonnata, risi sotto i baffi.
‘Malik? Allora è assente?’ disse guardandosi intorno ‘Sono qui!’ la professoressa gli mandò un occhiataccia ‘Malik, speravo che oggi non fosse venuto, almeno potevamo passare una lezione tranquilla, senza che te che lanci aerei di carta, giochi con le palline, eccetera… Se devi giocare, esci da scuola, fatti una camminata e fermati davanti alla scuola materna, facile no?’
Zayn, fece un sorriso fra il maligno e il divertito, ma non fiatò.
 
Sette ore dentro la galera, non vedevo l’ora di uscire, oddio.
Menomale che viene mio padre a prendermi, speriamo che si muova.
L’ho detto di non parlare mai troppo in fretta? Squilla il telefono e sul display c’è la scritta  –Gordon- , amavo chiamare mio padre per cognome ‘Ehi Gord? Cosa? Che paaaa..raoia!’
Cosa è successo? Il motore era freddo e quindi la macchina non partiva, ma inviarmi un messaggio prima? No, perché lui fa già fatica a chiamare, Dio!
Non mi tocca che camminare, il cortile è vuoto, ormai sono tutti diretti a casa, chi con la macchina, chi è venuto a prenderlo i genitori, chi con l’autobus e io ero la cretina di turno a piedi!
                                                                                      
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Ero a metà tragitto, avevo le mani rosse, rossissime! ‘Ehi Gordon?’ mi girai verso quella voce, no, adesso ho pure le allucinazioni, papà, dovevi venire a prendermi, il freddo fa male , vedo Zayn! Zayn Malik! Mi parla! Sa il mio nome!
Finsi di non ricordare il suo cognome ‘Mal.. Malok?’ lui rise ‘Gordon, inutile che fingi di non sapere il mio nome.‘
Risi, come se lui stesse scherzando, ma era una risata nervosa ‘Malok, guarda che sei il più arrogante di tutta la scuola, non ti sopporto’
Mi girai, arrossendo mentre dicevo quelle bugie, sperando che lui non se ne accorgesse.
Alzai il capo e mi trovai il viso di Zayn vicino al mio, ma non troppo vicino, ma vicino, anche qui non riesco a farvi capire.
‘Allora Gordon?’ oddio, la sua voce sottovoce è sexy, cazzus! Porca mucca investita da un camion fatta al forno con le patate! (?)
Sono sotto casa mia, non ci credo, sono scappata! Dio, che figura di pupù! (?)
Entro in casa ‘Gordon!’ urlo ed esce mia madre ‘Ti chiami Gordon?!’ rientra in cucina e esce mio padre ‘Perché mi hai lasciata sola?! Papà!’ lui ride e mi abbraccia………..
Sto perdendo la pazienza? Sì!
‘Papà, lo sai che sto perdendo la pazienza? Sai che vuol dire?’ rise di gusto e mi lasciò libera dalle sue braccia...
Corsi in camera con la musica a palla, senza pensare a Zayn e alla figura.
 
 
 
24 dicembre 2011
Rose sul letto? Che carine, io amo le rose, mia madre è una fioraia e in estate a casa porto sempre una rosa.
Ma cosa ci fanno delle rose sul letto? Può averle portate mia madre oppure potrebbe averle portate mio padre, ma sul bigliettino c’è scritto ‘Scoprirai chi sono.’ con vicino un cuoricino.
Chi potrebbe essere?
Spero che non sia il vicino disgustoso, pieno di brufoli e che parla sempre di studio.
Spero che non sia il macellaio all’incrocio della strada, che schifo, solo all’idea che abbia toccato le rose con le mani sporche di sangue animale, mi disgusta.
Spero che non sia il postino passa con la bicicletta, che lancia giornali, non può essere lui, mica può lanciare delle rose?
La signora Frank per augurarmi Buon Natale? Impossibile, le sto antipatica, viene solo a casa mia per vedere mio padre e peccato che hanno 30 anni di differenza.
Credo che non sia stato nessuno di questi a regalarmi le rose…
                                                                                         
                                                                                  |-----|
Mi sono preparata ed esco fuori di casa per dirigermi alla negozio di fiori di mia madre.
‘Mamma?’ aprì la porta e insieme c’era il dolce suono del campanello, trovai mia madre alle prese dei fiori ‘ehi mà, stamattina hai messo tu le rose sul letto?’  lei si girò e mi guardò come se avessi detto chissà cosa.
‘Ehm, Dalya? Rose? Sul letto? Sei sicura di non aver fumato qualcosa?’
‘Mamma!’ lei mi abbracciò ‘Chissà, forse qualche ammiratore segreto’ ma che cavolo? Non si preoccupa che sua figlia potrebbe essere violentata mentre dorme, non si preoccupa di chi è entrato in casa e chi ha poggiato le rose sul letto? Forse lei sapeva qualcosa, doveva parlare!
 
Salutai mia madre con un bacio e prima di andarmene lei mi chiamò ‘Stasera vengono i Malik, il signor Malik è amico di tuo padre’
Malik? Io conoscevo un Malik, forse solo uno! E lo conoscevo troppo bene! ‘Per caso hanno un figlio?’ dissi sorridendole con nervosismo ‘Sì, Zayn! Frequenta la tua stessa scuola!’
NO! La mia fine è vicina, non gli ho parlato per 18 giorni, mentre faceva la stessa strada, io la cambiavo!
Oddio, 18 giorni di duro lavoro e poi? Puff!
Dio, dovrò salutarlo, guardarlo in faccia e aspettarmi che lui mi rida in faccia!
‘Dalya, torna sul pianeta terra!’ girai la testa verso sinistra dove c’era mia madre e boccheggiavo senza cacciare alcuna parola ‘Dalya?’ me ne andai così, come se fossi stata paralizzata, ma camminavo.
 
24 dicembre 2011 – sera
Maledetto specchio, oggi mi fai sentire uno schifo.
Questa gonnellina nera, schifosa!
Questa camicetta bianca? Non parliamone!
E il cardigan rosso? Quello si salvava!
Manco mia nonna si vestiva così e invece per volere di mia madre ero costretta a vestirmi ‘elegante’ come dice lei.
Sobbalzai al suono del campanello, che faccio?
1.       Mi butto dalla finestra
2.       Fingo di dormire
3.       Scendo a testa alta
Meglio la tre, non voglio rompermi tette e culo, dopo 15 anni che ho aspettato e poi volevo evitare figure di pupù fingendo di dormire.
Per Natale sono fine, scusatemi!
Scendo le scale, tutti mi guardano. Ehi belli, non guardatemi, mi fate sentire la Regina Cosetta? Scusate, non mi sono mai interessata alla corte reale dell’Inghilterra, ma so che Pippa ha fatto scandalo con il suo bel culo! Perché parliamo della famiglia reale e di Pippa, per la precisione del suo culo?
 
‘Ma che bella ragazza, Lea!’ finalmente è uscito allo scoperto in nome della mamma!
‘dovresti vederla normalmente, è bella ma un po’ maschiaccio, ma meglio così, ha almeno il cervello, non mi sono mai piaciute le ragazze senza cervello.’
Zayn? Dove sei?
 ‘Baby, mi cercavi?’  Oh santo porcospino di pistacchio che vive sotto al nespolo!
Risi ancora nervosamente e finsi di essere sorpresa che lui fosse lì  ‘Zayn, tu qui? Non me lo aspettavo! Quando ho sentito Malik, mi sono chiesta se non fosse il tuo cognome’
Tutti risero, forse la mia recita si vedeva che era finta. Ops.
 
Tronchetto di Natale. La facessero santa la signora Trisha!
Fatto con le sue mani con amore, come aveva detto lei.
Quella donna era l’esatto opposto del figlio, forse Zayn è stato scambiato con un altro bambino oppure giocava con dei bambini alla ‘Craniata’ cioè, si davano le capocciate in testa e vinceva chi rimaneva in piedi.
 
‘Sono mezzanotte meno un quarto! Qui a Londra accendono i fuochi anche quando è Natale, Dalya prendi lo spumante in cucina!’ corsi subito in cucina e sentii la madre di Zayn urlargli di venire ad aiutarmi!
 
ODDIO!
Cosa faccio? Mi nascondo nel frigorifero? No, fa freddo! Nelle mensole?  Troppo piccole!
Faccio finta di niente, devo essere una signora!
‘Ti aiuto a prendere i bicchieri, aspetta.’  Sentii un tocco della mano sfiorarmi per prendere i bicchieri, arrosìì all’improvviso, cavolo!
‘Prendi la bottiglia e porto io i bicchieri, forza, manca poco alla mezzanotte, quindi  al Natale!’ alzai la testa verso di lui, arrosìì ancora di più quando vidi che mi sorrideva dolcemente, in fondo anche lui ha la sua parte dolcissima.
 
Aprimmo anche i regali, i miei mi regalarono una borsa che ho sempre voluto e Trisha – stranamente -  mi fece due regali, anche lei mi fece una  borsa –stupenda – e in più mi regalò anche un’anello.
Me ne innamorai subito, era tutto brillanti nato intorno, splendeva, appena la misi al dito sorrisi, come se fossi rilassata.
 
25 dicembre 2011 – due di notte
Ero ancora sveglia, quell’anello mi aveva catturato il cuore, ispirava tranquillità e sembrava che avesse il potere di realizzare desideri.
Dopo aver ammirato quell’anello spostai i miei occhi verso il balcone, il bagliore della luna illuminava un bigliettino attaccato al vetro,.
Mi alzai subito, spinta dalla curiosità, chi potrebbe aver  lasciato quel bigliettino, forse quello delle rose?
Aprii il balcone e affondai i piedi scalzi nella neve fredda  - poco importava – e presi il bigliettino e quello che era inciso mi rubò il cuore:
“” Ehi, questa sera eri bellissima, solo questo.
  
     P.S. Buon Natale. “
 
Nessuno mi avevo detto che ero “bellissima” tranne i miei genitori e Trisha, questa sera.
Mi guardai intorno e vidi un ragazzo all’angolo del  balcone che fumava una sigaretta, ma quello?!
Zayn?
Ho le allucinazioni, l’ho detto che il freddo mi fa male!
Appena fece uno starnuto mi spaventai, allora non era un allucinazione!
Mi avvicinai cautamente ‘Ehi Zayn che ci fai qui? Non fa freddo?’
Si girò verso di me, se non sbaglio aveva la faccia delusa, mi abbassai alla sua altezza visto che era seduta e notai che aveva il naso rosso, era bellissimo comunque.
‘Davvero non lo hai capito?’ - cosa dovrei capire? - ‘Che ero io il ragazzo delle rose? Il bigliettino che hai trovato l’ho scritto io, l’anello che stai ammirando da un po’ te l’ho regalato io, ma ho chiesto a mia madre di fingere che il regalo fosse suo, perché mi vergognavo, è la prima che faccio così con una ragazza, sei la prima persona a cui regalo rose rosse, mi arrampico per attaccarti un biglietto al vetro del balcone e che  faccio come regalo un anello così costoso, davvero non lo hai capito?! Forse non ti piaccio, ti faccio schifo con questi tatuaggi, con questa barba sembrerò  un bar….’
 
Gli posai un dito sulle sue labbra, per farlo smettere, con tutto quello che diceva sprecava solo aria.
‘Zayn, zitto! Non è vero, tu sei perfetto, questi tatuaggi non ti rendono brutto e con questa barba non sembri un barbone ‘ – toccai la sua barba  – ‘anzi, è così morbida che rimarrei giorni ad accarezzarla, io ti amo da troppo tempo e per me sei perfetto così. ‘
Mi vergognai un botto a dire quelle parole, ma un altro suo starnuto mi fece spaventare e scoppaire a ridere.
‘Cristo Dalya, hai una risata bellissima’ avvampai e mi alzai ‘Zayn, vuoi entrare, stai prendendo un raffreddore, anzi lo avrai già preso’   fece un altro starnuto    ‘ecco!’  gli tesi al mano e lui la prese, il suo tocco era dolce.
 
Lo feci accomodare dentro e mentre cercavo di chiudere il balcone, sentii un tonfo, spero che i miei non abbiano sentito.
Mi girai e trovai Zayn sdraiato sul mio letto, mi avvicinai e vidi che dormiva, che romanticone oh!
Prima mi confessa che gli piaccio , poi lo confesso io, lo faccio accomodare in casa e si addormenta!
Mi avvicinai a lui e vidi che respirava male, aveva preso il raffreddore, con il naso chiuso si fa fatica a respirare.
Poggiai la mano sulla sua spalla e cerci di svegliarlo, spostai la mano sulla guancia e mi accorsi che scottava, cominciai a imprecare in tutte le lingue del mondo.
Corsi subito giù e presi della benda messa a bagnare in acqua fredda e delle aspirine, poi corsi di nuovo subito sopra, chiusi la camera a chiave e mi avvicinai al mio letto dove giaceva Zayn.
‘Zayn! Svegliati!’ -  si svegliò e mi guardò con una faccia infastidita  - ‘non mi guardare così, bevi questo!’ con il mio aiuto riuscì a bere.
 
Poi gli tolsi le scarpe e con fatica lo misi sotto la coperta e lo poggiai  sul mio petto e gli misi la benda fredda sulla fronte, sentii che si rilassava.
 
 
 
25 dicembre 2011 – mattina
Non dormii tutta la notte per la preoccupazione, Zayn respirava male e ogni volta mi chiedeva dei fazzoletti per pulirsi il naso, a volte mi faceva anche un po’ ridere mentre si soffiava il naso.
 
Stavo ammirando i suoi lineamenti  - mia madre poco fa bussò alla porta avvisandomi che andava a trovare degli amici e che tornava più tardi -  era perfetto, lui,  il ragazzo vanitoso che si diceva che era perfetto da solo,era  una maschera?
 
Si mosse e appena aprì gli occhi si avvicinò alla mia bocca lasciandomi un piccolo bacio.
‘sei bellissima, appena sveglia’  lo guardai allibita ‘Zayn! Non ho dormito tutta la notte per curarti, ho la tetta sinistra addormentata, mi dai un bacio a stampo, il MIO primo bacio, senza che io sia la tua ragazza!’
 
Si mise a ridere ‘Grazie per avermi  curato e felice di essere il primo e ultimo tuo bacio, non c’è bisogno che tu sia la mia ragazza, perché tu sei al mia ragazza’
 
Inclinai la testa ‘Facciamo finta che io abbia capito l’ultima frase’.
Mi tirò verso di lui e mi baciò più profondamente, ovviamente lasciai fare a lui, perché ero incapace di baciare e quando ci staccammo lo guardai storta, lui mi guardò con faccia da cucciola e gli sorrisi come una cretina e lui mi abbracciò sussurrando ‘ Io e Te, insieme per sempre, leggi dietro all’anello c’è scritto questa frase’.
Con la testa attaccata al suo petto presi l’anello e vidi che c’era davvero questa frase, sorrisi all’idea che Zayn mi amava, pensavo che non sarebbe mai accaduto.
 
 
 
 
 
25 dicembre 2013
Uffi, Zayn!
Maledetto tour!
Mi aveva promesso che sarebbe tornato per dicembre e invece mi trovo a casa nostra da sola!
Si, ero contenta per lui, era una star di fama mondiale insieme ad altri quattro ragazzi con cui aveva formato un aband : One Direction.
 Però il successo me lo aveva quasi portato via.
Ero sdraiata sul mio letto, i miei genitori si era fatti una vacanza da soli senza la loro piccola ed ero costretta  a passare il Natale da sola.
Per ammazzare la noia decisi di fare una torta, pensai anche di mettermi un le cuffie per levare il silenzio.
 
Al momento dell’impasto sentii due mani toccarmi i fianchi ‘Cosa fai senza di me? LA prima volta che cucini una torta in vita tua e lo fai senza di me’ sorrisi sentendo quella voce ‘Zayn, non mi lasciare più’ mi girai verso di lui e lo baciai!’  


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CIAO BELLE! E' la prima mia One-Shot, molto tempo fa scrissi una FF, ma non mi piaceva molto e quindi la cancellai. Spero che voi recensiate, perchè credo che la storia faccia schifo, non mi interessa se sono critiche negative, basta che recensiate, per vedere cosa ho sbagliato, ecc.
  
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