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Autore: DarkJoker    11/06/2013    0 recensioni
Si tratta di una ragazza che fa di tutto per realizzare il proprio sogno . Ogni cosa è lecita.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Otherverse | Avvertimenti: Triangolo
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Dream.

Salve mi presento , sono una ragazza come tante altre .Una ragazza a cui non dareste nemmeno 1 penny per il suo essere sempre dannatamente maldestra. Ma che come tante altre ragazze ha un sogno nel cassetto. Uno di quei sogni che ti fanno vivere, ti fanno crescere e che inevitabilmente ti fanno morire perché più grandi di te . Io voglio cambiare questo mio mondo, voglio inseguire il mio sogno anche se questo significa sacrificarsi. Non ho paura di sgobbare, non ho paura delle persone che mi chiuderanno la porta in faccia. La vita è gia stata abbastanza dura con me , ed ora più che mai voglio riprendermi una rivincita su di essa , costi quel che costi.
Mi chiamo Alexis ed ho poco più che la maggior età.
Lavoro in un piccolo bar di periferia ,nelle vicinanze di Los Angeles ,  uno di quei piccoli bar dove solitamente non si ferma mai nessuno se non delle persone disperatamente sole in cerca di un pasto caldo, o se non altro per chiedere informazioni su dove alloggiare. Per chi non ha mai messo il naso fuori di li è come una calda ed accogliente casa , con le sue tendine bianche sulla finestra che da sulla strada . Con il proprietario che ti accoglie con quel suo grembiule sempre unto d’ olio, e le cameriere che ti salutano con quel falso sorriso, che sembra stampato loro in faccia . Beh , tra quelle piccole barbie ci sono anch’io. Nessuno che si accorga di te , nessuno che ti dia una parola di ringraziamento ,  meno di tutti il sig. Jaden che con quella sua aria da grand’uomo ti guarda dall’ alto in basso. Quanto lo odio.
“Ali sbrigati a servire il tavolo 10! Non perdere tempo col sognare ad occhi aperti , ti pago per lavorare non per sognare , muoviti! “ Asserì il sig Jake che in quel momento era uscito dalla cucina e mi stava guardando .
“C..certo signore , non si preoccupi “ stavo per andare a servire quando un ragazzo stava avvicinandosi al piano , quel piano che era sempre stato vuoto, e che ormai era impolverato. Il mio sguardo si posò su quella figura del tutto nuova ,era un ragazzo abbastanza alto aveva i capelli corvini e una pelle così chiara che sembrava vederci attraverso.
-Cosa ci farà vicino al piano ? E come mai il signor Jake non dice nulla , dopo tutto non permette mai a nessuno di accostarvisi .Che lo conosca ? – Questi pensieri mi affollavano la mente, e non mi ero accorta che stavo versando del caffè sulle gambe del signor Jaden , che mi guardava con l’ aria di uno pronto per esplodere in una crisi di nervi. “Signorina ma cosa diavolo combina con quel caffé ?” In quel momento ritornai in me “Oh, mi scusi….mi scusi . Non volevo “ stavo per prendere un fazzoletto quando lui si alzò furioso e prese a spingermi , facendomi cadere sul pavimento. “Lei non lavorerà mai più in nessun locale nel giro di 500 miglia , e le assicuro che questa non è solo una minaccia ! “ si stava avvicinando a me quando quel ragazzo sconosciuto si interpose tra noi , in quel momento avrei voluto essere in qualsiasi altro posto. Quell’uomo era identico a mio padre , quelle parole ,quell’ espressione mi facevano ricordare  quanti soprusi avevo dovuto assistere a causa di mio padre ,e  mia madre quante lacrime ha dovuto tenere nascoste . Il mio corpo non reagiva , i miei occhi versavano lacrime senza che io potessi fermarle , era tutto così orribile che il mio corpo rifiutava di muoversi .
“Chi credi di essere per minacciare questa ragazza ?” Una voce profonda rispose per me , quando finalmente alzai lo sguardo per vedere chi ne fosse il proprietario scoprii con piacere che apparteneva al ragazzo che poco prima si era interposa tra di noi .
“come si permette d’interrompermi ? Vada via prima che chiami il proprietario !” Rispose senza indugio l’ altro furente e con ancora il pantalone gocciolante.
“Io non credo lei chiamerà qualcuno. Perchè se lo fa quell’ auto parcheggiata fuori accoglierà un nuovo criminale .“ Fece una pausa per  guardare fuori ed indicare con lo sguardo un auto di pattuglia che proprio in quel momento stava avvicinandosi al locale .
Come prima cosa ovvia entrambi ci girammo e guadammo fuori la finestra ed eccola li , parcheggiata in un angolo con due individua al suo interno che vestivano di nero.
“quindi se fossi in lei “ continuò il ragazzo “non mi darei tante aree ma bensì uscirei in silenzio dal locale ed andrei a casa a pulirmi il pantalone “ il suo sguardo di ghiaccio si fermo negli occhi del signor Jaden che non potè far altro che annuire ed indietreggiare in silenzio.
Il silenzio regno qualche istante tra i visi attoniti dei clienti che avevano assistito alla scena , poi qualcosa si mosse .
“ Hey piccola stai bene ? “ mi chiese il giovane ragazzo dagli occhi di cristallo .Io alzai lo sguardo ancora visibilmente scossa “mmh? “ lo guardai con lo sguardo di una che si era appena destata da un incubo poi mi ripresi ed annui.
Il mio interlocutore continuò a guardarmi qualche istante per poi tendermi la sua mano offrendomi aiuto. La sua mano era grande quasi il doppio della mia , non avevo mai visto qualcosa del genere .
Il suo dorso era ricoperto di venature che pian piano si perdevano lungo il braccio.
In un primo tempo avrei voluto prenderla e mentre stavo per farlo ritrassi la mano e mi alzai da sola.- Che diavolo mi prende- pensai – io non sono il tipo di ragazza che deve affidarsi agli altri per ritornare in piedi…la vita mi ha sempre presa a pesci in faccia , mentre adesso arriva lui a fare il carino , che vada altrove per trovarsi una fan – lo guardai negli occhi con lo sguardo più freddo che potessi adottare e accennai un sorriso.
“Ti ringrazio per avermi difesa, ma non c’era bisogno .” Tentai di utilizzare quel po’ di sfacciataggine che mi era rimasta , anche se a dirla tutta non e che ne era rimasta tanta , poi ripresi “Mi spiace tu sia intervenuto a causa mia ,non avevi alcun motivo per difendermi ed invece lo hai fatto senza pensarci due volte . Che razza di alieno sei ?” tentai di sdrammatizzare la situazione ,l’ unica risposta che ebbi fu un suo sorriso .
“Beh non preoccuparti dolcezza. Io aiuto sempre un amico in difficoltà sono fatto così “ volto le spalle ed andò via , così senza dirmi il suo nome ne da dove venisse .
Così come fa una brezza estiva , arriva e va via senza dire nulla ne lasciare segni del suo passaggio,solo un lieve ricordo sulla pelle.   

  
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