11/06/2013
4 recensioniThorin e Arhild
Thorin odiava Arhild, la trovava una giovane nana capricciosa e viziata, pure sbarbata. Quest’odio era reciproco, anche la giovane non sopportava quel nano fiero e testardo.Tutto questo, però, sarebbe presto cambiato, infatti, i loro genitori avevano deciso di farli sposare fra loro.
Nessuno aveva preso la notizia in modo positivo: Arhild era scoppiata in lacrime lamentandosi di quanto il nano fosse un idiota puzzolente mentre Thorin non aveva parlato per giorni con suo padre.
Quando, dopo l’annuncio, i due si incontrarono urlarono l’uno contro l’altro per molto tempo per poi calmarsi e iniziare a conversare più pacatamente.
“Quindi ti dovrò sopportare per il resto dei miei giorni?” domandò annoiata la nana.
“Pensi che sia una cosa bella anche per me? Fidati, fra tutte le nane di questa terra tu sei l’ultima che vorrei sposare”
“Incominciamo bene, se già adesso non ci sopportiamo figurati quando saremo sposati, sarà un inferno” disse seriamente Arhild.
“Non è colpa mia se quando eravamo piccoli tu mi prendevi in giro” le fece notare Thorin.
“Oh, poverino! Guarda, che anche tu non eri da meno, mio caro scemo” ricordò sorridendo la giovane.
“Dettagli irrilevanti” rispose facendo l’offeso Thorin e avvicinandosi pericolosamente al volto di Arhild. Si accorse che la ragazza era davvero bella con i suoi boccoli rossi che le incorniciavano il giovano volto e gli occhi neri e profondi. Si avvicinò ancora di più fino a sfiorare con le sue, le labbra della ragazza.
La baciò con calore e lei non si allontanò da Thorin, nonostante la sorpresa, ma condivise il piacere di quel gesto. Il nano poteva sentire il suo dolce profumo e sfiorarle i capelli, si sorprese nell’accorgersi che in fondo aveva sempre voluto che accadesse.
Passarono diversi istanti prima che si staccassero da quel bacio e quando si lasciarono andare si sorrisero, felici di essersi trovati.
I giorni passavano e a breve si sarebbe tenuto il matrimonio, ma entrambi sentivano che qualcosa avrebbe impedito di realizzare questo loro sogno.
E così accadde. Thrór, il nonno di Thorin, aveva raccolto immense ricchezze come oro e gemme, che non potevano non attrarre un drago, amanti per natura di tesori.
Questo drago era Smaug, scacciò tutti gli abitanti di Erebor, e fece di essa la sua casa.
Quando questo accadde Thorin e Arhild erano insieme, per l’ultima volta, perché dopo furono costretti a separarsi per sempre. Entrambi doveva trovare riscatto per la loro famiglia.
Non si dimenticarono mai, anche dopo la fine della spedizione di Thorin con altri nani e un hobbit, quando egli stava combattendo nella Battaglia dei Cinque Eserciti, i suoi pensieri erano per lei, pensava a come avrebbero potuto regnare assieme e ai figli che avrebbero potuto avere.
Ma Thorin morì, assieme ai suoi nipoti Kili e Fili, dopo essersi riappacificato con Bilbo dicendo queste parole: “ Se un maggior numero di noi stimasse cibo, allegria e canzoni al di sopra dei tesori d'oro, questo sarebbe un mondo più lieto. Ma triste o lieto, ora debbo lasciarlo. Addio!”
Non riuscì a dire nient’altro, anche se desiderava dire di avvertire la sua amata Arhild della sua morte, la quale non lo seppe mai e continuò a credere fino alla fine dei suoi giorni di essere stata dimenticata da Thorin.
Ringrazio tutti quelli che hanno recensito o semplicemente messo fra le seguite la mia storia, siete stati molto di incoraggiamento.
Luna Dubhe Baggins