C'è un ragazzo che prende il mio stesso bus, alle sette in punto, e ha gli occhi di smeraldo, come il lago in cui le rane giocano d'estate. Siede con i suoi amici e ride tanto, tantissimo, anche alle piccole cose. Quando i suoi amici stanno in silenzio, lui guarda fuori dal finestrino, perso in chissà quali pensieri. Io siedo due posti dietro di lui, e penso sia bellissimo.

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C'è un ragazzo che prende il mio stesso bus, alle sette in punto, e ogni mattina, dalle sette in punto, finge di essere felice. Siede con i suoi amici, e quando gli altri ridono offre qualche mezzo sorriso, poi torna a guardare fuori. Porta le maniche lunghe anche nel pieno dell'estate. Siedo due posti dietro di lui, e penso sia bellissimo.

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C'è un ragazzo che prende il mio stesso bus, alle sette in punto, che ha gli occhi di smeraldo tanto vuoti quanto un lago d'inverno. Siede con i suoi amici, e quando dicono qualcosa di divertente non prova nemmeno più a sorridere, tiene lo sguardo basso, fissandosi le mani giunte in grembo. Siedo due posti dietro di lui, e penso sia bellissimo.

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C'era un ragazzo che prendeva il mio stesso bus, quello delle sette in punto, che è stato trovato dai suoi genitori questa mattina, alle sette in punto, dopo essersi sparato. Aveva scritto una lettera per i suoi amici, dicendo che gli voleva bene; aveva scritto una lettera ai suoi genitori, dicendo che gli dispiaceva; ed aveva scritto una lettera al ragazzo che sedeva due posti dietro di lui, e gli aveva detto che era bellissimo.