Fase Quattro: Autoconvinzione.
(Ci si autoconvince di ciò che è accaduto ripetendoselo, perché non si crede sia possibile.)
N- n- now th- that don't kill me, can only make me stronger.
Ti metti davanti allo specchio una volta per tutte.
Tremi, sudi, i tuoi occhi non riescono a guardarsi senza piangere. Perché nel tuo viso rivedi il suo, così diverso e così familiare. I tuoi occhi scuri improvvisamente diventano azzurri, e poi grigi. Perché non hai mai capito di che colore erano realmente le iridi di Sherlock.
In mezzo alle guance ti spunta una fossetta che non ricordavi di avere. Un sorriso, perché Sherlock aveva le fossette.
Ed assumi un’espressione stranamente seria e divertita, come di chi la sa molto più lunga di te e non ha la minima intenzione di informarti sulla situazione. E le lacrime ricominciano a scendere, perché quella era una delle più comuni espressioni di Sherlock.
E ti chiedi per quale assurdo motivo stai seguendo i consigli della tua psicologa per la prima volta dopo settimane di terapia.
Forse perché questa è davvero l’unica cosa che ti potrebbe far sentire meglio.
«È morto.» ti dici.
«È morto.» lo ripeti.
«È morto.» quasi urli, in preda al dolore.
Ma ci metti poco a ricomporti e a ricominciare.
E continui a ripetertelo, come se questa verità infelice potesse renderti più forte.
Ma non è così, John: la sua mancanza non potrà mai farti bene.
I need you to hurry up now, 'cause I can't wait much longer.
{Stronger
Adolf's corner.
Ci sono: sono viva.
Ma domani parto e ci metterò un po' ad aggiornare. So, bao, vi ringrazio e vi lascio col Jawn più OOC che esista♥
Peace 'n' love♥
Ariii e Adolf