Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars
Segui la storia  |       
Autore: Crysalis82    11/06/2013    1 recensioni
Un incontro casuale.
Una notte che non può essere dimenticata, un giorno per prendersi la rivincita.
Due persone completamente diverse si troveranno ad affrontare i propri demoni.
Riusciranno a trovare un punto di incontro prima di prendersi a schiaffi a vicenda?
Genere: Azione, Romantico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Giusto perchè siete voi e vi voglio tanto bene ho trovato tempo di postare questo capitolo dove la storia si fa interessante!
Lo so che aspettavate tutte questo momento! Perciò vi lascio al capitolo e spero non vi faccia troppo ridere.. >_<










Un rumore di passi concitati, voci ostili, irritate, urla. Un'ansia crescente si impadronì di Jared e per la prima volta si sentì smarrito, inadeguato a tutto quello che stava accadendo.

Una sensazione di angoscia lo pervase, come se fosse braccato da ogni parte, e nell'oscurità che aumentava non sapeva dove dirigersi per salvarsi, finché si accorse che il terreno sotto di lui stava cedendo, sgretolandosi sotto il suoi piedi ad ogni passo e infine rompendosi definitivamente con un boato lasciandolo precipitare nel vuoto.

 

Poi si svegliò.

Jared si guardò intorno frastornato. Era sul divano, con il respiro affannato, la fronte imperlata di sudore. Era solamente un incubo. Un maledetto incubo. Ma era così vivido che ci volle un attimo prima che il respiro tornasse regolare.

"Fanculo!" sbottò mentre si passava una mano nei capelli e poi sulla fronte, per asciugarsi il sudore.

Era certo di non aver mai fatto un sogno del genere, nemmeno nei momenti peggiori. Il suo inconscio aveva accumulato talmente tanta tensione e angoscia che da qualche parte doveva trovare una via d'uscita. Ma quella sensazione di cadere nel vuoto persisteva e lasciava una sgradevole  sensazione.

Jared si alzò stizzito, sentendosi vulnerabile e andando di nuovo alla finestra per calmarsi, davanti alla vista della città che amava.

C'era qualcosa però che non quadrava e non riusciva a venirne a capo.

Dopo qualche respiro profondo si accorse di un rumore, un suono che non aveva notato prima. L'acqua stava ancora scorrendo nella doccia.

Possibile che Caroline ci mettesse così tanto? Non sapeva quanto avesse dormito ma di sicuro era sotto l'acqua da un'ora ormai.

Si incamminò verso il bagno per vedere che stesse facendo ma si fermò appena prima di aprire la porta, con la mano ancora sulla maniglia.

Non poteva entrare come se niente fosse mentre lei faceva la doccia! Forse era meglio verificare da fuori, non volesse il cielo che si mettesse di nuovo a gridare come una pazza furiosa.

"Caroline, tutto bene?"

Non ottenendo risposta riprovò con voce più alta, per sovrastare il rumore dell'acqua che scorreva.

"Caroline, datti una mossa! Almeno ordiniamo da mangiare.."

Ancora nessuna risposta. Un campanello d'allarme cominciò a suonare insistente nella testa di Jared.

Che le era successo? Si era sentita male? O era solo arrabbiata?

Cominciò a picchiare sulla porta per richiamare la sua attenzione, magari non sentiva.

"Vuoi rispondere si o no? Se lo stai facendo per farmela pagare non funziona."

Mandò al diavolo le buone maniere e si precipitò dentro al bagno, restando a bocca aperta.

La ragazza era ancora nella posizione in cui l'aveva lasciata un'ora prima, con l'acqua gelida che le sferzava la testa e il corpo.

Stava tremando vistosamente, con la testa poggiata sulle ginocchia e le braccia che circondavano le gambe.

"Ma che cazz.." non riuscì a trattenersi lui, mentre spegneva il getto d'acqua.

"Oh,cristo santo Caroline! Che diavolo stai facendo?"

La ragazza continuava a tremare ma non si mosse da quella posizione. Jared si chinò verso di lei, la prese per le braccia e la tirò in piedi. Tutto quel tempo sotto l'acqua gelida le avevano fatto diventare le labbra violacee e le mani biancastre e raggrinzite.

"Cristo!" sbottò sconcertato.

La accompagnò fuori dalla doccia, la coprì con una salvietta ma la ragazza non smetteva di tremare. Le gambe le cedevano.

"Mi spieghi cosa cazzo significa?" chiese lui scuotendola e cercando di incontrare il suo sguardo. Lei non disse una parola e lo fissò con uno sguardo vuoto, distante.

Jared sospirò e la fece appoggiare al bordo della vasca per non lasciarla cadere. Lentamente senza chiedere niente  iniziò  a levare i vestiti fradici  che le si erano appiccicati addosso. Prima la maglia, la canottiera, i calzini. Le fece infilare velocemente l'accappatoio mentre la faceva alzare e le sbottonò i pantaloni. Sentiva la ragazza tremare violentemente e respirare a fatica mentre la spogliava e le toccava la pelle umida e gelida. Non era così che aveva immaginato quel momento in effetti. Quando si rialzò incrociò il suo sguardo e rimasero incastrati qualche secondo. Caroline lo guardava con uno sguardo indecifrabile, liquido, mentre lui ancora una volta si domandava se tra loro ci sarebbe mai stato qualcosa di normale.

L'aveva abbracciata per tranquillizzarla dopo la sua aggressione, aveva dormito con lei per tenerle compagnia e proteggerla, l'aveva baciata per zittirla e calmarla, l'aveva spogliata per farla asciugare e aiutarla a scaldarsi. Sebbene lo volesse, tra loro non ci sarebbe mai potuto essere un rapporto normale. Erano arrivati fino a lì per un motivo preciso, che non si poteva ignorare. Aleggiava sempre sopra di loro e tra di loro come un fantasma. Invisibile ma concreto, palpabile.

Lo sguardo di Caroline continuava a trafiggerlo e qualcosa, nell'aria, sembrò cambiare. Le gambe di Caroline cedettero di nuovo ma prima che potesse rovinare a terra si ritrovò tra le braccia di Jared entrambi ormai seduti sul pavimento. Lei finì, ancora tremante, appoggiata a lui,  con la testa nell'incavo del collo e le mani sul petto. Le braccia di lui le circondavano la schiena mentre le mani l'accarezzavano lentamente per scaldarla. Jared sentiva il respiro di Caroline sul suo collo, farsi sempre più profondo ed ansioso. Il soffio sul collo lo stava facendo impazzire ma nonostante questo continuava ad accarezzarle lentamente la schiena. Caroline sentiva ogni centimetro di pelle guizzare a contatto con la sua mano attraverso la spugna dell'accappatoio. Non riusciva a spiegare questo cambiamento improvviso tra di loro, ma il suo corpo stava reagendo contro ogni volontà fin dal momento in cui Jared aveva posato le mani su di lei per farla uscire dalla doccia. Poi l'aveva spogliata lentamente e brividi incontrollabili l'avevano squassata. Certo, era stata sotto una doccia gelida e questo non aiutava ma brividi di diversa natura provenivano da una parte precisa del suo corpo.

Come poteva desiderarlo dopo quello che era successo? Come poteva lui tenerla stretta nonostante quello che gli aveva detto poco prima?  Com'era possibile che l'unica cosa che voleva in quel momento e a cui riusciva a pensare era di essere tra le sue braccia e fondersi completamente con lui come non aveva mai desiderato con nessun altro?

Caroline si staccò dal suo petto lentamente nonostante avesse il cuore che le batteva all'impazzata, terrorizzata di vedersi respingere di nuovo. Non osava aprire gli occhi e alzare lo sguardo ma aveva bisogno di leggere negli occhi di Jared per vedere se anche lui sentiva quella carica di elettricità esplosa tra di loro.

Prima che riuscisse a decidersi sentì un tocco leggero sulla bocca che la fece sussultare. Alzò finalmente gli occhi e si accorse che lui stava passando un dito sulle sue labbra mentre con lo sguardo le fissava concentrato, come se volesse studiarle, talmente assorto che sembrava non avesse mai visto una bocca prima di allora.

Caroline trattenne il fiato, sentiva il cuore battere forsennato, per quanto poteva reggere ancora? Le sarebbe schizzato fuori dal petto da un momento all'altro.

Jared continuava a fissare le sue labbra, così ardentemente che da un momento all'altro avrebbe potuto mangiarsele.

"Sembra che stiano.. meglio.. adesso.." mormorò lui con un filo di voce mentre si avvicinava impercettibilmente  ma inesorabilmente verso di lei.

Caroline abbassò di nuovo lo sguardo sopraffatta ma lui posò un dito sotto il mento e le alzò il viso, per guardarla negli occhi.

Quegli occhi color cielo erano fiammeggianti, ardenti. Ma di un ardore diverso da quello precedente, più caldo. Sentiva che la trapassavano ma lasciavano al loro passaggio una scia infuocata che appiccava piccoli incendi ovunque dentro di lei.

Quando le loro labbra finalmente si toccarono, questa volta, non ci fu niente di casto e innocuo. Jared prese tra le mani il viso della ragazza e la baciò ardentemente, mozzandole completamente il fiato. La lingua, prima cauta, diventò insistente, cominciando ad esplorare ogni millimetro della sua bocca, lasciando Caroline in balia di quell'attacco, incapace di rispondere.

Finalmente Jared si staccò un istante, lasciando a entrambi il tempo di riprendere fiato.

Caroline non riusciva a formulare un pensiero coerente, voleva solamente perdersi con quel ragazzo incredibile davanti a lei, nonostante avesse ancora la testa piena di dubbi. Prima di rendersene conto, si ritrovò alzata da terra, mentre Jared la portava in braccio verso il letto.

Trattenne di nuovo il fiato quando la fece sdraiare lentamente sulle lenzuola, sempre con gli sguardi incastrati tra loro.

Si sentiva intimidita da quello sguardo, come se gli togliesse ogni briciolo di razionalità. Caroline sapeva benissimo cosa voleva ma era come pietrificata dalla presenza magnetica del ragazzo su di lei.

Jared si mise sopra di lei a cavalcioni, con i gomiti appoggiati ai lati della sua testa mentre le accarezzava lentamente i capelli. I loro volti erano di nuovo vicini e dopo qualche istante in cui la guardò intensamente riprese a baciarla appassionatamente e senza lasciarle tempo di respirare. Di nuovo cominciò quel gioco forsennato tra le loro bocche, dove le lingue correvano fameliche a rincorrersi senza sosta. Jared le infilò una mano tra i capelli e tirò verso di sé il viso di Caroline, continuando a baciare ardentemente quella ragazza sotto di lui,  come se le loro labbra non fossero già premute spasmodicamente le une sulle altre. Caroline gemette, sentiva un calore famigliare crescere ed espandersi dal basso ventre. Senza pensarci troppo appoggiò le mani sugli avambracci di Jared per riuscire almeno a sentire qualcosa nella posizione in cui si trovava. Era praticamente bloccata sotto di lui e questo faceva aumentare a dismisura la sua eccitazione.

La pelle di Jared era infuocata, anche attraverso la camicia leggera. Lui si staccò ansimante dalle labbra della ragazza e lentamente iniziò a sfilare le sue braccia dall'accappatoio, facendole alzare leggermente la schiena. In un attimo aveva già slacciato anche il reggiseno  e Caroline gemette di nuovo, mentre vicina al collo del ragazzo non riuscì a trattenersi dall'appoggiarci le sue labbra e succhiarne la pelle. Jared trattenne a fatica un gemito. Finalmente lei aveva le mani libere per potersi aggrappare alla sua schiena mentre lui iniziava inesorabile a coprire di avidi baci il mento, il collo, scendendo fino alle spalle e lasciando una scia umida e infuocata. La lingua correva insaziabile, succhiando ogni centimetro di pelle fino ad arrivare al reggiseno, ancora tra di loro. Lentamente spostò le spalline e spingendo con la lingua scoprì infine il seno, continuando quella tortura ininterrotta che la sua lingua e le sue labbra provocavano durante il percorso. Caroline riuscì a trattenere  a stento un urlo mentre Jared cominciò a succhiare ardentemente il seno. Impaziente tolse infine quel pezzo di stoffa tra di loro continuando a giocarci maliziosamente con la lingua, la bocca, le mani. Caroline pensava di impazzire, non sapeva per quanto avrebbe potuto resistere. Si agitava sotto di lui, si dimenava, gemeva, mentre Jared impaziente scendeva a scoprire ed esplorare la pancia, i fianchi. Infilò la lingua nell'ombelico e quella sensazione allo stesso tempo di caldo e freddo sulla pelle della ragazza lo faceva ammattire. Era così inusuale, e stuzzicante.

Le mani del ragazzo erano ovunque sul corpo di lei, mentre Caroline poteva arrivare solo sulla sua schiena e sulle sue spalle. Era davvero frustrante, voleva toccarlo, sentirlo, e lui invece era ancora vestito! Mentre Jared continuava la sua inesorabile discesa lei gli infilò le mani tra i capelli e lo sentì irrigidirsi. Jared si fermò ansimante e alzò lo sguardo su di lei. I suoi occhi color cielo si strinsero leggermente. Lei lasciò la presa ancora confusa da quella reazione ma si ritrovò persa in un bacio appassionato che le fece dimenticare tutto quanto. Jared si allontanò leggermente per guardarla negli occhi e strinse di nuovo gli occhi in due fessure.

"Non farlo.." mormorò lui lasciandola nuovamente confusa. Caroline sbatté le lunghe ciglia come per svegliarsi da un sonno improvviso.

"Non mi piace che mi tocchino i capelli.." spiegò infine lui.

Lei rimase a bocca aperta. Non si aspettava certo che in un momento come quello lui si preoccupasse dei suoi capelli!

Sbuffò facendo comparire un'espressione stupita sul volto del ragazzo.

"Allora fammi toccare qualcos'altro.." disse lei  con un sorrisetto malizioso.

Ora era Jared ad essere rimasto a bocca aperta. Bel cambiamento di direzione, non se lo sarebbe aspettato.

"Ti voglio.." 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > 30 Seconds to Mars / Vai alla pagina dell'autore: Crysalis82