Scoprire le proprie carte ...

“Il dolce Honey intervenne nel discorso: “Ma guarda che Haruhi è una femmina.” Disse sorridendo e stringendo il suo peluche a forma di orsacchiotto, mentre Mori entrava faticosamente, tenendo tra le mani svariati sacchetti rosa confetto pieni di giocattoli.
“Kaii cominciò a rifletterci sopra e ad analizzare Haruhi da capo a piedi. Il piano di Tamaki era andato distrutto. Ma perché a me ?! Il grande King non riusciva nemmeno a dichiararsi alla ragazza di cui era innamorato.
““In effetti … ma … perché fai l’ host ?” chiese infine Kaii ad Haruhi, prima che lei andasse a cambiarsi nel camerino. “Perché … è divertente. Non lo pensi anche tu ?” rispose lei serena dall’altra parte del camerino. Divertente … “Kaii lo aveva sempre preso come un lavoro a tempo pieno che faceva per guadagnare punti di credito e qualche soldo in più, ma non lo aveva mai visto come un … divertimento. Eppure, doveva riconoscere che con quei matti pieni di segreti e strane fissazioni, stava bene. E si divertiva molto.
Il fatto che Haruhi fosse una donna non aveva alcuna importanza per lui: era sua amica e lo sarebbe rimasta ugualmente, anche se era una femmina.
Sorrise tra sé e sé: “Hai ragione …”
~*~
Kaii stava servendo con calma ed eleganza del tè verde in bellissime tazzine di porcellana bianca decorate con fiori di pesco e dalie rosa. Ma non riusciva a concentrarsi. Non come sempre. C’era qualcosa a cui pensava in continuazione da quando era tornato a scuola … o meglio qualcuno. Ayame … Aveva sempre davanti agli occhi i suoi stupendi occhi verdi scuro e le sue labbra perfette e vellutate. Ah … Senza accorgersene, verso un po’ di tè sul tavolino di mogano, bagnando anche i pregiati tovagliolini bianchi delle sue clienti, che cominciarono a ridacchiare.
“Oh no !” esclamò l ’host, appena si rese conto del disastro che aveva combinato e si mise subito a pulire imbarazzato con uno strofinaccio grigio, chiedendo scusa un sacco di volte.
Ma alle sue clienti piaceva, per fortuna. Fu in quel momento che due occhi verdi scuro lo fulminarono.
Lei era al tavolo dietro al suo e stava parlando tranquillamente con Kyoya. Kaii non riuscì più a staccarle gli occhi di dosso e rimase imbambolato lì, ad ammirare i suoi lunghi capelli stupendi ed il suo corpo fantastico, allenato e femminile.
Eppure c’era qualcosa che stonava, che non andava bene. Pose gli occhi sul suo sorriso smagliante e perfetto, diretto al tenebroso e serio Kyoya. Era geloso. E di un suo amico.
Voleva essere lui davanti ad Ayame. Le avrebbe fatto mille complimenti e si sarebbe perso nel colore dei suoi occhi, sfiorandole dolcemente la mano e versandole del tè al gelsomino. L’avrebbe trattata come una principessa. La principessa del suo cuore.
Abbassò lo sguardo, cercando di tornare calmo e lucido. Fece un lungo e profondo respiro, quando sentì che le sue ospiti lo stavano chiamando, preoccupate per lui: “Stai bene, Kaii-kun ?”
Alzò la testa di scatto, sfoderando il suo più radioso e calmo sorriso di sempre: “Certo, principessa … Scusate, sono mortificato per quello che è successo …”
Le due sghignazzarono e risposero: “Non devi preoccuparti così, è tutto a posto … Vieni a sederti accanto a noi, Kaii-kun !” Il ragazzo obbedì tranquillo e cercò di scacciare i brutti pensieri che aveva nella mente.
Ma le parole di Tamaki gli vennero subito in testa, come un lampo. “Prima regola dell’Host Club: tutte le clienti sono uguali e nessun host può innamorarsi. Mai. Un host deve essere a disposizione di tutte e non solamente di una.” E lui aveva appena infranto questa regola, anche se senza il suo pieno consenso. Si era innamorato. E adesso doveva solo cercare di spegnere quel fuoco incomprensibile che si era acceso dentro di lui. O avrebbe certamente perso tutto.
Cominciò una piccola conversazione sul più e sul meno con le sue clienti, parlando della scuola, della gita del giorno prima (eliminando la scoperta su Haruhi) e delle sue origini “plebee”, come diceva Tamaki-senpai.
“Oh deve essere terribile essere poveri !” disse una delle due, dai capelli lunghi e bruni, guardandolo con compassione.
“Ma no, io non sono poverissimo … Ma nemmeno ho i soldi che possedete voi …”rispose imbarazzato Kaii, sorridendo dolcemente.
“Oooh come sei modesto …” esclamarono in coro le due, quando arrivò appunto Tamaki-senpai a controllare la situazione.
Si fidava di Kaii, ma voleva capire la sua “tecnica di seduzione”, ancora più oscura di quella di Haruhi. Era proprio inconcepibile per lui essere così sé stesso con le clienti.
Non adoperava nemmeno un minimo di smancerie, né faceva il tenebroso.
Nient’altro che sé stesso. Ecco cos'era.
Kyoya parlava di questo, dunque … “Tamaki-kun, vuoi unirti a noi ?” gli domandò una delle clienti di Kaii, prendendolo per un braccio. Lui sorrise sornione.
“Mi piacerebbe, principessa, ma ho altre anime ferite da guarire con il mio infinito amore !” esclamò teatralmente lui, prendendo dal nulla una rosa rossa e mordendola elegantemente, tanto che le due si sciolsero come neve al sole.
Tamaki-senpai è fantastico … Gli occhi di Kaii si posarono nuovamente sul tavolo occupato da Kyoya e da Ayame, che si stava alzando e lo stava salutando. Kyoya le strinse la mano e poi la abbracciò delicatamente.
Kaii strinse i pugni istintivamente. Non dovrei … “Kaii-chaan ! Vieni !” sentì dire dal dolce Honey, che stava mangiando una fetta di torta con delle clienti. Stranamente non c’era Mori-senpai con lui.
Il piccolo biondino agitava le mani verso di lui e sembrava voler essere preso in braccio. Le sue clienti si intenerirono.
Kaii si avvicinò sorridente al tavolo e domandò quale fosse il problema e dov’era Mori.
“Mori è ad allenarsi … oggi non è venuto …” disse il tenero Honey, con il viso imbronciato e triste. “Mi sento un po’ solo … Stai con noi ?”
Il suo sorriso dolcissimo fece urlare le tre ragazzine che erano con lui. Anche Honey è un mago … Alzò Honey di peso e lo posò sulle sue ginocchia dopo essersi messo tra le ragazze. Gli fece fare il cavalluccio e lo imboccò un po’, sentendosi molto in imbarazzo.
Alzò lo sguardo giusto in tempo per vedere Ayame che salutava anche Tamaki ed usciva dalla sala. Lei è troppo in alto per me … “Kaii-chan, mi stai sporcando tutto !” protestò il piccolo biondino, che aveva tutta la panna della torta sparsa per la faccia. Il pezzo che aveva inforcato Kaii puntava al naso.
“Scusa Honey-senpai !!! Sono molto spiacente …” esclamò Kaii appena se ne accorse e afferrò al volo un tovagliolino per pulirlo.



Angolo autrice:
Se qualcosa non va è normale ... ho dovuto fare dei copia/incolla allucinanti per scrivere questo capitolo, per questo è venuto così ...
Vi prego di scusarmi per il ritardo e tutto e spero che leggerete ancora questa mia strana e assurda FF XD
A presto ! ;)
La vostra Rora-chan <3