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Autore: Ennakuro89    11/06/2013    1 recensioni
''E' ora di andare'' questa frase significava solo una cosa, stava per finire quell'orribile incubo, quello che ha distrutto la mia famiglia piano, piano. Ma mai avrei osato pensare che con questo cambiamento le cose sarebbero solo peggiorate. Nuove emozioni, nuove persone ecc... che avrebbero peggiorato tutto. questa è la mia storia, la mia nuova vita...
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Stavo preparando i miei vestiti per essere messi nella valigia, non vedevo l’ora di partire. Adoravo viaggiare e ogni volta che ne avevo l’opportunità la coglievo al volo, però oggi è diverso. Oggi sarei partita per sempre, Io e la mia famiglia ci saremmo trasferiti.
Io mi chiamo Rosè Gajos è sono una giovane ragazza di 14 anni, niente riesce a fermarmi, sono peggio del diavolo. Però questo e solo una copertura per non far travedere agli altri la mia fragilità, la mia sensibilità, per il terrore di essere presa in giro, essere incompresa ecc… però oggi stranamente ero felice, non avevo pensieri. Me ne andavo via da questo inferno, la situazione era ormai insopportabile, tutta colpa di quel mostro di mio Zio che ha veramente distrutto mio padre. Ci ha fregato almeno una decina di volte, ci ha buttati a terra ma noi ci siamo sempre rialzati, lui è campato con la gentilezza e quella leggera ingenuità di mio padre, in fondo comunque era suo fratello e non gli poteva voltare le spalle ma sembra che lui, mio zio, la vedeva in modo molto diverso.
‘’E’ ora di andare!!’’ era mia madre, ci stava chiamando.
Mia madre era la quinta essenza della pazzia (quella buona), ci faceva sempre alzare su di morale, anche nei momenti peggiori. Aveva 40 anni ma sembrava averne 22, si chiamava Maryla  , come una vecchia cantante polacca che mia nonna adorava, infatti mia madre era polacca. Le volevo un mondo di bene ed ero sempre stata felice e fiera di essere sua figlia, mi sentivo grata di avere una madre paziente, spiritosa, esuberante e altri milioni di qualità che sono davvero troppe per elencarle tutte.
‘’Rosè, muoviti o faremmo tardi!!’’ questo era mio padre.
Mio padre era la gentilezza fatta persona, lui voleva sempre fare il serio ma a dir la verità non gli usciva mai molto bene, facendoci ogni volta sbellicare dalle risate. Aveva 44 anni e si chiamava Frank. Ci divertivamo sempre a dire ‘’Ma quanto è famoso il tuo nome’’ ogni volta che lo sentivamo in Tv. Li volevo veramente tanto bene, lui ha dovuto sopportare una vita non molto facile e quando finalmente sembrava avesse trovato la felicità arriva suo fratello a rovinargli tutto.
‘’Ma, io non voglio andare via!’’ senti una voce in lacrime. Era sicuramente mio fratello
Il mio fratellino era la incarnazione della pura malvagità, ovviamente scherzo. Si chiamava Leonardo anche se io ho sempre preferito chiamarlo Leona Lewis o Cleopadra perché lo faceva andare su tutte le furie. Nonostante tutto gli volevo un bene dell’anima, era in fondo, ma molto in fondo un bravo ragazzo ma come ogni bambino di 10 anni era una peste.
‘’Andiamo Rosè!!’’ era mia madre di nuovo
‘’Eccomi!!’’ urlai.
Usci fuori dalla mia stanza, salutai la mia casa e usci fuori dalla porta d’ingresso, mi girai cercandoli e gli vidi. Mia madre stava sistemando i bagagli, e mio padre stava cercando di consolare mio fratello. Salutai i miei gatti e andai verso la macchina. Mi missi all’altezza di mio fratello.
‘’Leona, che è successo, perché piangi’’ Dissi cercando di farlo arrabbiare per distrarlo da quello che accadeva
‘’La smetti di chiamarmi Leona!!’’ Disse ancora in lacrime
‘’Solo quando tu smetterai di piangere’’ Dissi cercando di ricattarlo
‘’Ok, ora vedrai come smetto’’ Disse con tono da saputello
‘’Ha me sembra di vedere ancora qualche lacrima scendere’’ Dissi cercando di farlo ridere
‘’Su chiudi il rubinetto cosi partiamo’’ Dissi cercando un minimo accenno di sorriso
‘’Ok’’ Disse ridendo e si asciugo gli occhi
Mi sedetti sul sedile, missi nello stereo ‘’Funhouse’’ di P!nk la cantante preferita di mio fratello cercando di mantenerlo di buon’umore.
‘’Siete pronti ragazzi’’ Disse mia madre con tono d’avventuriera
‘’Si, partiamo’’ Esclamiamo io e mio fratello
Mio padre accese il motore, io e mio fratello salutammo la casa. Mi rilassai presi uno dei miei libri e mi missi a leggere. Ero felice perché questo era l’inizio della mia nuova vita.
Spazio Autrice:Sperò vi sia piaciuto come primo capitolo, io direi che questo sia più un prologo. Un grande grazie a chiunque recensirà la mia storia. Buona giornata :)
  
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