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Autore: CHOU    27/12/2007    9 recensioni
/Ecco che si ricomincia da capo/ Il motivo per il quale aveva lasciato la vecchia scuola è che non aveva uno straccio di amico.Tutti i ragazzi lo invidiavano e lo lasciavano da parte mentre le ragazze pretendevano di più che una semplice amicizia. Era veramente stanco di questa situazione ,ma perché tutti si soffermavano solo sul suo aspetto fisico,perché nessuno capiva che non aveva mica voluto lui nascere cosi,non era colpa sua! Aveva cercato di stringere amicizia con i suoi compagni ma il suo tentativo era andato letteralmente a puttane. Solo Rachels non lo vedeva come un pericolo,in realtà non lo vedeva proprio!!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ed eccoci all’ultimo capitolo della storia. Vi avverto che l’ho scritto con 38 febbre perché avevo promesso a una persona che l’avrei pubblicato oggi!

 

 

“Dimitry sveglia !”

L’argentato venne delicatamente scosso da un impaziente Raphael.

“Nh…cosa c’è?” sbiascicò Rachels.

“E’ tardissimo, tra venti minuti dobbiamo essere a scuola!”

Dimitry spalancò di colpo gli occhi.

#Merda#

“Perché non mi hai avvisato prima?” gli urlò mentre cercava dei vestiti puliti nell’armadio.

“Be…ieri sera abbiamo fatto molto tardi per colpa mia quindi volevo lasciarti dormire un po’ di più”

Ma ormai l’argentato non badava più a Frey, troppo preso a cercar di lavarsi il più velocemente possibile.

Dieci minuti dopo i due ragazzi stavano correndo per le strade di Tokyo come due forsennati per cercare di arrivare in orario a scuola.

 

“Raphyyyy! Come mai hai il fiatone…DIMITRY! Mio dio sembri appena uscito da una lavatrice!”pigolò scandalizzata Enia.

Per tutta risposta Dimitry fulminò con lo sguardo un imbarazzato Raphael.

“Eheh…eamh…in realtà è colpa mia, mi sono dimenticato di svegliarlo.”cercò di spiegare Frey.

“Ma allora vivete insieme?”

“Bè…si ma-“

“Ora capisco mooolte cose…” rispose la ragazza con fare misterioso e lanciando ai due ragazzi un’occhiata maliziosa che fece sospettare a Dimitry che non aveva capito proprio niente.

Dopo aver salutato Enia entrarono nelle loro rispettive aule.

Raphael seguiva distrattamente la lezione di storia, troppo preso a pensare che fra qualche ora avrebbe rivisto Joe. Si sentiva emozionato e non vedeva l’ora di abbracciare l’amico, ma più di tutto gli premeva presentargli Dimitry. Molto probabilmente non sarebbero andati molto d’accordo visto il carattere dell’argentato ma era ben deciso a fare un tentativo; Joe e Dimitry erano le persone che per lui contavano di più.

“Signor Frey vorrebbe essere così gentile da rispondere alla domanda?”

/Domanda? Quale domanda? Cazzo non stavo seguendo e ora che mi invento?!/

“Mi scusi non ho capito bene la domanda, me la ripeterebbe?”

“Ma certamente: in che anno scoppiò la rivoluzione francese?” rispose la signorina Hergosia.

“Ah si…la rivoluzione francese…un evento molto importante…i francesi si sono rivoltati, veramente un’azione coraggiosa. La Francia era un territorio molto ricco…lei è mai stata a Parigi dev-“ Frey  cercò di sviare il discorso mentre interiormente malediceva i francesi e le loro manie rivoluzionarie…e pensare che la Francia gli era sempre piaciuta.

“Robespierre si rivolterebbe nella tomba se la sentisse!”commentò acida la professoressa  per poi continuare la lezione.

Dimitry stava guardando fuori dalla finestra con sguardo assente. Era nervoso, terribilmente nervoso all’idea dell’incontro con Joe. Si rendeva conto che la sua paura era infondata, che Joe non poteva portargli veramente via Raphael, ormai il moretto viveva in Giappone. Però gli poteva portar via il suo amore per lui, poteva convincerlo che lui era meglio del giapponese.

“Signor Rachels mi può dire le basi azotate dei nucleotidi?”

“Adenina, timina, citosina,guanina.”rispose incolore e senza spostare lo sguardo dalla finestra.

 

“Bene ragazzi avete un’ora a disposizione da adesso per la verifica e poi potete tornare a casa visto che oggi facciamo orario dimezzato.” Gli informò il professore Fenca mentre passava per i banchi a distribuire il testo della verifica.

Raphael lanciò un’occhiata disperata a Dimitry come per dirgli ‘ti-prego-aiutami-non-mi-ricordo-niente’. L’argentato, per tutta risposta , gli fece la linguaccia lasciando basito il moro a quel gesto così poco da Dimitry.

 

“Allora com’è andata?”chiese l’argentato appena fuori da scuola.

“Sarebbe andata meglio se mi avessi suggerito la risposta del quesito numero 11.” Borbottò risentito Frey.

“Si, e poi alle domande 1, 4,5, e 16!”lo sfottè Dimitry.

“uffaaa! Io mi sono impegnato non è mica colpa mia se la fisica non riesco a capirla! Dai aumenta il passo Joe ci aspetta tra un quarto d’ora!”

sbuffando il ragazzo dagli occhi viola aumentò l’andatura.

Diciotto minuti e ventitre secondi dopo i due ragazzi arrivarono alla stazione.

“Cavolo siamo in ritardo!”

“Di tre minuti, tre minuti Raphael!”

Ma il moro non badò alle parole dell’argentato e con lo sguardo cercò di individuare la figura longilinea di Joe.

“JOE!!” urlò ad un tratto il moro facendo prendere un mezzo infarto a Rachels. Raphael si catapultò sul suo migliore amico ,abbracciandolo con trasporto.

“Vacci piano! Mi stai soffocando!” lo rimproverò sorridendo Joe, poggiando una mano sui capelli del moro.

“Mi sei mancato tanto! Come stai? Com’è stato il viaggio?”chiese a raffica Frey staccandosi dall’amico.

“Sto bene e il viaggio è andato a meraviglia.”

“Ah, ti devo presentare una persona. Lui è Dimitry!” Frey prese per un braccio l’argentato tirandolo verso di lui.

“Piacere io sono Joe. tu sei un amico di Raph?” chiese, in giapponese, il biondo tendendo la mano a Rachels.

“Più o meno.” Rispose glaciale senza dargli la mano.

I verdi occhi dell’americano saettarono mentre le labbra si piegarono in una smorfia.

“Un tempo ti sceglievi amici più simpatici.” Commentò sarcastico il muovo arrivato.

“Ma Dimitry è simpatico. All’inizio può…anzi è scorbutico e scostante ma-“ cercò di rimediare Frey lanciando,però, un’occhiata di avvertimento a Dimitry.

/dovevo aspettarmelo…/

“Ho capito, ho capito! Il classico duro fuori, morbido dentro. Senti Raph andiamo a mangiare che ho fame?”

“Sarebbe più gentile se, per offendermi, usassi il giapponese. Ma non ti preoccupare, capisco bene anche l’americano.” Gli sibilò Rachels in americano perfetto.

Joe gli scoccò un’occhiataccia mentre Raphael si pentiva di aver insistito per far venire  con lui l’argentato.

#Ok, sta calmo …fallo per Raphael! Pensa a quanto sarebbe triste se il *suo* Joe finisse sotto un treno!...è più forte di me non riesco a sopportarlo!#

/Qui si mette male,devo fare qualcosa…”

“Allora? Non si va a mangiare?” chiese con un sorriso Raphael.

“Certo!!”

“Nh”

“Perfetto allora andiamo da Mcdonalds.” Propose il moro.

Fortunatamente il locale non era molto pieno e i tre ragazzi trovarono facilmente un tavolo libero.

“Ragazzi se mi dite cosa volete vado a ordinare.” Disse alzandosi Frey.

“Io il solito.”

“Un mccicken e patatine.” Rispose incolore Rachels.

“Agli ordini!”

Dopo aver ordinato il moro tornò al tavolo consegnando ai due ragazzi il loro vassoio.

“Allora , ci sono ragazze carine in Giappone?” chiese sorridendo Joe a Raphael. Dimitry cercò di evitare la fitta di fastidio che stava prepotentemente salendo dallo stomaco.

“Si ce ne sono ma non mi interessano.” Rispose sorridendo il moro.

#Ma perché non gli dice che sta con me?#

“Quindi non hai ancora trovato l’amore della tua vita?” lo prese bonariamente in giro Joe.

L’argentato stava fumando di rabbia. Era così difficile dire ‘sto con Dimitry’?

“Dimitry, potresti lasciarci soli per un attimo?” chiese in n sussurro il ragazzo dagli occhi cobalto.

L’argentato sentì la rabbia dissolversi completamente, mentre una sensazione di freddo e vuoto si impadronì di lui. Guardò Raphael con occhi freddi e vuoti mentre si alzò da tavola.

“Ok”

Raphael si sentì mancare a quello sguardo distaccato e ferito.

/scusamiscusamiscusami non volevo ferirti/

Dimitry voltò il muro posto appena dietro al loro tavolo per poi appoggiarvisi contro. Non gli importava se ascoltando di nascosto avrebbe sentito Raphael dire che di lui in realtà non gli importava nulla, voleva solamente sapere la verità. Si rendeva conto di comportarsi come un paranoico e non dal solito Dimitry Rachels. Ma infondo da quando aveva incontrato Raphael aveva cominciato a comportarsi in modo differente.

“Joe, ti ricordi la promessa che ti ho fatto? Che avrei trovato qualcuno che mi ama veramente e che io ami?”

“Si…”rispose un po’ confuso il biondino.

“Io credo di aver trovato quella persona. Mi sono innamorato veramente di lei…”

“E chi sarebbe la fortunata?”

“Nessuna fortunata…è Dimitry.” Rispose Raphael arrossendo e posando gli occhi cobalto su quelli smeraldo dell’amico.

“Dimitry? E lui lo sa?” chiese completamente sciokkato Joe.

“Si…noi due stiamo assieme.” Il viso di Raphael divenne ancora più rosso ma i suoi occhi si addolcirono.

“State insieme? Con quel pezzo di ghiaccio maleducato vivente? Come fai?”

Dimitry, da dietro il suo nascondiglio, provò una fitta allo stomaco.

“Hai ragione, però lui non è solo questo…è simpatico, dolce, mi aiuta e mi sta vicino…certo a suo modo…ma mi ama.”la voce del moretto era morbida ma ferma, pienamente convita di quello che aveva detto.

“Capisco ma…non mi sembra tipo di cui ci si può fidare.” Disse Joe con reticenza.

“Può sembrare ma mi fido di lui…il problema è un altro…non so se lui si fida abbastanza di me.”

“Perché?”

“Non mi parla mai di lui, della sua famiglia…”rispose triste Raphael.

“Ma sei sicuro che vuoi proprio lui?”domandò l’americano dopo alcuni momenti di silenzio.

“Si, ormai non riuscirei a fare a meno di lui.”

“Fa come vuoi…basta che tu sia felice, ma se vuoi un parere non avrai vita facile con lui.”

“E chi ha detto che la vuole…le cose troppo facile stancano alla fine!” rispose Frey recuperando tutta la sua solita baldanza e spensieratezza.

“Ora però è meglio se vado a recuperare Dimitry.”

Raphael si alzò da tavola per cercare l’argentato ma appena girò l’angolo lo vide appoggiato al muro che lo guardava con sguardo triste.

“Tu hai-“

#Che stupido che sono stato a dubitare di lui. Quello che avrebbe diritto di avere dubbi dovrebbe essere lui, io non gli parlo mai di me, non sa niente del mio passato#

Due braccia forti andarono a stringere i moro.

“Perdonami Raphael.” Gli sussurrò solamente all’orecchio Dimitry.

#perdonami per aver dubitato. Perdonami per averti tenuto all’oscuro molte cose…Perdonami se col mio comportamento ti faccio pensare che non mi fido di te... Perdonami se non resisterò la tentazione di strozzare quel tuo amico…non riuscirò MAI a sopportarlo#

Dimitry si stava sporgendo per baciare le labbra semiaperte del moro quando un inserviente, munita di scopa e paletta, gli riprese:

“Se non vi dispiace per certe cose esistono le camere da letto” disse la donna sorridendo benignamente.

 

“Ce ne avete messo di tempo!”

“Scusa Joe ma non riuscivo a trovarlo.” Si scusò Raphael.

“E così Raph vuole te…non capisco il perché ma è mio amico quindi non mi resta che accettarti…ma se lo fai soffrire non ti perdonerò mai.” Sibilò minaccioso il biondo.

#La solita frase…#

“Non ti preoccupare non ci sarà bisogno del tuo intervento!”rispose Raphael al posto del suo ragazzo.

 “Nh”

I tre ragazzi uscirono dal locale e si diressero in centro . Raphael e Joe chiacchieravano del più e del meno mentre Dimitry li seguiva silenzioso. Amava Raphael ma nonostante ciò non era stato in grado di raccontargli di sua madre, del tatuaggio. Non gli aveva raccontato niente non perché non si fidasse del moretto ma semplicemente perché non si sentiva pronto. Però, da quando aveva ascoltato il discorso di Raphael a Joe aveva provato l’impellente desiderio di raccontargli tutto, finalmente aveva trovato qualcuno che lo amava realmente e  di cui si fidava.

#Non voglio che tra noi ci siano dei segreti così pesanti…#

“Dobbiamo assolutamente sentirci più spesso!” esclamò Joe.

“Già…almeno una volta alla settimana!”rispose il moretto prendendo per un braccio Joe.

/E’ da quando ci ha ascoltati che è strano…si è fatto ancora più silenzioso e quasi non risponde alle velate prese in giro di Joe…non vorrei che si fosse arrabbiato con me per quello che ho detto/

“Nooo che sfiga! Tra mezzora ho il treno…” Joe guadò tristemente Raphael .

“Di già?”

“Si …è da quattro ore che siamo fuori!”

“Non voglio che tu vada via…” esclamò Frey facendo gli occhi da cucciolo bastonato.

Sbuffando il biondo alzò gli occhi al cielo.

“Mi spiace ma ormai l’espressione da cane bastonato non attacca!” disse con sicurezza, alzando involontariamente una mano per posagliela sulla testa in una specie di carezza.

“Io non ne sarei così sicuro…” mormorò sibilino il moro prima di allontanarsi con una mezza piroetta.

“Senti…perché una volta non vieni tu a trovarmi!” propose entusiasta il biondo mentre ,un po’ meno entusiasta, Dimitry lo guardò torvo.

“Mmh non sarebbe male come idea. Magari durante le vacanze estive io e Dimitry potremmo venire da te!” rispose con slancio il morettino.

“Si…venite pure tutte due” qualcosa nello sguardo verde dell’altro fece intuire a Dimitry che lui non era il ben accetto ma all’argentato non poteva importarne di meno.

I tre ragazzi si incamminarono verso la stazione e dopo poco il treno con si joe partì.

“Non volevo che partisse così in fretta.”

“Lo puoi sentire per telefono” disse Dimitry nel goffo tentativo di consolarlo.

“Hai ragione …e poi abbiamo il telefono con la video chiamata! Che bello potremo vederlo ogni volta che vorremo” esclamò il moretto felice.

#Già che culo!#

“Nh”

“Senti, non ho voglia di andare subito a casa…che ne dici di andare a vedere un film?”

“Un film? Quale?”chiese l’argentato.

“Bò. Vediamo un po’ quello che c’è!”

“Ok ma muoviamoci”.

 

 

“L’amore hai tempi del colera…Una moglie bellissima…La promessa dell’assassino…”

“La promessa dell’assassino!” decise Dimitry.

“Perfetto! Vado a prendere i biglietti tu prendi i poc-corn.”

“Desidera signore?” chiese il commesso con voce gentile.

“Due poc-corn medi.”

“Subito. Ecco a lei, sono cinque euro.”

“Grazie” rispose Dimitry allungando una mano per prendere i poc-corn e pagare.

Dimitry si diresse da Raphael e gli consegnò i suoi poc-corn.

“Non sono un po’ pochi?” chiese il moretto guardando avido le deliziose palline bianche dentro il bicchiere di cartone.

“Accontentati!”

“Vorrà dire che ti aiuterò a finirli.”decise Raphael sorridendo a Dimitry.

#Aspetta e spera!#

 

Appena la porta della casa si aprì il moretto ci si fiondò dentro, catapultandosi sul divano.

“Sono stanchissimo!”

Raphael si accoccolò sul divano e chiuse gli occhi come per cercare di dormire. Dimitry guardò Frey con un sopraciglio alzato prima di togliersi il cappotto e ,con svogliatezza, si diresse in cucina per prendere dal frigo una lattina di coca che finì in pochi sorsi. Una volta tornato in sala si sedette sul divano vicino a Raphael e si accese la tv. Il moro aprì un occhio e pigramente appoggiò la testa sulle gambe del suo ragazzo, Dimitry gli poggiò una mano tra i capelli corvini continuando a fare zapping nella speranza di trovare qualcosa di decente da vedere. Speranza che risultò vana e Dimitry decise di alzarsi dal divano per preparare qualcosa di commestibile da mangiare. Mezz’ora più tardi l’argentato ritornò in sala con in mano due piatti di bistecca e svegliò il morettino.

“Ah grazie!”Raphael prese il piatto che Rachels gli porgeva e iniziò a divorare la sua bistecca.

“Avevi fame?!” ironizzò Dimitry sorridendo.

“Shi mofla –Raphael deglutì il boccone- molta !”disse il moro.

Dopo aver cenato i due ragazzi si misero a fare i compiti per il giorno dopo, con grande disappunto del moretto.

“Che bello abbiamo finito!”esclamò contento Frey.

“Nh, senti io risono già lavato ,ti aspetto in camera”disse l’argentato.

“Ok”rispose Raphael arrossendo un pochino alle parole di Rachels.

/Mi sembra ancora così strano dormire nella sua camera e nel suo letto/

 

Dimitry stava guardando fuori dalla finestra quando il moro o raggiunse.

“Tutto bene Dimitry?”domandò Frey infilandosi anche lui sotto le coperte.

“Si”

Rassicura Raphael iniziò a parlare del più del meno.

“Come ti è sembrato Joe?”

“Insopportabile.”

“Be non è stato gentilissimo…ma la mano potevi anche dargliela!”

“Nh”

“Uffaaa ho capito: per voi due non ci sono speranze!”

Due braccia avvolsero Raphael avvicinandolo a se, l’argentato prese il moro per la vita deponendolo tra le sue gambe per poi abbracciarlo.

“Dimitry…”

“Dieci anni fa io e mia madre stavamo tornando a casa quando…

FLASHBACK

“Mamma mamma! Guarda che bello quel giocattolo la!”un bambino con una zazzera di capelli argento stava indicando insistentemente una vetrina di un negozio di giocattoli.

“Quale?”chiese una bella donna dai magnetici occhi ametista.

“Quella macchinina!ti prego mela compri?”chiesi facendo gli occhioni dolci il piccolo Dimitry.

“No. Devi aspettare il Natale.”

“Ma io non voglio aspettare! Lo voglio subito!”Dimitry sbattè i piedini a terra, imbronciato.

“Tesoro, costa tanto quel gioco, aspetta che sia natale e lo avrai…”provò a spiegargli pazientemente la madre.

“Sei cattiva!”

Dimitry si mise a correre lontano dalla madre iniziando a piangere.

“DIMITRYYY!torna qua.”

Xavin iniziò a inseguire il piccolo fino a che Dimitry non si addentrò in un vicolo senza uscita.

La donna entrò nel vicolo buoi con circospezione cercando di intravedere nel buoi, causato dall’assenza di lampioni, la figura del figlio. Ma quello che riuscì a scorgere non le piacque per niente.

“Ehi Mark guarda questo ragazzino…è carino. Come ti chiami bel bimbo?”

Ddue uomini sui vent’anni aveva accerchiato il piccolo Dimitry che li guardava continuando a piangere.

“Dai vieni qui..”gli disse un uomo prendendolo per un braccio.

“Lasciami…aiuto!”

“Dimitry!!”Xavin corse incontro al figlio ma prima che potesse raggiungerla un secondo uomo l’aveva afferrata per la vita.

“Di bene in meglio- Mark si rivolse al piccolo Dimitry- sai che sei bello…un angioletto, si proprio un bel angioletto” una risata fredda echeggiò nel vicolo.

“Dimitry scappa, va via”urlò la donna, attirando su di se l’attenzioni di Mark.

“Tu taci, con te ci divertiremo dopo.”gli sibilò freddo per poi ritornare dal bambino.

“Mamma…”

Xavin cercò di liberarsi dalla prese dell’uomo cercando di tirargli un pugno, vedendo fallito il suo attacco provò a tirargli un calcio che, fortunatamente, andò a colpire proprio in mezzo all’inguine. un urlo di dolore si elevò dall’uomo accasciato a terra e la donna si fiondò su Mark riuscendo a fargli mollare la presa sul figlio che si allontanò leggermente.

Mark tirò fuori un piccolo coltello e lo puntò verso la donna.

“Dimitry scappa!”

“Mamma…”

“Scappa ti ho detto” il piccolo con le lacrime agli occhi iniziò a indietreggiare verso l’uscita.

“Tu non vai da nessuna parte”disse Mark cercando di prendere Dimitry ma Xavin  si buttò sull’uomo con tutte le sue forze permettendo così al figlio di scappare.

FINE FLASHBACK

“Quando sono ritornato nel vicolo mia madre era morta e i due uomini si erano dileguati. Ancora oggi mi domando come abbiano fatto a scappare. Quando mio padre lo venne a scoprire mi odiò a tal punto di trasferirsi in Francia e lasciare me qui con i miei zii. A ragione ad odiarmi…mi madre è morta solo per colpa mia, se quella volta non avessi fatto i capricci per quello stupido giocattolo…”Dimitry si strinse ancora di più a Raphael nascondendo il viso nell’incavo del collo del moro.

/Io…io non pensavo…oddio Dimitry…/

“Non è colpa tua!Eri solo un bambino!”sussurrò Frey all’orecchio di Dimitry mentre lo teneva stretto a se.

/Come ha potuto vivere tutti questi anni con la convinzione di aver ucciso sua madre…anche il padre…/

“Ora i miei zii non devono badare più a me , mio padre mi manda i soldi necessari per tutte le spese.”continuò Dimitry in tono piatto.

“Dimitry…”

“Il tatuaggio e per ricordarmi di lei e di quello che gli ho fatto”

A quelle parole Raphael si staccò velocemente da Dimitry e lo guardò negli occhi ametista.

“Smettila di dire così, non è colpa tua…tua madre ti amava e di certo non ti incolpa per la sua morte. È stata lei  decidere di sacrificare la sua vita per salvare la tua…non devi incolparti.”affermò con sicurezza il moro.

Dimitry distolse lo sguardo dagli occhi cobalto di Frey assimilando i discorso di Raphael. Dopo tanto tempo sentì gli occhi bruciare e lucenti lacrime andarono a bagnarle le guance diafane. Raphael gliele asciugò lentamente mentre sentiva anche i suoi occhi farsi lucidi.

“Raphael…”

#Grazie. Oddio erano anni che non piangevo mi scoppia la testa. Però sono felice…#

I due ragazzi restarono abbracciati per svariati minuti senza dire niente.

“Raphael ti amo”

#Non potrei più fare a meno di te.#

“Ti amo anch’io, tanto” rispose Raphael per poi catturare le labbra di Dimitry in un dolce bacio.

Ormai liberi dai loro dolorosi legami col passato Raphael e Dimitry potevano iniziare veramente una nuova vita che gli avrebbe uniti per sempre, perché un amore puro e semplice come il loro era difficile da trovare e impossibile da rompere.

 

FINE

 

 

Sigh è finita…ç__ç. Mi divertiva scrivere di loro due ma era giusto che la storia finisse a questo punto. La frase ‘non potrei più fare a meno di lui’ l’ho usata appositamente uguale per i due protagonisti. Molto probabilmente questo capitolo è un po’ smielato ma…mi piace così ^^ anche se penso che il mio capitolo preferito sia obbligo o verità!

Vorrei ringraziare:

 

1 - amichetta
2 - animablu
3 - anthilia
4 - Atomo
5 - babyjenks
6 - deasy90
7 - GeB
8 - Gemellina Dolly
9 - giochan
10 - giuxxx
11 - holls
12 - Katiya
13 - Lady Slytherin
14 - lake
15 - linasyan
16 - lorin
17 - mace
18 - Mana
19 - mela11
20 - Michi_chan
21 - Mirella
22 - misk
23 - nami78
24 - pibi
25 - Purple Bullet
26 - Scila
27 - Selendhil
28 - silente2
29 - Valentine

 

che hanno messo la storia nei loro preferiti.

 

Inoltre vorrei ringraziare:
Katiya

linasyan

Gemellina Dolly

GeB

Mana

sassara

yuriy_shinoda

Ephramlover

L_Yasha Shaman Slayer

DianaV

lake

ka_chan91

babyjenks

Michi_chan

Tao

Valentina78

miss_miky

senseless

Summers84

amichetta

VENDA

Veronika

fatawrite

mistica

 

che hanno recensito rendendomi moooooolto contenta .

Inoltre  vorrei ringraziare Arlieen Greenleaf  dddot che mi hanno fatto notare i miei errori..chiedo scusa se continuerò a farli ma sto cercando i migliorarmi!

 

GRAZIE DI CUORE A CHI HA SEGUITO LA MI ASTORIA CI RIVEDIAMO PRESTO CON UN’ ALTRA ORIGINALE ROMANTICA AMBIENTATA NELL’ANTICA ROMA!!! UN ENORME BACIO VEGI ^^

  
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