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Autore: Gyal    11/06/2013    1 recensioni
E se ti dicessi che non è tutto come sembra? Se ti dicessi che non esiste giusto o sbagliato? Ti sei mai sentito come se qualcuno ti stesse leggendo nel pensiero? Ti senti confuso, non è vero? Sei uno scherzo della natura. Come loro, del resto.
Genere: Fantasy, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non è che riportarla nel suo corpo la farà allontanare da me? No, non ora che siamo così vicini! Con me sta bene, ride. Dai, con me è felice, si vede da chilometri di distanza. Eppure c'è sempre qualcosa che la spinge da lui. Che cos'ha lui di tanto speciale? Boh. Non voglio che lei creda che io sia soltanto un cazzone, perchè non è così. Io so come amarla. Come lei merita di essere amata. E poi, con il suo potere... Tra loro non può funzionare. Spero davvero che non mi veda come un amico, perchè sarei fottuto. Bloccato nella friendzone, che rate. E ci pensi? Magari verrà pure a raccontarti tutti i cazzi loro, dalle litigate alle sorprese. No, Andrè, non ci pensare.

"Beh, che famo? Guardiamo il cancello ancora per un po' o ci decidiamo a entra'?" disse Andrea.
Ma come fa? Come fa a mascherare tutto quel ciclone che ha dentro? 
"Laura, tutto ok?" si preoccupò Gabriele. Per un attimo mi chiesi se fosse lui a leggermi nel pensiero.
"Beh, diciamo che non è cosa da tutti i giorni entrare in un cimitero, nel cuore della notte, per disseppellire un cadavere. Ah, senza contare il fatto che siamo ricercati e non sappiamo nemmeno dove mettere 'sto cadavere nè, tantomeno, come far rientrare Viola e Silvio nei loro corpi. Direi che questa rientra nella TOP 5 delle mie serate... ehm... particolari?" risposi. 
Scavalcammo il cancello e accendemmo le torce.
"Che a nessuno venga la brillante idea di dire 'dividiamoci' !" esclamò Viola.
"E di che hai paura? Sono tutti morti!" la rassicurò Giulia.
"Ah, quindi hai totalmente rimosso il tipo che mi ha trafitta?" rispose Viola.
"No, ma quello era un esperimento della VEX, tutt'altra cosa." contestò Giulia.
"Ah, beh, questo mi tranquillizza molto, devo dire." rispose sarcastica.
"Oh, al massimo ci ritroviamo a balla' Thriller co' gli zombie, fidate." commentò Andrea.
"FIDARSI? DI TE? SE E' BLOCCATA NEL CORPO DI SILVIO, E' SOLTANTO COLPA TUA!" gridò Marco.
"Marco!" lo rimproverai.
"Che t'impicci te? Manco c'eri!" mi azzittì.
"Lo sai che non è colpa sua!" rispose Gabriele.
"Abbassiamo il tono di un paio di tacche! Non è colpa di nessuno, non li abbiamo voluti noi 'sti poteri di merda!" ribattè Viola.
In silenzio ci addentrammo nel cimitero, alla ricerca della tomba di Viola. Leggendo ogni lapide nella speranza di trovare al più presto 'Viola Cesa De Castaldo'. Quel luogo faceva venire i brividi.
Ero in fondo al gruppo da sola. Nessuno fiatava.
Ehi, non te la prendere per quello che ha detto Marco... E' solo geloso. pensò Silvio.
"Sì, lo so. Si comporta come un bambino, mi fa incazzare." sussurrai.
Non prenderlo sul serio. Lo sai, non ce l'ha con te, ma con Andrea. 
"Sì, so tutto... Senti, devo di..." non feci in tempo a concludere la frase: gli altri avevano trovato la tomba.
"E adesso?" chiese Giulia.
"E adesso si scava." rispose Gabriele porgendoci le vanghe.
Cominciammo a scavare. Ogni zolla di terra che rimuovevo, mi faceva sentire più vicina a quel passato che non vedevo l'ora di riabbracciare. Nonostante la strada da percorrere fosse ancora lunga, mi sentivo sempre più forte. Forse stavo crescendo. 
Con la vanga toccai una superficie dura.
"Me sa che ci siamo." dissi.
Liberammo la bara dalla terra e la tirammo su. 
Giulia chiuse gli occhi. Tutti ci voltammo per guardarla. Le sue unghie erano diventate lame affilatissime. E, con la sua grazia e delicatezza, si avvicinò alla bara e riuscì a romperla e a tirar fuori il corpo di Viola. 
Marco la prese in braccio e la adagiò delicatamente a terra, con la cura che solo un ragazzo innamorato poteva avere. 
Ci guardammo tutti negli occhi con uno sguardo confuso. 
Beh, me pare ovvio che ora sia il mio turno, no? disse Silvio.
All'improvviso si fermò tutto. Come se qualcuno avesse cliccato il tasto 'pausa'. Dal corpo di Silvio apparve un bagliore di luce gialla, che somigliava a fumo colorato, e di fianco a me, comparì un bagliore simile, ma color arancione.  Dapprima i bagliori si intrecciarono, come se stessero ballando, infine il bagliore arancione entrò nel corpo di Silvio e quello giallo nel corpo giacente a terra di Viola.
Silvio inspirò profondamente, come se, in tutto quello che pareva un lunghissimo arco di tempo, avesse trattenuto il respiro. 
"Io ci sono." disse Silvio che si girò verso Viola. 
E dopo alcuni interminabili secondi, Viola aprì gli occhi. La aiutai a rialzarsi.
"Tutto bene?" le chiesi.
"Sì, mi sento un po' strana, ma sto bene." mi rassicurò.
Ricoprimmo la fossa come meglio potemmo e ci avviammo verso il cancello. Lo scavalcammo nuovamente.
"Domani alle 10.00 al bar?" propose Gabriele con nonchalance.
"Perfetto." approvò Silvio.
"Vabbè, io andrei. Devo farmi una doccia." affermò Viola.
"Ti accompagno io..." suggerì Andrea.
"No! Ti accompagno io." si impose Marco.
"Basta! La accompagniamo noi, vero Gabrie'?" si propose Giulia.
Il silenzio di Viola approvò la proposta di Giulia che, trascinatosi Gabriele, la accompagnò a casa.
Marco e Andrea si scambiarono sguardi intimidatori, senza però proferire parola. Si voltarono le spalle e se ne andarono ognuno per la sua strada.
"Vabbè, io vado... E dovresti tornare anche tu a casa, sai, tua madre..." balbettai rivolta verso Silvio.
"Sì, in effetti..." mi rispose.
"Beh, buonanotte." tagliai corto. 
Mi voltai per andarmene, quando mi sentii prendere per il polso. Mi tirò verso di lui, senza lasciarmi.
"Aspetta! Cosa volevi dirmi prima?"

  
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