Missed Calls
Prologo-


Aoki Hyosuke, liceale del terzo anno, appassionato di film horror.
Il ragazzo si aggirava per le strade  illuminate solo dalla fioca luce dei lampioni. 
Era una notte di giugno ma nonostante la calda stagione  c’era freddo, le strade erano deserte e il silenzio aveva il sopravvento.
Il ragazzo si sedette pigramente sulla panchina e si mise ad osservare la luna piena. Rise, tutto ciò sembrava così spaventosamente sinistro… si, sinistro come il rumore di quei passi che si avvicinavano a lui.
“Chi c’è? Chi c’è?” ripeteva Aoki. Cosa alquanto strana.
Quella era la stessa domanda che facevano le vittime dei film horror poco prima della loro morte… quella che Hyosuke riteneva stupida e retorica. Era ovvio che sarebbero stati uccisi… ucciso.
I passi si fermarono e  il silenzio era spezzato solo dal rumore di un insetto che sbatteva insistentemente contro la luce del lampione. Aoki credeva che in qualche modo avrebbe potuto cavarsela… lui aveva visto tanti film horror e sapeva come agivano gli assassini o meglio: credeva di saperlo.
-Hey, Aoki caro- una voce era profonda e minacciosa, quasi sarcastica si fece spazio tra l’oscurità.
-Chi sei?- domandò Aoki cercando sembrare arrabbiato per nascondere la paura, se sarebbe apparso spaventato sarebbe stato una vittima facile.
-Oh, scusa. Non mi sono presentato. Puoi chiamarmi M.C.- si presentò facendo un breve inchino. Ma dove si era mai visto uno del genere? Questo strano comportamento colse il liceale di sorpresa e iniziò ad entrare nel panico totale, era confuso, disorientato ma il peggio arrivò quando M.C. gli chiese se voleva delle caramelle. Aoki andò in tilt.
Il rumore di uno sparo squarciò il silenzio… due…tre. Un urlo venne represso e il corpo di Hyosuke cadde a terra, inanime.
Il quartiere sembrava addormentato ma erano tutti alle finestre e l’aria piena dei mormorii della gente.
                                                                                  
                                                                                     ***

-C’è stata un’altra vittima, vero?- la voce della ragazza che parlò era flebile, spaventata. La giovane donna dai capelli corvini accanto a lei annuì brevemente e annuì  e disse:
-Credo abbia preso di mira le terze del liceo- ipotizzò la donna –Quando io avevo la tua età è successo qualcosa di simile- la corvina rabbrividì mentre gli tornarono in mente i ricordi.
-E cosa avete fatto?-
-Esisteva un’organizzazione speciale chiamata…beh, non chiamata-
-Mi prendi in giro?-
-No. Non era chiamata in alcun modo-
 
                                                                                    ***

-Endou? Siamo sicuri che la persona che stiamo aspettando esista?- chiese un ragazzo sai capelli blu e gli occhi castani.
-Ma certo! Aveva detto che veniva con noi.- affermò sicuro il ragazzo con la fascia arancione in testa.
-Forse è meglio se tu provassi a chiamare- propose il ragazzo dai capelli platinati. Endou annuì ed estrasse dalla tasca il cellulare, aprì la rubrica e appena trovato il nome rimase qualche secondo a leggere: “Aoki Hyosuke”.  Mamoru fece partire la chiamata mentre si portava il telefono all’orecchio.  Parlò solo dopo aver aspettato un po’
-Strano. Il telefono squilla ma non risponde nessuno…-.
 
 


Angolino delle Autrici 
Hello ^^
Ecco un tentativo semi-fallito di scrivere una storia a quattro mani ^^
Questo era il prologo. Speriamo che vi abbia incuriosito.
è una storia ad oc e questo è lo schema:
· Nome:
· Cognome:
· Ruolo: studente (per forza al terzo anno di liceo) o un componente dell’organizzazione non chiamata (?)
· Età: (se studente 16)
· Aspetto: -anche l’abbigliamento-
· Carattere: -dettagliato-
· Cotta/fidanzato: -non so se riuscirò ad approfondire questo campo- -non limitatevi a scrivere solo il nome-
· Può morire? Se si: come?:


Ok, qui è tutto. Se volete sapere altri dettagli mandateci un messaggio.
Ci vediamo ^^
Miki e Fede