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Autore: Shinny_Leaf    12/06/2013    4 recensioni
Mi chiamo Venus. Venus Blain. Ho 16 anni e vendo me stessa per portare a casa da mangiare.
Domani ci sarà la Mietitura e c'è solo una cosa di cui sono certa: io verrò sorteggiata. Non c'è via di scampo.
Non fatevi impressionare. Io non sono un agnellino impaurito, ma non provo nemmeno piacere a uccidere. Sono sempre la via di mezzo.
La via di mezzo tra una ragazzina un po' pazza e una donna sadica. Quella figura a metà.
Una cosa è certa: se dovrò andare io tornerò a casa.
Tributi...
tremate di paura.
Genere: Azione, Comico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Caesar Flickerman, Finnick Odair, Nuovo personaggio, Presidente Snow
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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10. Niente panico

 
 

“ Destiny!”
“ Destiny! Rispondi, cazzo!”
Non mi sente più, ma il cannone non ha ancora sparato.
Che cosa posso fare per salvarla?
Nulla, ecco cosa.
Quindi vai via! Salvati!
Ci dev’essere un modo, non posso lasciarla qua.
Ehi, svegliati! Il suo corpo è stato aperto in due! Non puoi più fare nulla, idiota!
L’odore del suo sangue mi pervade i sensi e non capisco più nulla.
Devi scappare! Quei ragazzi sono ancora in giro.
Ma il cannone non ha ancora sparato.
“ Venus…” mi dice con voce affievolita, quasi senza parlare.
La testa è adagiata sulle mie gambe e mi guarda negli occhi.
Cosa t’importa di quell’oca? Te ne vuoi andare?!
Non voglio che muoia sola.
“ Graz…” cerca di terminare ma una lacrima le scivola sulla guancia.
E adesso il cannone spara.
Sento qualcuno avvicinarsi e inizio a correre all’impazzata cercando un posto dove nascondermi. È già giorno da qualche ora e di conseguenza sono visibile. Stanotte ci siamo prolungati troppo.
Ma dove diavolo sono gli altri?
Dovevano essere qua; era questo il punto prestabilito. Dio mio, non capisco più nulla.
Sei o non sei Venus Blain?
Ma certo.
Allora tira fuori quei pochi fottutissimi coltelli che ti rimangono e fai una strage!
Non può essere, la mia mente malata mi sta aiutando.
Velocemente mi nascondo dietro a un albero dal tronco di un diametro spaventoso. Un ragazzo piuttosto alto e mostruoso carica nella direzione in cui ero prima e poi non trovandomi lancia un grido insoddisfatto. Grugnisce, neanche fosse un animale.
“ Dove sei?” urla.
Sul serio? Anche un’idiota senza alcun cervello lo avrebbe capito!
“ Ehi splendore, salta fuori! Così, magari, prima che io ti uccida ci divertiamo un po’. Che dici? Non ti va, amore?” dice strafottente.
Sono assolutamente confusa; parla come un favorito, ma di certo non lo è. Sembra un’esibizionista, ma non da ancora spettacolo.
Apri tu le danze, Venus.
Con piacere.
Faccio capolino dall’albero e lo saluto sorridendo in modo da prenderlo un po’ in giro.
“ Ma ciao! Quando tempo che non ti vedo…” dico fingendo. Il mio teatrino farà impazzire la Capitale.
“ George.” Dice ricordandomi il suo nome.
“ Ah George, si.”
“ Dov’è il tuo ragazzo? Sai, io e lui dovremmo fare due chiacchiere…” dice alludendo al machete che impugna fiero.
“ Al momento non è qui con me, sono spiacente. Comunque, di che chiacchiere si tratta?” chiedo innocente e sbattendo le ciglia.
“ Affari abbastanza violenti. Voi avete ucciso Ily e io uccido voi. Semplice no?” dice in tono confidenziale. Ily? Sarà la ragazza che Liam ha torturato.
“ Semplicissimo, John.”
“ George.” Mi coregge seccato.
“ Si si, come ti pare.” Gli dico menefreghista.
È visibilmente arrabbiato perché riesco a distinguere una poco poco spessa vena che fa da protagonista sulla sua fronte e pulsa. Tanto.
“ Ma ora basta chiacchiere con te.”
Carica contro di me come un animale inferocito. Abilmente mi sposto e lui per poco finisce contro il tronco di un albero. Non faccio in tempo a voltarmi che lui mi tira su di peso e mi lancia a terra. Come se fossi una piuma. Non mi sento più la schiena.
Mi ruggisce in faccia. Evidentemente questo qua è meno sano di me.
Alza il machete e cerca di colpirmi la faccia, ma io rotolo a destra e mi alzo in piedi.
La mia stupidissima schiena pulsa come il cuore e delle fitte me la percorrono. Ok, niente panico.
Anche se ora sono un pochino nella merda.
Alza di nuovo il machete per colpirmi, ma anche questa volta ne evito la lama, chinandomi. E da qui parte un’altra grande fitta che mi lascia scappare un gemito rabbioso.
Non si può morire così, non posso morire per mano di un animale. Anche se questo è tre volte me.
“ È bello cadere per terra eh?” mi dice sprezzante e sadico.
Finalmente, riesco ad arrivare con la mano fino allo stivale e prendo un coltello a caso. Questo colpisce di striscio “George” e gli procura un taglio profondo sulla fronte. Anche se l’ho colpito di striscio la lama è molto spessa.
Mentre il sangue gli cola lento sulla faccia, viene verso di me e mi solleva per il polso. Mi sbatte contro il grosso tronco e poi lancia di nuovo a terra.
“ Non si gioca con me, splendore! Avrai anche incantato Panem, ma non me! Chiaro?!” mi urla in faccia e il suo sangue finisce sul mio viso.
Non ce la faccio più.
Prendi un altro coltello!
Non ci riesco…
Tenta! Diamine tenta!
Il mio avversario va a recuperare il coltello che gli ho lanciato prima e io riesco a prendere l’ultimo che mi rimane. Ho un solo tiro e non ho più forze.
Lui mi ha completamente distrutto il corpo. Uno sbaglio significa morte certa.
Raccolgo tutte le forze che mi rimangono e, nel momento esatto in cui il mio coltello trapassa il suo cuore, Liam gli mozza la testa con la spada.
Un colpo di cannone e io sono salva.
“ Siamo tornati un po’ più tardi perché tre Tributi ci hanno sorpresi.” Mi dice Liam prendendomi in braccio delicatamente. Ha il viso sporco e un livido sulla tempia destra.
“ Eravamo troppo stanchi e siamo riusciti solo a ferirli.” Dice Druey.
“ Destiny è morta.” Dico prima che mi chiedano dove sia.
“ Quel ragazzo le ha aperto il corpo e parlava di vendicare la morte della ragazza che hai torturato al bagno di sangue” termino.
“ Menomale che te la puoi cavare anche da sola.” Mi dice Liam e mi bacia sulla guancia.
“ Non avremmo dovuto dividerci.” Dice Druey.
Ha ragione; non avremmo dovuto. Ma dove sono Cherry e Blaze?
“ Cherry e Blaze?” chiedo spaesata.
“ Ne abbiamo perso le tracce dopo che ci hanno attaccato.” Dice Druey.
“ Un ragazzo ha storto la caviglia a Cherry e le ha graffiato metà viso.” Dice Liam senza tono.
Fissano tutti e due il basso. Erano affezionati a lei a quanto pare.
“ Poi Blaze l’ha portata via da lì. Gli avevamo detto di trovarci al luogo prestabilito, ma non sono ancora qua.” Dice Liam.
“ Tanto vale che se fra poco non arrivano ce ne andiamo.” dico. Non voglio assolutamente andare via senza Blaze e Cherry ma non abbiamo scelta. Se non torniamo alla base per medicarci e riposarci non saremo pronti per stanotte.
“ Dobbiamo riposarci. Se avremo fortuna li incontreremo alla base o non in cielo stanotte.” Dice Liam.
Insieme ci incamminiamo verso la base. Tutti tranne loro.
 
“ Tu non stai bene.” Dico senza pensare a Druey.
Lui ghigna appena e si gira a controllare che Liam dormi ancora. Stiamo facendo a turno e mentre sorvegliamo Druey mi sta facendo alla schiena degli impacchi di pomata contro per forti botte che Capitol ci ha inviato.
“ Tranquillo, dorme ancora.” Lo rassicuro.
Lui fa una breve pausa e poi continua a spalmarmi la pomata. Questa cosa da un sollievo immenso!
“ Vedi Venus, per riuscire a stare calmo nella mia vita si deve sempre avere un punto fermo. Senza questo punto tutto comincerebbe a girare senza fermarsi mai e io cadrei sempre più in basso.” Dice liberandosi.
“ E cosa succede se il tuo punto scompare?” mi chiede perché è convinto che io sappia la risposta. Ma il vero problema è che io lo so cosa succede.
“ Tu scompari con esso.” Rispondo a mezza voce.
“ Esatto. Cherry è quel punto. E Cherry non è qui adesso.” Dice rassegnato e fa una breve pausa.
“ Non è amare questo. Lei è come una sorella per me e siamo cresciuti assieme. Ma lei non è qui ed è inutile mentirsi; lei non sarà più qui. Con me.” Prosegue duramente.
È quasi amore fraterno quello che percepisco in lui. Mi volto verso di lui dopo che ha finito di mettermi la pomata.
“ Anche io e Blaze siamo cresciuti insieme, ma ora non gli voglio più bene come un tempo. Certo, non vorrei vederlo morire ma fra noi non c’è più nulla di profondo.” Dico dura e faccio una breve pausa.
“ In qualche modo, tutto fra noi si è annullato. Tu non pensare a questo. Pensala viva.” Dico cercando di sembrare convinta.
Osservo che ha una grossa ferita sul fianco destro. Gliel’ho fissata tutto il tempo pensando all’avvelenamento del sangue o a una forte infezione. Così mi alzo di scatto, vado verso il mio zainetto e tiro fuori una pomata, un ago e un filo sottile che mi hanno inviato gli sponsor.
“ Farà un po’ male, ma rischi una forte infezione e non credo che tu voglia vivere senza la parte inferiore del corpo.” Gli dico mostrandogli l’ago.
Lui mi risponde annuendo e mi consente di iniziare.
Spalmo un po’ di pomata anestetizzante sul suo fianco e sull’ago e il filo per sterilizzarli.
“ Sdraiati e non pensarci. Brucerà tanto.” Gli dico convincente.
Inizio a ricucirgli la pelle per bene e cercando di fare piano. I suoi gemiti di dolore sono soffocati per non svegliare Liam.
“ Dimmi cosa senti. Intendo quanto dolore.” Dico.
“ Ora tanto.” Mi risponde con voce soffocata. Gli spalmo dell'altra pomata e lui mi avverte che va un po’ meglio.
Appena ho finito vado al torrente a lavarmi la mani dal sangue. Poi vado a prendere le nostre magliette che si sono asciugate e gli lancio la sua.
“ Grazie.” Mi dice.
“ Grazie a te per aver parlato.” Gli dico complice.
Sarebbe stata una bella giornata. Il sole batte a tutto spiano su di noi; al Distretto 5 il sole non lo vediamo mai. Il fumo delle industrie e le radiazioni che battono sulla nostra area non ce lo permettono. Riesci a vederlo solo se ti dirigi all’area naturale perché ci sono alcuni alberi che dissolvono i fumi tossici e creano un varco in cui si può vedere il cielo.
Anche sopra l’albero di casa mia. Quando ci salivo sopra e arrivavo fino in cima potevo ammirare il sole.
“ Venus è il tuo turno.” Mi dice Liam che intanto si è svegliato e mi abbraccia.
Non riuscirò mai ad addormentarmi, ma annuisco lo stesso.
Vado all’ombra e prendo la mia giacca che uso come cuscino.
Chissà quanto ci metterò ad addormentarmi; penso solo a Axel.
Spero solo che stia andando tutto bene.
 
 


Oggi la vostra autrice (l’importante è crederci) vi regala un capitoluccio scritto in soli due giorni!
Che per me è un tempo record.
Questo è il decimo capitolo! Ok ora passo ai ringraziamenti che è meglio.
Lo scorso capitolo è stato recensito dall’amore della mia vita Clove_HungerGames.
Chissà perché ha recensito solo lei? Forse perché vi ho lasciato solo due miseri giorni? (O forse perché non sai scrivere e nessuno te lo dice?). Bah, mistero!
Ringrazio i lettori misteriosamente enigmatici e silenziosi che mi seguono. Grazie bellissimi!
E infine prego che qualcuno abbia un po’ di pietà per me
Peace and love :)
Shinny

  
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