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Autore: HermLOL    12/06/2013    2 recensioni
[...] alzandosi le maniche aveva scoperto gli avambracci e così la cicatrice che recitava “Mezzosangue” era perfettamente visibile sul suo braccio destro.
Alzò lentamente gli occhi per incontrare quelli di Draco e assunse un’espressione contrita, mordendosi il labbro inferiore.
Dopo un lunghissimo attimo di silenzio, Draco si alzò la manica sinistra, rivelando il marchio nero che risaltava sulla pelle chiara.
Si guardarono e accostarono le braccia come a voler mettere a confronto le loro sofferenze. [...]
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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Era estate, precisamente la metà di luglio, e come ogni anno Scorpius era arrivato da due giorni a casa Weasley insieme a James, Albus e Lily. I quattro ospiti passavano le loro giornate in compagnia di Hugo e Rose, mangiando le cose deliziose preparate da Hermione, Ginny ed Astoria e facendo scherzi di ogni genere a Ron, Harry e Draco.

La tradizione era iniziata durante l’estate dopo il secondo anno ad Hogwarts di Scorpius, Rose e Albus. I tre avevano inspiegabilmente stretto una forte amicizia, nonostante Albus e Scorpius facessero parte di Serpeverde e Rose di Grifondoro.
Da sempre la famiglia Weasley e la famiglia Potter erano solite passare l’estate insieme, ma quando Rose e Albus avevano espresso la richiesta di invitare anche la famiglia Malfoy c’era stata un po’ di titubanza da parte di quasi tutti.
Ron aveva iniziato a sbraitare che sua figlia stava socializzando con il nemico, Hermione lo aveva redarguito dicendo che non doveva insegnare l’odio ai suoi figli ed Harry, come sempre, tentava insieme a Ginny di mettere fine alla loro discussione.
Alla fine, dopo tante parole e promesse, erano arrivati ad un compromesso: la famiglia Malfoy sarebbe stata invitata, ma al primo comportamento sbagliato tutti i membri della famiglia Potter e della famiglia Weasley avrebbero dovuto tagliare i ponti con i Malfoy.
La fortuna aveva voluto che, dopo un inizio non proprio dei migliori, la prima estate che le tre famiglie avevano passato insieme fosse continuata a gonfie vele creando nuovi legami, aggiustandone altri e uccidendo i pregiudizi e le paure.

Fu così ogni estate e quella dopo il quinto anno di Albus, Scorpius e Rose non fece eccezione.

“Scorpius, aiuta un attimo Hermione in cucina mentre io sono in giardino. Questione di cinque minuti, promesso!” Astoria sorrise al figlio e corse fuori.
Scorpius lasciò i suoi amici di malavoglia, ma per non offendere Hermione finse un sorriso e si tirò su le maniche per iniziare ad aiutarla, ma Draco che era arrivato in quel momento gli mise una mano sulla spalla e scosse la testa “Tranquillo, Scorp, Hermione la aiuto io! Torna pure dagli altri..” Scorpius, senza fermarsi troppo a riflettere, salutò entrambi e corse via chiudendosi la porta della cucina alle spalle.
Hermione guardò sorpresa Draco: non si era mai offerto di aiutarla in quegli anni. Né avevano avuto un gran rapporto, si limitavano a convivere civilmente e scherzare in gruppo.

Suo malgrado sorrise “Posso farcela anche da sola, Draco. Torna da Harry e Ron, non preoccuparti..” iniziò Hermione tranquillamente, tirandosi su le maniche per lavorare meglio, ma lo sguardo serio di Draco le fece morire le parole in gola.
Aggrottò la fronte, non capendo. “Tutto bene? Cosa stai..?” seguendo il suo sguardo capì il motivo del repentino cambio di espressione del ragazzo: alzandosi le maniche aveva scoperto gli avambracci e così la cicatrice che recitava “Mezzosangue” era perfettamente visibile sul suo braccio.
Alzò lentamente gli occhi per incontrare quelli di Draco e assunse un’espressione contrita, mordendosi il labbro inferiore.
Dopo un lunghissimo attimo di silenzio, Draco si alzò la manica sinistra, rivelando il marchio nero che risaltava sulla pelle chiara.
Si guardarono e accostarono le braccia come a voler mettere a confronto le loro sofferenze.
“Mi dispiace” sussurrò Draco stringendo i pugni.
“Non è colpa tua.. “ rispose con voce tremante Hermione.
“Non parlo solo di questo” le dita del ragazzo lambirono con una leggera pressione la scritta cicatrizzata “Non le avrò incise col pugnale, ma le ho incise con la voce. E scommetto che ha fatto più male..” Fece un attimo di pausa, lasciando che il volto gli si contraesse mostando puro dolore interiore mentre ricordava “Non ho mai dimenticato la tua espressione di quel giorno, al secondo anno. Mai. Mi dispiace, Hermione”.
Fece per andarsene, ma Hermione sorrise con gli occhi lucidi e lo abbracciò.
Lo strinse forte e non parlò: non serviva dirgli che l’aveva perdonato.
L’aveva già fatto da molti anni, quando aveva capito che era solo un burattino con i fili troppo stretti senza possibilità di liberarsi.
La ragazza sciolse l’abbraccio e lo guardò: aveva la stessa espressione di quando, al terzo anno, l’aveva schiaffeggiato.
Gli passò la mano sulla guancia che anni prima aveva colpito e sorrise “Dispiace anche a me, Draco”.

   
 
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