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Autore: Harleen    28/12/2007    20 recensioni
Samantha Perkins è una strega. Una strega abbastanza anonima, tra l’altro.
No, non è una coraggiosa e fiera Grifondoro, con lunghi capelli castani ed occhi color del miele.
No, non è nemmeno una perfida e subdola Serpeverde, crudele quanto bella, capace di far girare la testa a tutti con il suo fascino da maledetta.
No, non stiamo parlando di una Corvonero, una seria, studiosa, intelligentissima Corvonero che sotto un’aria da secchiona nasconde un corpo mozzafiato.
E’ una Tassorosso. E questa, se permettete, è sfortuna bella e buona.
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 13

CAPITOLO 13

Inattesi sviluppi di un atteso sclero

.

Le costole gli fanno male a tal punto da fargli dubitare seriamente di averne almeno una integra. E le lacrime, Dio, vede tutto sfocato ed ha le guance zuppe.

- Va’ al diavolo, Lupin. –

E quando si rende conto di cosa gli è stato detto, è troppo tardi per fermare Samantha.

- Ma dove…? –

Chiede ad alta voce, rispondendosi immediatamente dopo.

Sirius.

.

Cammina a passo spedito, i pugni stretti lungo i fianchi ed un prurito incessante all’avambraccio sinistro.

Non è il momento. Non è il luogo.

- Cerco Sirius. –

Annuncia ad un gruppetto di Grifondoro.

Sguardi smarriti, nessuno sa risponderle.

- Merda. –

Mugugna, allontanandosi quasi di corsa dai ragazzini senza nemmeno un saluto o una risposta. Cammina voltata in dietro, sperando di vedere da qualche parte Black. Ed ogni volta che torna a guardare avanti, fa sempre a malapena in tempo prima di sbattere contro qualcosa o qualcuno.

Il veritaserum non le ha elargito superpoteri, ma le ha acuito i sensi.

Ed inizia quasi a credere che non sia stato così male berne un bicchiere di tale portata.

Fa giusto in tempo a scattare a destra, evitando di sbattere contro un Corvonero. Per finire dritta sul piede di una Serpeverde.

- Maledetta idiota, sta’ attenta a dove vai! –

Alza gli occhi al cielo, fa un saltello indietro e prova a scartare la ragazzina per riprendere la sua ricerca.

- Non così in fretta, sai! –

Una mano della ragazzina le stringe malamente il braccio destro, impedendole di procedere.

E’ troppo.

Senza nemmeno pensarci mette una mano sulla gola della ragazza, stringendo quel tanto che basta a farle capire che NON è uno scherzo, ed iniziando a spingerla senza troppo riguardo contro un muro.

Con la mano, nuovamente libera dalla presa, tira fuori la bacchetta, puntandola sulla croce degli occhi di quella che – dopo un po’ c’è finalmente arrivata – altri non è se non la piccola, altezzosa mocciosa dei bagni.

- Non voglio perdere tempo con te. –

Le dice con tono asciutto, allentando la presa.

- Questa me la paghi. –

Evidentemente, non è stata sufficientemente chiara.

- Piccola mocciosa irriverente, lascia che ti spieghi una cosa. Sono di tre anni più grande di te, ed ho alle spalle sette anni di incantesimi. Potrei farti cose che non immagineresti mai, nemmeno nei tuoi peggiori incubi. E sono maledettamente arrabbiata. Pensi che sia il momento più adatto, per venire a darmi fastidio? –

Sgrana gli occhi, sinceramente preoccupata.

Perché i Tassorosso sono pacioccosi e non se la prendono mai.

Perché far arrabbiare un Tassorosso vuol dire passare il limite.

Perché nessuno sa cosa voglia dire far arrabbiare un Tassorosso.

Mai e poi mai, far arrabbiare una persona calma. Non sai mai cosa possa combinarti.

.

- Sam! –

Sirius è sconcertato.

Perché svoltare un angolo e sentirsi dire che Samantha Perkins ha chiesto di lui, è già un duro colpo.

Ma vedere la già citata Samantha Perkins tenere al muro una Serpeverde, è roba da fantascienza.

- Sirius. –

La ragazzina viene mollata immediatamente. C’è un bagliore sinistro, negli occhi della Tassorosso.

E il giovane Black capisce, finalmente, tutti i discorsi di James su quanto sia eccitante vedere Lily imbestialita e pronta a dar battaglia. Ha l’effetto di una droga, sente l’adrenalina che scorre a mille nelle sue vene, gli da alla testa.

Sorride a mezza bocca, porgendole una mano.

- Mi cercavi? –

La Tassorosso annuisce, raggiungendolo in un paio di falcate e dandogli uno spintone da record.

- Dobbiamo fare quattro chiacchiere. –

.

Cammina a passo spedito, trascinandolo per un polso attraverso i corridoi del quinto piano. Tira pugni alle porte semi-chiuse, accertandosi che nessuno sia nei paraggi.

- …Cos’hai detto che dobbiamo fare? –

Samantha lo incenerisce con un’occhiata, decidendosi finalmente ad entrare in un’aula deserta. Spinge malamente Sirius, facendolo arretrare.

E poi inizia a passeggiare su e giù, visibilmente livida di rabbia.

- Perché l’hai fatto? –

Sbotta ad un certo punto, cogliendo totalmente impreparato Sirius.

- …Prego? –

- Hai sentito. –

- Ma non ho capito la domanda. –

Prende fiato a denti stretti, fermandosi ad un passo dal prendere a sberle il giovane Black.

- Ti ho chiesto perché l’hai fatto. –

- Fatto… Cosa? –

.

Finalmente, Samantha Perkins decide di poter urlare.

.

- Sei un deficiente! –

- Ma che ho fatto? –

- “Che ho fatto”? “Che ho fatto”?! Mi hai torturato! Per mesi! Non un attimo di pace, non un attimo di respiro! Mi hai reso la vita un inferno!! E per cosa?! Per niente, ecco per cosa! Sei un totale idiota, un esondato nel cranio, un neurolabile! E non ho nemmeno il coraggio di chiederti perché tu abbia deciso di darmi il tormento, perché forse non capiresti nemmeno la domanda! –

E’ livida di rabbia.

- Vacci piano… -

Borbotta, leggermente offeso.

Samantha prende fiato.

Forse l’effetto di quella broda sta svanendo.

- Allora rispondimi. Perché l’hai fatto? –

E Sirius deglutisce rumorosamente, non sapendo dove andare a parare.

.

Dirle che è bellissima e si è innamorato di lei al primo sguardo?

Schifoso materialista, conta più il mio aspetto di quella che sono realmente?!

.

Dirle che è rimasto colpito dalla sua intelligenza?

…Ma mi credi totalmente scema?! Sono una Tassorosso, se volevi un genio potevi andare a cercartelo tra i Corvonero!!

.

Dirle che hanno un sacco di cose in comune?

Brutto deficiente che altro non sei, non abbiamo mai parlato per più di cinque minuti in croce! Si può sapere in base a cosa pretendi di conoscermi?!

.

…E allora?

.

- Hai… Hai un buon profumo. –

Sbarra gli occhi, spalancando la bocca inorridita.

- Profumo? –

Annuisce.

- Profumo?! –

Nuovamente un cenno di assenso.

- PROFUMO?! –

Arretra, seriamente spaventato.

- Sei… Sei… SEI UN IDIOTA! TOTALE! PER DEL PROFUMO! IO… TU… NON PROVARE AD AVVICINARTI MAI PIU’ A ME! –

- Andiamo, capisco che è una motivazione cretina… Ma non penso sia saggio optare per una soluzione così drastica… -

- STA’ ZITTO! NON VOGLIO PIU’ VEDERTI, NEMMENO IN CARTOLINA, NEMMENO PER SBAGLIO! –

Si avvicina a lui, dandogli una botta alla spalla sinistra ed osservandolo con gli occhi che lanciano lampi.

E, forse un po’ per tutti i discorsi di James che ormai lo hanno traviato, forse perché Samantha così repellente non lo è mai stata… O forse in virtù del solito, maledetto, tossico odore che percepisce, Sirius non riesce a fare a meno di afferrarla per le braccia, studiando minuziosamente il suo volto.

- Cosa dia-

- Ti voglio baciare. –

- EH?! –

Ha uno sguardo da invasato, molto inquietante.

- Voglio baciarti. –

E Samantha, che di certo non brilla per spina dorsale, già inizia a calmarsi, pensando che in fin dei conti è solo un bacio, no? Posso ammazzarlo benissimo pure dopo.

- Perché? –

…Ma sai che sei proprio demente, Sammy, tesoro?

- Perché io ti piaccio, e con questo maledetto profumo mi stordisci, e mi mandi su di giri. E il fatto che tu sia furente rende le cose più divertenti, sì. –

Sbianca, arrossisce, il cuore le salta diversi battiti ed inizia ad avere le palpitazioni.

Tutto contemporaneamente.

- Io non credo che sia il momento più indicato. –

La osserva stranito, come si potrebbe osservare uno scienziato che, di fronte ad un’assemblea di premi nobel, afferma candidamente che la terra è piatta.

La osserva come si osserverebbe un idiota, in parole povere.

- Non me ne frega assolutamente nulla, voglio baciarti e lo farò. –

- …E se io non volessi? –

Adesso la sta guardando come se fosse totalmente folle.

Peggio mi sento.

- Sam, cuore di mamma tua, non diciamoci balle. Io ti piaccio, ogni volta che parliamo vai in palla perché ti imbarazzo. Ed adesso non verrai a dirmi che stai tremando perché ti faccio paura, vero? –

Vorrebbe annuire. Dio, quanto vorrebbe potergli dire che la sta terrorizzando.

Ma il veritaserum non le permette di inventarsi bugie di tale portata.

Per cui, seppur a fatica, seppur riluttante, fa cenno di no con la testa.

- Appunto. Vedi, il corpo umano secerne determinati ormoni, in reazione a stimoli esterni. Se io ti terrorizzassi, avresti l’adrenalina a mille, nel sangue. E intendo solo quella. Tu invece oltre all’adrenalina emani feromoni. Sai cosa sono? –

Nuovamente un cenno negativo.

- Sono gli ormoni femminili. Le femmine dei mammiferi li secernono quando – uhm, come dire – sono attratte da un maschio della loro stessa specie. –

Sirius usa un tono sereno, nel parlare. Se non fossero ancora in una posizione alquanto imbarazzante, Samantha potrebbe trovare una spiegazione del genere interessante. Potrebbe anche essere invogliata a chiedere lui cosa cavolo ne sappia di queste cose, e come faccia ad avere un olfatto così sviluppato.

- Sei sotto effetto di veritaserum? –

- Mh-hm. –

Lui la guarda, chinandosi ulteriormente verso di lei.

- Vuoi che ti baci? –

Lo bisbiglia a malapena, facendole solletico sul viso. Lei lo guarda, smarrita.

Magari sta svanendo l’effetto…

O magari posso riuscire a ribellarmi.

Magari…

- Sì. –

…Magari era solo questo, che aspettavi. Poter addossare la colpa ad altre persone, uscendone illesa; anzi, come vittima.

Il giovane Black sorride, poco prima di poggiare leggermente le sue labbra su quelle della ragazza.

.

A Samantha tornano in mente le parole di Remus.

- Ci saranno solo piccole… Variazioni. A livello caratteriale. –

.

Perché di norma, non afferrerebbe con una mano un lembo della camicia del ragazzo, per tenerlo più stretto a se.

Non gli circonderebbe la vita con l’altra mano libera, accarezzandogli quella piccola fascia di pelle estremamente sensibile. Non abbandonerebbe l’orlo della camicia per andare ad accarezzargli il volto e a calcare leggermente con il pollice sul mento di lui per fargli capire che ok, baciarsi a stampo è tanto tenero e puccioso, ma sarebbe carino anche considerare l’ipotesi di rendere l’esperienza un tantino più interessante.

.

Infatti, non lo fa nemmeno ‘sta volta. Ci pensa Sirius.

.

E lei, imbarazzatissima, riesce solo ad arrossire come un semaforo quando si allontanano. Vorrebbe scappare, allontanarsi per andare a seppellirsi da qualche parte.

Non trova nulla di meglio da fare che abbassare la testa, nascondendosi tra le braccia di lui, col suo mento che le punta leggermente sulla nuca.

- Sai, James ha ragione. –

- Cosa? –

Borbotta, ancora stordita.

- Mi ha sempre detto che baciare una ragazza arrabbiata è il modo migliore per farla calmare. –

…Oh, vero.

Dovresti essere arrabbiata.

ARRABBIATI! UCCIDILO!

- Di’ a James che novantanove volte su cento quella che ti ha proposto è una missione suicida. –

- E quell’unica volta? –

Sospira.

- Ci trovi una deficiente come me che, non solo riesci a calmarla, ma riesci anche a renderla instabile sulle gambe. –

Si scosta leggermente, osservandola con attenzione. E’ rossa in viso, visibilmente incapace di auto-imporsi un battito regolare… Ed effettivamente si sta tenendo a lui con insolita tenacia.

- Instabile? –

Annuisce.

- Se mi lasci cado. –

- Non intendo farlo. –

Le sorride, poco prima di chinarsi leggermente, fino ad arrivare con la faccia all’altezza del suo seno.

- Cosa… Che hai intenzione di fare?! –

Chiede con voce allarmata. Sirius ridacchia.

- Porto la principessa dovunque mi ordini. –

Si volta di scatto, le afferra le cosce e la issa sulle spalle, tenendola a cavalluccio.

- Dove vuole andare, madame? –

Samantha ci pensa un po’, prima di sogghignare.

- Nei sotterranei, fido destriero. –

- Ma… Ma! Ci sono sei piani da fare! Tutte scale! E alle scale piace cambiare! Roba da impazzire! –

- Ti pare che non lo sappia? Su, su, che dopo dovremo andare nella torre di Astronomia, e poi nel parco, e poi in guferia… Eh, quanta strada abbiamo da fare! –

- Intendi farmi fare su e giù per Hogwarts per tutto il giorno? –

- Anche due o tre di fila, mio caro. Ti ricordi? Hai diversi mesi di torture e sfinimenti da farti perdonare. –

Chiosa con tono affabile Samantha, tirandogli un leggero calcetto allo stomaco come se fosse veramente a cavallo e dovesse spronare un puledro particolarmente ostinato.

Sirius sbuffa, decidendosi a partire.

- Aspetta, che ho paura di non tenerti bene… -

Fa un saltello sul posto, allacciando le mani sulla schiena coi palmi rivolti verso l’alto, in diretta coincidenza con le terga della Tassorosso.

- Ehy! –

- “Ehy” tu, semmai! Vuoi per caso cadere? –

- No, ma-

- Ma un corno. Su, l’hai detto tu che abbiamo un bel po’ di posti da visitare… -

Il giovane Black fa un altro saltello, partendo a passo di marcia per i corridoi.

E nel vederli passare, più di un professore resta basito a vedere la scena.

Remus Lupin, poi, alla disperata ricerca dell’amico che – quasi sicuramente – dev’essere rimasto ucciso nella furia devastatrice di Samantha, può provare le gioie di un embolo, nel vedere sfrecciare il suo compagno di casa, dormitorio e talvolta letto – quando James ha bisogno del letto per stare con Lily, l’inquilino del piano di sopra è costretto a dormire in giacigli non suoi, con conseguenti maledizioni lanciate un po’ a lui ed un po’ a Potter – con a cavalluccio sopra la suddetta furia devastatrice, che ridono come schizoidi per il parco di Hogwarts.

.

.

Gaha! Sono tornaaataaaah!! *w*

Le vacanze natalizie sono estremamente proficue, sìsì! Gioisci, mondo! *.*

Capitolo lunghetto, svolgimento abbastanza demente, ma sorvoliamo. U////U Mi vergogno come una ladra per l’ultima parte, non so descrivere certe sceneh! *Chris corre a nascondersi*

.

Per il resto.

Piccole note, tanto per fugare possibili dubbi: non abituatevi a Samantha così spigliata, dai prossimi (pochi, lo giuro! ç_ç) capitoli tornerà la piccola ameba che amo tanto e sulla quale adoro accanirmi;

poi, donneh, il fanservice è una nobilissima attività… Ma vedete di scoprire per conto vostro cosa sia! XD

.

Commenti sempre graditi, of course.

.

Devotamente Vostra,

Christine Black

(91 preferiti, 91 preferiti!

*Chris fa danza del vampiro*)

   
 
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