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Autore: _Safyra    12/06/2013    2 recensioni
Wanda si era salvata. Adesso era rinchiusa in un altro corpo. Felice. Amata dall'uomo che non aveva mai pensato potesse innamorarsi di lei.
Aveva ricominciato una nuova vita, la sua decima vita, ed era ora di iniziare a godersela. Ad imparare che in quel mondo non esistevano soltanto la compassione, il dolore e l'indulgenza, ma anche il piacere, il desiderio... l'amore di una famiglia, di un uomo.
Non sapeva che là fuori, oltre quelle caverne e quel deserto, c'era un mondo pronto ad accoglierla.
Wanda non sapeva nemmeno di essersi fatta un altro nemico... Ma non c'era fretta. Doveva scoprire molte altre cose oltre a quello.
Dalla storia:
Incrociai lo sguardo di Ian per un interminabile istante. Un istante interrotto da un colpo di scena.
Rimasi impietrita quando vidi esplodere il capannone che avevo di fronte.
Avevo cantato vittoria troppo presto [...]
Avevo promesso. Non lo avrei mai abbandonato.
«Wanda... non c'è più niente da fare, capisci? È andato ormai» singhiozzava Brandt dopo avermi preso il volto fra le mani.
«No» dissi «No. Ian non è morto»
Genere: Avventura, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ian, Jared, Melanie, Quasi tutti, Viandante
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Up In The Sky - the serie '
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3



Tensioni



Non avevo mai immaginato di provare compassione per gli occhi che mi avevano odiato, né di poter anche solo consolare con delle carezze quel corpo così rigido e spigoloso. Eppure lo stavo facendo. Forse perché in quegli occhi non scorgevo più l'anima della Cercatrice. Forse perché mi faceva solo pena.

Ma Lacey non era la Cercatrice. Era Lacey, un'umana che aveva ritrovato se stessa dopo che l'aliena che aveva ospitato l'aveva costretta a tacere per molto tempo.

Poteva essere viziata e irritante come lei, ma in fondo era una persona fragile, confusa, che non meritava lo stesso trattamento che avrei potuto riservare al suo corpo se in lei ci fosse stata la Cercatrice.

Era per questo che avevo ritenuto giusto sedermi accanto a lei e cercare di capire perché stesse piangendo.

«Sono io. È questo corpo. Jared ha ragione, Wanda. Ha ragione. È me che vogliono.» disse in un sussurro, quasi fosse un segreto.

«Può darsi, ma... come puoi saperlo davvero?»

«Non lo so» rispose Lacey, nascondendo parte del viso nelle ginocchia che teneva ben strette al petto «Non lo so. Ma lo sento»

Lo sentiva, sì, ma personalmente ritenevo che affidarsi alla chiaroveggenza o ad altre cose da sensitivi non era la soluzione principale che potesse rendere le sue parole attendibili.

«Be'... Sistemeremo questo problema. Vedrai.» mi limitai a risponderle mentre le massaggiavo la schiena «Adesso però tirati su.»

«Wanda?»

«Sì?»

«Non dire a nessuno di questo... Okay?»

«Okay.»


§


Passarono sette, lunghi giorni.

Di tanto in tanto Jared, Kyle e altri ragazzi uscivano a qualsiasi ora del giorno per controllare gli spostamenti dei Cercatori, che avevano continuato a ronzarci intorno come avvoltoi.

Non eravamo riusciti a capire perché fossero lì. Aaron aveva detto che sembravano zombie in mezzo ad una distesa desolata che vagavano senza un vero e proprio obbiettivo.

Intanto l'atmosfera nelle grotte si era fatta più cupa e guardinga. Le persone erano più nervose e irascibili. Alcune erano addirittura ossessionate dal fatto che le scorte si potessero esaurire da un momento all'altro, rimproverando tutti quelli che, al contrario, non se ne preoccupavano. Ed era stato per questo motivo che Jeb, onde evitare dibattiti insensati, aveva deciso di rendere inaccessibile il magazzino, permettendone l'accesso solo alla squadra dei razziatori.

Inoltre il tempo in cui potevo stare assieme ad Ian si era drasticamente dimezzato a causa dei suoi continui turni di ispezione nelle zone adiacenti alle grotte. Avremmo potuto lavorare insieme, ma lui, ovviamente, non me lo permise, perché riteneva fosse troppo pericoloso starmene là fuori con dei Cercatori alle calcagna.

Per protestare mi ero rivolta a Jeb, ma anche lui mi vietò di uscire.

In conclusione, quindi, ero segregata nelle caverne.

Ma non ero sola: anche Melanie dovette starsene come me là dentro.

Solo Lily continuò a svolgere il proprio compito senza che nessuno potesse impedirglielo. Perciò Mel si era arrabbiata ed era venuta a sfogarsi da me.

«Non è giusto!»

«Lo so, lo so. Ma non ci puoi fare niente, Melanie.» le avevo detto. Io ero rassegnata, lei no. Ed era stato per questo motivo che dovetti stare a fissarla mentre faceva avanti e indietro per la stanza. La mia stanza.

Finché non avesse smaltito la rabbia, le mie parole sarebbero state solo bazzecole.

«Ho provato a parlarne con Jeb, ma...» iniziai, ma lei m'interruppe.

«Ma che gliene importa, Wanda? Avrà lasciato andare Lily solo perché le fa pena. Si deve ancora riprendere dalla morte di Wes...»

Tacqui. E sorrisi. Era da tanto tempo che non discutevamo in quel modo. Da quando ci avevano separate, precisamente. L'ultimo discorso infatti lo avevamo fatto mentalmente.

Eppure, anche se ci avevano divise, le nostre conversazioni, i nostri litigi, le nostre chiacchiere erano rimaste invariate. Lei era quella dura e impulsiva che si lasciava prendere la mano; io quella apprensiva e ragionevole che prima di fare o dire qualcosa ci pensava mille volte.

«Non ci pensare, Mel. Loro si sanno difendere... Noi saremmo solo un peso in più.» ridacchiai mentre pensavo ad Ian e a Jared.

Melanie smise di trafficare per la stanza, fermandosi per lanciarmi un'occhiata assassina.

«Okay.» feci spallucce ed abbassai lo sguardo in segno di resa. «Mettiti l'anima in pace e guarda il lato positivo: domattina ritorneranno dopo il turno di notte e saranno a nostra completa disposizione.» aggiunsi, ostentando tranquillità.

Mi fidavo di quei due, del loro lavoro. Tuttavia l'idea di poter stare accanto a Ian e Jared sarebbe stata sempre la migliore; perché infondo ci mancavamo a vicenda.

Melanie si venne a sedere accanto a me, assumendo un'aria più che esasperata.

«Emozionante.» commentò.

«Non sai quanto» risposi io prima di scoppiare a ridere per mascherare il cattivo umore di cui disponevo da più di ventiquattro ore.

Quella sera, anche se le lenzuola erano rimaste più fredde e vuote del solito, andai a letto felice. Melanie invece si addormentò col broncio.

E fu così che finalmente arrivò la mattina dopo.

Mi svegliai di buon ora, più per i continui rumori che provenivano dai corridoi che per un vero e proprio bisogno fisiologico, e raggiunsi la piazza centrale in un men che non si dica. Non ero stata l'unica ad alzarmi presto per accogliere i nottambuli. Incontrai Sole, Jamie, Maggie e Sharon. Queste furono le ultime persone che m'immaginai di vedere: non uscivano mai dalle loro grotte se non per mangiare e lavorare.

Doveva essere un giorno importante perché loro due stessero lì. Ma la cosa che più mi sorprese era che avevano entrambe i volti di chi era davvero preoccupato.

Mi accigliai quando vidi che tutti, nella grotta, erano inquieti. Raggiunsi Jamie, vicino a Lucina e gli altri bambini.

«Ehi, che succede?» gli chiesi dopo avergli messo un braccio sulle spalle. Stava crescendo a vista d'occhio.

Jamie non rispose. Si limitò a fare spallucce e a sospirare, il visino contratto e irrequieto.

«Ehi» lo scossi debolmente. Mi guardai intorno. «Dov'è Melanie?»

Il ragazzo alzò lo sguardo su un corridoio a est della piazza. Quello che portava alla grotta-ambulatorio.

Cessai di respirare.

«Non mi hanno permesso di andare assieme a loro.» disse alla fine.

Lo guardai per un breve istante.

Oh, no.

Mi decisi a correre verso quel corridoio e scoprire di chi si trattasse. Non smisi di pregare finché non entrai nell'ambulatorio e non li vidi.

Erano tutti lì, i razziatori.

Tutti lì ad attorniare una barella con sopra qualcuno che non riuscii a scorgere.



Spazio pseudo autore:


Capitolo breve... Mooolto breve, ma l'ho fatto per voi! Perché se avessi aspettato ancora avrei prolungato la vostra astinenza e voi mi avreste uccisa xD

Ma lasciamo stare i miei deliri e passiamo a parlare di cose serie...

In primis, ci tengo a ringraziare le ragazze che hanno recensito il capitolo precedente, in particolare Scarlett_Meredith, e anche quelle che hanno messo la ff nelle seguite/preferite/ricordate ^.^ Grazie mille a tutte!!!

Come ho detto prima, il capitolo è veramente breve, ma conto di farlo più lungo per il prossimo ;)

Allooora... che dite, ragazze?? Ben presto scoprirete perché i Cercatori sono di nuovo lì, non temete ;) Ma adesso vorrei proprio sapere cosa pensate di questo aggiornamento!! Lo farete, vero???

Be', credo sia ora di andare! (Sto cercando di non scrivere "spazi autore" più lunghi dei capitoli! :P)

Alla prossima!

Sha

   
 
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