"Eccomi arrivata" scesi dal taxi e bussai alla porta, vennero ad aprirmi

"Benvenuta in famiglia ^o^ Io sono Alice"


davanti a me c'era una ragazzina che avrà avuto si e no diciotto anni, capelli neri corti; nemmeno tanto alta...e non ci crederete mai saltellava e
danzava quando si muoveva, alquanto irritante a dirla tutta.
Oltretutto non capivo da dove potesse scaturire tutto quell'antusiasmo, io odiavo quando veniva qualche lontano parente a casa; l'invasione della privacy era una delle cose che proprio non sopportavo.
Figuriamoci poi se qualcuno avesse messo le tende in casa mia, gli avrei fatto passare le pene dell'inferno pur di farlo
andare via, questa ragazzina invece... scossi la testa per risvegliarmi dal mio contorto ragionamento

"grazie molte.. i-io sono Kristy"

sorrisi mio malgrado...e la segui dentro casa dove mi stava aspettando il resto della famiglia

"Loro sono Carlisle ed Esme, vale a dire i miei genitori e li ci sono Emmett e Rosalie, Edward e Bella ed infine Jasper"

Quella che si chiamava Bella fece qualche passo per venire a stringermi la mano ma inciampò nella sua gonna e finì dritta ai miei piedi, dovetti avere un autocontrollo di ferro per non scoppiare a ridere..
Il mio sguardo cadde su quello di nome Jasper che stava dando di gomito a.. Emmett, che nomi ridicoli

"tira fuori i verdoni, ho vinto la scommessa"

Al che Emmett fece una smorfia e con ben poco entusiasmo diede i soldi a Jasper..

Ci fu un attimo di silenzio poi Emmett portò lo sguardo su Bella

"Smettila di inciampare e cadere o di questo passo diventerò povero"

"Scusa tanto se sono maldestra" aveva messo un broncio spaventoso


"Sempre la solita"

il ragazzo di nome Edward l'aiutò a rialzarsi, doveva essere il suo fidanzato.. mi accorsi tardi che lo stavo fissando e distolsi lo sguardo il più in fretta possibile.. Non dovevo lasciarmi abbindolare da niente e da nessuno odiavo essere lì

"Scusate se vi interrompo ma sono un pò stanca e vorrei riposarmi, potete mostrarmi la mia camera, per favore?"

"Certo cara, vieni"

Questa era Esme, e mi stava facendo strada verso la mia camera.. assurdo, peggio che nell'800; non avrebbe fatto prima a dirmi di salire la scala e dirmi quale porta dovevo aprire?

"Spero ti piaccia"

La camera era enorme, esageratamente direi, con delle grandi finestre stile vetrine di un centro commerciale per intenderci.. Il massimo in fatto di privacy

"Si, grazie.. È davvero molto bella, sono sicura che mi ci troverò bene"

"Vuoi una mano a disfare le valigie?"

"Ehm no no grazie, credo di farcela da sola non ho tante cose il più é andato distrutto nell'incendio"

"Se ti servisse qualcosa mi trovi in salotto"

"D'accordo, grazie ancora"

Rimasta sola disfeci le valigie e disposi le mie poche cose nella cassettiera e nell'armadio. .. Poi mi buttai sul letto, volevo dormire un pò.. Di colpo però cominciai a ripercorrere mentalmente la mia vita.. Non era stata male, i miei mi avevano sempre dato quello che avevo voluto, oltre che al loro amore e a me non sarebbe servito nient'altro.. Poi una settimana prima quel terribile incendio si era portato via la mia casa e la vita dei miei genitori e tutto il mio mondo era ovviamente caduto a pezzi, non avevo altri parenti, quello era il dannatissimo motivo per cui ero finita in questo.. buco! Le lacrime avevano preso a scorrere sul mio viso senza che me ne accorgessi persa com'ero nei miei ricordi.. Scivolai nel sonno solo quando fui abbastanza stravolta...