I raggi del sole mattiniero filtravano attraverso le
tapparelle della finestra posizionata sulla facciata est della piccola villetta,
tipicamente in stile americano, che sostava ormai da una ventina d'anni lungo
Le prime avevano da poco aperto gli occhi e senza badare troppo al loro
aspetto decisamente sotto tono appena incontrarono i loro sguardi si sorrisero.
Taylor sillabò un buon giorno senza emettere alcun suono, per paura di svegliare
la sorellina e fece cenno a Samantha di uscire silenziosamente e con cautela;
detto questo le due sgusciarono fuori dalla stanza emettendo contemporaneamente
un respiro di sollievo.
"Non abbiamo svegliato la piccola Attila" ridacchiò la
rossa
"A quanto pare" confermò la brunetta mentre si sistemava i capelli alla
menobuona con il piccolo elastico che teneva sempre al polso "scusami per
l'aspetto vergognoso.. Anche se non stò ore ed ore ad imbellettarmi come una
cheer leader o
"Non preoccuparti, anzi ti capisco
benissimo.."
"Beh che ne dici di fare una bella colazione sostanziosa per il tuo primo
giorno alla East High?"
"Ti ringrazio.. Ma non vorrei recare troppo disturbo a te e a tua
madre.."
"Ma no, te l'ho detto, e poi credo che per le spese si siano messi
d'accordo il preside con la tua insegnante.. ora mi sfugge il
nome.."
"Prisley"
"Giusto.."
concluse Taylor facendo schioccare le dita per ricordare meglio il nome,
precedendo Samantha mentre scendevano le scale in parquet per arrivare in
cucina. Questa era abbastanza ristretta, decorata con mobili ed elettrodomestici
moderni, di colore rosso e acciaio, ed la cappa con il fornelli a gas al centro,
mentre il tavolo a quattro posti era posizionato sulla destra. ai fornelli vi
era già la signora McKassy che stava preparando delle uova strapazzate e qualche
fetta di pane tostato.
"Buon giorno, ragazze, ben svegliate. Hai dormito bene
Samantha?"
" Si, la ringrazio Morgan"
"Oh, dammi pure del tu cara.. Sennò mi fai sentire
vecchia.."
a quelle parole la figlia lanciò un occhiata eloquente alla madre pensando "Mai tu sei già vecchia
mamma" intanto che sorseggiava una spremuta di pompelmo
fresca.
"Fortunatamente abbiamo due bagni, quindi appena avete finito di nutrirvi
avrete tutto il tempo di prepararvi" continuò la donna ignorando lo sguardo
della brunetta e porgendo il piatto a Samantha "Spero ti
piacciano"
La ragazza diede una forchettata alle uova e annuii con il capo. Taylor
invece afferrò un toast e lo addentò mentre si
sedeva.
Le due consumarono velocemente la colazione per andarsi a preparare e
dopo poco più di una mezz'oretta erano sull'uscio della
porta.
"Ciao ragazze, buona giornata.. E per te Samantha un in bocca al
lupo."
"Crepi" rispose la rossa sorridendo
Taylor diede un bacio sbrigativo sulla guancia della madre e fatto questo
si incamminarono verso la fermata dell'
autobus.
James e Chad invece già si trovavano nel luogo detto poc'anzi, uno che
fischiettava spensierato con le mani in tasca, l'altro con il pallone da basket alla mano lo faceva rimbalzare ritmicamente a terra
accompagnandosi con il piede destro. Indossava fieramente il giacchetto roso a strisce bianche dei
wildacats, con il quale non perdeva mai occasione per metterti in mostra.
Dopotutto che c'era di male ad essere popolare? Tanto meglio
no?
Alla vista delle due James gli andò incontro sorridente mentre Chad
spostò la testa dall'altra parte, non in modo affrettato, ma calcolato e lento così che
nessuno potesse pensare che evitava i "sechioni". Anche se lo faceva
volutamente..
"Buon giorno Samantha ^^" salutò il biondino con tono squillante "Lei è
la ragazza che ti ospita?" chiese puntando i suoi occhi cerulei su Taylor che lo
guardava un pò sorpresa, colpita dall'allegria che
sapeva emanare. I ragazzi che frequentava lei non erano certo tipi del genere;
molto chiusi, insicuri, il loro mondo, da quel che ne sapeva lei girava soltanto
intono alla chimica o allo studio.
"Piacere, sono James Romphert" continuò lui tendendo la mano robusta alla
brunetta.
Questa sbattè più volte le palpebre prima di realizzare l'azione del
ragazzo e poi alzando lo sguardo verso di lui rispose lievemente impacciata
intrecciando la mano con la sua, abbozzando un
sorriso.
"Ah! Taylor McKassy"
Chad, che si era mantenuto a distanza, aveva le orecchie attizzate e
ascoltava attento. Un pensiero gli balenò in
testa:
"Aspetta un attimo.. E se adesso James si metta a.."
"Ehi Chad!" lo chiamò l'altro girandosi verso di lui alzando il
braccio
Il ricciolino, chiudendo gli occhi scuri, imprecò un silenzioso "No" per poi rispondergli con un timido
"Si?"
fece un sorriso tirato ma poi con un sospiro riprese il tipico
atteggiamento con cui ogni studente dell'East High School lo conosceva:
camminata sicura e molleggiante, pallone incastrato tra il braccio muscoloso ed
il petto scolpito e un sorriso beffardo.
"Ti presento Samantha
Schindler, la nostra assistente regia e sceneggiatrice.. mentre Taylor la
conosci già no?"
"Piacere" disse Chad facendo quel suo tipico sorrisetto " Si, McKassy è
della mia stessa classe" continuò poi cambiando
tono.
Taylor guardò in cagnesco quel ragazzo tanto arrogante solo perchè sapeva
buttare una palla in un cestino.. E pensare che se non aveva tutta quella presunzione sarebbe stato davvero il ragazzo ideale.. No,
un momento.. Ma che andava a pensare!
"Oh si.. Sapete, Danforth conosce bene la vostra futura co-professoressa
di teatro.. Peccato che non abbiano un rapporto, diciamo,
amichevole.."
puntualizzò la mora calcando le parole mentre incrociava le braccia al
petto. La brunetta alludeva alle numerose volte in cui Chad era finito in detenzione e alle
infinite note di demerito..
"Non sò se sappia apprezzare
qualcosa che sia al di fuori del basket"
concluse poi alzando il capo guardando Chad con il suo stesso
sguardo.
I due "novellini" intanto assistevano alla conversazione tagliente, Samantha decisamente a disagio, mentre James,
non si spiegava tutto questo contrasto tra i due.. Per fortuna che in quel
momento arrivò l'autobus così i quattro si separarorno due a due, lasciando per
un pò di tempo del cattivo umore tra i due compagni di
classe.
"Scusami Samantha, riconosco di essere stata un pò ridicola a bisticciare
con Danforth, ma vedi tra noi non è mai scorso buon
sangue"
cominciò Taylor guardando fuori dal finestrino mentre gli scappava un
sospiro
" la nostra scuola è maldestralmente guidata da due club di rilievo:
quello di teatro, sotto la protezione della Darbus, guidato anzi, meglio dire
governato, esclusivamente da Sharpay Evans, visto che il fratello è
completamente succube a lei, che ha un terzo del corpo studentesco ai suoi
piedi, e poi troviamo il club di basket, con i pomposi wildcats - alza gli occhi
al cielo - sotto la protezione del Coach bolton, hanno eletto come loro idolo
Troy, figlio dell'allenatore, dal quale gli altri pendono completamente dalle
sue labbra.. anche se poi se vai a vedere a Troy interessa solo buttare la palla
nel canestro, quello che comanda il
gioco, anche se è il primo ad apprezzxare Troy e, come posso dire.. non lo
farebbe mai deporre è appunto Danforth. E filar di logica loro hanno il
controllo dei due terzi della scuola.. Infine ci siamo noi, gli unici ad avere
un pò di cervello ed a non tollerare questa situazione che non stiamo con
nessuno dei due, ma purtroppo siamo una percentuale abbastanza ridotta anche se
i due capisaldi del club sanno perfettamente del nostro astio nei loro
confronti.."
La schindler ascoltava attenta ed incredula la spiegazione della ragazza.
Ma dove era capitata? In una guerra civile?!
Il cellulare di James iniziò a vibrare nella tasca dei jeans così ruppe
il silenzio in cui si trovava rispondendo
allegramente:
"Buon giorno Elly! Dormito bene?"
"Ciao James senti è urgente.. qui se continua così ci scappa la rissa,
tra un compagno di Montez e due spilungoni.. stiamo vicino alla fermata 347 è
vicino alla scuola.. io cerco di fermarli come posso ma muoviti.. E chiama
Willis." dopo aver detto questo velocemente ed a bassa voce chiuse la
comunicazione e guardo Gabbriella accanto a se che aveva gli occhi pieni di
preoccupazione, e si mangiucchiav le unghie in segno di
nervosismo.
Glie lo aveva bisbigliato lei all'orecchio che quello preso di mira era
un membro del suo club, e che succedeva da un paio di giorni ormai ma non aveva
recepito nient' altro.
"Ok, Elisabeth, respira e pensa velocemente.. Per prima cosa, non ci sono
Wil e James con te quindi non dire parole a vanvera.. secondo, Gabbriella mi può
dare una mano solo andando a cercare aiuto perchè se la toccano si sfascia data
la sua corpuratura e terzo speriamo di non cacciarci nei guai il primo giorno di
scuola.."
si schiarì la voce e poi avanzò di qualche passo attirando l'attenzione
dei tre. quello al centro aveva il volto abbastanza terrorizzato, mentre gli
altri due gli lanciarono un occhiata furente, avendo interrotto la
cosa..
"Che c'è bellezza ti serve qualcosa?" chiese quello di sinistra mettendo
un braccio sulla spalla del poveretto al centro che sobbalzò al contatto.
Elisabeth notò che i due portavano a tracolla una borsa di atletica pesante, di
tela bianca con le strisce rosse.
"Oppure sei anche tu una secchiona che può passarci i
compiti.."
concluse l'altro avvicinandosi a lei.
"Ah è per questo.." pensò la mora dando un occhiata veloce alle spalle
dei due.. "Eccolo! Adesso devo solo guadagnare
tempo"
"Beh.. può essere.." cominciò con lo sguardo puntato su di loro..
"Ditemi"
Quello con dei lineamenti arabi si avvicinò ulteriormente, tentando
fortemente Elisabeth ad indietreggiare, cosa che però non fece.. Dietrò la curva
ad angolo c'era Gabbriella, e da quanto ne sapeva era molto brava a scuola
quindi se passavano a lei la cosa gli sarebbe sfuggita di
mano..
"chimica e fisisa, tutto il rpogramma svolto finora più un ripasso
generale degli argomenti dell'anno scorso. Perchè sei al secondo anno
vero?"
Si.. lei era al secondo anno, ma chimica e fisica erano le materie di cui
sapeva poco e niente.. Cavoli.. Doveva solo sperare che loro ne sapessero meno
di lei e giocare una delle sue carte migliori: la
recitazione.
" Ok, come volete. Vediamo inizio a parlarvi delle molecole
biologiche?"
"A parlarcene? Oh no mia cara.. tu ci scriverai le molecole biologiche e
tutta l'altra roba che dovremmo sapere.. Però è strano.. Io non ti ho mai visto
al tavolo degli sfigati.. Come mai?"
chiese mentre avanzava pericolosamente vicino alla
curva.
Elisabeth era in difficoltà. non sapeva nemmeno che ci fosse la mensa in
quella scuola, figuriamoci la suddivisione dei tavoli. Ed in più se scoprivano
Gabbriella era fregata. Ok, stava per perdere la calma.. Non andava affatto
bene.
"Beh, insomma se sono una sfigata non dovresti nemmeno calcolarmi no! Che
ti frega se sono al mio tavolo oppure no!"
" Ehi,come ti permetti di parlarmi così, che c'è, oggi vuoi fare la
rivoluzionaria?"
Intanto che parlava in questo modo aveva preso la ragazza per il
viso facendola indietreggiare e lei si accorse troppo tardi di aver
fatto un pessimo errore per averglielo
permesso.
Gabbriella incontrò lo sguardo scuro di quello e dilatò le iridi nocciola
aprendo la bocca che oerò non emise alcun suono
"toh, ma guarda chi abbiamo qui.. La migliore dei secchioni. Buon giorno
signorina Montez, perchè non ci aiuta lei con il nostro
problema?"
Gabbriella non riusciva a parlare e lanciò un occhiata disperata ad
Elisabeth che intanto si era liberata dalla mano del ragazzo. Il compagno nel
mentre, si era avvicinato ai tre tenendo sempre stretto l'occhialuto di
prima.
Ora
"Ehi tu, stavi parlando con me. Lasciala stare
chiaro?"
mise una mano sulla spalla di lui per farlo girare ma questo la prese pre
il colletto sibilandogli
"Senti carina cerca di sparire, non ho tempo da perdere con una come te,
adesso devo preoccuparmi del mio compito in
classe"
"Mi dispiace, ma se la metti così allora ti farò perder tempo." e detto
questo conficcò con forza il tacco del suo stivale in pelle sul piede destro,
andandoci di peso, per poi scattare
all'indietro all'urlo di dolore di lui.
Il compagno allora afferrò Elisabeth alle spalle
esclamando
"Ora la paghi brutta tro.."
ma venne bloccato da un saldo braccio ed una voce suonò
duramente
"Adesso basta Moet, altrimenti il posto da titolare nella squadra di atletica te lo puoi
proprio scordare"
a parlare era stato Troy Bolton che guardava fisso negli occhi il moro,
per poi spostare lo sguardo sull'altro "E questo ovviamente vale anche per te"
Non appena Elisabeth sgusciò fuori dalla presa dell'atleta Willis mollò
il braccio di quest'ultimo accertandosi che raragazza stesse
bene.
"Scusaci Bolton!" dissero all'unisono i due tremendamente
imbarazzati.
"Chiedete scusa a loro, e guai a voi se vengo a sapere che fate
nuovamente roba del genere, chiaro!?"
tuonò per poi fargli cenno di andarsene.
" Ci dispiace" conclusero loro per poi congedarsi
velocemente.
"Elisabeth, stai bene?" chiese Willis accarezzandogli i
capelli
"Si Wil, ma mi prudono molto le mani." concluse lei in modo secco. Aveva
il viso contratto e la mascella serrata.
Troy intanto si avvicinò a Gabbriella porgendogli lo zaino che era a
terra. La ragazza era sull'orlo del pianto.
"Sono desolato, Montez.. io.. spero che, tu stia bene insomma.." le
parlava con un tono gentile ed impacciato, diverso da
quello con il quale parlava in classe. La mora si limitò ad annuire con il capo
mentre sentiva l'avvamparsi delle guancie.
In quel momento giunse a per di fiato James che gridava incurante di
attirare l'attenzione degli studenti nei
paraggi
"ELLY!! STAI BENE?!"
" Si darling, ma non urlare che ci stanno guardando
tutti.."
"Ah, vabbè l'importante è questo.. Certo una rissa prima di innaugurare
la nostra entrata alla scuola è meglio di ogni aspettativa!
"
"Già" rise la mora girandosi verso Troy e porgendogli la mano "Ti
ringrazio per l'aiuto. Sono Elisabeth
Livingstone."
Troy incontrò gli occhi scuri di lei e rispose stringendo la mano
affusolata
"Piacere, Troy Bolton"
Il suono della prima campanella arrivò alle orecchie del gruppetto che
cercò di ricomporsi velocemente. Troy salutò amichevolmente tutti per
raggiungere chad e gli altri Wildcats mentre Taylor e Samantha si unirono a
loro. Troppe domande però in quel momento frullavano nella testa dei nuovi
arrivati per rendersi conto di aver solcato la soglia dell'East High, la loro
nuova scuola.
Ryan: L'angolino dei personaggi questo capitolo non ci sarà perchè se ne sono tutti andati in vacanza da qualche parte e mi hanno lasciato da sHolo.. ç_ç E l'autrice ha corrotto Sharpay con la sua Shot "Merry Christmas Ryan" (che tra l'altro è pure orribile U_U ma mi ha chiesto comunque di ringraziare i buon cuori che l'hanno letta e commentata.. <_<") così ha portato lei nello chalet di montagna invece che me ç_ç
James: *spunta all'improvviso* BUONE FESTE A TUTTI!!
Ryan: Oddio, e tu da dove arrivi?! o.O"
James: Monica mi ha detto di venire qui per farti compagnia e visto che io sono buono e gentile eccomi qui *sorride*
Ryan:*pensa* "Ah vabbè si è sprecata.. poteva mandarmi Elisabeth visto che Gabriella e Troy se ne sono andati in vacanza insieme ç_ç" Beh, grazie allora.. Saluta i lettori insieme a me.
James *sorriso smagliante* & Ryan*agita la manina* : ciao ciao e grazie!
Herm90:Eccoti accontentata^^ ho iniziato a fare un accenno su le
relazioni tra i quattro personaggi principali (anzi, meglio dire i miei
preferiti xD) di HSM e come vedi non sono diciamo tutte rose e fiori^^ ma si
evolveranno si evolveranno.. grazie 1000 perché mi segui sempre *-* tvtb
Armony _93: ti ringrazio per i complimenti e scusami se ci ho messo un
po’ per aggiornare ma ho cercato di fare il capitolo un po’ più lungo per
rimediare..^^” baci tvb anch’io xD
AqUa Princess: ringrazio anche te per la tua costanza, e sono contenta
che la mia notizia chaylor ti abbia reso così felice xD Come ho detto ad armoni
mi spiace se non ho aggiornato subitissimo ma ho allungato il chappy per
compensare un po’ xD
Arigatou
(=grazie) a tutti quelli che leggeranno e recensiranno questo capitolo, a very
big kiss yours lovable Mommika e.. buone feste!!
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