Era la notte della Vigilia di Natale,le 22:30 di preciso,ma quest’anno era un po’ diverso. Le cose erano cambiate di molto,non c’era più quello spirito Natalizio di una volta,ormai si festeggiava il Natale solo come tradizione e non si vedeva l’ora che passasse,era diventato un po’ pesante per tutti,soprattutto per i genitori,tipo i miei,che per loro era solo una festa dove si spendevano soldi per i proprio figli.
Quell’anno non volli nulla,o meglio..non chiesi nulla,e sapete perché? Perché il mio sogno era solo uno,ma sapevo che era impossibile realizzarlo. Sapevo che i miei non mi avrebbero mai conceduto di andare ad incontrare i miei idoli,mai. Potevo considerarmi la ragazza più sfortunata al mondo,ero ogni santo giorno triste,non avevo mai quel sorriso di una volta,di quando speravo che potevo incontrarli,di quando sapevo che prima o poi sarebbe successo. E da molto tempo mi isolavo da tutti,avevo perso molte delle “amicizie” che avevo,se proprio dovrei definirle così.
Nonostante non volli nulla,sotto il mio albero c’era un piccolo pacchetto,proprio piccolo,che mi colpì un casino da quando lo vidi. La carta era semplice,a differenza degli altri per i miei due fratelli:Rob e Willie e poi c’era un biglietto,anch’esso semplicissimo,con scritto “Per la nostra Holli”.
Ero seduta su una sedia,da sola,senza parlare,mentre attorno a me c’erano i miei genitori,nonni,parenti,tutti indaffarati o nel chiacchierare o nel preparare dolci,apparecchiare la tavola e ridere. Per il resto,oltre al mio più grande sogno aspettavo la mezzanotte perché attendevo la mia migliore amica,o meglio mia cugina che viveva a New York,molto distante da Londra,dove vivevo io.
Era anche lei una Directioner,conoscemmo  i nostri idoli insieme,tramite X-Factor,oh..chi se lo scorda?
“Din Don Din Don” erano le campane della Chiesetta vicino casa.Era mezzanotte. I miei occhi iniziarono a brillare di gioia,non vedevo l’ora di rincontrare Anne,poter parlare di noi e dei nostri idoli.
L’unica cosa che ricordavo molto bene di lei era la sua dolce voce,quando parlava sembra che avevi davanti a te il paradiso nel verso senso della parola!
Mamma andò ad aprire la porta,ed entrarono i miei zii,senza lei,senza Anne.
“Anne sta per arrivare,è andata a prendere dalla nostra auto i dolci che abbiamo preparato e portato per voi,ma prima di tutto..dov’è Holli?” chiesero i  miei zii
“Oh,eccomi qua” risposi con una voce che non sentivo da troppo tempo,una voce colma di gioia,di voglia di vivere per qualcuno.
“Eehy Holli,Anne sarà davvero entusiasta di vederti,è da molto tempo che aspetta questo giorno,ieri sera in aereo porto sembrava la ragazza più felice al mondo,anzi lo era”
Sinceramente era la stessa cosa che provavo io,Anne per me,oltre ad essere la migliore cugina,era l’amica di sempre,potevo parlare di tutto e sapevo che potevo fidarmi di lei,era sempre gentile con tutti,mi aiutava sempre,in qualsiasi modo e faceva di me una ragazza felice,che dimentica il passato “facilmente”.
 “Anne però farà un po’ tardi,ha detto che doveva fare un servizio molto importante,intanto ha detto che se volete potete scartare i regali!” Aggiunsero Clare e Paul,i miei due zii.
“Ma certo” disse mia nonna,mentre pronunciava queste due paroline le brillavano gli occhi,di sicuro aveva tanto atteso questo momento,era il suo sogno quello di ritrovare la sua famiglia tutta insieme.
Feci un sospiro e andai a scartare il mio piccolo regalo,ero troppo curiosa.Beh,rimasi senza parole,appena lo vidi corsi dai miei e gli abbracciai; “ero la ragazza più felice al mondo” gridavo per tutta la casa,salterellando da ogni parte.
Si,proprio così,come regalo di Natale avevo ricevuto due biglietti per il concerto di loro,dei miei idoli e quel secondo biglietto,come aveva detto mia mamma,potevo darlo a chiunque per poter venire con me in Italia.Non avevo dubbi,quel secondo biglietto sarebbe stato di sicuro di Anne.