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Autore: Be_alternative    12/06/2013    3 recensioni
Occhi azzurri. Capelli biondi. Colorito pallido. Cuore di ghiaccio. Malfoy, Scorpius Malfoy, il ragazzo per cui lei aveva una cotta sin dal primo anno. Era una cosa che, ad ogni modo, cercava di nascondere. Tentava di negare l'evidenza perfino a se stessa. Provava a convincersi che il rossore delle sue guance, quando si incantava a guardarlo, fosse dovuto solo al fatto che faceva molto caldo. Il problema si ripresentava verso Dicembre, quando era impossibile utilizzare quella scusa. Lei però, ne aveva un'altra subito pronta. La febbre. Tutti i suoi cugini avrebbero potuto pensare che avesse delle difese immunitarie molto basse, considerate tutte le volte in cui la coglievano con le guance rosse, e di conseguenza, lei iniziava la sceneggiata.
Avrebbero potuto. Già, se lei non fosse stata un totale disastro nel dire bugie.
Genere: Avventura, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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FIRE AND ICE



Il calore che-stranamente- quella mattina lasciava senza fiato le persone di Londra era qualcosa di insopportabile. Per di più, c'era così tanta gente che non ci sarebbe stato da stupirsi se qualcuno fosse svenuto e l'odore che alcuni elementi emanavano non era affatto gradevole.
La giacca della divisa di buona parte degli studenti era stata abbandonata sulle valige, insieme al maglioncino. Chiunque, anche la persona più freddolosa dell'universo sarebbe stata daccordo sul fatto che sembrava essere in pieno agosto e che un costume sarebbe stata l'unica cosa che un essere umano, quel giorno, avrebbe potuto sopportare.
Un sole così non si era mai visto a settembre e in molti speravano di non doverlo neanche più vedere. 
I ragazzi stavano ancora aspettando il treno che, da lì a poco, li avrebbe condotti ad Hogwarts, lontani dalle loro famiglie, per il dispiacere e la felicità di alcuni. Quella scuola di Magia e Stregoneria era diventata, negli anni, una seconda casa, sia per i professori che la frequentavano, che per gli allievi. 
« Santo Godric! Non ne posso più! » Affermò la ragazza dai capelli rossi, accanto ad Harry e Ginny, mentre legava in una coda disordinata i capelli, ormai gonfi per il caldo umido, e si sbottonava i primi bottoni della camicia.
Gli occhi del Salvatore del Mondo Magico si strabuzzarono a vedere la scollatura della figlia- Non che ci fosse molto che gli altri potessero vedere- ma era comunque la sua bambina! 
«Lilian Luna Potter! Riabbottona immediatamente quella camicetta! » Esalò suo padre, ma la ragazza non gli diede ascolto, si limitò ad un "Non chiamarmi Lilian!"  e non appena sentì il fischio del treno, segno che era molto vicino, scattò in piedi dal baule su cui era seduta. Accidentalmente, però, andò a sbattere contro qualcuno. 
« E stà attenta, per Salazar!» Ringhiò questo, lanciando alla rossa un'occhiata truce. 
Il cuore di Lily prese a battere forte, così forte, che per un secondo ebbe paura che sarebbe potuto uscire dal petto. 
Occhi azzurri. Capelli biondi. Colorito pallido. Cuore di ghiaccio. Malfoy, Scorpius Malfoy, il ragazzo per cui lei aveva una cotta sin dal primo anno. Era una cosa che, ad ogni modo, cercava di nascondere. Tentava di negare l'evidenza perfino a se stessa. Provava a convincersi che il rossore delle sue guance, quando si incantava a guardarlo, fosse dovuto solo al fatto che faceva molto caldo. Il problema si ripresentava verso Dicembre, quando era impossibile utilizzare quella scusa. Lei però, ne aveva un'altra subito pronta. La febbre. Tutti i suoi cugini avrebbero potuto pensare che avesse delle difese immunitarie molto basse, considerate tutte le volte in cui la coglievano con le guance rosse, e di conseguenza, lei iniziava la sceneggiata. 
Avrebbero potuto. Già, se lei non fosse stata un totale disastro nel dire bugie.  
« Scorpius. » Lo richiamò il padre di quest'ultimo, incitandolo a zittirsi e facendo un lieve cenno di saluto al suo eterno nemico. Era evidente che lo salutasse solo per educazione. Nonostante fossero passati tanti anni dalle loro faide, non era facile per nessuno dei due farsi andare a genio l'altro. E ancor meno per Ron, che ogni volta che lo vedeva era solito iniziare a fare smorfie e a suggerire a figli, nipoti o chicchessia di umiliare la giovane Serpe, Scorpius. 
« Con tutto lo spazio che c'è, avresti potuto tranquillamente camminare più in là, Malfoy.» Rispose la ragazza dagli occhi color nocciola. Lo odiava, avrebbe voluto prenderlo a pugni, calci, sberle, graffi, bac-- "LILY!" tentò di fermare i propri pensieri, ma era evidente, che in fondo, non poi così in fondo, non lo odiava affatto. 
« Lily.»  Questa volta fu Harry a tentare di zittire sua figlia, ricambiando, con ben poco entusiasmo, il saluto di Draco Malfoy. 
I due ragazzi, troppo intenti a guardarsi male, forse per compensare il desiderio di guardarsi in un altro modo... Dovettero esser scossi dai rispettivi genitori, per esser convinti ad andare avanti e salire così sul treno. 
Gli occhi castani di Lily continuavano a saettare da uno scompartimento all'altro, una volta salita sul treno, nel tentativo di rintracciare Hugo, suo cugino e migliore amico. 
Per la seconda volta in una giornata, però, andò addosso a qualcuno, ma il peggio era che-- 
«Potter! Dove diavolo hai gli occhi!? Ho capito che sono estremamente bello, ma la tecnica del "gli vado addosso per farmi notare" è belle che andata!» Il solito ghigno era disegnato sulle sue labbra e Lily, dal canto suo, non potè che pensare che- sebbene fosse uno stronzo di prima categoria- era davvero 'estremamente bell--' "LILY LUNA POTTER, NON PENSARLO NEANCHE PER SCHERZO!" disse a se stessa, scuotendo la testa e sentendo le guance avvampare. 
« Porco Salazar! Non è mica colpa mia se sei sempre in mezzo ai piedi e poi, potresti benissimo essere stato tu ad essermi "andato addosso per farti notare"» Scimmiottò la sua voce, sperando vivamente di farlo arrabbiare. Non lo avrebbe mai ammesso, ma amava stuzzicarlo, almeno quanto lui amava stuzzicare lei. Tuttavia, ebbe l'effetto contrario, il biondo roteò gli occhi e- non troppo gentilmente- la fece spostare, colpendola con la spalla e superandola. 
« Non osare insultare il grande Salazar, Bambinetta. E comunque... Continua a sognare.» Disse in fine, sorridendo ampiamente, ora che lei non poteva vederlo. 
Il biondo, poi, proseguì per la sua strada, andando con i suoi amici: Josh Warrington, ragazzo altro, riccio, occhi azzurri e pieno di se. Dakota Collins, ragazza bionda, occhi verdi, un corpo da favola. Joshua Harrison, ragazzo, invece, molto silenzioso, capelli neri, anonimi occhi castani, ed aria misteriosa. 
Gli amici, pensò la Potter, se li sapeva scegliere bene, sia maschi che femmine. Erano, insieme a sua cugina Rose, quelli che avevano voti migliori in quasi tutte le materie, quasi da superare i Corvonero, oltre che essere davvero belli.
« Idiota.» Borbottò a quel punto la rossa, procedendo nella ricerca, fino ad incontrare il cugino che la accolse a braccia aperte, stringendola forte, prima di entrare in una delle cabine, in cui già tutto il resto della famiglia li aspettava.


Spazio autrice: 
Saaalve! 
Questo è solo il prologo, a breve arriverà anche il primo capitolo! 
Fatemi sapere ^^ 
Un bacio, 
Mar.
  
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