Ormai aveva deciso: l’avrebbe fatto, sebbene ogni parte di sé stessa le dicesse che era una stupidaggine, la stupidaggine più stupida che potesse venirle in mente di fare.

Ma tanto, arrivate a quel punto, che altro poteva fare? Se non avesse reagito, sarebbe di certo scoppiata.

Respirò profondamente più volte, torturandosi i capelli: era una cosa che, solo pochi mesi prima, non si sarebbe mai sognata nemmeno di prendere in considerazione.

Fissò il suo volto riflesso nello specchio, e annuì decisa: era ora di farla finita.

Uscì alla sua stanza di Prefetto, percorse velocemente la sala comune deserta, e uscì dal dormitorio: non trovò nessuno dei suoi compagni in giro, e sapeva che era perfettamente normale, visto che erano tutti in Sala Grande per la cena. Perfetto, così avrebbe avuto anche un pubblico.

E lui.. Hermione non sapeva come avrebbe potuto reagire: ma doveva farlo, non aveva altra scelta. Doveva togliersi quel peso dal cuore, e doveva farlo immediatamente. Che la odiasse pure, se voleva.

Percorse a grandi passi il corridoio silenzioso, fermandosi alle porte della Sala Grande: lui era lì, in tutta la sua bellezza, a scherzare con i suoi amici.

Sì, perchè, per quanto a Hermione costasse fatica ammetterlo, lui era davvero bello. E stava con lei. O meglio, stava con lei in segreto.

Perchè questa era la condizione che lui aveva imposto, pochi mesi prima: stare insieme di nascosto. E lei aveva accettato, perchè.. perchè lo amava. E avrebbe dato qualunque cosa pur di stare con lui. Ma ora.. ora non più non poteva più sopportare tutta quella segretezza, quel continuo susseguirsi di bugie, inganni, sotterfugi, tutto per riuscire a vedersi per qualche ora.

Tante volte gli aveva chiesto il perchè: si vergognava di lei? E se era così, perchè stava con lei? Lui non le aveva mai risposto, zittendola con un bacio. Oh sì, lui sapeva bene come farla tacere, e ci riusciva sempre. Ma stavolta non gli avrebbe permesso di zittirla: no, questa volta avrebbe parlato lei.

Entrò nella Sala, fermandosi appena dopo le pesanti porte di legno intarsiato. I suoi due migliori amici, Harry e Ron, si voltarono a guardarla, l’espressione confusa di fronte alla sua immobilità. Anche altri studenti si volsero a guardarla, compreso lui, del tutto ignaro di ciò che lei aveva in mente.

Hermione chiuse gli occhi, agitando appena la bacchetta: una base musicale risuonò nel salone.

Quando la ragazza aprì gli occhi, il suo sguardo si posò su di lui.

- Guardami - pensò - Lo sto facendo per te. -

Know all about
About your reputation
And how it's bound to be a heartbreak situation
But I can't help it if I'm helpless
Everytime that I'm where you are
You walk in and my strength walks out the door
Say my name and I can't fight it anymore
Oh I know, I should go
But I need your touch just too damn much

- Oh, sì.. so tutto di te.. della tua reputazione da Don Giovanni.. lo sapevo anche la prima volta che ti ho guardato davvero e che sono rimasta affascinata da te.. e la prima volta che mi hai sorriso.. sapevo a quali rischi andavo incontro. Ti stavo offrendo il mio cuore su un piatto d’argento e ti sarebbe bastato un niente, per spezzarmelo. Dentro di me sapevo di doverti stare lontana, ma non ci riuscivo, era più forte di me. Mi dicevo che potevo farcela, che potevo ignorarti, che potevi rimanermi indifferente.. ma ogni volta che ti avvicinavi a me, con quel ghigno strafottente ad incresparti le labbra, sentivo tutti i miei buoni propostiti scivolare via, lasciando il posto al battito furioso del mio cuore. -

- Non mi sarei dovuta innamorare di te. Lo sapevo, ma non ho fatto nulla per impedirmelo. Ho lasciato che tu mi entrassi dentro, che mi sconvolgessi, ti ho dato tutta me stessa, senza pensare alle conseguenze. E ogni volta mi dicevo che non potevo più andare avanti così, che non era giusto, che meritavo di più.. ma la verità è che, per me, non esiste nessuno migliore di te. -

- Ho sbagliato tutto con te: avrei dovuto impormi fin da subito, dettare le mie condizioni.. ma come potevo anche solo pensare, mentre mi tenevi stretta tra le braccia, e mi facevi sentire la persona più importante del mondo? Perchè è così che mi sento con te: in quel modo strano, particolare, quel modo che solo tu puoi avere, mi fai sentire speciale, unica. E se gli altri sapessero.. mi direbbero di allontanarmi da te, mi direbbero che è tutto sbagliato, perchè sei tu.. perchè sono io.. perchè noi siamo semplicemente incompatibili. E non hanno ancora capito che sono tutti clichè, e che l’amore, quello vero, non guarda in faccia a nessuno. -

Loving you isn't really something I should do
Shouldn't wanna spend my time with you
That I should try to be strong
But baby you're the right kind of wrong
Yeah baby you're the right kind of wrong

- E la cosa buffa, e che a quest punto, non m’importa più di quello che pensano gli altri. Non m’importa più del loro giudizio, sebbene siano persone a cui tengo, a cui voglio bene. Perchè, anche se in modo del tutto illogico, tu sei diventato più importante di chiunque altro. Posso vivere senza di loro, posso vivere senza la loro amicizia, per quanto la perdita mi causerebbe dolore.. ma non posso vivere senza di te. Non ci posso nemmeno pensare. Lo vedi in che stato mi hai ridotta? Basta vedere che sto facendo: sto cantando. Io, Hermione Jane Granger, Prefetto di Grifondoro e studentessa migliore di Hogwarts, sto confessando a tutta la scuola, professori compresi, che ti amo. -

- So chi sei, so come ti vedono gli altri. E lo sai anche tu. ma non ti sei mai preoccupato di chiedermi come ti vedevo io. Beh, ora lo sai. Ti vedo come la cosa più bella che mi sia mai capitata nella vita, ti vedo come l’unica persona in grado di rendermi felice; e l’ho voluto dire a tutti. Se mi odi per questo, allora non sei il ragazzo che credevo. -

Lei lo guardò, aveva finito di cantare: tutta la Sala era ammutolita; i suoi amici la guardorono, pallidi. Perchè avevano capito a chi lei si riferiva. Tutti l’avevano capito.

E l’aveva capito anche lui.

Hermione lo guardò alzarsi in piedi, avvicinarsi a lei con quel sorriso che a lei piaceva tanto, e, stringendola a sè, baciarla dolcemente sulle labbra.

- Certo Mezzosangue, che quando decidi di fare le cose, le fai in grande, eh? -